NOME INSERZIONISTA: Angelina ID EFIT 80740 ID EOI 3801
RIFERIMENTO INTERNET: Escort Forum - Accompagnatrici Annunci, Escorts a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli Firenze e tuta Italia
NAZIONALITA': Russa
ETA': Direi sui 22-23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sì
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Innumerevoli nella scheda
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, FK, RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200
DURATA DELL'INCONTRO: 1 ora
DESCRIZIONE FISICA: V. recensione
ATTITUDINE: Ottima
REPERIBILITA': Buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: No
TELEFONO: +35797866117
La mia prima esperienza con una ragazza di EOI risale a trenta mesi fa. Da allora ne ho incontrate, complessivamente, settantuno. Facendo un bilancio, posso dire che le mie aspettative sono andate deluse in rarissime occasioni (cinque o sei, forse). Nella generalità dei casi, invece, i convegni sono stati connotati dalla presenza dell’elemento al quale attribuisco la massima importanza, vale a dire da un livello di partecipazione della partner molto elevato. Così è stato anche con Angelina.
Non posso confermare quindi – lo anticipo subito – i giudizi espressi da PupiAvari (“inesperta e poco appassionata”, “non balla o forse balla poco”). Certo, tra le mie preferenze non ci sono il RIMMING (mai chiesto) e l’ANAL (praticato pochissime volte e sempre a richiesta, esplicita o implicita, della partner), né il COF, mentre il BLS mi fa perdere consistenza, al contrario del BBJ, che tuttavia deve essere eseguito con affondi degni di essere definiti tali. Inoltre, prediligo il “sesso dolce”, caratterizzato da azioni ispirate non soltanto dallo stimolo sessuale ma anche da impulsi di tipo affettivo, ancorché in una mescolanza che vede variare, di volta in volta, la percentuale delle due componenti. Può darsi, pertanto, che il diverso atteggiarsi dell’incontro, e il diverso esito, siano stati la risultante – sempre ignota a priori – di una combinazione di fattori diversa da quella che ha fatto da sottofondo all’esperienza del collega.
Angelina mi apre in vestaglia di seta e… ciabatte. Probabilmente, non ha avuto il tempo (e forse nemmeno la voglia) di agghindarsi per l’(ennesimo) incontro, ma non ha un aspetto trasandato. Non raggiunge l’altezza indicata nella scheda dell’agenzia (174 cm), ma si ferma, a mio parere, poco sotto i 170 cm. È indubbiamente bella. Meritano una menzione particolare, oltre agli occhi turchesi, il seno (una terza, direi) – che nella fase preliminare, e poi durante il coito, soprattutto in cowgirl, ho ripetutamente carezzato, palpeggiato, sbaciucchiato, leccato e mordicchiato – e le labbra, che dal primo all’ultimo momento hanno esercitato una costante attrazione sulle mie.
L’accoglienza non è delle migliori. Dopo avermi invitato a riporre le mie cose sullo stand appendiabiti e sul ripiano sottostante, Angelina va a sedersi sul letto e, quando mi avvicino, mi dà istruzione (il tono è quello) di consegnarle il denaro. Non lo faccio, e protendo le braccia per farle capire che – prima di tutto – deve alzarsi e portare il suo corpo a contatto con il mio. Sono costretto a rinnovare la richiesta: lo faccio con un gesto delle mani, senza parlare, e lei finalmente si solleva e si avvicina a me, con l’espressione di chi fa una concessione obtorto collo. La stringo forte, comincio a baciarla sulla guancia e pian piano mi avvicino alla bocca, sovrapponendovi lentamente la mia e insinuando delicatamente la lingua fino a incontrare la sua. Dopo qualche secondo, però, si stacca e mi invita nuovamente a consegnare il dovuto, perché deve comunicare che il pagamento è stato effettuato. Appurato che non vi sono, da parte della ragazza, preclusioni nei confronti del french kissing (che avrebbero causato il mio immediato allontanamento dalla stanza), ripongo il denaro sul piano scrivania che si sviluppa sotto la base della finestra, quindi mi reco nel piccolo vano in cui sono collocati il water e il bidè per dare una rinfrescata alle parti intime (il lavabo e la doccia, invece, si trovano alle spalle del letto, secondo uno schema che è comune, per quanto a mia conoscenza, a tutte le camere dell’hotel).
