ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3494279674
. APPENA ARRIVATA IN ITALIA !!! Sexy, calda, insaziabile e trasgressiva per portarti in una dimensione dove passione e trasgressione primeggeranno per lasciarti ricordi unici ed esclusivi.... non…
escorthub.info
Conformità dell'annuncio: Sì è lei (solo il colore dei capelli ora è diverso)
Città dove è avvenuto l'incontro: Rimini
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della trans: Alanis o Allanis Tedesco (lei dice che si scrive con due elle)
Nazionalità: brasiliana
Età apparente: circa sulla trentina o poco più.
Descrizione fisica: altezza media, aspetto femminile, bel fisico, 4a di seno, lato-b abbondante,
capelli castani lunghi, viso con tratti accentuati dal trucco, alcuni tatuaggi.
Dotazione (S,M,L,XL,XXL): direi L
Attitudine: sessualmente indole attiva, ma persona molto frettolosa, poco disponibile, furbetta.
Reperibilità: ottima (telefono e whatsapp).
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto:100 € per una cosa “normale”, 150 € per una cosa “tranquilla” con sua venuta.
Compenso concordato: 150 € (voluti subito).
Servizi offerti: non specificati, se non quanto indicato negli annunci
Servizi usufruiti: mio bbj, suo fuck anale con venuta, fisting, accenno di suo bbj e poco altro.
Durata dell'incontro: 30’ lordi, circa 20’ netti di azione.
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: discreta.
Igiene dei locali: buona
Presenza di barriere architettoniche: scale (appartamento al 1° piano senza ascensore).
LA MIA RECENSIONE
Riapro questo thread per raccontare il mio incontro, piuttosto negativo, con questa trans avvenuto pochi giorni fa.
Essendo in ferie, non volevo far passare la settimana antecedente Ferragosto senza dare almeno una “bottarella”. Ma non essendo disponibili le partner femminili abituali o non combinando i giorni, ho ampliato l’orizzonte anche verso una possibile “transgressione”.
Così visionati gli annunci delle trans presenti in zona e verificate le informazioni disponibili, ho provato a chiamare questa Allanis Tedesco, le cui pur poche recensioni non erano malvagie (di altre erano peggiori o mancanti).
Al telefono mi fa una discreta impressione: voce squillante, tono cordiale, parlando piuttosto bene italiano. Mi dice il menu che prevede solo due portate, con o senza sua venuta. Naturalmente opto per quello completo chiedendo se è per almeno un’ora; lei risponde: “
Sì, all’incirca...”, ma rimanendo sul vago sui tempi così come per i contenuti, dicendo solo che lei è per lo più attiva.
Dato che è disponibile, prendo appuntamento per la sera successiva, che è anche il giorno del suo compleanno.
Così, arrivo sul posto all’ora prevista (verso le 21.00), pur se, appena l’ho avvisata che partivo, lei mi scrive che era un po’ in ritardo di una mezzora. Dopo scambio di messaggi, ha accelerato i tempi con solo una breve attesa.
Riceve al 1° piano senza ascensore di una normale palazzina anni ’70 nella zona residenziale del quartiere Lagomaggio (all’interno delle direttrici Viale Ugo Bassi/V.le Pascoli; lei negli annunci indica “zona ospedale” ma che in effetti non è proprio vicino).
Arrivo nel pianerottolo, ma nessuna delle due porte si apre; aspetto qualche attimo, sento una voce maschile all’interno e poco dopo proprio quella porta si apre. Mi appare Allanis e mi fa un certo effetto: altezza media aumentata da abbondanti tacchi, capelli castani lunghi, sorridente, vestita (poco) con un costumino leopardato che dal microperizoma sale con due fasce a coprire gli abbondanti seni. Nel complesso, aspetto femminile e piacevole, pur con tratti del viso leggermente marcati e con abbastanza trucco; alcuni tatuaggi “arabescati” su gambe, glutei e spalle.
Entro, bacino casto sulla guancia, la seguo verso la camera ammirando il suo abbondante e invitante culo, tipico “boom-boom” brasiliano.
Le rinnovo gli auguri di buon compleanno, lei ringrazia pur senza rivelare l’età (direi sui 30-32 circa). Le dico che vorrei festeggiare insieme con dei bei giochi, anche particolari per almeno un’ora e poi se vuole andare a prendere un gelato, ma lei taglia corto; si fa dare subito le tre carte del compenso previsto e si distende sul letto nella semioscurità della camera, rinfrescata da un condizionatore portatile (posizionato troppo vicino al letto).
