20enne piemontese - Ostia (RM) - Bakecaincontri

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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
CARATTERISTICHE GENERALI

NOME INSERZIONISTA: ?
RIFERIMENTO INTERNET: http://roma.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/ostia-128139-new-128139-un5h117442425
CITTA DELL'INCONTRO: Ostia
NAZIONALITA': dice di essere italiana... personalmente nutro seri dubbi in proposito
ETA': 20 o 21 o 22... comunque giovane
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto veritiere... non ci metterei la mano sul fuoco ma credo sia proprio lei
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj+rai x 50; daty +20; bbj+30
SERVIZI USUFRUITI: br+rai1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 20' door to door
DESCRIZIONE FISICA: piccola, snella, bel seno poco più che adolescenziale, piedi carini, viso a gusto di chi lo guarda
ATTITUDINE: tlak tlak tlak... ingranaggio meccanico temporizzato
REPERIBILITA': semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32745413xx

LA MIA RECENSIONE:

Una nuova inserzione mi accalappia: italiana, giovane... e basta un nulla per trovare fior fior di recensioni strapositive nei suoi confronti su escort(pseudo)advisor... cinque stellette cinque, mica ho detto cotica. Daje che oggi se scopa e se scopa bene...
L'idroscalo di Ostia... dalle glorie dell'aviazione fascista al degrado etico-sociale magistralmente raccontato in Amore tossico... oggi, uno spicchio di città come mille altri. Mi guida una vocina che si sente appena... sarà timida, porèlla... così lontana da casuccia sua. L'angioletto che ho sulla spalla sinistra mi dice che è italiana; il diavoletto che ho sulla destra mi dice che non lo è. Io, di mio, non riesco a capirlo.
Arrivo, salgo e la vedo: intimo nero e... e... no, dai... questa è italiana come la pizza con l'ananas, il mais, hot-spicy-salami & pepperoni o come un burrito cacio e pepe e avocado. Fosse quotata, scommetterei che è un'italiana di seconda se non di prima generazione, una ragazza ha frequentato le nostre scuole quel tanto che basta a parlare un italiano corretto e senza inflessioni dialettali... circostanza che avvalora ancor più la mia ipotesi poiché si avverte che, in famiglia, nessuno le hai mai parlato un qualche dialetto piemontese.
Siccome non me la racconta giusta, provo ad indagare cosa conosca o cosa preferisca delle specialità di Torino... città a me perfettamente ignota se non fosse per la Mole sui due centesimi di euro e i gianduiotti di cui mi abbuffo quando li trovo in offerta al supermercato 1kg a € 7,00... dunque le faccio un discorso simile: oh, che bella Torino! io ci sono stato un sacco di volte per vedere la torre pendente... tu ci vai mai? e le cassate piemontesi... uh che bontà! peccato che il troppo fritto fa male... a te piacciono?... insomma... non proprio così, parola per parola, tuttavia con la finalità di scoprire l'inghippo ma, anziché rispondermi, mi chiede a sua volta perché mai le faccia domande simili. Certo: tutti i torti non ce li ha... però... però il dubbio mi rimane...
Sono giorni che ci penso su e sono arrivato ad una conclusione: non credo sia balcanica (rumena o bulgara) perché i loro problemi di dizione delle doppie sono facilmente intuibili anche a seguito di uno scambio minimo di parole... suppongo che sia turca, sia per quanto detto in precedenza, sia per le fattezze del volto... naso a punta cadente, guance ben rigonfie e mento appena accennato, il capello rialzato biondo ma evidentemente tinto... il vezzo di pittarsi gli occhi all'egiziana non è indicativo di nulla: accomuna battone dell'est e coattelle di casa nostra e sarà in auge pure fra le figlie della mezzaluna.
A vederla è una mezza delusione: tanta decantata bellezza ma, stringi stringi, niente di che... 'na ragazzetta giovane mezza straniera o forse mezza no... comunque mi accomodo e mi faccio spiegare cosa si può fare per il mio piacere e cosa non si può fare per il suo dolore o ribrezzo. Il prezzario è balzano: 50 euro per bj+rai1, extra di 20 euro per leccare e un totale di 100 euro se si preferisce la pompa scoperta. Micio micio piazzo la cinquanta... cinquanta e vedo. Poi, quel che sarà sarà... se mi stupisce in positivo la prossima volta rilancio ma al buio, per principio, non faccio mai seguire un controbuio. Come recita l'annuncio? "tua per tutto il tempo che vuoi"... si fa per dire... intasca e mette le mani avanti: “un quarto d'ora eh?”... 'nnamobbene...