Assolti gli incombenti di natura igienica, mi distendo sul letto e chiedo ad Angelina di mettersi accanto a me, su un fianco, in modo da riservarmi libertà di azione, con la bocca e con le mani, sulle parti superiori e mediane del suo corpo e da lasciare a lei la possibilità di stimolarmi, contemporaneamente, con un HJ. Poco dopo, assumendo autonomamente l’iniziativa, Angelina si dedica a un BBJ troppo concentrato sulla cappella e, quindi, di qualità non proprio eccelsa. La fellatio viene nobilitata, a un certo punto, da una serie di affondi, che tuttavia non giungono fino alla energica compressione dell’asta nella profondità estrema del cavo orale.
Angelina dà il meglio di sé nel coito. In posizione dominante, gestisce la penetrazione a suo piacimento, ne modula l’angolazione e la cadenza reclinando e sollevando il tronco, si eccita osservando l’asta entrare nelle sue pelvi. Io ne assecondo i movimenti, dispensandole innumerevoli carezze e baci, ovunque arrivino le mani e la bocca. Conclude dopo un’accelerazione improvvisa del ritmo, tra rantoli e suoni gutturali, con una mano tra i miei capelli, dietro la nuca. Mi piace così tanto quel momento che anch’io emetto alcuni gemiti mentre le mordo delicatamente il collo e il lobulo di un orecchio. Solleva la testa dalla mia spalla, mi sorride e mi domanda: “Hai finito?”. Alla mia risposta negativa, si mostra tutt’altro che spazientita. Ricomincia a muoversi lentamente, strusciandosi sul pube, poi mi passa un braccio dietro la testa e, inclinandosi, mi invita a sollevarmi per cambiare posizione senza uscire da lei. E così ci ritroviamo distesi: io sopra, e lei con la testa che quasi fuoriesce dal bordo laterale del letto. Quello che è avvenuto non ha placato l’appetito sessuale di Angelina, i cui movimenti, sotto di me, diventano in breve tempo convulsi. Prende a incitarmi (“Yè-es… Yè-es…”) quando imprimo maggior ampiezza e un ritmo più incalzante alla penetrazione, fino a che trattiene il respiro e con le braccia e le gambe serra in una stretta fortissima il mio corpo. Stavolta grida, Angelina, e rimane ansimante con il capo reclinato su un lato, mentre cospargo sulla sua guancia tanti teneri bacetti. Esco da lei per consentirle di riprendere fiato, ma pare che non ne abbia bisogno. Mi chiede quale posizione debba assumere e decido per quella a cucchiaio. Dopo la penetrazione, le chiedo di accostarsi a me, in modo che possa passarle un braccio sotto la testa e avere la sua bocca a portata della mia. Angelina continua a provare piacere, e dopo pochi minuti si abbandona a un nuovo orgasmo che la scuote violentemente. Poco dopo concludo anch’io. Con la mano mi accarezza la testa e di nuovo stringe i miei capelli ogni volta che il mio membro pulsa dentro il suo ventre. Rimaniamo un po’ sul letto, io su un fianco, lei prona. Rispondendo alle mie domande, mentre continuo ad accarezzarla, mi dice qualcosa di sé.
Ho raccontato un’esperienza diversa da quella del collega che ha aperto la discussione, ma ho la maturità e la ragionevolezza per ritenere che la mia non abbia il carattere dell’eccezionalità. Mi ripeto: se a me è andata così, anche ad altri è andata o potrebbe andare allo stesso modo (o anche meglio). I miei più cordiali saluti.
