- Espulso
- #1
A VOLTE RITORNANO
Mi trovavo a Roma per lavoro ; la sera , dopo l’ufficio,andavo direttamente in centro,mangiavo qualcosa e poi vagavo in auto qua e la’ un po’ dappertutto per conoscere la citta’,prima di rintanarmi nel mio residence vicino alla C.Colombo.
Una sera ero in zona Termini,mi dirigevo verso piazza Vittorio,e percorrendo via Conte Verde vedo un manipolo di negrette lungo il marciapiede……inverto il senso di marcia e faccio una passata lenta…..mi sembrano tutte giovani e belline,ma poco piu’ avanti , un po’ discoste dalle altre,ne noto 2 che spiccano per altezza e snellezza:e’ primavera,loro indossano solo un body che mette in evidenza i loro meravigliosi corpicini.
Una in particolare mi colpisce per il suo sguardo sereno e sorridente…emana un senso di estrema sicurezza e nel contempo disponibilita’….il viso e’ particolare,lineamenti marcati ma fini,naturalmente sexy nella loro configurazione marcatamente africana….labbra tumide,segni tribali sotto gli occhi…..
La imbarco……si chiama Doris,e’ nigeriana…..parla solo inglese,oltre naturalmente al suo dialetto…e’ stupita ed al contempo compiaciuta di poter fare conversazione con me….mi dice che e’ appena arrivata dall’Africa.
Ci imboschiamo alla fine della via,in un parco antistante la basilica,in un viottolo dietro alcuni cespugli : scopata favolosa,Doris mi attizza come non mai,solo a sfiorare la sua pelle,accapponata nell’aria frizzantina della notte…….gran GFE quella notte….ci scambiamo i numeri di cell…….iniziamo a frequentarci……la vado a prendere la domenica mattina ,in un casolare in fondo alla Casilina , oltre raccordo……passiamo la giornata insieme,nel mio residence.
La cosa va avanti pe circa un anno,finche’ una sera passo dalla sua location in via Conte Verde…..lei non c’e’,e io imbarco la sua amica,con la quale fino a quel momento avevamo scambiato poche parole e molti sguardi…….tornando alla sua postazione ,mi trovo davanti Doris,che mi fissa serena e tranquilla….mi sento una merda.
Il rapporto e’ irrimediabilmente compromesso……Doris scompare dalla mia vita…..dopo un mese torno a cercarla ma non trovo piu’ ne’ lei ne’ le sue amiche…..sento dire che si sono trasferite sulla C.Colombo.
Qualche mese dopo vengo trasferito a Torino……stessa vita ,cambiano solo i nomi delle strade……Pta Nuova,Pta Susa , Cso Regina…….una sera sto facendo le vasche in auto nei controviali di Cso Regina,quando sento un’altra auto che mi fa gli abbaglianti oltre a suonare il clacson….mi accosta in curva ,obbligandomi a fermarmi……sono un po’ preoccupato:potrebbe essere un ubriaco, o un’auto-civetta della polizia in borghese,o un gruppo di teppisti……invece si abbassa il finestrino lato passeggero e mi sento chiamaare per nome a gran voce…..resto un attimo interdetto guardando il visetto nero che intanto mi chiede “…. U KNOW ME ??!! “ ……E’ Doris , naturalmente,che mi fa segno verso il marciapiede e mi diice” Wait x me just 5 minutes…”.
I 5 minuti diventano mezz’ora abbondante,come del resto mi immaginavo avendo visto il viso incazzato e malevolo del guidatore,strumentalizzato da Doris per fare quella specie di inseguimento quando aveva riconosciuto la mia auto……….mentre aspettavo,cercavo di immaginare come avrebbe reagito il cliente di Doris :”Ah si ? E’ tuo amico ?” avrebbe pensato “allora aspetta tranquillo mentre io me la scopo alla grande,alla faccia tua….tu aspetta,e quando te la riporto te la prendi come la trovi…”.
