RIFERIMENTO INTERNET http://www.arcaton.com/escort/andrea/
CITTA DELL'INCONTRO: SARONNO
NOME INSERZIONISTA: Andrea
NAZIONALITA': ITA
ETA': 28 / 33
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto autentiche 100%
SERVIZI OFFERTI: NO ANAL NO FK
RATE DI PARTENZA: 400 X 2 H.
RATE CONCORDATO: IDEM
DESCRIZIONE FISICA: piccola di statura, fisico proporzionato
ATTITUDINE: buona propensione al sesso
REPERIBILITA': discretamente facile da contattare
LA MIA ESPERIENZA:
dicembre 2007
Una telefonata di lavoro mi aveva fatto irritare, più di quanto mediamente mi succede durante l’arco della giornata. Avevo bisogno di un diversivo per elaborare l’incazzatura. Purtroppo queste situazioni sono per me deleterie e altamente a rischio, perché divento ingestibile, al punto che avevo deciso che quella sera mi sarei concesso qualcosa di più della semplice svuotata di palle. Quella sera l’avrei passata con una escort di quelle serie e professionali, costi quel che costi. Ho voglia di chiavare con stile e non ho voglia di discussioni e comunicazioni di servizio, dimmi quanto e finiamola lì.
La mia ricerca si imbatte su Andrea. Mi incuriosisce quanto basta, un colpo di telefono due chiacchiere e fisso per la sera stessa.
L’aspetto come di consueto nel parcheggio del motel. Arriva puntualissima con un Audi A3 blu. Debbo constatare che queste escort, a livello di immagine, stanno attente persino al mezzo di locomozione che utilizzano. Le mercedes e le audi ormai vanno via come il pane.
L’approccio è ottimo, mostra una certa disinvoltura nello scendere dalla macchina per venirmi incontro con il sorriso sulle labbra. Si avvicina, mentre io indosso ancora il casco. Mi chiede se è tutto a posto e se mi va a genio. La osservo, e devo ammettere che di viso è veramente moooolto carina. Le chiedo se mi vuole vedere e tolgo il casco, ma sotto ho il mephisto e si vedono solo gli occhi: “an vèdi, me pari l’omo ragnoâ€. Tolgo il mephisto e le dico se le vado a genio o me ne posso andare. Mi sorride e mi fa segno di andare alla reception. In un baleno siamo in camera, soldi sul tavolo e un po’ di convenevoli. La battuta precedente mi faceva pensare che fosse romana, invece scopro che è di origine abruzzese. La osservo bene, il viso è veramente grazioso. E’ però decisamente piccola di statura, su quegli stivali da cavallerizza che terrà ai piedi per un bel pezzo, supera a fatica il metro e sessanta. La agevola un fisico di tutto rispetto, molto proporzionato, che nelle foto la fa risultare molto più alta di quello che è. Sbrigate molto rapidamente le formalità in toilette, ci spogliamo altrettanto celermente. Rimango in slip e lei altrettanto, mi da le spalle e mi si struscia senza indugio con le chiappe sul cazzo. Inutile dire che l’attrezzo è già duro come il granito. Le prendo in mano i seni, una più che dignitosa terza, non riesco a percepire se siliconata o meno. Non sono un gigante fisicamente, ma lei al mio confronto è veramente minuta e quasi sparisce tra le mie braccia. Ha la pelle vellutata di una pesca, una catenina che le cinge la vita e quegli stivaloni neri che fanno tanto fetish. Dopo strusciamenti vari, la metto sul letto, le allargo le gambe e scopro una rosellina appetitosa quasi interamente depilata, se non fatta eccezione per una striscia di pelo, lungo e folto, lasciato alla base del clito. Il contrasto pelo/stivalone mi ingrifa al punto che le vorrei consumare la sorca a colpi di lingua. Ad ogni colpo di lingua che le propino emette dei mugoliì da cagnetta in calore, che mi lasciano un po’ perplesso. Godrà o fingerà per benino? Per 400 euro non mi sembra il caso di interrogarmi su tale dilemma. Anzi, adesso è arrivato il mio turno. Metto lo smoking, le afferro gli stivaloni per le caviglie e la penetro senza colpo ferire. Cambia la musica, adesso i mugolii sono diventati miagolii di una gatta che fa le fusa.