Gomma, pulizia del lubrificante con le manine contorte tipo cheschifocheschifocheschifo e bocchino di sua libera interpretazione: labbra attorno al glande per un su e giù accelerato... dalla punta al cornicione e risalite... velocissimamente. Tipo pistoncino del Garelli a corsa limitata. A conti fatti, proprio non ce la fa a spingersi oltre quel suo confine mentale materializzato in un cornicione di cappella come se, essendo la parte sensibile del membro del maschio, soltanto essa meriti attenzioni... eppure... eppure... in verità ti dico, mia cara, che praticare un bocchino affogato in gola non è fatica sprecata poiché in tal maniera si dischiude, a beneficio proprio di quella parte sensibile, tutto un universo di frizioni e sfregamenti goderecci.
Di buono c'è che affianco al letto è piazzato un armadio specchiato che rimanda le nostre immagini alla perfezione... e mi scopro attento più a guardare nello specchio che ad osservare la ragazza... e nello specchio passo più tempo a guardare me che lei... mah... ammazza che panza che ho messo su... però girato de fianco mica sto messo tanto male... e così via... giusto per dire il grado di partecipazione...
La smorza, consentita da una generosa dose di gel, è comunque ben fatta, riassumibile in una lunga (per durata) e veloce (per intensità) strofinata orizzontale. Peccato che le gambe non siano di fresca depilazione – ahi ahi ahi le basi del mesiere – e che si avverta un pochino di peluria sulle cosce ma soprattutto, più erta e pungente, sugli stinchi. Le spremo le tettine seconda misura, mi alzo appena col busto per allungarci un bacio sopra e si ritira terrorizzata... emette persino un profondo suono di sconvolgimento tipo ahiojéeauuu... e mi fa «ti ho detto che per leccare sono venti in più» «come? pure le tette? pensavo per leccare la fica» «no, pure per le tette»... emmecojoni...
Basta con la candela smorzata: qui ci vuole l'ovino. D'altronde, le recensioni che ho letto non illustravano il suo buco di culo come una quintessenza di venustà? ed io favoleggiavo di perfette rotondità posteriori misurabili con la geometria euclidea ma il cui segreto di bellezza tuttavia sfuggiva al freddo calcolo per rivelarsi soltanto all'occhio ed al cuore di chi si rivelasse capace o persino degno coglierlo... non io, di certo... dal momento che, squadrandola al mio arrivo e soffermandomi sulle sue natiche quand'ella mi dava le spalle per inguattarsi i quattrini, non è che ne venissi così colpito... anzi... niente di che... un culo come tanti altri, nulla di brutto ma neanche nulla di folgorante... peraltro non aiutato a risaltare dalla linea dei fianchi che le scende dritta dall'ascella all'anca come un filo a piombo.
Chiedo di girarsi e di porsi a pecorina e mi fa «per la pecorina sono venti euro in più» «eh? e questo mica me lo avevi detto» «no, però sono venti euro in più». Un extra per la naticazione me l'ha chiesto soltanto un'altra loft (e non rammento più chi tanto l'ho sepolta a fondo fra i brutti ricordi) e parecchie OTR a Santa Palomba nei tempi bui... ed è una richiesta i-n-a-c-c-e-t-t-a-b-i-l-e. Ma che scherziamo? Puntoduepuntiepuntoacapo.
Visto che per spiegarmi l'inspiegabile della pecorina s'è distesa sulla schiena, mi accontento di prenderla come un missionario... quanto detesto questa posizione... beh, detestare è un parolone... è tuttavia quella che apprezzo meno. La ragazza, da par suo, non manifesta nessuna voglia e volontà di offrirsi in qualsiasi altra angolazione. Così messa, comoda comoda, parlicchia... purtroppo... «non troppo a fondo» «così mi pesi» «non troppo forte» «così mi schiacci»... eccheddupalleeeee... nun è che p'annà a mignotte uno se deve da fa' 'n fisichetto da palestra...
Pulizia coi fazzolettini bagnati e ciao... io me ne vado a casa ma tu, cara mia, pussa via... tornatene a Novara a fa i kebab co' la carne congelata, l'insalata annerita e la cipolla muffa... «e se ce voglio pure du' fettine fine fine de pommidoro?» «venti euro in più»...
Saluti

Foto:
 