Queste considerazioni,intervallate da visioni di Doris nella sua intimita’ come me la ricordavo,mi avevano provocato un gran tiraggio,e così mi trovo’ lei ritornando……mi da’ un bacino veloce sulla guancia e poi , ritraendosi,mi dice di portarla a casa perche’ ha bisogno la toilette…sono ancora in hotel,sto ancora cercando un allogggio piu’ confacente alle mie esigenze,ma fortunatamente sono sistemato nella dependance,che non e’ presidiata…..una volta in stanza si rinchiude in bagno,e mi raggiunge a letto ,nuda ,dopo 10 minuti.
Parliamo un po’,mentre rifacciamo conoscenza…poi le parole cedono il passo all’azione,e la ritrovo come la ricordavo,come se non fosse passato tanto tempo….
Il romanzetto riprende a Torino,per alcuni mesi,secondo lo stesso copione “deja 50” a Roma…..le faccio delle promesse…..ottengo dei vantaggi……e di nuovo l’appagamento,come sempre,diminuisce l’intensita’ del feeling…..così,quando riesco a rientrare a Milano,la saluto con tanti buoni propositi,e di nuovo la perdo di vista.
Nelle calde serate estive milanesi , mi aggiro per i viali della circonvallazione……..Loreto,Via dei Mille etc,,,,accosto quando vedo una bellezza black che risponde ai miei canoni estetici…..alta,magra,volto scarno e deciso,liineamenti marcati,portamento principesco…..e’ ancora lei ,naturalmente…….questa volta un po’ riluttante,sento che mi tratta come un estraneo,mi nasconde qualcosa………i campanelli d’allarme squillano,so che dovrei abbandonare immediatamente la partita….sento il pericolo incombere…..ma il rischio mi e’ sempre piaciuto,così vedo…….mi porta avanti nei viali,in un piazzale…..siamo illuminati in pieno da un faro…..lo faccio notare ma lei minimizza,dice che il posto e’ sicuro……..la foia di essere di nuovo con lei e di essere sul punto di scoparmela di nuovo mi inducono a crederle……così riscopro il suo pancino piatto e palestrato,i suoi ricciolini ispidi intorno al sesso,i suoi umori scivolosi all’interno della vagina,i suoi capezzoli imperiosi sopra le tettine da ragazzina,appena abbozzate……..sono pazzo di lei,le sussurro frasi incoerenti nell’orecchio,che non ho mai amato nessun’altra,che lei e’ l’unica donna che voglio etc…etc…il risultato e’ un grandissimo allagamento vaginale,e lei che viene come in passato,mordendomi ritmicamente con le sue “labbra” il pene………stiamo ancora ansimando,quando veniamo illuminati da due fari potentissimi che si stanno avvicinando……..di scatto lei si sbraccia davanti al cruscotto,facendo segno di no con le mani….dopo un attimo che mi pare interminabiile le luci si spengono…..leei continua a guardare intorno alla macchina ,finche’ si riadagia sul sedile reclinato.
“Cosa succede ?” le chiedo “ Niente,e’ tutto a posto adesso…” risponde. Faccio per riaccendere il motore,ma lei mi dice che non e’ necessario,possiamo restare lì…..Mentre ci rivestiamo,mi guarda seria e mi dice che e’ l’ultima volta che ci vediamo” Perche’” le chiedo - “C’e’ un uomo che mi vuole,e mi aveva lasciato perche’ io non volevo smettere di lavorare….”--continua “ E’ un italiano,non e’ giovane,ma mi vuole davvero….tu non mi hai mai chiesto di smettere di lavorare…lui sì….e domani vado da lui…adesso accompagnami al mio posto “.
La guardo scendere dall’auto senza nemmeno voltarsi…sono triste e frustrato……..
Da allora non l’ho piu’ rivista……una volta una nigerianaa che ho incontrato sulla binasca mi ha detto di conoscerla ,e che adesso ha un negozio di cibi etnici a San Salvario,a Torino,e che e’ sposata con un italiano……volevo andare a trovarla , ma non ho osato….