Un dubbio mi assale: escort di razza o patetica troia? Questo dilemma rimarrà insoluto.
Mi fa i complimenti per come la chiavo, e mi chiede di aumentare il ritmo. Non c’è problema, ti accontento subito. Alza ancora di più il bacino per sentire meglio l’asta, e il freddo contatto con il cuoio degli stivali, mi consiglia di dosare le forze, per evitare un brusco arrivo al capolinea. Esco da lei, che però prontamente mi si ripropone a pecos, e chiaramente non mi posso tirare indietro. Ora è la cagnolina che detta le regole del gioco. Mi stantuffa al contrario e a breve devo deporre le armi.
Prendiamo fiato. Mi racconta del suo sogno di aprire un outlet a Milano e dell’amante che ha appena scaricato, un ex cliente che si era innamorato e con il quale aveva provato a convivere, ma troppe le differenze di carattere. Poi prende il bastone del comando e comincia a triturarmi il cazzo con una serie di domande personali a raffica, un’impressionante fuoco di fila, al quale cerco di sottrarmi non senza fatica.
Le sfilo gli stivali e le sono di nuovo addosso. Ha dei piedi piccolissimi, sembrano quelli di una bambina, farebbero la gioia di qualsiasi amante del genere.
Mi pratica un pompino di discreta fattura che non tarda a risvegliare il vendicatore calvo. Vestitino di ricambio e la cagnetta salta in groppa. Mi cavalca, mettendosi leggermente di sbieco, in modo che possa vedere la penetrazione sia di lato, che sfruttando la specchiera di fianco al letto. Che volete che vi dica, sono attenzioni che in qualche modo mi danno soddisfazione. Chiedo di poter terminare in bocca, lei mi scappuccia e mi spompina con energia, aiutandosi con le mani. Al momento estremo però si scosterà , facendomi eiaculare sul letto. Non me la prendo più di tanto, auguro solamente alla prossima coppia che quantomeno cambino le lenzuola. Ci rivestiamo velocemente, lei mi bacia e mi ringrazia, dopo con il casco non ci sarà più tempo nè modo. Di ritorno al parcheggio le raccomando di fare la brava e le faccio tanti in bocca al lupo per il suo outlet.
CITTA DELL'INCONTRO: SARONNO
NOME INSERZIONISTA: Andrea
NAZIONALITA': ITA
ETA': 28 / 33
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto autentiche 100%
SERVIZI OFFERTI: NO ANAL NO FK
RATE DI PARTENZA: 400 X 2 H.
RATE CONCORDATO: IDEM
DESCRIZIONE FISICA: piccola di statura, fisico proporzionato
ATTITUDINE: buona propensione al sesso
REPERIBILITA': discretamente facile da contattare
LA MIA ESPERIENZA:
dicembre 2007
Una telefonata di lavoro mi aveva fatto irritare, più di quanto mediamente mi succede durante l’arco della giornata. Avevo bisogno di un diversivo per elaborare l’incazzatura. Purtroppo queste situazioni sono per me deleterie e altamente a rischio, perché divento ingestibile, al punto che avevo deciso che quella sera mi sarei concesso qualcosa di più della semplice svuotata di palle. Quella sera l’avrei passata con una escort di quelle serie e professionali, costi quel che costi. Ho voglia di chiavare con stile e non ho voglia di discussioni e comunicazioni di servizio, dimmi quanto e finiamola lì.
La mia ricerca si imbatte su Andrea. Mi incuriosisce quanto basta, un colpo di telefono due chiacchiere e fisso per la sera stessa.
L’aspetto come di consueto nel parcheggio del motel. Arriva puntualissima con un Audi A3 blu. Debbo constatare che queste escort, a livello di immagine, stanno attente persino al mezzo di locomozione che utilizzano. Le mercedes e le audi ormai vanno via come il pane.
