Il desiderio di una escort giovane può giocare scherzi sfavorevoli. Così è stato per l’incontro con questa giovane professionista dell’Est europeo, a suo dire di nazionalità bulgara. La contatto dopo aver letto un promettente annuncio su un sito per adulti. Lei mi chiede 50 euro per un incontro caratterizzato da un menù variegato. La raggiungo, nel primissimo pomeriggio, in un sito che poi ho scoperto essere un hotel nei pressi della stazione ferroviaria. Giunto nei pressi, la chiamo e lei, dopo qualche minuto, scende all’ingresso per aprirmi la porta di accesso all’hotel. Di primo acchito resto piacevolmente sorpreso: Alice è una ragazza non alta, sui vent’anni o poco più, maglietta chiara e jeans celesti aderenti che mettono in mostra la sua piacevole personcina. Mi guida al primo piano ed entriamo nella stanza non ampia ma luminosa. Alice, sicuramente il suo nome d’arte, è una gradevole giovane dai capelli neri a coda di cavallo (“Io sono biondina ma me li sono tinti” dirà nel breve social). Gli occhi sono nerissimi e le labbra sottili. Per fare un paragone abbastanza calzante, direi che ricorda l’attrice Debra Winger agli esordi della carriera. Ci sdraiamo sul letto e lei si spoglia mettendo in mostra una seconda di tette belle sode. La pelle è tonica e liscia come la seta: una ragazza carina anche se lei respinge ogni mio complimento dicendo che non si sente bella. Il bj, assolutamente cover, è sufficiente. Non vuole essere baciata sulla patatina e dopo qualche minuto di lavorazione iniziamo le danze con l’unica posizione che concederà: la missionaria. Baci nemmeno a parlarne, cambio di posizione in stuta decisamente rifiutato. Dopo un po’ di stantuffamento, avendo notato il suo progressivo disappunto per il sia pure breve tempo trascorso, vengo nel gommino. Lavaggi post rito, breve social e uscita di scena verso l’ingresso, senza incontrare intoppi. Esco dall’hotel e faccio un respiro profondo: decisamente un periodo poco fortunato su questo versante.
Allegati
Ultima modifica: