Ciao amore mi chiamo angel secrets ho 21 anni sono brasiliana, messo 1.58. Sono una ragazza abbastanza passionale ed sexy , calda. Sono pronta per realizzare tutti il tuo desiderio, Sono a Pescara…
escorthub.info
Conformità dell'annuncio: 100%
Città dove è avvenuto l'incontro: Milano zona colonne
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della girl/escort: Angel secrets
Nazionalità: Brasile
Età apparente:25
Descrizione fisica: incredibilmente femminile, una bambola minuta, depilata completamente, piedini perfetti
Attitudine:att/pass. Attiva e passiva
Reperibilità: ottima via whatsapp
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 150+150 con sua venuta
Compenso concordato 300
Servizi offerti:bbj, Rai2, baci a stampo, frottage, rimming, cum
Servizi usufruiti: tutto con sua venuta CIM
Durata dell'incontro: 1 ora
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio:scarsa
Igiene dei locali: ottima
Presenza di barriere architettoniche: 2piani senza ascensore
RECENSIONE:
Incontrata la prima volta in estate, mi riceve in lingerie nera e tacchi a spillo, non molto aperta inizialmente nel dialogo, ma ferma nell’assecondare o meno le mie richieste.
Mi spoglio, mi lavo velocemente in bagno, lei mi aspetta in piedi davanti al letto. Femmina, arrapante, sicura di sé.
Comincio a leccarla dal collo, scendo sulle tettine meravigliose e molto naturali che nel frattempo ho liberato dal reggiseno. I capezzoli si inturgidiscono, mentre li lecco e li bacio lei comincia ad ansimare. La giro , le lecco il collo, la schiena, abbronzata, liscia e nervosa, arcuata, tesa, atletica.
Lei si inarca mentre la percorro con la lingua, scendo giù giù fino a sfiorarle il perizoma. Le bacio le natiche e comincio a percorrerle il solco centrale con la lingua, mentre indossa ancora il perizoma.
Glielo abbasso, piano piano, glielo sfilo, lei alza prima un piede, poi l’altro, ancora calzati nelle scarpe di vernice col tacco a spillo.
E’ nuda, di spalle davanti a me, con solo i tacchi, io in ginocchio davanti alle sue natiche. Le prendo in mano, gliele apro con le mani e comincio a farmi strada con la lingua tra di esse, nel frattempo sposto una mano ad accarezzarle le scarpe, risalgo con le dita sul collo del piede, sulla caviglia, sulla gamba, sul ginocchio.
Ne apprezzo col tatto la finezza, la morbidezza, la perfezione estetica.
La lingua entra tra le natiche e sfiora finalmente il perineo, lecco la parte tra lo scroto e l’ano, la mano risale dal ginocchio lungo la coscia, su, su, fino a sfiorare e accarezzare con due dita quello che finalmente scopro essere il suo cazzo…eretto, duro, turgido, lo sento al tatto, ma ancora non l’ho visto.
La lingua le lecca lo scroto da dietro, mentre la mano si avvolge sul suo pene duro e le dita scorrono avvolgendole il glande che scorre tra il mio indice e il mio medio. È caldissimo, è teso, gonfio.
Percorro con le dita il profilo del glande, tutto il perimetro gonfio che divide la cappella dal membro sottostante.
Indietreggio nel leccare, mentre continuo a giocare con le dita sulla sua cappella e mi appoggio al suo buco del culo, premo con la punta della lingua roteandola, la sua cavità anale si rilassa, si rilassa sempre di più e comincio ad entrare penetrandola con la lingua mentre la masturbo con la mia mano dall’altro lato. Il suo ano si apre, è madido della mia saliva, e la mia lingua entra ed esce lubrificandolo sempre di più, mentre pulsa avvolgendola.
La faccio girare e, sempre rigorosamente in ginocchio, da davanti questa volta, senza usare le mani, comincio a leccarle lo scroto e risalgo lungo quella meraviglia turgida, enorme rispetto alla corporatura, che ho davanti al viso.
Risalgo fino a leccarle la cappella, avvolgerla con la mia lingua, prenderla in bocca, mentre lei ansima e mi spinge la testa ad ingoiare il suo cazzo.
Dopo qualche minuto di ubriacatura per il suo pene, pieno del suo sapore profumato, la sdraio supina, continuo a tenerlo in bocca, ma lentamente lo sfilo continuando a stringerlo, fradicio della mia saliva, nella mano che lo avvolge lentamente, masturbandolo.
