NOME INSERZIONISTA: Carolina (alias: Karolina)
LINK: Carolina Russa Bona - Torino Santa Rita - ? 3491173309 - ? Sexy Guida Italia
LINK: Escort Torino Karolina escort russa, alta 1;70 5^
CITTÀ DELL'INCONTRO: Torino, Via Arsenale (incontro risalente al Dicembre 2018).
NAZIONALITÀ: Russa.
ETÀ: sui 35-38.
CONFORMITÀ ALL'ANNUNCIO: 100% conforme.
SERVIZI OFFERTI: FK, Daty, 69, Bj, Rai1, digit-Rai1, Massage. Con extra: BBj con CIM (+20€).
SERVIZI USUFRUITI: FK, Daty, Rai1, digit-Rai1, BLS, BBj, CIM, Massage.
COMPENSO RICHIESTO: 70€ per mezz'ora (120€ per un'ora). Extra di +20€ per il BBj con CIM.
COMPENSO CONCORDATO: 140€ per un'ora.
DURATA DELL'INCONTRO: 60 minuti.
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Alcuni gradini prima di arrivare all'ascensore.
TELEFONO: 3473052118
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(3/5) ★★★☆☆
Buone ciulate a tutti
Recensita anche a Milano: ESCORT - Carolina
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CITTÀ DELL'INCONTRO: Torino, Via Arsenale (incontro risalente al Dicembre 2018).
NAZIONALITÀ: Russa.
ETÀ: sui 35-38.
CONFORMITÀ ALL'ANNUNCIO: 100% conforme.
SERVIZI OFFERTI: FK, Daty, 69, Bj, Rai1, digit-Rai1, Massage. Con extra: BBj con CIM (+20€).
SERVIZI USUFRUITI: FK, Daty, Rai1, digit-Rai1, BLS, BBj, CIM, Massage.
COMPENSO RICHIESTO: 70€ per mezz'ora (120€ per un'ora). Extra di +20€ per il BBj con CIM.
COMPENSO CONCORDATO: 140€ per un'ora.
DURATA DELL'INCONTRO: 60 minuti.
DESCRIZIONE FISICA: Mora, alta 1.70 ca, bel viso (ritoccato dal chirurgo), fisico da bambolona sexy, lato B leggermente abbondante, seno una quinta rifatta. Pelle liscia e ben depilata, mani e piedi curati. Patata rasata.
ATTITUDINE: Oscillante tra il professionale e il distaccato durante la trombata. Sorridente, squisita e super-friendly nel social post-coitale (ma ormai è un po' tardi per mettersi a fare la gentile...).
REPERIBILITÀ: Facile.ATTITUDINE: Oscillante tra il professionale e il distaccato durante la trombata. Sorridente, squisita e super-friendly nel social post-coitale (ma ormai è un po' tardi per mettersi a fare la gentile...).
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Alcuni gradini prima di arrivare all'ascensore.
TELEFONO: 3473052118
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(3/5) ★★★☆☆
Subito una precisazione importante: la valutazione sintetica che leggete sopra non è un abbaglio o un errore di battitura, quando l'ho assegnata non ero sotto l'effetto di sostanze allucinogene o in preda a una crisi di ballo di San Vito. Il voto è proprio questo: tre stelline, un 6 su 10, la sufficienza stretta.
Eh già, perché questa valutazione non va intesa come un Oscar alla Carriera di meretrice, né tantomeno come un premio cumulativo assegnatole per avermi deliziato con tante scopate memorabili nel quadriennio 2014-2017. Quelle tre stelle rappresentano la summa del resoconto nudo e crudo dell'ultima oretta passata insieme (circa due mesi fa) a una delle patatoshke più rinomate e conosciute in quel di Torino, città in cui la zarina ha già fatto innumerevoli tour, sollazzando quantità chilometriche di uccelli. Incontro che è avvenuto a quasi un anno di distanza dal precedente e penultimo match (nel quale mi ero ancora trovato bene), e che ha avuto l'effetto di lasciarmi addosso una di quelle sensazioni di gelo siberiano che ti arrivano fino alle ossa, anzi fino all'anima.
Ma per comprendere che cos'è successo, procediamo per ordine. E partiamo dalla location (il monolocale in Via dell'Arsenale), angusta e scomoda come poche, con il bagno nel quale il bidet è assente, il lavandino è troppo alto per potercisi sciacquare l'attrezzatura, e nel quale bisogna quindi arrangiarsi alla bell'e meglio con il getto della doccia indirizzato sopra il cesso.
Carolina indossa un completo intimo bianco da sposina arrapata, molto eccitante: corpetto, mutandine di pizzo, calze e reggicalze, immancabile tacco 12. A furia di avere dialoghi ravvicinati con i volatili nostrani, ha persino imparato un po' di italiano, ed è una delle pochissime figlie di Putin con le quali si può interloquire efficacemente anche senza sapere una parola di inglese né di russo.