Mi spoglio anch’io, mi avvicino, vorrei baciarla ma niente FK, offre solo la guancia. Allora le dico che vorrei leccarla tutta, dalle ascelle ai piedi, ma consente di dedicarmi solo alle tette, belle piene (una 4a) anche se non morbidissime, che tasto, lecco e succhio.
Intanto il suo attrezzo sta cominciando a prendere forma, mostrandosi di buone dimensioni e consistenza, ben depilato Si mette in piedi davanti a me per offrirmelo in bocca ma prendendo un profilattico per ricoprirlo. Le dico: “
Eh no! Almeno vorrei succhiarlo al naturale!” Acconsente e così lo prendo in bocca. E’ un bell’uccello e lo gusto volentieri, leccandolo e succhiandolo fino in fondo, tastandogli le palle.
Forse il mio lavoretto orale le ha fatto effetto ed ora è ben duro; quindi, mettendosi il profilattico, dice:
“Dai girati, che adesso ti scopo!”.
Provo a dirle:
“Ma prima vorrei continuare un po’ i preliminari e fare altri giochetti...”
“
Ma no amore, sono carica, ho voglia di scoparti!”
Lei mi fa mettere alla pecorina, mi lubrifica e quindi mi penetra da in piedi in un sol colpo. Forse si sorprende che sia entrato così facilmente (il mio culetto è allenato a vari tipi di penetrazione) o magari ne è stimolata, ed inizia a stantuffare subito con un buon ritmo a conferma della sua indole prevalentemente attiva. Effettivamente scopa bene e la sua azione è piacevole, ma vedo già che tende ad accelerare il ritmo ed i tempi dell’azione.
Infatti, dopo pochi minuti, mi fa girare supino per scoparmi da davanti. Metto un cuscino dietro la schiena, alzo le gambe e lei mi prende appoggiandosi sul bordo del letto. Spinge forte, sento il suo membro duro che mi penetra avanti e indietro. Ma contemporaneamente afferra il mio cazzo duro e inizia a menarmelo con veemenza, troppa per essere piacevole.
Le dico: “
Fai piano, sennò vengo subito!” Lei per tutta risposta:
“Sì, dai amore, veniamo insieme!”. E da qui capisco che vuole sbrigare la pratica in breve tempo, altro che l’oretta di giochi che prevedevo.
Le tolgo la mano dal mio uccello, lei non dice altro, continua per un po’, borbottando qualcosa e dopo qualche sospiro estrae l’attrezzo e si scosta, togliendosi il profilattico.
Provo a dirle: “
Me lo fai succhiare ancora un po’?” “Ma no amore, sono venuta e adesso è troppo sensibile e non posso fare altro...” Non mi ero neanche accorto che aveva goduto nel profilattico, non dando segnali particolari. Le chiedo:
“Come non puoi fare altro? Posso scoparti un po’ io?”
“No caro, ho già goduto... Se vuoi ti faccio venire con la mano...“
Non era passato neanche un quarto d’ora dall’inizio dei giochi e lei voleva già chiudere bottega (!).
Rimango senza parole e con l’uccello duro. Così, data la situazione oramai compromessa e non essendo lei disponibile a scoparla, provo a proporle un ultimo gioco. Avendole detto che mi piacciono le fantasie particolari, le chiedo:
“
Dato che pratico il fisting, vuoi provare a penetrarmi con la mano, così vengo di sicuro?”
(ho raccontato di questa pratica intensa ma molto stimolante, in diverse altre recensioni, anche recenti; ovviamente prima di questi giochi sono sempre adeguatamente pulito e “depurato”).
Lei pare risvegliarsi dall’apatia post-venuta, e forse l’idea la stimola. Si ricopre la mano con un profilattico (le avevo offerto anche un guanto in lattice che ho in dotazione) e mi fa mettere in posizione, steso, alzando le gambe. Mi lubrifica ulteriormente, anche se il culetto è già allenato ed elastico dalla penetrazione precedente, e messa davanti a me comincia ad infilare le dita, finché senza troppi sforzi entra tutta la manina, peraltro piuttosto snella e con unghie abbastanza corte. Inizia a muoverla, devo dire nel modo giusto, dolcemente e con dei colpetti che mi danno una piacevole stimolazione.
