Angela mamasan cinese, Via Turri Reggio Emilia

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emilia
In questo periodo fatto di restrizioni e lockdown mi ritrovo a pensare a quando Reggio E. era un Eldorado per gli amanti degli occhi a mandorla. Parlo di 8-10 anni fa, quando la zona stazione era un susseguirsi di centri massaggi che pullulavano di cinesine carinissime e talvolta giovani. In questo periodo dorato c'erano anche tantissimi "bordelli" cinesi sparsi un po' ovunque e l'offerta era spesso molto buona, ma soprattutto era buono l'approccio col cliente che non era ancora quello della catenda di montaggio. Voglio ricordare quella che maggiormente ricordo con nostagia (e rimpianto di non aver delapidato tutti i miei averi in quel luogo): Angela, una cinesina sui 35, magra al limite dell'anoressia e che scopava come una dea. Da principio lavorava da sola in uno dei palazzoni di Via Turri (se ricordo bene era il numero 45), poi un giorno si è stancata ed ha cominciato a fare la mamasan, tenedo 2 ragazze per volta, sempre giovani, con un turnover tra le 2 e le 4 settimane. Ricordo che io andavo su e rimanevo anche un ora a fare chiacchiere (parlicchio anche un po' di cinese), mentre le due facevano le carine con me, dandomi anche da mangiare. Poi ne sceglievo una per i 40 rubli canonici e quando la porta si chiudeva non esisteva più l'orologio o nessuna fretta di sorta. Daty, 69, FK a profusione, il paradiso. Più di una volta ne ho portato qualcuna all'orgasmo reale, cosa che negli ultimi anni, anche nelle più fortunate occasioni, non è mai più capitato.
Ricordo che una volta entrai e mi disse che una nuova ragazza era giovanissima (reale) e appena arrivata dalla Cina e che io avrei dovuto insegnarle (??!). Aveva il più bel culo e le più belle tette cinesi che mi siano mai capitate. Me la fece scopare gratis mentre lei girava nuda per la camera e di tanto in tanto mostrava alla nuova come si faceva a leccare o a strizzare i capezzoli o altri "rimedi cinesi".
Questa ragazza diventò poi una delle più richieste loft china del panorama reggiano con il suo appartamento ad angolo viale Olimpia/via Viani.

Questa meraviglia finì intorno a fine 2012 quando un giorno, mostrandomi un foglio dell'AUSL che la dichiarava negativa a tutte le malattie sessualmente trasmissibili, mi disse che voleva ritirarsi e diventare madre e che se volevo mi concedeva questo "onore"....
Ora non so se il suo fosse reale desiderio di maternità o semplicemente, come Sofia Loren nel famoso film, un espediente per non finire in galera, ma io rifiutai gentilmente.
Portò a termine il suo proposito con un altro punter (uno di noi??) e la vidi dopo un anno col passeggino per Via Turri. Lol.

Rimpiango ogni giorno questo periodo; per la qualità delle scopate ma anche perchè c'era spazio per uno scambio umano e anche, se possibile, una certa fidelizzazione. Si dice che non ci si rende mai ben conto di quello che si ha nel presente, continuando a pensare che ci possa sempre essere di meglio, e forse è vero, perchè io mi lamento di ora ma anche all'epoca non ero pienamente coscente di quanto fosse stupendo quel periodo storico, ma davvero ora vedo solo scannatoi mangiasoldi.

Spero che questa mia storiella vi sia piaciuta e vi abbia fatto ricordare i bei tempi andati. Forse qualcuno di voi l'ho incrociato per le scale del mitico 45.
Saluti!
 
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Da “Una vita violenta” di Pier Paolo Pasolini (1959)

poi film di Paolo Heusch e Brunello Rondi (1962)

“Sono stato ricco e non lo ho saputo”
 
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Peccato a quei tempi non aver girato per Reggio e conosciuto questi posti...
Esperienza simile alla mia in via Turazza a PD. Gran begli anni, 2010-2015.
Grazie del racconto
 
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