A livello di carrozzeria, è la classica sexy-bambolona modificata plasticamente: tettone siliconate, labbroni canottati, ritocchi estetici anche sugli zigomi. La boa dei 35 anni di età l'ha ormai superata, e può cominciare tranquillamente a definirsi una milf.
Ovviamente si ricorda bene di me, la mia carne cruda e il mio nettare caldo li ha già assaggiati parecchie volte, ma nonostante ciò non è certo prodiga di sorrisi o smancerie; non questa volta.
Verso l'obolo con il consueto ventello aggiuntivo per il BBj con CIM, e faccio un salto veloce nello (scomodissimo) bagno. E a questo punto inizia il match che porterà (per quanto mi riguarda) a un brusco ridimensionamento delle quotazioni di questa fanciulla.
Fase preliminare nella quale i cosiddetti french-kisses non sono niente di che, assomigliano di più ai baci con lingua di una timida liceale che non ai DFK da panterona scatenata ai quali mi aveva abituato la Carolina old-style. Insisto nel cercare di ottenere qualche DFK, ma i miei tentativi sono tutti vani.
Il pompino cabrio è decisamente buono (e non è una novità), poco uso di mano e tanto lavoro di bocca, che agisce in profondità variando il ritmo e i movimenti. Con l'aggiunta di qualche buona leccata di palle.
Affondo la testa tra le sue cosce e mi dedico al "cunni" sulla sorellina (pulitissima e priva di odori), gliela slappo per bene ma.... il suo corpo non reagisce minimamente Sollevo lo sguardo verso di lei, è impegnata a guardarsi la televisione (!!): del mio lavoro orale non gliene fotte una beata minchia.
Inutile continuare in queste condizioni, non c'è alcun gusto a praticare il Daty su una tipa che rimane immobile come una statua di cera. Provo a passare al feet-licking (sigla che non ha mai avuto problemi a concedermi, in passato), ma non passa mezzo minuto che lei mi stoppa con un'esternazione stizzita: "No!! Non mi piace!!". Rimango basito da questa reazione che non mi aspettavo, e ovviamente interrompo subito quello che sto facendo.
Le chiedo ancora il BBj, la sua bocca sapiente ci impiega poco a farmelo ringalluzzire per bene. Indosso la protezione (aggiungendo una congrua razione di gel, la sua vagina tende sempre a rimanere un po' asciutta) e passo a inforcarla in missionaria, i suoi FK mi sembrano ancora un po' timidi; quando le chiedo nuovamente il DFK, lei mi spara la lingua fino alle tonsille per due o tre secondi (per poi ritrarla subito); e più che un gesto di passione, mi è sembrato un gesto di stizza rabbiosa, come per dire: "Ecco, hai visto?? Hai visto che te l'ho concesso, il DFK???".
La mancanza di un limone come si deve (passionale e prolungato) mi fa perdere interesse per questa posizione, la faccio allora mettere a cavallo sopra di me. Nella smorzacandela Carolina è abilissima come lo sono poche altre: riesce a oscillare il bacino con movimenti lenti che vanno a stimolare le corde giuste, riuscendo a procurare un grande piacere.
Il talento c'è ancora tutto, questa Poppea degli Urali è stata e rimane tuttora una Scopatrice di prim'ordine. Quello che è venuto a mancare è il coinvolgimento, la partecipazione, il "sapersi donare" al cliente: Carolina sta ripetendo roboticamente uno spartito interpretato già migliaia di volte, senza però riuscire a trasmettere un minimo di calore umano alla persona che ha di fronte.
Qui non c'è più alcuna parvenza di attitudine PSE, né tantomeno GFE, quel che rimane è solo l'erogazione asettica e anemozionale dei servizi pattuiti.
La faccio infine mettere a pecora, mentre la stantuffo la vedo abbastanza remissiva. Mostra anche dei segnali di insofferenza quando provo ad assestarle un paio di sculacciate.
Concludo nella sua bocca, che con la consueta maestria mi prosciuga fino all'ultima goccia, rallentando un po' il ritmo (giustamente) mentre sto eiaculando.
Mi alzo e mi avvio verso il bagno, con una domanda che continua a rotearmi nella testa: "Ma cosa le è successo in quest'ultimo anno??".
Quando rientro nella stanza, Carolina si è rasserenata in volto, mi sorride con un'espressione dolce, mi dice che ho a disposizione ancora un quarto d'ora di tempo, e se ne ho voglia posso usufruire di un massaggio rilassante. Massaggio che accetto di buon grado, tanto ormai ho sborsato pecunia per l'ora intera, quindi tanto vale approfittarne per quanto è possibile.
