ABC DELLA SUPERSTIZIONE..GENESI SIMBOLOGICA FORTUNA-SFORTUNA

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Prima di inziare a leggere è ammesso ogni scongiuro, toccatina varia :biggrin: e giro attorno alla sedia

Vi siete mai chiesti il perchè della credenza della sfortuna e della fortuna, perchè un particolare oggetto si ritiene porti bene o porti male? In concomitanza con l'appena trascorso venerdì 17 ottobre 2008 mi è venuta voglia di fare una piccola ricerca che vi posto....come si direbbe non si finisce mai di imparare il perchè delle cose che hanno sempre un fondamento....storico o culturale ed è interessante saperlo.

Vi allego quindi un piccolo breviario o vademecum per capire da dove vengono tali credenze, ol loro fondamento storico culturale e magari il contesto in cui sono nate. Ogni epoca ha prodotto credenze che si sono tramandate a noi.....Alcune cose sono davvero interessanti e particolari e quindi ecco a voi un piccolo Abc della superstizione

Qualcuno ha provato a spiegare l'arcano affidandosi alla storia. In Italia si è scelto il 17 al posto del 13 per un motivo principalmente di lingua latina ed anagrammi…ma la vvera data sarebbe il 13. Pare che il tutto infatti rimonti al lontano Trecento. Un venerdì 13 del 1306 Filippo il Bello re di Francia diede l'ordine di uccidere e catturare tutti i Cavalieri Templari della Francia per impossessarsi dei loro beni e annullare in tal modo i debiti dello Stato (e suoi) verso l'Ordine dei Templari. Al cui seguirono processi in cui i templari si autoaccusarono a seguito di torture inquisitorie e furono preceduti da una campagna mass mediatica contro di loro per convincere la gente di quello che sarebbe accaduto. Nei paesi anglosassoni la data è infatti venerdì 13.

Più probabile che l'alone di giorno sfigato derivi da una miscela di elementi considerati nefasti di per sé anche presi singolarmente. Che il venerdì fosse giorno gramo probabilmente deriva dal venerdì della crocifissione di Cristo. E forse non a caso un noto proverbio popolare dice: "Di venere e di marte non si sposa e non si parte...", che sarebbe come dire meglio astenersi dal fare cose impegnative col rischio poi di pagarne le conseguenze.

Mentre il 17 era ritenuto negativo per questioni, diciamo così, grafiche e linguistiche. Il tutto dipenderebbe infatti da come scrivevano questo numero gli antichi romani: in lettere latine 17 si scrive XVII che anagrammato da VIXI e quindi VISSI, cioè vissi e ora sono morto. Un'altra teoria non meno macabra, mette in relazione il numero con il diluvio universale, iniziato secondo l'antico testamento nel giorno 17 febbraio. Non a caso nella Smorfia napoletana il 17 è "la disgrazia", mentre sulla Cabala assume il valore di "bene, buono". Per chi ci crede...

continua........................
 
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Il gatto nero
Principali vittime delle credenze irrazionali che prendono il nome di "superstizione", i gatti neri sono stati perseguitati dai primi Cristiani che li consideravano, in quanto oggetto di culto dei pagani, un'incarnazione di Satana. A milioni furono bruciati vivi, scorticati, bastonati, crocefissi oppure gettati dai campanili delle chiese durante le feste consacrate. Oggi, per i felini venerati dagli antichi egizi, la vita è molto più semplice. Ma è rimasta la convinzione che i gatti neri, che nell'oscurità fanno involontari "sgambetti", siano il porta sfortuna per eccellenza. gatto nero che attraversa la strada, in particolar modo se attraversa da sinistra. Deriva inoltre dal fatto che i gatti neri venivano imbarcati sulle navi dei pirati perché considerati più abili nel dare la caccia ai topi; vederne uno per strada significava dunque che una nave pirata era nei paraggi.

I numeri
Il tredici è considerato, soprattutto nei Paesi anglosassoni, un numero sfortunato perché tanti erano i partecipanti all'ultima cena: da qui il timore superstizioso di avere 13 ospiti alla stessa tavola. In Italia si evita il diciassette che in numeri romani si scriveva XVII, anagramma di VIXI, ovvero "vissi". Nefando l'abbinamento con il venerdì, giorno in cui fu crocefisso Gesù. L'assonanza con la parola "morte" porta i cinesi a considerare come sfortunato il numero 4. Al contrario, il numero 8 viene collegato alla fertilità e la combinazione delle sue cifre è molto ricercata (le olimpiadi sono iniziate lo 08-08-08 alle 08… volutamente!!!!!!!

