aiutare una ragazza a smettere

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Come dice il titolo, chiedo se qualcuno ha avuto esperienze in questo ambito

Un antefatto.

Ero in motel con una ragazza nigeriana che frequento credo da un paio d’anni, si parlava un po’ e ad un certo punto è uscito il mio lato perverso-voyeuristico, le ho chiesto se fosse mai andata con un’altra donna; lei mi ha risposto che c’è qualche cliente che si ferma con una donna e chiede, e poi ha completato “già faccio un lavoro di merda, ci manca di andare con le donne”; avrei voluto mangiarmi la lingua…

Ci arrivavo ad immaginare che non fosse il sogno della sua vita finire mezza nuda su una strada davanti ad un fuoco di gasolio con zero gradi d’inverno e mangiata dalle zanzare d’estate, direte che ho scoperto l’acqua calda ma un conto è pensarci e scacciare il pensiero in qualche modo una volta a casa, un altro conto sentirselo direttamente

Non saprei quanto sia sfruttata, o quanto pesantemente sia costretta a farlo, abita in una casa con una collega, ovviamente non ha il permesso di soggiorno e se non ho capito male qualcuno la sta “aiutando” ad averlo, chissà come e a che costo, mi dice che ogni tanto va a ballare e la domenica in chiesa, ha speso un sacco di soldi per un tatuaggio sopra il sedere, non mi pare deperita fisicamente, parla un buon italiano… insomma non la presenterei come il prototipo della povera prostituta perseguitata da aguzzini e da clienti depravati

Però quella frase mi ha colpito

E allora mi sono detto: chissà se c’è modo di darle una mano a smettere

Premetto che sì, mi sono un po’ affezionato, sì, un po’ mi intenerisce, e che lei non me lo ha chiesto e di fatto non so nemmeno se ci pensa

Certo che essendo irregolare non può avere un lavoro, non avendo un lavoro non può regolarizzarsi, se anche volesse togliersi dalla strada dovrebbe, a rigor di legge, denunciare qualcuno che la sfrutta (e se non c’è o non può?)… grazie alla legge italiana che non vieta ma nemmeno tutela la prostituta (anche se il fisco a volte chiede la sua parte!!!) e che sulla carta è severa con gli irregolari ma che di fatto crea solo persone di serie c

Non mi sono messo in testa di agire di prima persona, non saprei bene cosa e come fare, pensavo di darle la possibilità di contattare qualche associazione che si occupa del reinserimento di queste ragazze, che ne so, in qualche cooperativa sociale o simili; l’unica che mi è venuta in mente, anche per il tam tam mediatico, è l’associazione fondata da don benzi a suo tempo, ha un bel sito, una bella organizzazione sul territorio, ma è nata con il pregiudizio tutto integralista che il cliente sia un porco e il responsabile finale della “perdizione” per cui non vorrei mandarla in pasto a catto-talebani (non me ne vogliano i cattolici, ho studiato dai preti e so che a volte l’eccesso di moralismo esiste anche dietro le migliori intenzioni); chiaro che poi sarà lei a scegliere cosa fare, ma almeno avrà una scelta in più

Concludo con un documento che ho trovato qui sul forum (grazie cippo lappo) http://web.vita.it/allegati/attach/29683, chiederei ad admin se possibile di lasciarlo in evidenza perché credo sia utile sapere quali sono le conseguenze delle scelte legislative recenti, anche se temo che al di fuori di qui circolerà ben poco

Grazie a chi vorrà rispondere, accetto pareri, critiche e perfino insulti :bye:
 
