A PUNTER'S TALE: UNA SETTIMANA (IN)DIMENTICABILE

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Nei dintorni della Ghirlandina
Nella vita di un Punter (ammesso che ci si possa definire come tali) capitano periodicamente settimane definibili come indimenticabili o (in)dimenticabili a seconda dell'esito. Questa indiscutibilmente ricade nella seconda categoria e siccome con qualcuno mi devo sfogare per raccontare le mie sfighe diamo il via alla visione di "A Punter's Tale".
PROLOGO
Come tutti punter Pepper70 ha i suoi vizi, le sue abitudini e le sue piccole perversioni. Qual è l'incontro ideale che predilige? Non vi è dubbio...che se potesse scegliere senza vincoli di budget o altro, predilige un incontro in motel/hotel con qualche donna decisamente piacente, (meglio se tettuta) non troppo giovane, non troppo agèe, meglio se "no prof" o assimilabile a questa categoria. Peccato che per motivi contingenti a Pepper70 non capiti spesso di potere organizzare incontri di questo genere...anzi spesso e volentieri le occasioni che si concede sono più dei mordi e fuggi rubati alla quotidianità, quindi quando capitano queste rare occasioni (3/4 massimo 5 volte in un anno) ecco che la ricerca si fa minuziosa. Una preparazione quasi maniacale, fatta di consultazioni febbrili sui siti appositamente preposti all'uopo, decine di mail inviate a potenziali "vittime" (scherzosamente si intende), qualche risposta ricevuta, scambi e/o telefonate di ulteriore scrematura per arrivare a quel mazzetto di candidate potenziali, che normalmente si aggiungono a candidate già frequentate in passato.
Accade però che per quell'imponderabile sequenza degli eventi che la vita ti mette davanti questa sia una settimana in cui Pepper70 si deve assentare per ben 4 giorni per lavoro...ergo tre notti fuori....wow non capitava dal 2011...per di più dovrà frequentare tre alberghi di cui almeno due "incontaminati" vale a dire perfetti per organizzare un "sexual meeting", mentre uno è un albergo abitudinario che purtroppo non può generare opportunità, ma....due notti su tre possono bastare, accipicchia!
Il programma vede una trasferta nell'Expo Town (vittima identificate due: una vecchia conoscenza e un contatto simpatico avuto con una trentenne no prof un mesetto fa poi non concretizzatosi per reciproci impegni), secondo giorno in capoluogo di provincia limitrofo (vittima potenziale identificata - non da hotel - una professionista stavoilta del settore, che per mille impegni non sono mai riuscito a contattare), terzo giorno ci si trasferisce nella gabbia della Leonessa (vittima identificata, una 25enne studentessa no prof con cui da un anno ci scambiamo mail, con incontro saltato già due volte e chenon riusciamo a concretizzare, carta di riserva una 30enne rumena contattata via mail - unico contatto disponibile - che si è resa disponibile)
INIZIO DELLE DANZE - 1st DAY
Il primo giorno è nell'Expotown, il gioco dei bussolotti mi fa preferire la navigata vecchia conoscenza, ma è irreperibile telefonicamente, sto per contattare l'alternativa quand'ecco comparire un giorno prima un'altra no prof di mia conoscenza già incontrata in altra occasione con cui si era ristabilito un buon feeling, peccato che sentendoci by phone riscontriamo che per una serie di motivi l'incontro non è realizzabile e rimandiamo. Sms al contatto simpatico e dopo qualche scambio di battute concordiamo di vederci al mio albergo, do conferma dell'incontro e aspetto...nessuna risposta....rimessaggio...nessuna risposta...chiamo.....assente...rimessaggio...macchè eppure mi aveva dato l'ok a venire....eccheccacchio....vado a mangiare un boccone poco distante e tengo intrepidante attesa il putacell, se chiama la invito a cena e poi si va...macchè...alla fine sarà una white night, la signorina non si è più fatta sentire, ho provato i due giorni successivi a contattarla almeno per sapere cos'è successo, ma siccome la classe non è acqua, ha pensato bene di scomparire dalla circolazione...spero vivamente che no sia successo nulla di grave (e lo dico seriamente)...