Sedersi a tavola in 13
secondo un'antica superstizione sarebbe deprecabile sedersi a tavola in 13 perché il tredicesimo convitato morirebbe entro l'anno

Il quadrifoglio
Il quadrifoglio è considerato, nella cultura occidentale, un simbolo portafortuna. Si tratta di un'anomalia, relativamente rara, del trifoglio bianco che può presentare eccezionalmente delle foglie composte da quattro piccole foglioline. Per i Druidi il quadrifoglio era potente contro gli spiriti malvagi. Secondo la leggenda, ogni foglia rappresenta qualcosa: la prima è per la speranza, la seconda per la fede, la terza per l'amore e, ovviamente, la quarta simboleggia la fortuna

Cornetto rosso e colore rosso
Il corno portafortuna è senza dubbio il più diffuso amuleto italiano. Le sue origini sono antichissime e risalgono addirittura ai tempi del Neolitico (3500 A.C.), quando gli abitanti delle capanne usavano apporre fuori dall' uscio un corno come auspicio di fertilità. Specialmente in quei tempi la fertilità veniva associata alla fortuna in quanto, più un popolo era fertile, più era potente e quindi fortunato. In altri tempi i corni venivano usati come doni votivi alla Dea Iside, affinché la Dea Madre assistesse gli animali nel procreare. La mitologia ci informa che Giove donò alla sua nutrice un corno in segno di gratitudine, questo corno era dotato di virtù magiche in modo che, la nutrice, potesse ottenere tutto ciò che desiderava. Il corno trae le sue origini per via della forma, si pensa infatti che gli oggetti a punta, specialmente se aventi forma di corno, difendono da cattive influenze e malasorte se portati con se. Si dice che il corno per portare fortuna deve essere ROSSO e FATTO A MANO. Rosso perché già nel Medioevo ogni talismano rosso aveva doppia efficacia e il rosso simboleggiava la vittoria sui nemici. Già nei tempi più antichi diverse popolazioni associavano al colore rosso un significato di fortuna e buon auspicio. In Cina e Germania dove tutti gli editti ed i sigilli imperiali erano rossi in segno di buona fortuna. Nelle Indie dove i raccolti venivano protetti con teloni rigorosamente rossi e strisce di tela dello stesso colore venivano portate sul collo per prevenire i mali. Gli antichi medici suggerivano che abiti rossi potessero guarire i reumatismi dove ogni mezzo aveva fallito. L'efficacia di tutti questi rimedi ed altri ancora non stanno nei vari materiali utilizzati ma , solo ed esclusivamente, nel colore rosso. Il motivo per il quale il corno deve essere fatto a mano sta invece nel fatto che ogni talismano fatto a mano acquisisce poteri benefici dalle mani che lo producono.
Emblematico antidoto e sacramentale scudo contro ogni malefico influsso, il corno è il referente apotropaico per antonomasia: amuleto propiziatorio, autentico simbolo della vita, da opporre a tutto ciò che viene ritenuto potenziale latore di morte. Apotropaios è parola greca che significa letteralmente "allontanante" da cui deriva l’italiano apotropaico, cioè di oggetto, gesto, parola o similia, che serve ad allontanare un’influenza magica, ritenuta maligna e/o dannosa per chi la riceve. E’ inutile ricordare che a Napoli, nella nostra città, l’oggetto apotropaico, nella sua varia forma e configurazione, ha assunto nel tempo un rilievo culturale non secondario e la sua diffusione assicura una presa popolare non disprezzabile, compresa quella quota non trascurabile di kitch e di "già visto" e consumato. Prototipo dei talismani, considerato essenziale medicus invidiae, il corno per adiempiere validamente alla sua funzione scaramentica non deve mai venire acquistato, ma solo formare oggetto di dono, e risultare: tuosto, vacante, stuorto e cu' 'a ponta (apparire rigido, cavo all'interno, a forma sinusoidale e terminante a punta).