Mi trovavo a Roma per lavoro ; la sera , dopo l’ufficio,andavo direttamente in centro,mangiavo qualcosa e poi vagavo in auto qua e la’ un po’ dappertutto per conoscere la citta’,prima di rintanarmi nel mio residence vicino alla C.Colombo.
Una sera ero in zona Termini,mi dirigevo verso piazza Vittorio,e percorrendo via Conte Verde vedo un manipolo di negrette lungo il marciapiede……inverto il senso di marcia e faccio una passata lenta…..mi sembrano tutte giovani e belline,ma poco piu’ avanti , un po’ discoste dalle altre,ne noto 2 che spiccano per altezza e snellezza:e’ primavera,loro indossano solo un body che mette in evidenza i loro meravigliosi corpicini.
Una in particolare mi colpisce per il suo sguardo sereno e sorridente…emana un senso di estrema sicurezza e nel contempo disponibilita’….il viso e’ particolare,lineamenti marcati ma fini,naturalmente sexy nella loro configurazione marcatamente africana….labbra tumide,segni tribali sotto gli occhi…..
La imbarco……si chiama Doris,e’ nigeriana…..parla solo inglese,oltre naturalmente al suo dialetto…e’ stupita ed al contempo compiaciuta di poter fare conversazione con me….mi dice che e’ appena arrivata dall’Africa.
Ci imboschiamo alla fine della via,in un parco antistante la basilica,in un viottolo dietro alcuni cespugli : scopata favolosa,Doris mi attizza come non mai,solo a sfiorare la sua pelle,accapponata nell’aria frizzantina della notte…….gran GFE quella notte….ci scambiamo i numeri di cell…….iniziamo a frequentarci……la vado a prendere la domenica mattina ,in un casolare in fondo alla Casilina , oltre raccordo……passiamo la giornata insieme,nel mio residence.
La cosa va avanti pe circa un anno,finche’ una sera passo dalla sua location in via Conte Verde…..lei non c’e’,e io imbarco la sua amica,con la quale fino a quel momento avevamo scambiato poche parole e molti sguardi…….tornando alla sua postazione ,mi trovo davanti Doris,che mi fissa serena e tranquilla….mi sento una merda.
Il rapporto e’ irrimediabilmente compromesso……Doris scompare dalla mia vita…..dopo un mese torno a cercarla ma non trovo piu’ ne’ lei ne’ le sue amiche…..sento dire che si sono trasferite sulla C.Colombo.
Qualche mese dopo vengo trasferito a Torino……stessa vita ,cambiano solo i nomi delle strade……Pta Nuova,Pta Susa , Cso Regina…….una sera sto facendo le vasche in auto nei controviali di Cso Regina,quando sento un’altra auto che mi fa gli abbaglianti oltre a suonare il clacson….mi accosta in curva ,obbligandomi a fermarmi……sono un po’ preoccupato:potrebbe essere un ubriaco, o un’auto-civetta della polizia in borghese,o un gruppo di teppisti……invece si abbassa il finestrino lato passeggero e mi sento chiamaare per nome a gran voce…..resto un attimo interdetto guardando il visetto nero che intanto mi chiede “…. U KNOW ME ??!! “ ……E’ Doris , naturalmente,che mi fa segno verso il marciapiede e mi diice” Wait x me just 5 minutes…”.
I 5 minuti diventano mezz’ora abbondante,come del resto mi immaginavo avendo visto il viso incazzato e malevolo del guidatore,strumentalizzato da Doris per fare quella specie di inseguimento quando aveva riconosciuto la mia auto……….mentre aspettavo,cercavo di immaginare come avrebbe reagito il cliente di Doris :”Ah si ? E’ tuo amico ?” avrebbe pensato “allora aspetta tranquillo mentre io me la scopo alla grande,alla faccia tua….tu aspetta,e quando te la riporto te la prendi come la trovi…”.