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samuelbb ha scritto:
Come dice il titolo, chiedo se qualcuno ha avuto esperienze in questo ambito
Un antefatto.
Ero in motel con una ragazza nigeriana che frequento credo da un paio d’anni, si parlava un po’ e ad un certo punto è uscito il mio lato perverso-voyeuristico, le ho chiesto se fosse mai andata con un’altra donna; lei mi ha risposto che c’è qualche cliente che si ferma con una donna e chiede, e poi ha completato “già faccio un lavoro di merda, ci manca di andare con le donne”; avrei voluto mangiarmi la lingua…
Ci arrivavo ad immaginare che non fosse il sogno della sua vita finire mezza nuda su una strada davanti ad un fuoco di gasolio con zero gradi d’inverno e mangiata dalle zanzare d’estate, direte che ho scoperto l’acqua calda ma un conto è pensarci e scacciare il pensiero in qualche modo una volta a casa, un altro conto sentirselo direttamente
Non saprei quanto sia sfruttata, o quanto pesantemente sia costretta a farlo, abita in una casa con una collega, ovviamente non ha il permesso di soggiorno e se non ho capito male qualcuno la sta “aiutando” ad averlo, chissà come e a che costo, mi dice che ogni tanto va a ballare e la domenica in chiesa, ha speso un sacco di soldi per un tatuaggio sopra il sedere, non mi pare deperita fisicamente, parla un buon italiano… insomma non la presenterei come il prototipo della povera prostituta perseguitata da aguzzini e da clienti depravati
Però quella frase mi ha colpito
E allora mi sono detto: chissà se c’è modo di darle una mano a smettere
Premetto che sì, mi sono un po’ affezionato, sì, un po’ mi intenerisce, e che lei non me lo ha chiesto e di fatto non so nemmeno se ci pensa
Certo che essendo irregolare non può avere un lavoro, non avendo un lavoro non può regolarizzarsi, se anche volesse togliersi dalla strada dovrebbe, a rigor di legge, denunciare qualcuno che la sfrutta (e se non c’è o non può?)… grazie alla legge italiana che non vieta ma nemmeno tutela la prostituta (anche se il fisco a volte chiede la sua parte!!!) e che sulla carta è severa con gli irregolari ma che di fatto crea solo persone di serie c
Non mi sono messo in testa di agire di prima persona, non saprei bene cosa e come fare, pensavo di darle la possibilità di contattare qualche associazione che si occupa del reinserimento di queste ragazze, che ne so, in qualche cooperativa sociale o simili; l’unica che mi è venuta in mente, anche per il tam tam mediatico, è l’associazione fondata da don benzi a suo tempo, ha un bel sito, una bella organizzazione sul territorio, ma è nata con il pregiudizio tutto integralista che il cliente sia un porco e il responsabile finale della “perdizione” per cui non vorrei mandarla in pasto a catto-talebani (non me ne vogliano i cattolici, ho studiato dai preti e so che a volte l’eccesso di moralismo esiste anche dietro le migliori intenzioni); chiaro che poi sarà lei a scegliere cosa fare, ma almeno avrà una scelta in più
Concludo con un documento che ho trovato qui sul forum (grazie cippo lappo) http://web.vita.it/allegati/attach/29683, chiederei ad admin se possibile di lasciarlo in evidenza perché credo sia utile sapere quali sono le conseguenze delle scelte legislative recenti, anche se temo che al di fuori di qui circolerà ben poco
Grazie a chi vorrà rispondere, accetto pareri, critiche e perfino insulti :bye:
Visto che ancora nessuno ti ha risposto, ci provo io.
Il tuo intento è nobile, ma devi chiederti prima di tutto una cosa, sei sicuro che lei voglia uscire da questo mondo e dal giro che lo circonda?
Le norme in italia per abbandonare questo mondo ci sono e non sono cosi poi rischiose, non per forza bisogna denunciare papponi o simili. Certo se lei è convinta di essere vittima di una magia, allora contro l'ignoranza non si può far niente. A Bologna esiste un'associazione che si chiama Fiori di Strada,laica non legata all'opera meritoria quanto arrogante del compianto Don Benzi
 
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Esistono associazioni che fanno uscire dal giro, ma per quel che so le nigeriane lo fanno anche perché la famiglia originaria in Nigeria ha fatto dei debiti con l'organizzazione, molto spesso il contatto è un ex prostituta che ha fatto il salto di carriera.
Questo significa che se decide di smettere deve mettere in conto di rompere anche con la sua famiglia, quindi non è così semplice.
 
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L'intento è sicuramente nobile, ma l'amico samuelbb forse non ha pensato che questa vita per quanto gli faccia schifo è quella che gli permette di vivere e che probabilmente e sempre meglio che morire di fame in qualche angolo di mondo, certo per poter farle cambiare vita bisognerebbe probabilmente trovarle un lavoro che la renda indipendente economicamente (cosa oggigiorno difficile anche per una ragazza italiana e pure laureata) e quindi la difficoltà e forse più materiale che non di buone intenzioni.
 
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cacciatores ha scritto:
Le norme in italia per abbandonare questo mondo ci sono e non sono cosi poi rischiose, non per forza bisogna denunciare papponi o simili.

mi sai dare qualche maggiore info? grazie
 
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vi ringrazio per le risposte, spero qualcun altro si possa aggiungere

forse è stato più il cuore che non la ragione a farmi scrivere, ma a volte è bello lasciarsi comandare dal cuore!

certo che le vostre osservazioni sono sensate, bisogna vedere la sua situazione nel complesso, io ne conosco solo una parte e non è detto che lei voglia farmene partecipe

se ci saranno sviluppi vi terrò informati :bye:
 
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OTR again
Tempo fa c'era un numero verde istituito dal ministero (con programma di protezione, assistenti sociali, ecc.), per chi era intenzionata a smettere.
Non ho avuto il tempo di capire la situazione odierna, ma mi sembra sia stato abolito :shok: prova a fare una ricerca..
 