Passare sotto una scala
E' una superstizione diffusa, ma non ha motivazioni religiose o storiche particolarmente significative: è solo una questione di buon senso. Passare sotto una scala appoggiata ad un muro è un'azione pericolosa: si può infatti essere colpiti alla testa da un oggetto là appoggiato, oppure si può inavvertitamente toccare la scala e farsela cadere addosso con il suo utilizzatore facendosi del male. Insomma, "passare sotto una scala" non porta sfortuna di per sé, ma di certo è più rischioso di starsene a debita distanza

Ferro di cavallo
I ferri di cavallo sono considerati i più universali fra i portafortuna. Una tradizione comune è che se un ferro di cavallo viene appeso a una porta con le estremità volte in alto, allora porteranno fortuna. Ma se le estremità punteranno in basso (come nell'immagine), porteranno sfortuna. L'origine di questa tradizione si basa sulla leggenda di Saint Dunstan, un fabbro che diventò arcivescovo di Canterbury nell'anno 959. Inchiodò un ferro di cavallo allo zoccolo del diavolo mentre gli era stato chiesto di ferrare il suo cavallo. Il diavolo fu liberato solo dopo che ebbe promesso di non entrare

Il viola
Un'altra superstizione di origine medioevale. Nel periodo della Quaresima (durante il quale i sacerdoti indossavano una stola viola), erano vietati gli spettacoli teatrali e, quindi, attori e saltimbanchi erano costretti a un'inattività forzata. Anche oggi che queste condizioni sono venute meno, nel mondo dello spettacolo, particolarmente superstizioso, il colore viola viene evitato. Molti grandi interpreti, tra i quali Luciano Pavarotti, hanno ad esempio rinunciare a esibirsi nel Teatro Regio di Torino per via del suo soffitto viola

continua..............
 
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Specchio infranto
Non tutti concordano sul motivo che ha originato questa superstizione. Si dice che rompere uno specchio porti 7 anni di disgrazie: già prima dell’invenzione dello specchio si riteneva che ogni superficie riflettente fosse dotata di proprietà magiche. L’uomo preistorico che vedeva la propria immagine riflessa nell’acqua di un lago o di uno stagno poteva pensare che si trattasse di un altro sé. Di conseguenza, qualunque disturbo arrecato al riflesso poteva significare un pericolo per la propria salute. La credenza si rinforzò con l’arrivo degli specchi: qui, vedendo la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto, diventava anche più facile credere a possibili conseguenze negative. Furono gli antichi Romani a decidere che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all’epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni 7 anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari 7 anni prima di tornare sani come prima.
Altra ipotesi è che rompere uno specchio porti 7 anni di disgrazie perché ai tempi era un oggetto talmente prezioso che occorrevano anni di risparmi per comprarne uno.

La coccinella
Uccidere una coccinella porta sfortuna. Questa superstizione è molto antica e si lega alla primaria importanza dell'agricoltura per le società primitive. La coccinella è un insetto molto utile agli agricoltori e di conseguenza si riteneva (o si sperava) che la malasorte accompagnasse chi lo danneggiava. Per estensione, ancora oggi la coccinella è considerata un portafortuna

Versare il sale
"Sale versato, alle spalle va buttato". Una superstizione condensata in un proverbio. La sua origine è però incerta. Secondo alcune fonti è un gesto porta sfortuna perché un tempo i vincitori usavano gettare sale sul terreno dei vinti: gettarsi il sale alle spalle era quindi il gesto dei vincitori. Per altre tradizioni questa sostanza era talmente preziosa nell'antichità - per conservare gli alimenti o per difendere la salute da malattie dovute alla carenza di sodio e potassio - che farla cadere equivaleva a perdere un'importante risorsa

Ombrello aperto in casa
Porta male aprire l'ombrello in casa. Difficile stabilire con esattezza l'origine di questa superstizione, ancora molto diffusa. Secondo alcuni è un segno di catastrofe: l'ombrello serve per riparasi dalla pioggia e se lo si apre all'interno è perché il tetto è crollato o l'acqua ha allagato la casa. Altri ritengono che sia legato a una superstizione metereologica: l'ombrello aperto porterebbe la pioggia. Per altri ancora causerebbe incidenti domestici