Queste considerazioni,intervallate da visioni di Doris nella sua intimita’ come me la ricordavo,mi avevano provocato un gran tiraggio,e così mi trovo’ lei ritornando……mi da’ un bacino veloce sulla guancia e poi , ritraendosi,mi dice di portarla a casa perche’ ha bisogno la toilette…sono ancora in hotel,sto ancora cercando un allogggio piu’ confacente alle mie esigenze,ma fortunatamente sono sistemato nella dependance,che non e’ presidiata…..una volta in stanza si rinchiude in bagno,e mi raggiunge a letto ,nuda ,dopo 10 minuti.
Parliamo un po’,mentre rifacciamo conoscenza…poi le parole cedono il passo all’azione,e la ritrovo come la ricordavo,come se non fosse passato tanto tempo….
Il romanzetto riprende a Torino,per alcuni mesi,secondo lo stesso copione “deja 50” a Roma…..le faccio delle promesse…..ottengo dei vantaggi……e di nuovo l’appagamento,come sempre,diminuisce l’intensita’ del feeling…..così,quando riesco a rientrare a Milano,la saluto con tanti buoni propositi,e di nuovo la perdo di vista.
Nelle calde serate estive milanesi , mi aggiro per i viali della circonvallazione……..Loreto,Via dei Mille etc,,,,accosto quando vedo una bellezza black che risponde ai miei canoni estetici…..alta,magra,volto scarno e deciso,liineamenti marcati,portamento principesco…..e’ ancora lei ,naturalmente…….questa volta un po’ riluttante,sento che mi tratta come un estraneo,mi nasconde qualcosa………i campanelli d’allarme squillano,so che dovrei abbandonare immediatamente la partita….sento il pericolo incombere…..ma il rischio mi e’ sempre piaciuto,così vedo…….mi porta avanti nei viali,in un piazzale…..siamo illuminati in pieno da un faro…..lo faccio notare ma lei minimizza,dice che il posto e’ sicuro……..la foia di essere di nuovo con lei e di essere sul punto di scoparmela di nuovo mi inducono a crederle……così riscopro il suo pancino piatto e palestrato,i suoi ricciolini ispidi intorno al sesso,i suoi umori scivolosi all’interno della vagina,i suoi capezzoli imperiosi sopra le tettine da ragazzina,appena abbozzate……..sono pazzo di lei,le sussurro frasi incoerenti nell’orecchio,che non ho mai amato nessun’altra,che lei e’ l’unica donna che voglio etc…etc…il risultato e’ un grandissimo allagamento vaginale,e lei che viene come in passato,mordendomi ritmicamente con le sue “labbra” il pene………stiamo ancora ansimando,quando veniamo illuminati da due fari potentissimi che si stanno avvicinando……..di scatto lei si sbraccia davanti al cruscotto,facendo segno di no con le mani….dopo un attimo che mi pare interminabiile le luci si spengono…..leei continua a guardare intorno alla macchina ,finche’ si riadagia sul sedile reclinato.
“Cosa succede ?” le chiedo “ Niente,e’ tutto a posto adesso…” risponde. Faccio per riaccendere il motore,ma lei mi dice che non e’ necessario,possiamo restare lì…..Mentre ci rivestiamo,mi guarda seria e mi dice che e’ l’ultima volta che ci vediamo” Perche’” le chiedo - “C’e’ un uomo che mi vuole,e mi aveva lasciato perche’ io non volevo smettere di lavorare….”--continua “ E’ un italiano,non e’ giovane,ma mi vuole davvero….tu non mi hai mai chiesto di smettere di lavorare…lui sì….e domani vado da lui…adesso accompagnami al mio posto “.
La guardo scendere dall’auto senza nemmeno voltarsi…sono triste e frustrato……..
Da allora non l’ho piu’ rivista……una volta una nigerianaa che ho incontrato sulla binasca mi ha detto di conoscerla ,e che adesso ha un negozio di cibi etnici a San Salvario,a Torino,e che e’ sposata con un italiano……volevo andare a trovarla , ma non ho osato….