L’approccio è ottimo, mostra una certa disinvoltura nello scendere dalla macchina per venirmi incontro con il sorriso sulle labbra. Si avvicina, mentre io indosso ancora il casco. Mi chiede se è tutto a posto e se mi va a genio. La osservo, e devo ammettere che di viso è veramente moooolto carina. Le chiedo se mi vuole vedere e tolgo il casco, ma sotto ho il mephisto e si vedono solo gli occhi: “an vèdi, me pari l’omo ragnoâ€. Tolgo il mephisto e le dico se le vado a genio o me ne posso andare. Mi sorride e mi fa segno di andare alla reception. In un baleno siamo in camera, soldi sul tavolo e un po’ di convenevoli. La battuta precedente mi faceva pensare che fosse romana, invece scopro che è di origine abruzzese. La osservo bene, il viso è veramente grazioso. E’ però decisamente piccola di statura, su quegli stivali da cavallerizza che terrà ai piedi per un bel pezzo, supera a fatica il metro e sessanta. La agevola un fisico di tutto rispetto, molto proporzionato, che nelle foto la fa risultare molto più alta di quello che è. Sbrigate molto rapidamente le formalità in toilette, ci spogliamo altrettanto celermente. Rimango in slip e lei altrettanto, mi da le spalle e mi si struscia senza indugio con le chiappe sul cazzo. Inutile dire che l’attrezzo è già duro come il granito. Le prendo in mano i seni, una più che dignitosa terza, non riesco a percepire se siliconata o meno. Non sono un gigante fisicamente, ma lei al mio confronto è veramente minuta e quasi sparisce tra le mie braccia. Ha la pelle vellutata di una pesca, una catenina che le cinge la vita e quegli stivaloni neri che fanno tanto fetish. Dopo strusciamenti vari, la metto sul letto, le allargo le gambe e scopro una rosellina appetitosa quasi interamente depilata, se non fatta eccezione per una striscia di pelo, lungo e folto, lasciato alla base del clito. Il contrasto pelo/stivalone mi ingrifa al punto che le vorrei consumare la sorca a colpi di lingua. Ad ogni colpo di lingua che le propino emette dei mugoliì da cagnetta in calore, che mi lasciano un po’ perplesso. Godrà o fingerà per benino? Per 400 euro non mi sembra il caso di interrogarmi su tale dilemma. Anzi, adesso è arrivato il mio turno. Metto lo smoking, le afferro gli stivaloni per le caviglie e la penetro senza colpo ferire. Cambia la musica, adesso i mugolii sono diventati miagolii di una gatta che fa le fusa.
Un dubbio mi assale: escort di razza o patetica troia? Questo dilemma rimarrà insoluto.
Mi fa i complimenti per come la chiavo, e mi chiede di aumentare il ritmo. Non c’è problema, ti accontento subito. Alza ancora di più il bacino per sentire meglio l’asta, e il freddo contatto con il cuoio degli stivali, mi consiglia di dosare le forze, per evitare un brusco arrivo al capolinea. Esco da lei, che però prontamente mi si ripropone a pecos, e chiaramente non mi posso tirare indietro. Ora è la cagnolina che detta le regole del gioco. Mi stantuffa al contrario e a breve devo deporre le armi.
Prendiamo fiato. Mi racconta del suo sogno di aprire un outlet a Milano e dell’amante che ha appena scaricato, un ex cliente che si era innamorato e con il quale aveva provato a convivere, ma troppe le differenze di carattere. Poi prende il bastone del comando e comincia a triturarmi il cazzo con una serie di domande personali a raffica, un’impressionante fuoco di fila, al quale cerco di sottrarmi non senza fatica.
Le sfilo gli stivali e le sono di nuovo addosso. Ha dei piedi piccolissimi, sembrano quelli di una bambina, farebbero la gioia di qualsiasi amante del genere.
Mi pratica un pompino di discreta fattura che non tarda a risvegliare il vendicatore calvo. Vestitino di ricambio e la cagnetta salta in groppa. Mi cavalca, mettendosi leggermente di sbieco, in modo che possa vedere la penetrazione sia di lato, che sfruttando la specchiera di fianco al letto. Che volete che vi dica, sono attenzioni che in qualche modo mi danno soddisfazione. Chiedo di poter terminare in bocca, lei mi scappuccia e mi spompina con energia, aiutandosi con le mani. Al momento estremo però si scosterà , facendomi eiaculare sul letto. Non me la prendo più di tanto, auguro solamente alla prossima coppia che quantomeno cambino le lenzuola. Ci rivestiamo velocemente, lei mi bacia e mi ringrazia, dopo con il casco non ci sarà più tempo nè modo. Di ritorno al parcheggio le raccomando di fare la brava e le faccio tanti in bocca al lupo per il suo outlet.