CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Angie
RIFERIMENTO INTERNET: http://cagliari.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/arrivata-¨¨-per-pochi-kse845039759
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': 25/30
CONF/ORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI: Tutti tranne cim anche se temo che il bbj sia solo un'ipotesi
SERVIZI USUFRUITI:BBj e anal, fk accennato
COMPENSO RICHIESTO: parte da 50
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: 1,55, formosetta ma con tette piccole. Viso etnico.
ATTITUDINE: Simpatica, gentile, iperprofessionale
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
INDEX RICERCHE: 36628051xx
LA MIA RECENSIONE:
Una vecchia conoscenza è tornata, Angie.
Ho incontrato questa piccoletta ad un orario indecente e dopo essermi preso una sfilza di hijo de puta dalle lardellose dormienti.
La scelta si era ristretta ad Angie e ad una sudamericana piuttosto attempata, le uniche a fornire un servizio completo h24. Inizialmente mi sono diretto verso la seconda delle due, mi veniva di strada e confidavo sulla mia mancanza di lucidità per riuscire a farmela piacere.
Non c’è stato verso. Mi ha aperto la porta una signora anziana con un sorriso sospettosamente perfetto.
Ricordo che fosse disposta a fare più o meno tutto per cifre da hard discount, credo che avremmo potuto organizzare perfino uno snuff movie se solo mi fossi mostrato convinto.
Ok, grazie lo stesso signora. Tanti saluti in casa e dia un bacio ai nipotini da parte mia.
Toccava ad Angie. Mi ha risposto gentilissima e mi ha invitato ad andare a trovarla.
Vive in una via trafficatissima a tutte le ore del giorno e della notte, dove le macchine sfrecciano a velocità assurda. Mi ha richiamato pregandomi di ritardare di una ventina di minuti perche doveva prepararsi ma credo che il vero motivo fosse un altro: avanti il prossimo.
Ecco, è arrivato il mio turno.
Vedo uscire dal suo portone un vecchio claudicante, forse zoppo forse ubriaco.
Dio mio, non è possibile! Sarà veramente lui quello che mi ha preceduto? Sicuramente avrà sentito la mia telefonata ed ora si sta defilando, sospetterà giustamente che io sia fuori ad aspettare. Lo osservo da lontano che sguscia come un ladro dal cancello e si immette barcollante in strada, cammina a testa bassa quasi al centro della carreggiata rischiando di essere bitumato da qualche SUV.
Boh, spero che siano le mie solite paranoie, magari Angie si stava preparando per davvero.
Vado ragazzi, tocca a me.
Angie è bassottina e culona ma con un seno acerbo, complessivamente è un po’ pienotta ed ha un clitoride monstre, roba da istituto di anatomia. Il viso ed il taglio di capelli mi trasportano dentro un reportage del National Geographic dove avevo visto una tribù di indios Yanomami presidiare il loro pezzetto di foresta amazzonica abbarbicati sugli alberi ed armati di cerbottane e freccette al curaro. Le manca solo il bastoncino sul naso o il piattino nel labbro inferiore.
Indubbiamente ci sa fare o forse legge nel pensiero. Infatti appena entrato inizia a strusciarmi il culo sul cazzo, poi mi spinge nel letto e me lo sbatte in faccia. Come provo a scostare il perizoma e ad avventarmi sull’oggetto del desiderio mi ammonisce bonariamente: “Amore, il regalino.”
Completa sono 100, ma propongo 80 per il solo culetto ed un po’ di cruditè orali. Accetta.
Si sistema a quattro zampe sul letto provocandomi. Il mio sguardo oscilla tra il cratere scuro al centro del culo ed il clitoride smisurato e sporgente come la Kamchatka.
Opto per il cratere. Mi avvicino in un tentativo di rimming da due papille ma non sono molto convinto dal punto di vista cromatico e non solo. Provo a riconoscere il detergente intimo: Saugella, Chilly, Infasil? Niente di tutto ciò. E se non l’avesse usato? E se ci fosse ancora traccia del passaggio del vecchietto, supposto che di lì sia passato?
Dopo trenta secondi di degustazione rinfodero la lingua, chiudo la bocca tenuta fino ad allora a culo di gallina e mi ergo maestoso davanti a lei. Si avvicina offrendomi il seno ma anche qua abbozzo e resisto, l’odore non mi piace e mi rimanda all’immagine del vecchio ormai ridotto a zerbino da qualche SUV giù nella strada sotto casa.
Passa all’orale, senza infamia e senza lode. Improvvisamente con uno scatto dell’epiglottide srotola sul pisello il preservativo che teneva in bocca e da lì in poi diventa un discreto pompino.
Angie è di nuovo a quattro zampe sul letto ed io nel frattempo mi sto rifacendo la manicure sul suo buco del culo. Nessun problema, dico nessun problema sino alla terza falange.
Poi mi chiede: “Mi vuoi spaccare il culo, vero?”
Osservazione geniale.