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
RIFERIMENTO INTERNET: Escort Forum - Accompagnatrici Annunci, Escorts a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli Firenze e tuta Italia
NAZIONALITA': Russa
ETA': Direi sui 22-23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sì
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Innumerevoli nella scheda
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, FK, RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200
DURATA DELL'INCONTRO: 1 ora
DESCRIZIONE FISICA: V. recensione
ATTITUDINE: Ottima
REPERIBILITA': Buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: No
TELEFONO: +35797866117
La mia prima esperienza con una ragazza di EOI risale a trenta mesi fa. Da allora ne ho incontrate, complessivamente, settantuno. Facendo un bilancio, posso dire che le mie aspettative sono andate deluse in rarissime occasioni (cinque o sei, forse). Nella generalità dei casi, invece, i convegni sono stati connotati dalla presenza dell’elemento al quale attribuisco la massima importanza, vale a dire da un livello di partecipazione della partner molto elevato. Così è stato anche con Angelina.
Non posso confermare quindi – lo anticipo subito – i giudizi espressi da PupiAvari (“inesperta e poco appassionata”, “non balla o forse balla poco”). Certo, tra le mie preferenze non ci sono il RIMMING (mai chiesto) e l’ANAL (praticato pochissime volte e sempre a richiesta, esplicita o implicita, della partner), né il COF, mentre il BLS mi fa perdere consistenza, al contrario del BBJ, che tuttavia deve essere eseguito con affondi degni di essere definiti tali. Inoltre, prediligo il “sesso dolce”, caratterizzato da azioni ispirate non soltanto dallo stimolo sessuale ma anche da impulsi di tipo affettivo, ancorché in una mescolanza che vede variare, di volta in volta, la percentuale delle due componenti. Può darsi, pertanto, che il diverso atteggiarsi dell’incontro, e il diverso esito, siano stati la risultante – sempre ignota a priori – di una combinazione di fattori diversa da quella che ha fatto da sottofondo all’esperienza del collega.
Angelina mi apre in vestaglia di seta e… ciabatte. Probabilmente, non ha avuto il tempo (e forse nemmeno la voglia) di agghindarsi per l’(ennesimo) incontro, ma non ha un aspetto trasandato. Non raggiunge l’altezza indicata nella scheda dell’agenzia (174 cm), ma si ferma, a mio parere, poco sotto i 170 cm. È indubbiamente bella. Meritano una menzione particolare, oltre agli occhi turchesi, il seno (una terza, direi) – che nella fase preliminare, e poi durante il coito, soprattutto in cowgirl, ho ripetutamente carezzato, palpeggiato, sbaciucchiato, leccato e mordicchiato – e le labbra, che dal primo all’ultimo momento hanno esercitato una costante attrazione sulle mie.
L’accoglienza non è delle migliori. Dopo avermi invitato a riporre le mie cose sullo stand appendiabiti e sul ripiano sottostante, Angelina va a sedersi sul letto e, quando mi avvicino, mi dà istruzione (il tono è quello) di consegnarle il denaro. Non lo faccio, e protendo le braccia per farle capire che – prima di tutto – deve alzarsi e portare il suo corpo a contatto con il mio. Sono costretto a rinnovare la richiesta: lo faccio con un gesto delle mani, senza parlare, e lei finalmente si solleva e si avvicina a me, con l’espressione di chi fa una concessione obtorto collo. La stringo forte, comincio a baciarla sulla guancia e pian piano mi avvicino alla bocca, sovrapponendovi lentamente la mia e insinuando delicatamente la lingua fino a incontrare la sua. Dopo qualche secondo, però, si stacca e mi invita nuovamente a consegnare il dovuto, perché deve comunicare che il pagamento è stato effettuato. Appurato che non vi sono, da parte della ragazza, preclusioni nei confronti del french kissing (che avrebbero causato il mio immediato allontanamento dalla stanza), ripongo il denaro sul piano scrivania che si sviluppa sotto la base della finestra, quindi mi reco nel piccolo vano in cui sono collocati il water e il bidè per dare una rinfrescata alle parti intime (il lavabo e la doccia, invece, si trovano alle spalle del letto, secondo uno schema che è comune, per quanto a mia conoscenza, a tutte le camere dell’hotel).