Terminato il massaggio, rimane il tempo per un po' di piacevole conversazione: tutto all'improvviso Carolina sembra aver riacquistato i tratti solari, scambiamo qualche battuta scherzosa, parliamo un po' del concerto live di Kylie Minogue che stanno trasmettendo in televisione. A guardare la scena dall'esterno, sembrerebbe di assistere al dialogo tra due vecchi trombamici che non si vedevano da tempo: già, solo in questi ultimi cinque minuti, però; nessuna traccia di tutto ciò mentre ci stavamo ammucchiando carnalmente...
Mi rivesto, la saluto e libero il campo, portando dentro di me quella sensazione di gelo trasmessami nei primi quaranta minuti dell'incontro. Sensazione che il buon social-time finale non è riuscita a dissolvere.
Ho avuto la sfortuna di beccarla in una giornataccia nera? È arrivata ad averne le ovaie piene (e chi potrebbe biasimarla) di fare questo mestiere? Ha ormai azzerato il contachilometri dei cazzi presi? Oppure, più semplicemente, comincia a patire terribilmente il fatto di non potersi gestire autonomamente l'agenda degli appuntamenti?
Sia come sia, l'incontro di Dicembre ha buone probabilità di essere il mio capolinea con questa russa popputa, almeno fino a quando non avrà fatto pace con se stessa, o non sarà finalmente riuscita a mettersi per conto proprio.
Se c'è una cosa che la vita mi ha insegnato, è che la donna è volubile, ma la picia lo è ancor di più. E chi vuol esser lieto lo sia, che del domani non v'è alcuna certezza. Neppure quando questa certezza dovrebbe chiamarsi Carolina.
Eh già, perché questa valutazione non va intesa come un Oscar alla Carriera di meretrice, né tantomeno come un premio cumulativo assegnatole per avermi deliziato con tante scopate memorabili nel quadriennio 2014-2017. Quelle tre stelle rappresentano la summa del resoconto nudo e crudo dell'ultima oretta passata insieme (circa due mesi fa) a una delle patatoshke più rinomate e conosciute in quel di Torino, città in cui la zarina ha già fatto innumerevoli tour, sollazzando quantità chilometriche di uccelli. Incontro che è avvenuto a quasi un anno di distanza dal precedente e penultimo match (nel quale mi ero ancora trovato bene), e che ha avuto l'effetto di lasciarmi addosso una di quelle sensazioni di gelo siberiano che ti arrivano fino alle ossa, anzi fino all'anima.
Ma per comprendere che cos'è successo, procediamo per ordine. E partiamo dalla location (il monolocale in Via dell'Arsenale), angusta e scomoda come poche, con il bagno nel quale il bidet è assente, il lavandino è troppo alto per potercisi sciacquare l'attrezzatura, e nel quale bisogna quindi arrangiarsi alla bell'e meglio con il getto della doccia indirizzato sopra il cesso.
Carolina indossa un completo intimo bianco da sposina arrapata, molto eccitante: corpetto, mutandine di pizzo, calze e reggicalze, immancabile tacco 12. A furia di avere dialoghi ravvicinati con i volatili nostrani, ha persino imparato un po' di italiano, ed è una delle pochissime figlie di Putin con le quali si può interloquire efficacemente anche senza sapere una parola di inglese né di russo.
A livello di carrozzeria, è la classica sexy-bambolona modificata plasticamente: tettone siliconate, labbroni canottati, ritocchi estetici anche sugli zigomi. La boa dei 35 anni di età l'ha ormai superata, e può cominciare tranquillamente a definirsi una milf.
Ovviamente si ricorda bene di me, la mia carne cruda e il mio nettare caldo li ha già assaggiati parecchie volte, ma nonostante ciò non è certo prodiga di sorrisi o smancerie; non questa volta.
Verso l'obolo con il consueto ventello aggiuntivo per il BBj con CIM, e faccio un salto veloce nello (scomodissimo) bagno. E a questo punto inizia il match che porterà (per quanto mi riguarda) a un brusco ridimensionamento delle quotazioni di questa fanciulla.
Fase preliminare nella quale i cosiddetti french-kisses non sono niente di che, assomigliano di più ai baci con lingua di una timida liceale che non ai DFK da panterona scatenata ai quali mi aveva abituato la Carolina old-style. Insisto nel cercare di ottenere qualche DFK, ma i miei tentativi sono tutti vani.
Il pompino cabrio è decisamente buono (e non è una novità), poco uso di mano e tanto lavoro di bocca, che agisce in profondità variando il ritmo e i movimenti. Con l'aggiunta di qualche buona leccata di palle.
Affondo la testa tra le sue cosce e mi dedico al "cunni" sulla sorellina (pulitissima e priva di odori), gliela slappo per bene ma.... il suo corpo non reagisce minimamente Sollevo lo sguardo verso di lei, è impegnata a guardarsi la televisione (!!): del mio lavoro orale non gliene fotte una beata minchia.