Lo scarabeo
Per gli antichi egizi era il più importante tra gli amuleti. Il culto deriva dall'osservazione delle abitudini di vita dello scarabeo, che trascorre le ore diurne rotolando una palla di sterco tenuta stretta tra le zampe posteriori, facendo perno su quelle anteriori (nella foto). Per il suo comportamento era un modello di tenacia e meticolosità, al punto da essere identificato con il dio-sole creatore Khepri che spinge l'astro solare all'inizio del suo giro nel cielo da est a ovest e diviene Ra nel pieno del giorno e poi Atum a sera

Cappello sul letto
Tutto ciò che può evocare, anche solo lontanamente, situazioni non piacevoli viene considerato come un cattivo presagio. Si ritiene che appoggiare un cappello sul letto possa portare un lutto in famiglia. Questa superstizione potrebbe derivare dal fatto che spesso gli indumenti di ospiti improvvisati o in sovrannumero vengono posati sul letto per mancanza di altro spazio e per comodità. Purtroppo uno degli eventi che poteva creare questa situazione era proprio un'estrema unzione o un funerale

Maltrattare un albatross
Per i marinai non rispettare un albatross porta sventura e maledizioni. Questa tradizione è forse legata a "La ballata del vecchio marinaio", in cui il protagonista sperimenta le funeste conseguenze del suo gesto. Purtroppo per questi uccelli, che vantano la più grande apertura alare al mondo, tale superstizione non è molto diffusa: diciannove delle 21 specie di albatri sono a rischio di estinzione, soprattutto a causa dell'inquinamento e della distruzione dell'habitat


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I COSTI ECONOMICI DELLA SUPERSTIZIONE

La superstizione costa. Fortuna e sfortuna condizionano pesantemente le scelte di consumo. Per la prima uno studio pubblicato nel numero di aprile del “Journal of Consumer Research” ha analizzato in profondità il fenomeno. Non è solo una questione di energie disperse per cercare di non scendere dal letto col piede sinistro o cambiare strada quando si è intercettati da un gatto nero. Anche le scelte di consumo ne sono condizionate.

I ricercatori Thomas Kramer e Lauren Block del Baruch College di New York hanno scoperto alcuni clamorosi effetti della superstizione sull’economia.
Negli Stati Uniti, ad esempio, ogni venerdì 13 si guadagnano tra gli 800 e i 900 milioni di dollari in meno.
Se questo sembra eccessivo, cosa dire dei consumatori di Taiwan che preferiscono pagare una radio 888 dollari anziché 777 pur di vedere triplicato il numero 8, che considerano fortunato? Allo stesso modo, un uomo di affari cinese è stato pronto a offrire 54 mila yuan (quasi 7 volte il reddito pro capite del Paese) per una targa che conteneva la sequenza 888. Recentemente la Continental Airlines ha pubblicizzato il volo da 888 dollari per Pechino con lo slogan “Lucky You”. E l’inaugurazione dei prossimi giochi Olimpici cinesi è programmata per il prossimo 8 agosto alle 20, ovvero l’8/8/2008 alle ore 8 p.m.

La superstizione condiziona anche le reazioni agli imprevisti. Kramer e Block hanno ad esempio verificato che i consumatori di Taiwan reagiscono peggio a un prodotto mal funzionante nel caso in cui lo considerassero fortunato. I consumatori si rammaricano molto di più se bruciano il riso in una pentola dal colore ben augurante, come è ad esempio il rosso. Se messi di fronte all’irrazionalità della loro reazione, cambiano atteggiamento.
Un altro esperimento ha permesso di scoprire che gli americani di venerdì 13 evitano qualsiasi rischio, e non fanno scommesse anche se la possibilità di vittoria è molto alta.
In uno dei vari test compiuti dai due ricercatori, alcuni studenti di un’università della East Coast sono stati invitati a riflettere sul venerdì 13 o su un altro giorno della settimana privo di connotazioni particolari. Dovevano poi decidere se giocare d’azzardo (avevano il 20% delle possibilità di vincere 240 dollari) o accontentarsi di 18 dollari sull’unghia. I soggetti che avevano pensato a venerdì 13 scelsero l’opzione sicura per il 49% delle volte, contro il 35% del gruppo di controllo.