GIORNATA DI RECUPERO - 2nd DAY
Nel Microsoft PunterProject (noto software di pianificazione punteristica) questa giornata compariva come "B Plan", cioè come alternativa qualora fosse andata male, ragion per cui seppure impegnato in una durissima giornata lavorativa, spesso il pensiero affievoliva la fatica intellettuale della giornata, pensando a quello che la sera sarebbe potuto succedere, accalappiando la preda che da tempo agognavo....infatti appena uscito, vado a recuperare la macchina e nel fasare bluetooth e cazzi e mazzi vari, mi accingo al test telefonico con l'identificata per testare: prezzi, disponibilità e menu...quand'ecco che inattesa mi arriva una telefonata di una coppia di amici di quelli "a cui non puoi dire di no"....cena (con gli amici), chiacchiere e risate piacevoli (con gli amici)...ma l'oca resta all'asciutto anche stasera....resta l'ultima chance, di quelle che non si possono sbagliare.
THE LAST CHANCE - 3rd DAY
La chiameremo (nome di fantasia) Giulia. Da un anno ambivo di incontrare Giulia, l'avevo vista su uno dei portali specializzati impossibile non notarla....non è il mio solito stereotipo: bionda, tetta fotonica, corpo suadente, cacchio ma una così dove si era nascosta, sarà una sola? Dal contatto sembra di no:, solita trafila: contatto, conoscenza, ecc, ecc...pianifichiamo di vederci a luglio 2014, ma appena metto fuori il piede dalla camera per accingermi a raggiungerla al luogo d'incontro, mi arriva un sms in cui disdice scusandosi per avere avuto un contrattempo, che più tardi mi spiega in tutta onestà via mail, W la correttezza. Fra disponibilità sue (e non mie) e disponibilità mie (ma assenze sue), il secondo match è pianificato in tardo autunno,ma le prime influenze lo rifanno saltare mannaggia mannaggia, ma anche stavolta apprezzo la correttezza. Con Giulia si comunica solo via mail, il cellulare lo svela solo all'ultimo istante prima dell'incontro, viaggia "a luci spente" per motivi di privacy (dice lei), sempre molto cortese ed educata. Stavolta sono ad un tiro di schioppo dalle sue zone, invece che in campo neutro (motel) le chiedo se le va di raggiungermi in albergo. Dapprima nicchia, Le chiedo idee alternative (ergo campo neutro di incontro), ma con mia grande sorpresa mi conferma l'hotel. Wow...il giorno dell'incontro mi manda il suo numero però mi chiede sempre per motivi di privacy di comunicare sms. No problem. Ci scambiamo un paio di messaggi, restiamo d'accordo di sentirci la sera quando stacco dal lavoro. Così è...arrivo in hotel e la messaggio...una....due....tre....quattro....cinque volte.....la chiamo una....due....tre.....quattro....cinque volte......NADA....scomparsa al pari della sua collega di due sere prima. Alle 22 stufo di aspettare vado a mangiarmi una pizza...spero in una chiamata dell'ultimo secondo....in un messaggio almeno esplicativo della situazione. Nada....oca all'asciutto once again e triplice fischio dell'arbitro, Stamattina le ho mandato un provocatorio sms....ovviamente non ha risposto, mi sarei meravigliato del contrario.
CONCLUSIONI
Forse un trittico dai risultati così deludenti era veramente impossibile da pensare, nemmeno quando avevo 20 anni andavo in bianco con così tanta frequenza. Ovviamente depennerò i nomi delle due "no prof" dal mio puntercell, ma questo non mi impedirà di battere nuovamente le praterie dell'escorting per scovare nuove candidate, per ricercare nuove sensazioni nella speranza di essere più fortunato.
Grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere questo delirante racconto fino all'ultima parola...troppo pazienti....ora siete liberi di massacrarmi.
Gomez Style: 3 gg/0€ (40€ per le due cene in solitaria)/Voto:0
 