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OscarDabagno

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Grande Mega,
potevi chiederle la ricetta della bagna cauda per vedere se era proprio piemontese doc ;)
Ho notato che le pay ESTere stanno colonizzando le denominazioni d'origine delle nostre regioni.
In principio le rumene erano "sarde" e le sudamericane "venete".
Oggi lo scaffale è un crogiuolo di "tarantine", "abbruzzesi", "lucane" etc. che in realtà quelle terre manco sanno 'ndo stanno.
Se vede che va forte er km0...
Io ormai per evitare rialzi in corso d'opera prima di versare l'obolo ripeto per filo e per segno le sigle e le posizioni che intendo fare.
Ottima rece, leggera e divertente come sempre!
Saluti,
Oscar
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
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  • #3
Verissimo Oscar: da tempo è un proliferare di pseudo-sarde e pseudo-venete... poi chissà perché quasi tutte localizzate a Monte Mario.
Questo è un caso un po' differente: non è una ragazza straniera venuta in Italia per prostituirsi che spera di alzare il rate (o magari solo di ingrandire la potenziale clientela) spacciandosi per italiana.
Sono convinto che sia cresciuta in Italia, magari è anche nata in Italia e sicuramente avrà la cittadinanza italiana... eppure, per chi come me apprezza le ragazze nostrane, da questo punto di vista è una delusione.
Chi l'ha recensita altrove - penso piemontesi doc - l'ha data per italiana al 100%... è un discorso complesso che coinvolge sia cosa si può intendere per "italianità" (quali sarebbero i dati che ci accomunano e ci fanno riconoscere membri di una comunità nazionale) sia cosa spinge quelli come me a preferire le italiane alle pay allogene.
Mazzini inorridirebbe leggendomi e risolverebbe facilmente il problema: è italiano chi ha un legame sentimentale con questo paese, chi si sente e vuol essere italiano. Senza sottolineare oltre come questo pensiero richieda un'accettazione piena e incondizionata, anche la mia delusione ha una tinta mazziniana... è una delusione in qualche modo spirituale...
 
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OscarDabagno

Ospite
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Anche io preferisco le italiche donzelle un po' perchè mi riportano indietro nel tempo agli anni in cui le pay nei loft erano praticamente tutte italiane ma soprattutto perchè parliamo lo stesso linguaggio di conseguenza si può avere un feeling più profondo perchè si colgono maggiori sfumature lessicali e il tutto può sembrare meno mercenario.
Inoltre le italiane a me danno più l'impressione dell'amatoriale, della donna rimorchiata in un locale...ergo seppur illusoriamente allietano in misura maggiore il mio ego ;)
Buona serata,
Oscar
 
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Colle della vecchia Montesilvano(PE)
nella mia prossima rece, se sarà necessario, posso usare la tua frase:

" tlak tlak tlak
... ingranaggio meccanico temporizzato "

ti prego, ti prego, ti prego ... mi piace troppo.


PS
20€ in più per una pecorina ... SACRILEGIO !!!! che SVERGOGNATA! questa è proprio da strozzare!!!

 
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Mi ha sempre fatto sorridere il nazionalismo applicato al punteraggio (o all' andare a puttane, se non si vogliono usare termini stranieri, o all'andare a bagascie, per usare una delle tante possibili declinazioni regionali dell' italico idioma). Gli annunci con la scritta "Vera italiana", "italiana doc", il tricolore esibito come garanzia di qualità. La sana figa nazionale contrapposta alle fregature d'importazione. Concordo con Oscar, riuscire a parlare è importante e la scopata muta, anche con la più bella del mondo, mi sembrerebbe noiosa e impersonale. Il guaio è che la qualità italica, vera o presunta, gonfia i prezzi (anche in maniera bizzarra e inaccettabile come per la pseudopiemontese scoperta da Megabizzo) e peggiora la performance (più italianamente prestazione). Molte volte ho girato le spalle davanti a richieste esose fatte da connazionali non belle che pensavano di avercela d'oro e diamanti solo a causa della nazionalità. Ekekkazzo la figa è figa. Sono diventato quindi un po' xenofilo (l'autocorrettore aveva scritto cinofilo, l'animalismo MAI!!!) Mi incuriosiscono le storie di immigrazione, cercare di localizzare l'origine delle cinesi, sentire storie di casa delle moldave. Ovviamente ci deve essere una lingua comune per chiacchierare. Per me le migliori sono quelle stanziate in Italia da qualche anno, che parlano decentemente. Es. Delia, skinny (trad.it. pelleossa) che esercita su Viale Marconi sull'altro lato rispetto all'Hotel Pulitzer), me la sono portata a casa e le sue storie mi hanno affascinato alla pari con la sua disponibilità. Senza lo scazzo di sentirti dire questo non si può e questo neppure. È senza un sovrapprezzo anche per dire Ciao.
 
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Comunque che delusione per la turca che fa la piemontese, falsa e neanche cortese. Una turca dovrebbe essere erede della tradizione di assoluta sottomissione ai desideri dell' unico maschio degli harem del sultano di Costantinopoli. Te l' immagini la concubina dire a Maometto II "Maestà, se vuole che mi tolga i pantaloni a sbuffo sarebbero 20 fiorini". Roba da decapitazione immediata e lanciò di testa e corpo in due sacchi separati nel Mare di Marmara. Ah le buone abitudini di una volta.
 
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