"Andavo a prostitute per curare la prostata"
Candiolo, le scuse inventate per evitare la contravvenzione
CANDIOLO
Signor sindaco mi deve scusare se esagero con le prostitute ma il medico mi ha detto che per curare la prostata devo avere rapporti sessuali frequenti e siccome non ho molte donne a disposizione mi sfogo con le ragazze dell’Est che incontro per strada». Giorgio, meccanico del Cuneese, si è preso un permesso per andare a spiegare al sindaco di Candiolo che quella contravvenzione da 274 euro che i vigili urbani gli avevano fatto dopo averlo sorpreso nei boschi con i pantaloni abbassati lui proprio non se la meritava. Anzi quegli incontri sotto gli alberi erano una cura irrinunciabile.
E per dimostrare che le sue non erano parole al vento ha tirato fuori un certificato clinico in cui si legge che «un eventuale ristagno nella prostata di alcune sostanze del liquido seminale potrebbe avere un effetto tossico sulla ghiandola stessa, determinando delle trasformazioni cellulari». Antonio Costanzo, primo cittadino di Candiolo, non si è fatto intenerire e ha lasciato la contravvenzione. Gli è scappato un sorriso ma è rimasto fermo sulla tolleranza zero.
Preso da qui http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/primopiano/200809articoli/8065girata.asp
Un genio!
Candiolo, le scuse inventate per evitare la contravvenzione
CANDIOLO
Signor sindaco mi deve scusare se esagero con le prostitute ma il medico mi ha detto che per curare la prostata devo avere rapporti sessuali frequenti e siccome non ho molte donne a disposizione mi sfogo con le ragazze dell’Est che incontro per strada». Giorgio, meccanico del Cuneese, si è preso un permesso per andare a spiegare al sindaco di Candiolo che quella contravvenzione da 274 euro che i vigili urbani gli avevano fatto dopo averlo sorpreso nei boschi con i pantaloni abbassati lui proprio non se la meritava. Anzi quegli incontri sotto gli alberi erano una cura irrinunciabile.
E per dimostrare che le sue non erano parole al vento ha tirato fuori un certificato clinico in cui si legge che «un eventuale ristagno nella prostata di alcune sostanze del liquido seminale potrebbe avere un effetto tossico sulla ghiandola stessa, determinando delle trasformazioni cellulari». Antonio Costanzo, primo cittadino di Candiolo, non si è fatto intenerire e ha lasciato la contravvenzione. Gli è scappato un sorriso ma è rimasto fermo sulla tolleranza zero.
Preso da qui http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/primopiano/200809articoli/8065girata.asp
Un genio!