Se non altro questo lo fa bene e senza forzature, il mio cazzo è ben duro e glielo sbatto in faccia, dicendo:
“Almeno me lo succhi un po’?” Lei dopo averlo guardato, finalmente se le mette in bocca per un pompino intenso ma fatto però con troppa foga e ovviamente molto breve. Così riprendo il mio attrezzo in mano per menarmelo con il giusto ritmo mentre lei continua con la stimolazione anale, finché poco dopo accelero io per concludere alla meglio le operazioni, mentre lei dice:
“Dai amore, fammi vedere come sborri!”.
E così vengo sulla pancia: peraltro una venuta necessariamente forzata, senza un reale godimento data la situazione, con lei solo spettatrice (neanche a chiederle se potevo venirle in bocca, come di solito avviene con le mie partner fidelizzate e affidabili).
Estrae la mano in modo delicato, e mentre lei va in bagno mi pulisco con la carta disponibile. Poi vado io a lavarmi e a ricompormi.
Mentre mi rivesto, Allanis rimane distesa nuda sul letto, ne guardo il fisico comunque attraente (pur con il pistolino in posizione di riposo), e sorprendentemente ora appare più loquace e dialogante che durante il rapporto. Provo a farle presente che abbiamo fatto si e no solo venti minuti di azione anziché l’ora prevista e che tutto è stato troppo rapido e non è il modo, ma lei pare indifferente alle critiche; anzi lei stessa ammette sorridendo, con una simpatia da “paracula”, che è “furba” e le interessano solo i soldi.
Capìta, se ce ne fosse bisogno, la sua filosofia operativa e di vita, rinuncio all’idea di chiederle la restituzione di una parte del malloppo (memore di come tentò invano Jerry Calà nel film “Vacanza in America”: chiedendo alla deludente escort “
You give me back forty dollars?!”, ricevendo per tutta risposta il gesto dell’ombrello...), abbozzando come il buon Fantozzi nel subire la regola della casa del “
Non dà il resto...”, anche per non fare discussioni con una così o con chi altri ci può essere nelle altre stanze (ricordando la voce maschile dal pianerottolo...).
Come ultimo contentino, vedendola ancora nuda, chiedo se posso darle almeno una leccatina al suo culetto, ricevendo ovviamente un: “
Nooo, mi sono depilata oggi e lì è ancora sensibile...”
Peccato che tutta questa sensibilità, davanti e dietro, non si sia potuta provare a dovere...
Vedendo la mia delusione, prova a dirmi: “
Se vuoi continuare c’è la mia amica...”
Chiedo, per curiosità: “
Anche lei è una trans? Come si chiama?”
“Sì, si chiama Marianna...”
“Mah, forse ho visto l’annuncio... “ L’amica di appartamento dovrebbe quindi essere tale Marianna Hoepers, con annunci sempre a Rimini che indica la stessa “zona ospedale”.
Rispondo allo stesso modo del suddetto Jerry Calà nella medesima scenetta: “
No grazie, le amiche delle amiche sono come le amiche... e poi oramai ho dato tutti i soldi a te...Ma me la puoi presentare lo stesso?” Ovviamente risponde:
“Nooo....”
E così mi accompagna all’uscita, attraverso il corridoio popolatosi improvvisamente di gatti; le rinnovo gli auguri di buon compleanno (che almeno non hanno sovrapprezzo, tanto il regalo se lo è già fatto...), guadagnando un ultimo bacino beffardo porgendomi l’altra guancia.
Esco mestamente da questo deludente incontro (uno dei più brevi della mia carriera), cercando di non prendermela troppo e di considerare almeno le poche cose buone che vi sono state.
Allanis pur essendo una trans attraente e con potenzialità (rimaste però in buona parte inespresse), si è dimostrata nella realtà dei fatti troppo frettolosa, poco disponibile e assai furba, per un rapporto prezzo/tempo/prestazioni molto scarso, per non dire altro.
Per distendermi un po’, mi dirigo in auto verso la zona-mare per fare una passeggiata distensiva e prendere almeno un gelato consolatorio, ma il traffico era tale da non trovare parcheggio. Quindi, riprendo tristemente la via di casa senza neanche il gelato. Non era proprio serata.
Buon divertimento e buon Ferragosto a tutti, alla prossima (sperando che sia migliore).