Una volta visitavo per un paio di volte all’anno qualche capitale europea, a prevalente (beh…diciamo esclusivo, va) scopo chiavatorio, ovviamente. Nel ’97 decisi di andare per la prima volta ad Amsterdam, capitale del sesso mercenario internazionale.
Arrivo il giorno del compleanno della Regina Giuliana, casino e festa per le strade, mi imbuco in albergo in zona Canale Sindel e comincio subito a spulciare l’elenco del telefono dove c’erano 8 pagine (=16 facciate!!!) dedicate ad agenzie di escort, bordelli e trombatoi vari.
La prima sera chiamo un’agenzia, combino per una ragazza in albergo ma al momento dell’appuntamento non la vedo arrivare. Richiamo l’agenzia: la signorina si vergognava di farsi vedere dalla gente in festa che entrava in albergo per fare la call girl…ma chi vuoi che ti veda in quel casino?...boh…l’agenzia si scusa e io richiamo un’altra.
Dopo un paio d’ore di demoralizzazione mi suona il campanello della stanza, era una bellissima mora israeliana di 24 anni, tettona e culona: scopata classica senza troppe porcate ma molto valida. Prezzo 300 fiorini con credit card.
La sera successiva comincio l’esplorazione delle vetrine della zona rossa: mi fece un’ottima impressione (anche perché le affittuarie cambiavano durante le 24 ore). Belle ragazze (ma anche, dipendeva dai gusti, donne grasse, vecchie, negre, mistress, orientali, trans, sudamericane, nordeuropee) e soprattutto senso di sicurezza, nessuna finta vergogna e prezzi standardizzati (con patti chiari, senza le moine delle ghiacciole paracule del basso-est, che infatti c’erano in quantità ancora limitatissima, mentre abbondavano ungare, ceche e russe, roba forte).
Tra le tante cazzate che feci in quelle 4 sere (per poi spostarmi a Londra dove feci…altre cazzate, ovvio), ricordo che beccai, alla vetrina in un piccolo lungocanale in zona Sindel poco frequentato, una mistress giamaicana sui 40 di fisico imponente, vestita tutta di cuoio nero, la quale, visto che in tasca mi erano rimasti solo 30 fiorini, disse che tra le perversioni più a buon mercato che poteva concedermi c’era una bella session di pissing: cosa che feci (era la mia prima volta). Mi spogliai, le leccai un po’ figa, culo e stivali, poi mi distesi e lei si mise in piedi sopra di me a gambe divaricate e mani sui fianchi e mi beneficiò di una copiosissima doccia bollente, mentre mi segavo sotto di lei.
Se penso che adesso, quando cerco femmine, il mio appagamento sessuale dipende dalla luna buona di qualche sconosciuta scemetta…mamma mia come sono caduto in basso…poi dice che uno si butta sui trans…
Grazie a tutti e ciao
Arrivo il giorno del compleanno della Regina Giuliana, casino e festa per le strade, mi imbuco in albergo in zona Canale Sindel e comincio subito a spulciare l’elenco del telefono dove c’erano 8 pagine (=16 facciate!!!) dedicate ad agenzie di escort, bordelli e trombatoi vari.
La prima sera chiamo un’agenzia, combino per una ragazza in albergo ma al momento dell’appuntamento non la vedo arrivare. Richiamo l’agenzia: la signorina si vergognava di farsi vedere dalla gente in festa che entrava in albergo per fare la call girl…ma chi vuoi che ti veda in quel casino?...boh…l’agenzia si scusa e io richiamo un’altra.
Dopo un paio d’ore di demoralizzazione mi suona il campanello della stanza, era una bellissima mora israeliana di 24 anni, tettona e culona: scopata classica senza troppe porcate ma molto valida. Prezzo 300 fiorini con credit card.
La sera successiva comincio l’esplorazione delle vetrine della zona rossa: mi fece un’ottima impressione (anche perché le affittuarie cambiavano durante le 24 ore). Belle ragazze (ma anche, dipendeva dai gusti, donne grasse, vecchie, negre, mistress, orientali, trans, sudamericane, nordeuropee) e soprattutto senso di sicurezza, nessuna finta vergogna e prezzi standardizzati (con patti chiari, senza le moine delle ghiacciole paracule del basso-est, che infatti c’erano in quantità ancora limitatissima, mentre abbondavano ungare, ceche e russe, roba forte).
Tra le tante cazzate che feci in quelle 4 sere (per poi spostarmi a Londra dove feci…altre cazzate, ovvio), ricordo che beccai, alla vetrina in un piccolo lungocanale in zona Sindel poco frequentato, una mistress giamaicana sui 40 di fisico imponente, vestita tutta di cuoio nero, la quale, visto che in tasca mi erano rimasti solo 30 fiorini, disse che tra le perversioni più a buon mercato che poteva concedermi c’era una bella session di pissing: cosa che feci (era la mia prima volta). Mi spogliai, le leccai un po’ figa, culo e stivali, poi mi distesi e lei si mise in piedi sopra di me a gambe divaricate e mani sui fianchi e mi beneficiò di una copiosissima doccia bollente, mentre mi segavo sotto di lei.
Se penso che adesso, quando cerco femmine, il mio appagamento sessuale dipende dalla luna buona di qualche sconosciuta scemetta…mamma mia come sono caduto in basso…poi dice che uno si butta sui trans…
Grazie a tutti e ciao