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lexar ha scritto:
Tempo fa c'era un numero verde istituito dal ministero (con programma di protezione, assistenti sociali, ecc.), per chi era intenzionata a smettere.
Non ho avuto il tempo di capire la situazione odierna, ma mi sembra sia stato abolito :shok: prova a fare una ricerca..
credo che sia ancora attivo, cmq in E.R. ci son tanti consultori per immigrati che ti sanno indirizzare.
 
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ci so sono molte associazioni laiche e cattoliche che aiutano queste persone ad emergere dalla schiavitù lo sfruttamento e il degrado ma bisogna che la ragazza sia convinta di fare questo passo , e a rinunciare ad alcune cose
ciao takko :bye: :bye:
 
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takko ha scritto:
ci so sono molte associazioni laiche e cattoliche che aiutano queste persone ad emergere dalla schiavitù lo sfruttamento e il degrado ma bisogna che la ragazza sia convinta di fare questo passo , e a rinunciare ad alcune cose
ciao takko :bye: :bye:

sai dirmi il nome di qualcuna di queste associazioni? poi hai perfettamente ragione a dire che l'ultima parola la deve avere lei! e mi pare giusto anche questo
 
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OTR again
Guarda, io ho provato a parlarne con alcune ragazze ma mi hanno guardato come se fossi pazzo , o semplicemente non ci credevano. Con questo voglio solo ribadire che appunto la richiesta sarebbe più logico partisse da loro, è anche vero che bisogna insistere un minimo, perchè penso che si possa essere difficilmente contenti della vita che conducono...solo che una volta che si è dentro è difficile vedere altre possibilità, altre prospettive, spesso perchè le si ignorano...
a questo proposito ricordo il servizio delle iene di non molto tempo fa, in cui a una di queste ragazze (proprio nigeriana) è stata mostrata questa prospettiva, e probabilmente determinante è stato il fatto che una sua connazionale ha fatto da intermediaria nel fare la proposta...
 
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samuelbb ha scritto:
takko ha scritto:
ci so sono molte associazioni laiche e cattoliche che aiutano queste persone ad emergere dalla schiavitù lo sfruttamento e il degrado ma bisogna che la ragazza sia convinta di fare questo passo , e a rinunciare ad alcune cose
ciao takko :bye: :bye:

sai dirmi il nome di qualcuna di queste associazioni? poi hai perfettamente ragione a dire che l'ultima parola la deve avere lei! e mi pare giusto anche questo


Isoke Aikpitanyi è una ragazza nigeriana ex prostituta che vive ad Aosta assieme al suo compagno Claudio Magnabosco claudio.magnabosco@gmail.com e assieme hanno fondato una Associazione denominata "La ragazza di Benin City" e un progetto sponsorizzato dalla Regione Valle d'Aosta "La casa di Isoke" che ha lo scopo di dare una mano a tutte quelle ragazze africane che sono sotto il giogo della tratta.

http://www.facebook.com/pages/Isoke-Aik ... 3808785204
http://www.noppaw.net/?p=261
 
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qualche tempo fa ho parlato con un operatore dei servizi sociali della croce rossa, mi ha raccontato che fanno servizio con le "vittime della tratta", cioè le prostitute stradali.
mi ha detto un po' di cose, tipo l'incidenza delle minorenni, tipo che si trovano alcune che lo fanno per precisa scelta, tipo che altre lo fanno per mancanza di alternative ecc.
soprattutto - per quanto riguarda il thread - mi diceva che quando si riescono a convincere a smettere vengono aiutare in un percorso un po' a tutti i livelli, dal permesso di soggiorno alla ricerca di un lavoro
quindi se vi capita una richiesta di aiuto ricordate che anche la croce rossa fa - almeno a Milano e Monza - anche questo
:bye:
 
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Mi vengono in mente i nigeriani e senegalesi che vedo giornalmente chiedere elemosina, benché grandi grossi e giovani, con fare penoso e lamentoso. Uno lo conosco da 5 anni e ogni tanto gli chiedo perché non ha ancora trovato un lavoro decente...non è facile risponde(in 5 anni...?). Poi sento un mendicante italiano e vecchio che mi dice...quelli tiran su 80-90 euro al giorno a stare in giro qualche ora, a me la gente da niente. Ecco la risposta del perché non cercano un lavoro
 
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Beh, veramente in questo topic si parla di aiutare le pay....

A titolo di curiosità, (partendo da te) quanti amici hai che hanno un'offerta di lavoro da poter offrire ad un extracomunitario sprovvisto di permessi?
 
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Si l'aneddoto serviva per analogia...guadagno elevato per lavoro poco faticoso( non sempre) difficilmente sarà lasciato per un lavoro in regola molto meno remunerato. Beh se la domanda era velatamente ironica dalle mie parti se uno vuole lavorare lo trova, questione di tempo, ma non certo di cinque anni. E i giovanotti hanno quasi tutti il permesso, visto che quello che conosco mi chiedeva giusto informazioni per il rinnovo..
 
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