Inutile continuare in queste condizioni, non c'è alcun gusto a praticare il Daty su una tipa che rimane immobile come una statua di cera. Provo a passare al feet-licking (sigla che non ha mai avuto problemi a concedermi, in passato), ma non passa mezzo minuto che lei mi stoppa con un'esternazione stizzita: "No!! Non mi piace!!". Rimango basito da questa reazione che non mi aspettavo, e ovviamente interrompo subito quello che sto facendo.
Le chiedo ancora il BBj, la sua bocca sapiente ci impiega poco a farmelo ringalluzzire per bene. Indosso la protezione (aggiungendo una congrua razione di gel, la sua vagina tende sempre a rimanere un po' asciutta) e passo a inforcarla in missionaria, i suoi FK mi sembrano ancora un po' timidi; quando le chiedo nuovamente il DFK, lei mi spara la lingua fino alle tonsille per due o tre secondi (per poi ritrarla subito); e più che un gesto di passione, mi è sembrato un gesto di stizza rabbiosa, come per dire: "Ecco, hai visto?? Hai visto che te l'ho concesso, il DFK???".
La mancanza di un limone come si deve (passionale e prolungato) mi fa perdere interesse per questa posizione, la faccio allora mettere a cavallo sopra di me. Nella smorzacandela Carolina è abilissima come lo sono poche altre: riesce a oscillare il bacino con movimenti lenti che vanno a stimolare le corde giuste, riuscendo a procurare un grande piacere.
Il talento c'è ancora tutto, questa Poppea degli Urali è stata e rimane tuttora una Scopatrice di prim'ordine. Quello che è venuto a mancare è il coinvolgimento, la partecipazione, il "sapersi donare" al cliente: Carolina sta ripetendo roboticamente uno spartito interpretato già migliaia di volte, senza però riuscire a trasmettere un minimo di calore umano alla persona che ha di fronte.
Qui non c'è più alcuna parvenza di attitudine PSE, né tantomeno GFE, quel che rimane è solo l'erogazione asettica e anemozionale dei servizi pattuiti.
La faccio infine mettere a pecora, mentre la stantuffo la vedo abbastanza remissiva. Mostra anche dei segnali di insofferenza quando provo ad assestarle un paio di sculacciate.
Concludo nella sua bocca, che con la consueta maestria mi prosciuga fino all'ultima goccia, rallentando un po' il ritmo (giustamente) mentre sto eiaculando.
Mi alzo e mi avvio verso il bagno, con una domanda che continua a rotearmi nella testa: "Ma cosa le è successo in quest'ultimo anno??".
Quando rientro nella stanza, Carolina si è rasserenata in volto, mi sorride con un'espressione dolce, mi dice che ho a disposizione ancora un quarto d'ora di tempo, e se ne ho voglia posso usufruire di un massaggio rilassante. Massaggio che accetto di buon grado, tanto ormai ho sborsato pecunia per l'ora intera, quindi tanto vale approfittarne per quanto è possibile.
Terminato il massaggio, rimane il tempo per un po' di piacevole conversazione: tutto all'improvviso Carolina sembra aver riacquistato i tratti solari, scambiamo qualche battuta scherzosa, parliamo un po' del concerto live di Kylie Minogue che stanno trasmettendo in televisione. A guardare la scena dall'esterno, sembrerebbe di assistere al dialogo tra due vecchi trombamici che non si vedevano da tempo: già, solo in questi ultimi cinque minuti, però; nessuna traccia di tutto ciò mentre ci stavamo ammucchiando carnalmente...
Mi rivesto, la saluto e libero il campo, portando dentro di me quella sensazione di gelo trasmessami nei primi quaranta minuti dell'incontro. Sensazione che il buon social-time finale non è riuscita a dissolvere.
Ho avuto la sfortuna di beccarla in una giornataccia nera? È arrivata ad averne le ovaie piene (e chi potrebbe biasimarla) di fare questo mestiere? Ha ormai azzerato il contachilometri dei cazzi presi? Oppure, più semplicemente, comincia a patire terribilmente il fatto di non potersi gestire autonomamente l'agenda degli appuntamenti?
Sia come sia, l'incontro di Dicembre ha buone probabilità di essere il mio capolinea con questa russa popputa, almeno fino a quando non avrà fatto pace con se stessa, o non sarà finalmente riuscita a mettersi per conto proprio.
Se c'è una cosa che la vita mi ha insegnato, è che la donna è volubile, ma la picia lo è ancor di più. E chi vuol esser lieto lo sia, che del domani non v'è alcuna certezza. Neppure quando questa certezza dovrebbe chiamarsi Carolina.
Buone ciulate a tutti
Recensita anche a Milano: ESCORT - Carolina