Be’ nonostante il grosso del lavoro sia già stato fatto ormai da diverse centinaia di colleghi, fingo un certo entusiasmo: “Ma certo!”
Ruota sul letto di 180 gradi e dall’orale si passa all’anale in un battibaleno, giusto il tempo di spargere un po’ di lubrificante sullo strumento che le dà da mangiare.
Si entra piano che sembra stretto ma poi si conforma agevolmente all’ospite di turno. Me la ribalto in tutte le posizioni, anche le più assurde. In una ad esempio era sul bordo del letto piegata come una sdraio, il culo in asse col lampadario ed io nel mentre entravo ed uscivo dal culo per ammirare l’espressione di stupore del suo buco. Vabbè, un po’ di folklore.
Nel mentre la tocco ed ovunque sposti le mani mi ritrovo tra le dita il suo clitoride, appiccicato come una caccola che non si riesce a staccare. Il fatto è che lei è talmente piccola ed il suo clitoride talmente grande che dista una ventina di centimetri da ogni angolo del suo corpo, equidistante da tutto. Tocco le tette ed appena più giù eccoti il clitoride, tocco il culo et voilà il clitoride, l’afferro per i fianchi, signore e signori sua maestà il clitoride. E’ ovunque, Egli è.
Mentre la sto pogando di brutto Angie geme ed ansima. Amore spaccami, dai ti prego, mi piace, spingi, sborra, sbuffa, sputa. Ogni genere di incitamento esce dalla sua bocca come se fosse in preda alla lussuria.
Poi squilla un telefono che misteriosamente compare sul letto, proprio sotto di lei ed accanto al clitoride, tanto per cambiare. E questa scema non risponde alla chiamata nel mezzo di una rovente inculata?!
Dovevate sentire il tono della voce: tale e quale a quando l’ho chiamata io. Calmo, gentile, seducente, preciso nelle indicazioni stradali, nei servizi, nelle tariffe, nei tempi e nei modi. Ed intanto che io dietro pistono ancora più forte, lei non fa una piega.
Allora per dispetto decido di durare più a lungo cercando di farla cedere almeno per stanchezza, visto che a tutto il resto pare indifferente. Ed infatti di lì a breve mi invita a concludere.
Nella bocca no ma nella faccia sì. Le afferro la frangia in un pugno ed esplodo un geroglifico di sborra su guancia e naso.
Sulla via del ritorno ho ripensato alla mia telefonata ad Angie, al vecchietto e a tutto il resto.
p.s.
Anche qua http://community.punterforum.com/angie-bologna-baceka-vt74021.html
NOME INSERZIONISTA: Angie
RIFERIMENTO INTERNET: http://cagliari.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/arrivata-¨¨-per-pochi-kse845039759
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': 25/30
CONF/ORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI: Tutti tranne cim anche se temo che il bbj sia solo un'ipotesi
SERVIZI USUFRUITI:BBj e anal, fk accennato
COMPENSO RICHIESTO: parte da 50
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: 1,55, formosetta ma con tette piccole. Viso etnico.
ATTITUDINE: Simpatica, gentile, iperprofessionale
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
INDEX RICERCHE: 36628051xx
LA MIA RECENSIONE:
Una vecchia conoscenza è tornata, Angie.
Ho incontrato questa piccoletta ad un orario indecente e dopo essermi preso una sfilza di hijo de puta dalle lardellose dormienti.
La scelta si era ristretta ad Angie e ad una sudamericana piuttosto attempata, le uniche a fornire un servizio completo h24. Inizialmente mi sono diretto verso la seconda delle due, mi veniva di strada e confidavo sulla mia mancanza di lucidità per riuscire a farmela piacere.
Non c’è stato verso. Mi ha aperto la porta una signora anziana con un sorriso sospettosamente perfetto.
Ricordo che fosse disposta a fare più o meno tutto per cifre da hard discount, credo che avremmo potuto organizzare perfino uno snuff movie se solo mi fossi mostrato convinto.
Ok, grazie lo stesso signora. Tanti saluti in casa e dia un bacio ai nipotini da parte mia.
Toccava ad Angie. Mi ha risposto gentilissima e mi ha invitato ad andare a trovarla.
Vive in una via trafficatissima a tutte le ore del giorno e della notte, dove le macchine sfrecciano a velocità assurda. Mi ha richiamato pregandomi di ritardare di una ventina di minuti perche doveva prepararsi ma credo che il vero motivo fosse un altro: avanti il prossimo.
...
Ecco, è arrivato il mio turno.
Vedo uscire dal suo portone un vecchio claudicante, forse zoppo forse ubriaco.
Dio mio, non è possibile! Sarà veramente lui quello che mi ha preceduto? Sicuramente avrà sentito la mia telefonata ed ora si sta defilando, sospetterà giustamente che io sia fuori ad aspettare. Lo osservo da lontano che sguscia come un ladro dal cancello e si immette barcollante in strada, cammina a testa bassa quasi al centro della carreggiata rischiando di essere bitumato da qualche SUV.
Boh, spero che siano le mie solite paranoie, magari Angie si stava preparando per davvero.
