lalla ha scritto:
Mi piace leggere questi risvolti romantici nelle vostre vite.
Mi piace vedere come l'evento inaspettato vi renda felici, leggere di storie vissute al telefono, di relazioni che saranno finite gia' in partenza ma che rendono vivi per la loro durata.
Si puo andare a "signorine" per tanti motivi , ma a volte serve anche scongelare il cuore
Lei era una ragazza carina ma non appariscente. Quando sorrideva, diventava bellissima. Quando poi faceva la stronza, diventava bellissima e sexy. Io e lei e gli amici, una vacanza al mare, tutti insieme, quindici giorni: era perfetto. Ma qualcosa andò storto: non andai in vacanza e lei si mise assieme al mio miglior amico.
L'amore lacera, il desiderio frustrato uccide... ma non voglio farla pesante, in qualche modo si sopravvive.
Rimanemmo amici, ovvero io la desideravo sempre e lei mi era amica. Finchè una notte... era sola, stufa di un rapporto insulso che si stava trascinando, voleva qualcuno su cui appoggiarsi, voleva rilassarsi, mi chiese di farla entrare. Io, dopo anni, mi scoprii a desiderarla come il primo giorno. E lei stavolta era lì da me, era lì per me. Eravamo soli, e avevamo tutta la notte davanti.
"G., sai che per te farei qualsiasi cosa, chiedimi tutto e lo avrai. Ma non chiedermi questo. Ti amo troppo per accettare di averti così. Ti voglio ancora come ti volevo quando ti ho conosciuta, e tu ora davanti a me sei ancora più bella di allora.
Ma se devo averti, devo averti tutta, corpo, anima e cervello. Non mi posso accontentare di avere solo (sic!) il tuo corpo. Non credo sia giusto nei miei confronti. Ho sofferto per troppo tempo, e se ora tu sei qui, non è per me, ma è per farla pagare a lui, e lui è il mio migliore amico.
Stanotte, se vuoi resta pure nel mio letto. Per me, il divano andrà benissimo."
E non venite a parlarmi di rimorsi, capito?
