AL FATAH ABADAN

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LOMBARDIA
Ricky,il mio segretario filippino,mi porta il telex appena arrivato dall'Italia:in calce spicca in sovraimpressione il motto dell'ufficio censura dei Signal Corps " AL FATAH ABADAN ",a ricordare,laddove qualcuno l'avesse dimenticato,che ogni comunicazione in arrivo o in partenza dai nostri uffici di Tajura viene registrato e vagliato dai Servizi libici.
Sembra che nessuno dei nostri consiglieri d'amministrazione o top-managers abbia intenzione di venirmi a trovare durante le festivita' di fine anno,come era gia' successo in passato.....una grana in meno...non ci tengo a scarrozzarmeli in giro per illustrare le attrazioni del posto.
Visto che devo comunque restare qui,in attesa che dal ministero mi convochino per comunicarmi l'esito della nostra ultima offerta,voglio almeno sfruttare al meglio le risorse di Tripoli.
Cosi' esco in auto lasciando detto a Ricky(che,chissa' perche',cammina sempre a piccoli passettini con le punte dei piedi rivolte all'interno)che vado alla Baladia per vedere se sono pronti i documenti degli operatori indiani.
Parcheggio nei pressi della Piazza Verde....sulla Shara Omar al Mukhtar incontro Wilma..:Che fai ? Non lavori oggi?- Ho preso permesso per andare all'agenzia...faccio un mese di ferie – Torni a Metromanila ? - Se riesco a procurarmi il biglietto....mi mancano 500 dinari......(mi viene da ridere)
In due mesi che siamo stati insieme ,non e' passato giorno senza che abbia dovuto darle un contributo....il frigorifero rotto...la festa di compleanno …...un anellino di (pseudo)fidanzamento....andavo a prenderla all'ospedale di Tajura alla fine del turno,me la portavo al campo e me la scopavo tutta la notte:alta e magra,per essere una filippina,un viso dolce e grazioso,culo rampante e tette turgide ,coi capezzoli grossi e le areole nere e larghe...mi piaceva perche' aveva la pelle lievemente scura,contrariamente alla maggioranza delle sue conterranee che sono diafane.Mi arrapava il suo cespuglietto,dai forti peli neri e lisci,come del resto i suoi capelli......era perennemente preoccupata che non le sborrassi in bocca,così l'avevo convinta a darmi il culo ....ogni volta dovevo sorbirmi i suoi predicozzi...da buona infermiera mi elencava tutti i rischi che le facevo correre....ma io mi divertivo a farla incazzare,ad esempio sborrandole sui capelli,cosa che la faceva imbestialire....ma si placava subito se le pagavo l'”hair stylist”(in realta' le filippe si facevano i capelli tra di loro,per risparmiare).La nostra storia era finita il giorno che ,dopo averla sbattuta per due ore,mi stavo facendo la doccia,e lei aveva tentato di filarsela dopo avermi saccheggiato le bottiglie di Black Label che mi procuravo all'ambasciata(loro avevano la valigia diplomatica).Mi aveva detto “mi faccio accompagnare da Ricky”,ma la cosa ,inusuale,mi aveva insospettito,anche perche' avevo sentito un inconfondibile cioccare di bottiglie.....così ,dopo averle sequestrato il maltolto,l'avevo presa per un braccio e l'avevo affidata a Ricky per riaccompagnarla.
La cosa piu' curiosa era stata che,mentre la sbattevo fuori di casa,mi diceva in tono lamentoso”i'm your girlfriend,isn't it ?....so i'm supposed to be entitled to use what is inside your kitchen....!!”.Prima di tutto non era la mia ragazza,ne' gliel'avevo mai detto (seriamente..).....al massimo ero uno di coloro che usufruivano del suo “cantuccio”,come lo era stato anche il mio predecessore,a quanto mi risultava.....la posizione di “girlfriend” non l'avrebbe comunque autorizzata a fregarmi la mia cantinetta.