Vado ragazzi, tocca a me.
Angie è bassottina e culona ma con un seno acerbo, complessivamente è un po’ pienotta ed ha un clitoride monstre, roba da istituto di anatomia. Il viso ed il taglio di capelli mi trasportano dentro un reportage del National Geographic dove avevo visto una tribù di indios Yanomami presidiare il loro pezzetto di foresta amazzonica abbarbicati sugli alberi ed armati di cerbottane e freccette al curaro. Le manca solo il bastoncino sul naso o il piattino nel labbro inferiore.
Indubbiamente ci sa fare o forse legge nel pensiero. Infatti appena entrato inizia a strusciarmi il culo sul cazzo, poi mi spinge nel letto e me lo sbatte in faccia. Come provo a scostare il perizoma e ad avventarmi sull’oggetto del desiderio mi ammonisce bonariamente: “Amore, il regalino.”
Completa sono 100, ma propongo 80 per il solo culetto ed un po’ di cruditè orali. Accetta.
Si sistema a quattro zampe sul letto provocandomi. Il mio sguardo oscilla tra il cratere scuro al centro del culo ed il clitoride smisurato e sporgente come la Kamchatka.
Opto per il cratere. Mi avvicino in un tentativo di rimming da due papille ma non sono molto convinto dal punto di vista cromatico e non solo. Provo a riconoscere il detergente intimo: Saugella, Chilly, Infasil? Niente di tutto ciò. E se non l’avesse usato? E se ci fosse ancora traccia del passaggio del vecchietto, supposto che di lì sia passato?
Dopo trenta secondi di degustazione rinfodero la lingua, chiudo la bocca tenuta fino ad allora a culo di gallina e mi ergo maestoso davanti a lei. Si avvicina offrendomi il seno ma anche qua abbozzo e resisto, l’odore non mi piace e mi rimanda all’immagine del vecchio ormai ridotto a zerbino da qualche SUV giù nella strada sotto casa.
Passa all’orale, senza infamia e senza lode. Improvvisamente con uno scatto dell’epiglottide srotola sul pisello il preservativo che teneva in bocca e da lì in poi diventa un discreto pompino.
Angie è di nuovo a quattro zampe sul letto ed io nel frattempo mi sto rifacendo la manicure sul suo buco del culo. Nessun problema, dico nessun problema sino alla terza falange.
Poi mi chiede: “Mi vuoi spaccare il culo, vero?”
Osservazione geniale.
Be’ nonostante il grosso del lavoro sia già stato fatto ormai da diverse centinaia di colleghi, fingo un certo entusiasmo: “Ma certo!”
Ruota sul letto di 180 gradi e dall’orale si passa all’anale in un battibaleno, giusto il tempo di spargere un po’ di lubrificante sullo strumento che le dà da mangiare.
Si entra piano che sembra stretto ma poi si conforma agevolmente all’ospite di turno. Me la ribalto in tutte le posizioni, anche le più assurde. In una ad esempio era sul bordo del letto piegata come una sdraio, il culo in asse col lampadario ed io nel mentre entravo ed uscivo dal culo per ammirare l’espressione di stupore del suo buco. Vabbè, un po’ di folklore.
Nel mentre la tocco ed ovunque sposti le mani mi ritrovo tra le dita il suo clitoride, appiccicato come una caccola che non si riesce a staccare. Il fatto è che lei è talmente piccola ed il suo clitoride talmente grande che dista una ventina di centimetri da ogni angolo del suo corpo, equidistante da tutto. Tocco le tette ed appena più giù eccoti il clitoride, tocco il culo et voilà il clitoride, l’afferro per i fianchi, signore e signori sua maestà il clitoride. E’ ovunque, Egli è.
Mentre la sto pogando di brutto Angie geme ed ansima. Amore spaccami, dai ti prego, mi piace, spingi, sborra, sbuffa, sputa. Ogni genere di incitamento esce dalla sua bocca come se fosse in preda alla lussuria.
Poi squilla un telefono che misteriosamente compare sul letto, proprio sotto di lei ed accanto al clitoride, tanto per cambiare. E questa scema non risponde alla chiamata nel mezzo di una rovente inculata?!
Dovevate sentire il tono della voce: tale e quale a quando l’ho chiamata io. Calmo, gentile, seducente, preciso nelle indicazioni stradali, nei servizi, nelle tariffe, nei tempi e nei modi. Ed intanto che io dietro pistono ancora più forte, lei non fa una piega.
Allora per dispetto decido di durare più a lungo cercando di farla cedere almeno per stanchezza, visto che a tutto il resto pare indifferente. Ed infatti di lì a breve mi invita a concludere.
Nella bocca no ma nella faccia sì. Le afferro la frangia in un pugno ed esplodo un geroglifico di sborra su guancia e naso.
Sulla via del ritorno ho ripensato alla mia telefonata ad Angie, al vecchietto e a tutto il resto.
p.s.
Anche qua http://community.punterforum.com/angie-bologna-baceka-vt74021.html