“Abbiamo notato che le credenze superstiziose hanno una notevole influenza sulla soddisfazione mostrata dai consumatori nei confronti dei prodotti e sulla tendenza a esporsi a rischi – hanno spiegato i ricercatori - tutti questi effetti si osservano solo quando le credenze superstiziose lavorano in modo inconscio”.

Lo studio di Kramer e Block prende in esame solo gli Stati Uniti. Ma anche in Italia il timore della sfortuna o la ricerca della fortuna ha i suoi effetti economici. Soprattutto in termini di denaro versato per le parcelle di fantomatici maghi, fattucchieri o guaritori improvvistai per non parlare dei prodotti che essi propinano come panacee contro ogni male con costi spesso proibitivi. Secondo il nuovo rapporto di Telefono Antiplagio, a rivolgersi a queste figure sono nel nostro Paese circa 23 mila cittadini ogni giorno: oltre 8 milioni all’anno. Solo 5 persone su 100 sporgono denuncia dopo la truffa.
Le vittime, in media sui 47 anni, alimentano il lucroso business dell’occulto – ben 6 miliardi di euro all’anno con un tasso di evasione del 98% - con le seguenti motivazioni: affetti (45%), salute (25%), protezione (22%), lavoro (8%). Quanto a titolo di studio, il 7% dei soggetti che si rivolgono a maghi e guaritori ha la licenza elementare, il 43% media inferiore, il 13% diploma; il restante 7% è infine rappresentato da laureati.

:punish:
 
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Professorlove ha scritto:
Un venerdì 13 del 1306 Filippo il Bello re di Francia diede l'ordine di uccidere e catturare tutti i Cavalieri Templari della Francia per impossessarsi dei loro beni e annullare in tal modo i debiti dello Stato (e suoi) verso l'Ordine dei Templari. Al cui seguirono processi in cui i templari si autoaccusarono a seguito di torture inquisitorie e furono preceduti da una campagna mass mediatica contro di loro per convincere la gente di quello che sarebbe accaduto. Nei paesi anglosassoni la data è infatti venerdì 13.
continua........................

hai letto il Codice da Vinci, eh prof? :woottrizomeno:
 
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eddyvedder ha scritto:
hai letto il Codice da Vinci, eh prof? :woottrizomeno:


si eddy tutto nascue da li, nel senso che l'avevo rimosso e messo in qualche casseto della memoria,perchè me ne avevano già parlato, e leggendo il da vinci code mi riaffiorò alla mente. Poi l'altro giorno, quasi casaulemte pensando al venerdì 17 sono voluto andare più a fondo :wink: per capire. Essendo un tipo curioso amo documentarmi per capire :ok:
 
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Professorlove ha scritto:
Sedersi a tavola in 13
secondo un'antica superstizione sarebbe deprecabile sedersi a tavola in 13 perché il tredicesimo convitato morirebbe entro l'anno
Io sapevo ci fosse un riferimento all'ultima cena di Cristo, dove erano appunto 13...

Professorlove ha scritto:
Cornetto rosso e colore rosso
Anni fa in un servizio sulla superstizione: 'sto tizio girava con un pettine di corno perché, se giri col corno, lo iettatore ti vede e evita di iettare o comunque sa che sei 'protetto', invece così quello ietta ma gli rimbalza...
 
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itto9 ha scritto:
Professorlove ha scritto:
Sedersi a tavola in 13
secondo un'antica superstizione sarebbe deprecabile sedersi a tavola in 13 perché il tredicesimo convitato morirebbe entro l'anno
Io sapevo ci fosse un riferimento all'ultima cena di Cristo, dove erano appunto 13...

Professorlove ha scritto:
Cornetto rosso e colore rosso
Anni fa in un servizio sulla superstizione: 'sto tizio girava con un pettine di corno perché, se giri col corno, lo iettatore ti vede e evita di iettare o comunque sa che sei 'protetto', invece così quello ietta ma gli rimbalza...

SUlla prima dell'ultima cena grazie dell'info data (ritengo altamente possibile sia così), sulla seconda beh che dire.....la supersitzione fa paura, e ci costa parecchio....