“ E te ne andavi senza dirmi niente ? “ faccio- “ Non ti sei mai curato di me...”. Protesto che non e' vero,e che spesso,di notte,mi era capitato di ripensare a noi due,alle gite che facevamo al venerdi a Sabrahta o a Bin Gashir,e...alle belle scopate che ci facevamo....Fa una smorfia scettica......le chiedo se ha tempo di accompagnarmi a bere qualcosa ?-Accentua la smorfia...aggiungo ,sorridendo,che potremmo parlare del suo biglietto aereo....subito mi fissa con interesse....”mi prendi in giro ?” -”Lo sai che non scherzo mai su queste cose” le rispondo(...lo sa...e' uno dei miei rari pregi,o difetti:cerco sempre di tener fede ai patti...).
Ci avviamo al parcheggio.....la porto al Mehari,l'ultimo hotel costruito nella zona del porto....prendiamo due camere,in conformita' alle usanze locali....la raggiungo nella sua,e' meno pericoloso(una donna sola che si aggira nei corridoi di un hotel da' troppo nell'occhio).Fa un po' la civettuola....”Non sono piu' abituata a te..”- Le rispondo che dobbiamo rimediare....nonostante la sua (debole)resistenza,la rovescio sul letto e ,afferrandola per i polsi,la immobilizzo appoggiandomi su di lei.....smette quasi subito di divincolarsi,e ne approfitto per succhiarle le labbra carnose.....ha il nasino leggermente schiacciato,e la sua pelle leggermente ambrata,che sa di burro-cacao,crea un effetto esotico decisamente arrapante.....le sfilo lentamente il suo completino professional da office-girl....appaiono i suoi grossi capezzoli contornati dalle larghe areole nerissime... li succhio golosamente,masticandoli delicatamente per gustarne appieno la consistenza......la cosa le e' sempre piaciuta,infatti si abbandona,afferrandomi le spalle con le mani.
Sono infoiato...mi strappo i vestiti di dosso scagliandoli sul pavimento....le immergo la faccia tra le cosce,dopo averle spalancate,assaporando il dolce miele della sua femminilita'.....le titillo insistentemente la base del clito con la lingua,in prossimita' del meato urinario...so che e' il suo punto debole,infatti le sue mani mi trascinano sempre piu' la testa dentro il suo sesso,finche' la sento sciogliersi in un fiume di umori,mentre il suo bacino sussulta di piacere.Mi affretto a cogliere l'attimo fuggente,penetrandola a crudo mentre giace ansante e ricoperta di sudore......smetto solo quando,sentendomi sul punto di venire,la metto a pecos lubrificandole l'ano col suo stesso umore vaginale,che le cola abbondantemente fra le cosce......protende all'indietro le mani in un blando tentativo di schermirsi,ma le punto il membro sullo sfintere e,afferrandole i polsi dopo averli incrociati,spingo delicatamente finche' i suoi petali anali si dichiudono per accogliere il mio glande.
Lei continua a piagnucolare ed a lamentarsi”....painfull,painfull..”....e' una specie di gioco fra di noi..”..pls stop now,sir...”.Ma sa benissimo che le sue querule invocazioni ottengono solo l'effetto di farmi continuare fino allo sfinimento.
Molto tempo dopo,dopo la doccia,dopo che il sudore si e' asciugato,ed e' riapparso nonostante l'aria condizionata,facciamo un po' di social time:mi racconta che la caposala e' invidiosa di lei,e che fa apposta a cambiarle i turni all'ultimo momento ...e' stata un po' isolata anche dalle altre,perche' i meglio ganzi in circolazione se li becca tutti lei,e a loro restano le briciole....nel senso letterale della parola,perche' lei ha sempre gli abiti migliori,e la sua stanza,contrariamente a quella delle altre , e' dotata di tutti i comforts …..così ha dovuto fare un po' di lay-low per un paio di mesi,per far quietare le acque.
