No, no...non diciamo cose frutto di sola fantasia...
Non è fantasia. Solo ipotesi. Da quel che si legge nella proposta ipotizzo una struttura composta da furbetti, senza permesso di soggiorno, che si alternano nello spillar soldi ai gonzi. O qualche disperato. Non credop che un "normale" italiano residente metta a rischio la permanenza con tutti i sacrifici che gli è certamente costata.
siamo solo farang...tutti.
appunto... se un farang fa il furbo tutti i farang fanno i furbi. Avevo progettato un viaggetto in isaan con puntatina in cambogia e laos (vacanza turistica non punteristica) ma, grazie ai furbetti che facevano il giochetto di entrare ed uscire, sistematicamente, pare che l'unico modo per rientrare sia in aereo o prepararsi a tante seccature burocratiche.
La dogana poi è altra cosa assolutamente non inerente alla vita quotidiana.
Sempre nell'ipotesi di cui sopra, se beccano un gruppo di stranieri che entra ed esce dal paese per svolgere attività non consentite é normale attendersi che inizieranno a rompere le tasche a tutti, vuoi all'ingresso vuoi in loco (per dogana intendo controlli di polizia). E qui non è questione di Thailandia, anche in Italia sarebbe la stesso. Ed in qualsiasi altro paese.
le garanzie che ci sono in occidente
se becchi il "puffo" bastardo non è che ci sia tutta questa differenza. Ed ho avuto modo di vedere come sono trattati gli stranieri quando chiedono il permesso qui da noi. Non è una critica qualunquista all'italia, solo l'amara constatazione che le mele marce sono dappertutto e lo straniero è sempre visto come un fastidio od un pollo da spennare. L'umanità è sempre la stessa ovunque.
risolvere le cose con facilità (o peggio con arroganza)
Questa è l'unica cosa che non sono riuscito a capire. Come fanno gli anglofoni, sempre portati ad agire nel peggiore dei modi (persino qui in Italia sono di un'arroganza intollerabile, oltre alla maleducazione che gli è propria) a continuare ad essere tanto presenti... mah
Mi associo per il nuovo thread. Potreste semplicemente iniziare elencando cosa non c'è più.