Personalmente vivo in quella situazione paraculata dove dico, "non ci credo (fino in fondo) ma perchè andarci contro tutto sommato, mai visto che....." :biggrin: (...quindi mi fermo a bordo strada se mi attraversa la strada un gatto aspettando passi un'altro, mi tocco e non solo per grattarmi o spugnettarmi se capitano altre cose :lol: ecc ecc...non porto però cornetti ne mai fatto il sale dietro la schiena........)

:yes3:
 
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Professorlove ha scritto:
Personalmente vivo in quella situazione paraculata dove dico, "non ci credo (fino in fondo) ma perchè andarci contro tutto sommato, mai visto che....." :biggrin: (...quindi mi fermo a bordo strada se mi attraversa la strada un gatto aspettando passi un'altro, mi tocco e non solo per grattarmi o spugnettarmi se capitano altre cose :lol: ecc ecc...non porto però cornetti ne mai fatto il sale dietro la schiena........)

:yes3:

Non è vero ma ci credo...

Io a fermarmi per i gatti non ci arrivo, anche perché mi stanno molto simpatici. Ma la sana "testicola tacta" o l'equivalente 'polite' del toccare ferro (che per gli anglosassoni è il legno, poi) non la disdegno :biggrin:
 
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"la sfortuna è il termine inventato dall'uomo per giustificare qualcosa che non si è saputo o potuto e comunque non si è riusciti ad avetire". Enzo Ferrari
 
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itto9 ha scritto:
Professorlove ha scritto:
Sedersi a tavola in 13
secondo un'antica superstizione sarebbe deprecabile sedersi a tavola in 13 perché il tredicesimo convitato morirebbe entro l'anno
Io sapevo ci fosse un riferimento all'ultima cena di Cristo, dove erano appunto 13...
Quoto il caro Itto perchè anche io sapevo che per la cena il 13 fosse legato all'ultima cena di Cristo.
Confermo altresì il 13 legato alla fine dei Cavalieri Templari
 
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Professorlove ha scritto:
Versare il sale
"Sale versato, alle spalle va buttato". Una superstizione condensata in un proverbio. La sua origine è però incerta. Secondo alcune fonti è un gesto porta sfortuna perché un tempo i vincitori usavano gettare sale sul terreno dei vinti: gettarsi il sale alle spalle era quindi il gesto dei vincitori. Per altre tradizioni questa sostanza era talmente preziosa nell'antichità - per conservare gli alimenti o per difendere la salute da malattie dovute alla carenza di sodio e potassio - che farla cadere equivaleva a perdere un'importante risorsa

Questo argomento sarebbe molto vasto da seguire.
Il sale era un elemento molto prezioso nell'antichità, basti pensare che i cinesi hanno fatto molte scoperte di ingegneria proprio mentre cercavano di scavare e riportare in superficie il sale nelle miniere. Provate anche a pensare a tutte le strade che i romani costruirono proprio per avere la possibilità di espandere il commercio del sale (non solo la Salaria). Senza contare il fatto che il fatto di poter conservare i cibi più a lungo grazie alla salatura ha cambiato il modo di vivere di molti popoli. La preziosità dell'elemento era dimostrata anche dal fatto che i pagamenti venivano in taluni casi proprio effettuati con questa vera e propria moneta di scambio (il "salario").

A questo proposito, visto che il professore dice di essere curioso, invito lui, ma anche gli altri, ad ascoltare il trattato sul sale di Fabio Fassone (profondo conoscitore di questo elemento) che è stato trasmesso qualche tempo fa su radio2 durante il programma "Alle 8 della sera".
Forse solo trovate ancora sul podcast di radiorai, di certo lo trovate con il muletto, basta cercare nell'universo DD.
Tra le altre cose sull'oro bianco, è riportata anche la storia del Ketchup ma, soprattutto, tutte le leggende e le superstizioni legate a questo elemento.

Questa la descrizione del trattato:
"Oro bianco"

Oro Bianco - Il bisogno di sale è universale ed eterno. Le saline sono legate alla storia dell'uomo. Per conservare, allevare, pagare, raffreddare, curare, costruire, sparare, commerciare, pregare e per molto altro ancora, si è sempre usato questo semplice elemento. In passato il sale ha creato e favorito processi fondamentali per l'esistenza umana. Basti pensare alla scoperta delle tecniche di salatura e di conservazione degli antichi Egizi, ma anche alle civiltà dei Maya, dei Fenici, dei Vichinghi, dei Celti e dei Baschi, che sono prima sorte grazie al sale, e poi scomparse a causa di esso. Alle 8 della sera si trasforma, in questa occasione, in una moderna carovana del sale per raccontare la storia dell'oro bianco: moneta di scambio ancora preziosa in zone remote del pianeta, dove resta l'unico modo per conservare gli alimenti.