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Culandia
Ma all'oca gli hai fatto fare una vasca in solitaria almeno?
:biggrin:
Pensa che a me è successa una cosa simile con l'aggravante che mi trovavo a Budapest...
... e non trovare una zoccola a Budapest, signori miei, mi son sentito un coglione per un mese.
Perciò, pensa positivo, c'è chi sta peggio :)
Comunque, solidarietà.
 
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Pepper, non sai quante volte m'è successo di vedere le pene quando ero in missione per conto del trombo... sfanculato dalla ragazza, telefoni staccati, segreterie, una volta sono rimasto a piedi con la macchina, un'altra lo sportello del bancomat s'è mangiato la carta prima di darmi i soldi ecc...
Roba da farmi esorcizzare!
Non sei affatto solo!.. Non che sia di conforto, ma sai com'è!.. Mal comune mezzo gaudio..

Braum! Vrum!.. È il gran bordello. Un casino enorme!.. fantastico!.. dalla destra... un rumore di autobus... pullman... automobili... vespe... di stantuffi... ferraglia... tutto questo in una fanfara allucinata, d’assordare... Ed era domenica, per giunta, e pomeriggio presto, anche, poco dopo mangiato. Ero al telefono. Parlavo con Sabrina, fermo vicino la stazione (viale Libertà.) Le avevo già chiamato prima, la richiamo, lei risponde. Mi doveva dare l’indirizzo esatto.
«Cia... o... so...no arri... vato...» Ma c’è troppo rumore. Si capisce un cazzo di quello che dico. Sembra di stare a Dresda.
«Cosa? Ma sei italiano? Senti, io non lavoro con gli stranieri!..»
«Cer...to... che so... no... itali...ano»
Il bordello è ora all'apice. Sublime. Passa un'auto con della musica napoletana sparata a tutto volume. È l'inferno! Lei mi riattacca il telefono in faccia, la richiamo, lei non risponde, fa cadere la chiamata. Ecco che è successo, mi dico. È andata. Mi ha preso come minimo per talebano, per zingaro comprachicos, per aborigeno australiano. La sua topa all’ora attuale è più inespugnabile dell’area51 per te... il mio povero stronzo! Ma capita! Che vuoi farci? Fattene una ragione! La vita va avanti, e le vie della gnocca sono infinite... diceva il saggio...
Ovviamente non mi faccio abbattere dall’accaduto, e dato che ero in zona decido di andare da una mia vecchia conoscenza: l’asiatica di viale Africa. E così faccio. Arrivo sottocasa, faccio per chiamarla, alzo gli occhi, e lei è lì per strada, che scende da un’auto in compagnia di un ragazzo. Facevano molto coppietta, i due; con la spesa fatta assieme, e le risate, e lui che portava la cassa dell'acqua da vero cavaliere. Le vie della gnocca sono un po’ meno infinite, mi dico io, mi sa. Ovviamente non la chiamo. Volevo mica interrompere la Madama Butterfly. Per la seconda volta rimetto in moto e vado via, come uno stronzo, giro, come Caino, passo dalle parti di piazza Bovio, mi ricordo di Laura e della perla rara del suo culo. Mi fermo davanti l'appartamento: è in vendita. Le due (lei e Katy) hanno cambiato location. È stato lì, devo ammetterlo, che mi sono sentito molto Josef K. La mano misteriosa e implacabile del destino che m’impediva di farmi la benché minima scopata...
Ma comunque!..
Chiamo Laura, lei risponde, mi dice che non lavorava quel giorno (in effetti non c’era il suo annuncio su bakeca). Ormai che sono lì, abbiamo fatto tre, facciamo quattro, chiamo Katy. Mi da il nuovo indirizzo (una traversa di via Etnea) e vado. Vado solo per aspettare mezz’ora ad un angolo della via, e per fortuna che era ancora giorno se no sarei sembrato la più orripilante delle bagasce lì, fermo, sul marciapiede, ad aspettare. Mezz’ora. Le persone che m’incrociavano mi scansavano. Ero entrato nel lato oscuro della forza.
Per fare tutto da vero gentiluomo questa volta le do un lungo preavviso prima di fiondarmi da lei. Sono ancora a casa quando le telefono. Che abbia il tempo di fare questo, quello!.. La chiamo. Le pene cominciano subito! Mi risponde la voce più incazzata di questo mondo. «Wer ist es?» sbraita. «Ciao...» «Hallo ein paar von eier!.. Was möchten sie tun?» Non avrà usato proprio queste parole, ma il tono da schutzstaffeln nazista era quello, per intenderci. Io sempre calmo, come mio solito. Le spiego la situazione, uso volontariamente poche parole per non mandarla in bestia più del dovuto. La chiamata dura pochi secondi. Non le chiedo nemmeno che fa, cosa non fa, quante cucuzze è il cucuzzario. So essere lo stesso di Laura (50 il servizio base, 100 con il Rai2). Taglio corto. Mi dice l’indirizzo e di richiamarla quando arrivo. «Und verpiss dich, zu Arschloch!»