La mia bocca si muove lungo l’inguine, le cosce, e poi scende, scende lungo le gamba liscia che sollevo, arriva alla caviglia.
Lecco e bacio la sua caviglia sinistra, raggiungo il collo del piede, il bordo della calzatura, che intanto sfilo lentamente. Mentre sfilo, la lingua esplora ciò che la scarpa nascondeva e che appare progressivamente e lentamente in tutta la sua meraviglia…
Il tallone si sfila per primo, e la lingua lo raggiunge, le labbra si avvolgono. Poi l’arco del piede, la lingua e le labbra lo percorrono, desiderose di arrivare al tesoro che appare alla fine: eccole, le dita, perfette, profumate, abbellite dalla “french” alle unghie.
Non posso fare a meno di annusarle, di inebriarmi col loro profumo, dopo essersi insaporite stando, pulite e profumate, per solo qualche minuto chiuse nella scarpa e premo il suo piede contro la mia faccia, le bacio, le percorro in tutti i meandri con la lingua, che le lecca e circonda ad una ad una.
Lo stesso avviene per l’altro piede.
Mentre il mio cazzo duro si eccita sempre di più, con i suoi piedini a percorrere senza tregua il mio volto, opportunamente protetto, la penetro, avvertendo una eccitante sensazione di calore dal suo ano pulsante, avvolto attorno a me. Lei si muove, si agita, si infila sul mio cazzo duro stando sdraiata supina. Il sudore la rende ancora più sexy.
Continuiamo così per una decina di minuti, poi io mi sdraio supino e lei mi cavalca, infilandosi sul mio pene, torturandolo coi muscoli del suo sfintere, caldi, muovendosi, mostrandomi il suo cazzo durissimo danzante davanti a me e ansimando, fino a quasi farmi venire: la stoppo, voglio che prima venga lei, addosso a me, voglio il suo sapore, voglio il suo latte, voglio il suo seme.
Stando sdraiato a pancia in su, lei si sfila e si siede sul mio petto: ho il suo enorme, rigidissimo, violaceo, cazzo, con un’enorme glande lucido davanti al mio volto.
Comincio a leccarla mentre lei si masturba, il suo glande avvolto dalla mia lingua, dalle mie labbra, nella mia bocca, lei ansima, si tende, si inarca, con una mano le accarezzo le dita dei piedi, l’altra ha il dito medio che penetra nel suo sfintere e con la bocca le avvolgo il cazzo.
Lei si masturba, io non le do tregua, leccandole la punta del pene, senza mai staccarmi, lei ansima, suda, il glande si tende sempre di più, è sempre più lucido, teso, la mia lingua lo tortura, la sua mano, sotto, si agita su e giù, su e giù…il mio dito continua a penetrarla…
E all’ apice, lei urla, urla, urla, e, dopo averlo sognato, io sento il primo fiotto di sperma caldo, denso, cremoso, che comincia a scivolarmi ed avvolgermi la lingua, coprirmi le labbra, mi entra nella bocca e mi cola fuori.
Il suo cazzo ha cominciato a pulsare, per emettere potenti getti di sperma caldo e salato nella mia bocca e, debordando tutto attorno, sul mio viso.
Il secondo getto, il terzo e via via: mentre lei sborra, urla e si svuota completamente le palle su di me, io ingoio e, in parte, faccio fuoriuscire dalla mia bocca lo sperma per bagnarmi il più possibile le labbra e il mento.
Le prendo il mano il pene e comincio, mentre ancora emette gli ultimi fiotti, a sbattermelo e strusciarmento sulla bocca, su tutta faccia, mento, guance, fronte, sul petto e nel frattempo mi masturbo e mentre mi spalmo la sua sborra ovunque, ci fissiamo negli occhi, io sdraiato sol suo cazzo in faccia, lei seduta sopra di me, trasfigurata dall’orgasmo.
Vengo così, masturbandomi e svuotando tutto il mio seme sulla mia pancia.
Rimaniamo così, esausti per qualche secondo, col suo membro duro appoggiato sul mio volto, guardandoci negli occhi.
Finché mi alzo, lei va in bagno per prima, poi io, che mi sciacquo ovunque tranne che in faccia, portandomi l’odore del il suo sperma ormai asciugato sul mio viso. Su di me, fuori dalla sua casa.
Ci sono stato altre tre volte e abbiamo goduto di nuovo dei nostri corpi, dei nostri membri e dei nostri fluidi.