Assolti gli incombenti di natura igienica, mi distendo sul letto e chiedo ad Angelina di mettersi accanto a me, su un fianco, in modo da riservarmi libertà di azione, con la bocca e con le mani, sulle parti superiori e mediane del suo corpo e da lasciare a lei la possibilità di stimolarmi, contemporaneamente, con un HJ. Poco dopo, assumendo autonomamente l’iniziativa, Angelina si dedica a un BBJ troppo concentrato sulla cappella e, quindi, di qualità non proprio eccelsa. La fellatio viene nobilitata, a un certo punto, da una serie di affondi, che tuttavia non giungono fino alla energica compressione dell’asta nella profondità estrema del cavo orale.
Angelina dà il meglio di sé nel coito. In posizione dominante, gestisce la penetrazione a suo piacimento, ne modula l’angolazione e la cadenza reclinando e sollevando il tronco, si eccita osservando l’asta entrare nelle sue pelvi. Io ne assecondo i movimenti, dispensandole innumerevoli carezze e baci, ovunque arrivino le mani e la bocca. Conclude dopo un’accelerazione improvvisa del ritmo, tra rantoli e suoni gutturali, con una mano tra i miei capelli, dietro la nuca. Mi piace così tanto quel momento che anch’io emetto alcuni gemiti mentre le mordo delicatamente il collo e il lobulo di un orecchio. Solleva la testa dalla mia spalla, mi sorride e mi domanda: “Hai finito?”. Alla mia risposta negativa, si mostra tutt’altro che spazientita. Ricomincia a muoversi lentamente, strusciandosi sul pube, poi mi passa un braccio dietro la testa e, inclinandosi, mi invita a sollevarmi per cambiare posizione senza uscire da lei. E così ci ritroviamo distesi: io sopra, e lei con la testa che quasi fuoriesce dal bordo laterale del letto. Quello che è avvenuto non ha placato l’appetito sessuale di Angelina, i cui movimenti, sotto di me, diventano in breve tempo convulsi. Prende a incitarmi (“Yè-es… Yè-es…”) quando imprimo maggior ampiezza e un ritmo più incalzante alla penetrazione, fino a che trattiene il respiro e con le braccia e le gambe serra in una stretta fortissima il mio corpo. Stavolta grida, Angelina, e rimane ansimante con il capo reclinato su un lato, mentre cospargo sulla sua guancia tanti teneri bacetti. Esco da lei per consentirle di riprendere fiato, ma pare che non ne abbia bisogno. Mi chiede quale posizione debba assumere e decido per quella a cucchiaio. Dopo la penetrazione, le chiedo di accostarsi a me, in modo che possa passarle un braccio sotto la testa e avere la sua bocca a portata della mia. Angelina continua a provare piacere, e dopo pochi minuti si abbandona a un nuovo orgasmo che la scuote violentemente. Poco dopo concludo anch’io. Con la mano mi accarezza la testa e di nuovo stringe i miei capelli ogni volta che il mio membro pulsa dentro il suo ventre. Rimaniamo un po’ sul letto, io su un fianco, lei prona. Rispondendo alle mie domande, mentre continuo ad accarezzarla, mi dice qualcosa di sé.
Ho raccontato un’esperienza diversa da quella del collega che ha aperto la discussione, ma ho la maturità e la ragionevolezza per ritenere che la mia non abbia il carattere dell’eccezionalità. Mi ripeto: se a me è andata così, anche ad altri è andata o potrebbe andare allo stesso modo (o anche meglio). I miei più cordiali saluti.
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★