Con tutta calma mi preparo, esco, arrivo lì in orario, parcheggio. «Eccheccazzo!..» son lì allora che mi dico io «Quante probabilità ci sono che, incazzata com’è, ne esca fuori una scopata decente? Nessuna! Null! Se salgo adesso come minimo me la troverò lì a cantare ‘Wenn ich mir was wünschen dürfte’ come Charlotte Rampling ne ‘Il portiere di notte’, con tanto di pantaloni e bretelle e berretto dei totenkopf. Non è proprio cosa, mi sa! C’è il rischio di finire come John Wayne Bobbit! O come le vittime di Unapomper, con l’uccello azzannato che nemmeno fosse Ozzy Osborne! Il suo buco di culo (quello di Katy non di Ozzy Osborne) è sempre più simile ad un’utopia per me povero stronzo! - mi dicevo - La terza volta che chiamo! Può essere mica vero!»
Tutto questo in linea di massima, ovviamente!
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» diceva Dexter, mentre se ne stava lì, a guidare, nel suo suv, tutto eccitato e impaziente all’idea di prendere il povero stronzo di turno, di farlo a pezzetti e poi catafotterlo da qualche parte in culo all’oceano insalumatato come una bresaola... Questa è la notte! Suv e povero stronzo a parte è quello che mi dico anch’io. È sera, sono appena tornato dal lavoro. Già pregusto tutto! Questa è la notte, dico, mentre faccio le mie cose, mentre mi organizzo, sto per uscire. Sono già davanti la porta quando suona il telefono. Il tempo si ferma. Un silenzio di tomba. Che fare? Mandarlo a cagare oppure no? In un impulso di autolesionismo estremo rispondo: è la Peste! Sono fatto! Fregato! Un fegatello! Mi tiene al telefono mezz’ora solo per dirmi che sta per venire. Ha delle cose importanti da dirmi, che ovviamente non possono aspettare. La notte se n’è andata ‘affanculo... La Peste!.. (Venerdì)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Solo che è un giorno di fila che piove e ancora non ha smesso. Se devo essere sincero mi sta un po’ sul cazzo l’idea di uscire sotto la pioggia, e poi magari lasciare l’auto in qualche posto in culo ai lupi perché trovare parcheggio è sempre un’impresa, e farmi tutta la strada sotto l’acqua e poi salire da lei bagnato come un stronzo... quindi, sommando il tutto, forse no, mi sa che nemmeno questa è la notte! (Sabato)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Se solo a cena non avessi mangiato come un porco! Momentaneamente ha smesso di piovere, esco di casa. Ho una sensazione di pesantezza allo stomaco, ma non ci faccio caso. È l’oscuro passeggero, mi dico. Parcheggio la tedmobile (Batman c’ha la batmobile, il papa la papamobile...) proprio sotto il trombodomo, scendo, e la sensazione di pesante è diventato un macigno pulsante che dallo stomaco va fino al buco del culo. Santamerda!.. Non può essere vero, mi dico. Ci penso su, cerco di trovare una soluzione, ma che si può fare?.. Posso mica salire da lei, chiederle di usare il bagno, e poi mollare uno stronzo delle dimensione di un cucciolo d’elefante, col rischio pure di appestarle il bagno... roba da farti venire i riccioli appena entri! Va da se che sono cose che non si fanno. Risalgo in macchina, quindi, torno a casa. A casa il cesso sembra quasi una sala parto: Spingi Ted!.. Un altro sforzo, ci sei quasi!.. E ricorda di respirare!.. Vai che sta uscendo!.. (Domenica)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Ha smesso di piovere, ho mangiato poco. Tutto è perfetto, esco di casa felice. Questa è la notte! Faccio qualche centinaio di metri, mi fermo in banca per prendere le cucuzze dell’onorario. Ogni cosa è al suo giusto posto, come diceva la canzone! Al bancomat non c’è neppure fila. Mi sbrigherò subito. Infilo la carta, aspetto. Dieci secondi dopo (giuro che è tutto vero!) tutto lo schermo si illumina di mille luci verdi scoppiettanti a intermittenza che nemmeno fosse pacman! Ed ecco che il bancomat si spegne tutto, e le mille luci stroboscopiche pure, e la carta che rimane bloccata dentro, con i miei soldi e la mia quanto mai agognata scopata. Signore!.. Tutto questo è opera tua! (Lunedì)
 
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  • #5
Pepper, non sai quante volte m'è successo di vedere le pene quando ero in missione per conto del trombo... sfanculato dalla ragazza, telefoni staccati, segreterie, una volta sono rimasto a piedi con la macchina, un'altra lo sportello del bancomat s'è mangiato la carta prima di darmi i soldi ecc...
Roba da farmi esorcizzare!
Non sei affatto solo!.. Non che sia di conforto, ma sai com'è!.. Mal comune mezzo gaudio..

Amico Il Ted....ti (mi) sono (sei) vicino.
Quello che mi resta oscuro è: perchè non dirmi di no subito?
Ci deve essere qualcosa di antropologicamente differente in alcuni comportamenti, premesso che: l'inconveniente può capitare a tutti e magari essere poco gestibile, ma magari due righe di scuse dopo l'accaduto potrebbero essere doiverose, ma tant'è...
Ciao Ted e grazie per la solidarietà.
Pep
 
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