“..I've been in jail too...”mi butta la' con nonchalance....La guardo stupito...così mi racconta che un giorno era andata con altre 3 colleghe a trovare le amiche filippine all'ospedale di Zwara.....Tornando verso Tripoli,la sera tardi,lungo la strada costiera,le fermano a un posto di blocco....quando vedono tre belle fighette ,per di piu' filippine,le fan scendere e perquisiscono l'auto....van sul sicuro perche' lo sanno che quando si spostano in auto tra la capitale e gli altri centri limitrofi fan sempre un po' di commercio,per ammortare i costi.....infatti trovano dentro a una boccetta di shampoo un pacchetto di cellophane con del fumo.....a quel punto prendono a calci l'amico filippino che le accompagnava e lo stendono a terra ammanettandolo....afferrano le ragazze e portano tutti alla stazione di Zwara(non deve stupire il trattamento riservato ai filippini:in Libia vengono considerati una casta inferiore,e vengono trattati letteralmente a calci.Ho assistito io a scene da brividi all'aeroporto di Tripoli:al controllo doganale famiglie con i bambini piccoli terrorizzate dagli addetti...valige spalancate e vuotate per terra,le donne strattonate in uno stanzino per l'ispezione fisica,riemergere dopo 10 minuti con la faccia stralunata e gli abiti stracciati,mentre i bambini piangevano).
“Io non sapevo nemmeno che c'era,il brown”mi dice Wilma-”...e' stato Sofronio che l'ha nascosto in macchina”.Mi pare difficile crederle,so che sniffa e fuma volentieri.....”Volevano farmi confessare che sapevo anch'io....”continua”mi hanno minacciato di mettermi dentro per commercio di droga,facendomi perdere il posto all'ospedale....ci avevano messe tutte in celle separate...sentivo Imelda e le altre che piangevano.....poi mi hanno fatto un'ispezione intima per vedere se mi ero nascosta qualcosa addosso....mentre mi frugavano dentro ridevano fra di loro...ero nuda su un tavolo in mezzo ai soldati....uno mi teneva per le braccia”.
Mi pare strano che mi racconti queste cose....di solito le donne sono piu' reticenti su questi argomenti...
Continua raccontandomi che quello che sembrava il capo a un certo punto ha fatto uscire tutti,tranne il dottore(aveva un camice bianco),e minacciandola di metterla in galabush se l'erano scopata tutte e due.
La notizia mi provoca un certo malessere......mi pento di aver fatto daty.....anche se mi si affaccia il dubbio che la mia amica abbia voluto solo preoccuparmi.
Cerco di consolarla...le sussurro parole tenere,mentre la accarezzo....dalle sue chiappone lussuriose,la mano mi scivola nella sua fessa ancora umida”It's late ,I've to go...”-replico che il ristorante e' aperto no-stop.....mi lascia andare il polso, che mi aveva afferrato....la prospettiva di scroccarmi il pranzo,oltreche' il ticket fare,esercita un indubbio fascino su di lei.....mentre scivolo dentro la sua calda,umida e viscida caverna,e mi muovo lentamente al suo interno,le parlo piano”..quando torni ?”,”fra un mese....devo fare le analisi”,”sei preoccupata?”,mi guarda fissa negli occhi senza rispondere......la sua acquiescenza mi eccita e dopo poco concludo.
Sediamo al ristorante terrazza.....c'e' una vista meravigliosa su tutta la zona del porto....mentre attendiamo che ci portino la shorba e lo shish kebab,spilucchiamo un po' di antipasti....hommos e mutabal,qualche sambusek,un po' di shawarma.Da bere Bengashir e succo di mele,naturalmente.
Si sente un chiacchiericcio di bambini;il cameriere accompagna a un tavolo panoramico poco distante dal nostro una bella famigliola,papa' e mamma con due figlie piccole:Lars mi fa un cenno di saluto....e' il capo area di una multinazionale svedese...era a cena da me al campo settimana scorsa con tutta la famiglia....mi alzo col sorriso sulle labbra e cerco di medicare la situazione:”Hi Lars,Tripoli is not so wide,after all....”gli stringo la mano e saluto Greta e le bambine.Faccio un cenno verso Wilma e spiego che e' la nostra nuova infermiera.Torno al mio tavolo dopo essermi congedato....non mi illudo certo di non aver originato chiacchiere.....Wilma sorride sorniona...protende una mano sul tavolo ad accarezzare la mia”Sono contenta di averti ritrovato”....be',sputtanato per sputtanato,tanto vale gustarsi il resto del pranzo,ormai...
 
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