Di Fabio Fassone, regia di Giancarlo Simoncelli
Andato in onda in 20 puntate
Da lunedì 22 settembre a venerdì 17 ottobre 2008
 
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italian

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Re: ABC DELLA SUPERSTIZIONE..GENESI SIMBOLOGICA FORTUNA-SFOR

Oltre a quelli già citati, ci sarebbero altre credenze o superstizioni di cui conoscerne le motivazioni, tipo:

Porta sfortuna vestirsi di viola quando si è ospiti in programmi televisivi

Chi è ancora celibe/nubile, separato/divorziato e durante un pranzo o cena si siede all'angolo o allo spigolo di un tavolo, poi rischia di non sposarsi o non trova più l'anima gemella :unknw:

Calpestare le cacchette quando si cammina in strada porterebbe fortuna

Questa è ambivalente: trovare a terra soldi persi da altri e raccoglierli, secondo alcuni porta bene, secondo altri invece porterebbe sfiga, nel senso ke alla persona ke li ha trovati e se n'è impadronita, poi potrebbero succerle cose cattive. Mah...

Chi ammazza o semplicemente chi abbandona un gatto, avrà sette anni di guai (un pò come il discorso di rompere uno specchio)

Se vogliamo, è superstizione anche l'usanza che gettare una monetina nella fontana di trevi sia di buon auspicio, se si vuole tornare a roma. Personalmente non ne ho mai gettata una e nella capitale ci torno sistematicamente.

Mangiare lenticchie, uva o datteri, la notte di San Silvestro, vuole dire propiziarsi certamente la fortuna economica durante l’anno.

QUADRI: Non andrebbero mai appesi alle pareti quadri raffiguranti uccelli: portano sventura. Nè andrebbero raddrizzati qualora siano stati appesi storti - E’ di malaugurio un quadro che cade.

Proverbio: “Nè di Venere nè di Marte, non si sposa non si parte, nè si dà principio all’arte”. Quindi in questi giorni tutti in casa perchè auto, treni ed aerei sono molto piu’ pericolosi....

Questa l'ho letta su di un'altro sito e specie i romagnoli del forum potrebbe darne conferma o spiegazioni, in quanto in romagna pare che si d’uso che le donne non facciano visita in altre case il giorno di capodanno e che stiano possibilmente in casa.

Infine per restare in simbiosi col tema del forum si usa dire/pensare che "chi tromba a capodanno, tromba tutto l'anno. E chi non riesce a trombare il 1° gennaio, rischia di non farlo x l'intero anno!!?? :shok: A sto punto, per non rischiare, a capodanno tutti a mig....e!!

In ogni modo, finchè ci si limita a questi detti, motti o credenze popolari che lasciano il tempo che trovano, poco male, diventa invece un pò più serio il discorso se e quando si comincia, in qualsiasi ambiente sociale, ad etichettare una persona come a qualcuno che porti iella. La cosa potrebbe cominciare come uno scherzo, ma se protratta nel tempo, specie se da gente grezza, ignorante e facilmente influenzabile, potrebbe avere antipatiche ripercussioni nella vita sociale e professionale della persona direttamente interessata. Uno dei casi più eclatanti di ciò è accaduto ai danni della grande mimì

[youtube:1w8u2cn5]http://www.youtube.com/watch?v=jxYmx4WQ494&p=7C6857C158F23953&playnext=1&index=1[/youtube:1w8u2cn5]
 
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Re: ABC DELLA SUPERSTIZIONE..GENESI SIMBOLOGICA FORTUNA-SFOR

Questa l'ho letta su di un'altro sito e specie i romagnoli del forum potrebbe darne conferma o spiegazioni, in quanto in romagna pare che si d’uso che le donne non facciano visita in altre case il giorno di capodanno e che stiano possibilmente in casa.

