Escort Aliona

DESCRIZIONE FISICA: Bionda, altezza 1.70 ca, viso carino (ma con il naso un po' "a patata"), bel fisico da velina skinny, lato B sodo, seno piccolo (una prima). Patata con ricrescita di qualche giorno. Tatuaggio sul piede destro, altro tatuaggio caratteristico (sei stelline) sulla nuca.​

Premetto che il mio obiettivo scopereccio non era questa Aliona, bensì la Melissa di questo annuncio: melissa 23enne russa novità a torino, che fa capo a un numero diverso, ma sempre in zona Cossa (e a questo punto i casi sono due: o non è ancora arrivata a Torino, o Dio solo sa dove si è insediata).
I fatti: chiamo il numero di Melissa, prenoto un appuntamento e arrivo al civico indicato (che peraltro già conosco bene). Delle due location Cossa, è quella in cui si entra da un portone di legno.
Entro nel loft, mi trovo davanti questa tipa che.... non è Melissa manco per il cazzo. Normalmente, in casi come questo avrei girato rapidamente i tacchi. Se non fosse che 'sta squinzia ha un gran bel fisico da velina skinny, è abbastanza alta, e ha anche un qualcosa di familiare, di già visto (ma solo più tardi riuscirò a riconoscerla nella Aliona degli annunci sopra linkati, e conseguentemente nel thread della Alena recensita a Milano, di cui riporto il link al fondo della rece).
Insomma, pensa a ripensa, va a finire che decido di rimanere. Pessima idea.
Primo campanello di allarme: arrivo in camera da letto e la trovo avvolta nell'oscurità, al che provvedo subito ad accendere la luce.
Secondo campanello d'allarme: la ragazza è imbronciata e non ha nessuna voglia di interloquire, a vederla così ha lo stesso entusiasmo di un gatto che si appresta ad attraversare a nuoto l'Oceano Atlantico.
Vabbè, vado in bagno a sciacquarmi l'attrezzo e la bocca, rientro in camera e.... ma porca paletta, di nuovo le luci spente e il buio che regna sovrano: ma questa mica l'ha capito che a me piace scopare in una stanza ben illuminata; dev'essere una a cui piace brancolare nelle tenebre (in effetti, la sua attitudine di picia risulterà alquanto ottenebrata...), o magari ha voglia di accoppiarsi carnalmente come fanno i pipistrelli. Beh, a me quest'ultima idea non garba affatto, quindi provvedo immediatamente a riaccendere la luce.
Terzo e ultimo campanello d'allarme (e a questo punto ho ormai raggiunto la consapevolezza di aver buttato via i denari): la fase preliminare dove la sento totalmente distaccata. Mi bacia mettendoci anche la lingua (alito leggermente "agliato"), ma in modo freddo e meccanico, privo di qualsiasi trasporto.
Cerco di scaldarla un po' con il Daty, ma è peggio che andare di notte. Rimane lì con lo sguardo basso, totalmente passiva, immobile e silente. Silente e immobile. Nonostante l'impegno che ci metto nel leccarla, non c'è verso di farle uscire un fottuto sospiro, un gemito di qualche tipo, da quella bocca. Eccola qui, la versione femminile del "Pensatore" di Auguste Rodin. Altrettanto marmorea, ovviamente. E sul cosa stia pensando, posso ipotizzare che si tratti di qualcosa del tipo: "Ma io che ci sto a fare qui, e soprattutto che ci stai a fare tu, sventurato cliente che ha avuto l'infausta idea di sganciarmi 90 caramelle...".
Le cose migliorano un po' nel BBj, che però è preceduto da passaggio (oltretutto abbastanza ruvido) di salvietta gelata sul merlo, e da contestuale spruzzata di liquido disinfettante nella sua bocca: succhia bene e abbastanza profondamente (usando solo la bocca, la mano la utilizza solo e soltanto per massaggiarmi le palle, com'è giusto che sia), ma con un ritmo un po' troppo forsennato, come se stesse cercando di farmi venire il prima possibile. Le dico "Slowly!", e qui rallenta un po' l'azione. Provo a passare al mouth-fucking, ma in questa modalità la vedo sensibilmente a disagio.
Ma la cosa più sconcertante è che quando provo di nuovo a limonarla lei mi rimbalza, facendomi capire che non può baciare perché ha ancora il disinfettante nella bocca
Infilo il cappuccio sul membro intostato, la faccio mettere a pecora (con lei che si cosparge di abbondante gel) e le assesto un po' di ficcate, non mancando di sculacciarla a dovere. Segnali di vita da parte sua, non pervenuti.
Inutile continuare il trombo in queste condizioni, quello che vedo dall'altra parte è totale mancanza di partecipazione, di iniziativa, e di voglia di fare questo lavoro. Le chiedo nuovamente il BBj (ed è ancora passaggio ruvido di dannata salvietta sul cazzo, e di dannato disinfettante nella sua bocca) ed eccola riprendere a ciucciare con indiscutibile abilità idrovora. Passano pochi minuti e finisco eruttando tutto l'eruttabile nella sua bocca, che espleta il CIM in un modo alquanto singolare: due o tre rapide succhiate sulla cappella che gronda di sborra, intervallate da uno o due secondi di pausa, poi ancora veloci ciucciate sull'uccello in fase ipersensibile, ancora pausa e così via, fino a prosciugarmi dell'ultima goccia.
Ma il momento topico dell'incontro deve ancora giungere, perché è a questo punto che, con la bocca piena del mio caldo regalino, la vedo alzarsi in un lampo dal letto e sfoggiare uno scatto da centometrista verso il bagno, che farebbe concorrenza all'Usain Bolt dei tempi migliori. Un gesto atletico che andrebbe inserito di diritto nella Hall of Fame di tutti i tempi.
Mi dirigo anch'io verso il bagno, prendendomela molto più comoda rispetto alla zarina, e comincio a rivestirmi. A questo punto scambio qualche parola con la ragazza, parliamo un po' della sua città di provenienza (dice di venire da San Pietroburgo), e qui finalmente riesco a vederla sorridere. Anche se è un po' tardi, ormai, per salvare un incontro che è stato un naufragio (quasi) totale.
La valutazione finale: le assegno due stelle piuttosto che una, in quanto voglio tenere conto in qualche modo del suo aspetto fisico (davvero niente male, sigh, quanta bella roba sprecata...) e del buon cimmone finale. Ma oltre a questo c'è il vuoto totale.
E concludo con un suggerimento per Aliona: fossi in lei, prenderei quel simpatico tatuaggio che ha sulla nuca e provvederei a cancellare con il laser almeno quattro delle sei stelline impresse sulla pelle, in modo da rendere visivamente l'idea di quella che è la sua scarsa attitudine nel mestiere più antico del mondo...​