diciamo che il primo saluto/augurio non deve essere di una donna........

facciamo un esempio, la prima telefonata la mattina ai parenti deve essere fatta da un uomo e dovrebbe rispondere un uomo, corretto....
dopo l'apertura delle acque tutto è lecito :good:

italian grazie della tua integrazione a corredo dell'info :bye:
 
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Re: ABC DELLA SUPERSTIZIONE..GENESI SIMBOLOGICA FORTUNA-SFOR

italian ha scritto:
Porta sfortuna vestirsi di viola quando si e' ospiti in programmi televisivi
Sopratutto nei teatri.
So anche perché, almeno così me l'hanno venduta: Ai tempi del teatro elisabettiano, in quaresima chiudevano i teatri. Ovviamente per la gente di teatro era una sfiga, perché per 40 giorni non lavoravano. Il viola è il colore dei paramenti sacerdotali durante la quaresima, quindi portare del viola a teatro era ricordare i tempi di magra. Da qui è diventato un porta-sfiga.

italian ha scritto:
Calpestare le cacchette quando si cammina in strada porterebbe fortuna
Confermo, io ai suoi tempi pestai una cacchetta (prima che a forza di camminare in centro a Bologna mi si affinasse il senso di ragno) e presi 28 in fisica.
 
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Re: ABC DELLA SUPERSTIZIONE..GENESI SIMBOLOGICA FORTUNA-SFOR

itto9 ha scritto:
italian ha scritto:
Calpestare le cacchette quando si cammina in strada porterebbe fortuna
Confermo, io ai suoi tempi pestai una cacchetta (prima che a forza di camminare in centro a Bologna mi si affinasse il senso di ragno) e presi 28 in fisica.
è una cazzata tremenda :rofl: :rofl: :rofl: (detta alla giacobazzi :biggrin: )

prova te a a pestarne una e dire a chiunque passi......t'ho te la striscio addosso anche a te che t'attacco la fortuna e vedi quel che ti risponde...o non ce n'è una che vuole quel culo...mo dai, ergo unn'è miga vera o non lo sa nessuno :on_the_quiet:

:blum3:
 
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Re: ABC DELLA SUPERSTIZIONE..GENESI SIMBOLOGICA FORTUNA-SFOR

Ringrazio Professorlove per l'interessante contributo!

Aggiungo che l'efficacia apotropaica del corno sembrerebbe derivare dalla sua forma fallica che fa riferimento alla fertilità, qualità importante per gli antichi che ambivano a numerosa prole, terre feconde e numerosi armenti.

Per l'opposto ragionamento le suore, simbolo dell'infertilità, seppure forzata, portano "sfiga", parola che rafforza il concetto.
 
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kl5x

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Re: ABC DELLA SUPERSTIZIONE..GENESI SIMBOLOGICA FORTUNA-SFOR

....finchè ci si limita a questi detti, motti o credenze popolari che lasciano il tempo che trovano, poco male, diventa invece un pò più serio il discorso se e quando si comincia, in qualsiasi ambiente sociale, ad etichettare una persona come a qualcuno che porti iella. La cosa potrebbe cominciare come uno scherzo, ma se protratta nel tempo, specie se da gente grezza, ignorante e facilmente influenzabile, potrebbe avere antipatiche ripercussioni nella vita sociale e professionale della persona direttamente interessata. Uno dei casi più eclatanti di ciò e' accaduto ai danni della grande mimì

Sicuramente è stata ignorante quella gente che ha sparso quella voce e a credere a certe cose, ma erano ancora più ottusi quei produttori o conduttori di programmi televisivi, che influenzati da queste dicerie, non la invitavano ai programmi o quei colleghi/e che cercavano di evitarla. Sebbene in misura minore, se nn sbaglio cose del genere lo dicono/dicevano anche di masini, ligabue e della cantante francese edith piaf o meglio, di una canzone in particolare la lei cantata (milord). Ammesso che in presenza di certe persone siano accadute (o accadono) eventi spiacevoli (anche in più di un'occasione), questi devono attribuirsi solo al caso, ad una coincidenza. Nessuno di noi comuni mortali ha il potere di portare sfortuna (o fortuna) a nessuno. Stesso discorso si potrebbe fare circa oggetti, amuleti e quant'altro.
 
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