Dopo luuuuuuuungo tempo finalmente ritorno al punteraggio attivo. Questioni non del tutto risolte mi hanno tenuto fisicamente lontano dall'amata attività, ma la pulzella in questione è stata capace di darmi lo stimolo giusto.
Un discreto scambio di sms introduttivi (particolare che mi ha fatto immaginare di corrispondere con una signorina poco avvezza all'italico idioma) mi ha consentito di bookarla per la tarda mattinata. Mandando bellamente a fareincu diversi impegni, mi libero e mi dirigo in pieno centro, in via Rialto. Piccolo siparietto (tutto textato): "ci sono", "dove tu?", "aprimi", "via Rialto", "antani, e socmel", fino al mio innervosimento e conseguente chiamata vocale: "'ndo stai, amorino bello?", chiedo.
"You qui? MKrdsroikgsdp9dtgj !", dice.
"Eh? What? I'm here, what now?", dico.
Finchè 'sto cosino non spunta dal portone col cell in mano e l'evidente aria di chi si guarda in giro aspettando qualcuno.
Mi avvicino. "Hi", dico. Sorriso. Mio, e suo.
Si gira e si infila nell'androne buio. E mò? La seguo. Intanto la guardo.
Piccoletta, intorno al 1,60, ciabatta infradito, t-shirt e hotpants.
Bel fisichino. Tutto tranne ingrifante, però. Sembra una studentessa uscita a comprarsi un gelato.
Studentessa? Gelato? Mia.
Si chiude dietro la porta, mi gira intorno, mi guarda di sottecchi. Non proferisce verbo.
Mezzo sorriso e mi indica la sedia in soggiorno. Sul bancone della cucina, una confezione di Ringo e una di Girella. Pasto sano.. vabbè, sticazzi.
Prende il cel, apre la calcolatrice. "e ora che mi fa, la dichiarazione dei redditi?" penso. No, riscrive la cifra pattuita e mi guarda con aria interrogativa.
"Sisisisisi", dico io. Sfodero il quibus e lo infilo sotto al cel. Lei inizia a spogliarsi. Io rimango un filino inebetito a fissarla.
Avrà i 23 dichiarati, non di più. Fisico da teen matura, tettina amorevole, una seconda piena che sfida la gravità, culotto disegnato, micro buzzetta da chi ama la birra, zero cellulite, viso un pò anonimo, parente stretto di quello riprodotto in foto ma zero trucco. Insomma, davvero quasi una studentessa acqua e sapone
Sto per avere uno sturbo. Ha la metà dei miei anni, sembra quasi in imbarazzo, sono li li per mollare il colpo e poi..
E poi lei si passa la lingua sulle labbra sorridendo.
In un amen sono nudo, passo in bagno, mi sciacquo con quello che trovo, faccio un gargarismo col detergente intimo e mi rifiondo sul lettone, dove lei mi attende nuda.
Sono commosso da quanto è figa. C'è di meglio, lo so, ma io è un pò che.. ecco.. e quindi per me è tanta roba.
Mi sbaciucchia, mi accarezza l'arnese, con dolcezza si china e lo imbocca mentre io le sfioro un seno sodo ed il cui capezzolo si sta indurendo.
Ecco, da qui in avanti non ho tutto ben chiaro.
Ricordo di averla datyzzata per circa 4 ore, di averle succhiato i capezzolini per altre due, di essermi fatto sbocchinare con dolcezza per circa un giorno, di averla trombata a pecora (l'immagine di quelle chiappette sode e perfette che sbatacchiano contro il mio pube mi perseguiterà per anni) e alla mission per qualche eone, e infine -credo- di essere esploso sulle sue poppe mentre le strizzavo dolcemente. Il tutto condito da suoi sospiri e gemiti, una discreta bagnata di passera e qualche brividino. Senza dire una sola parola. La donna perfetta, insomma.
Quando mi sono riavuto dal coma post eiaculazio lei si stava docciando. In una nebbia confusa mi sono rinfilato gli abiti, l'ho salutata e ringraziata e sono uscito.
Dopo circa 40 minuti in cui ho vagato a caso, ho ritrovato la macchina ed il senso del tempo. Credo.
Ora che scrivo ho ancora il suo profumo nelle narici ed il suo sapore in bocca. Credo che ora sverrò per un pò.
Bello. Sisi.
Un discreto scambio di sms introduttivi (particolare che mi ha fatto immaginare di corrispondere con una signorina poco avvezza all'italico idioma) mi ha consentito di bookarla per la tarda mattinata. Mandando bellamente a fareincu diversi impegni, mi libero e mi dirigo in pieno centro, in via Rialto. Piccolo siparietto (tutto textato): "ci sono", "dove tu?", "aprimi", "via Rialto", "antani, e socmel", fino al mio innervosimento e conseguente chiamata vocale: "'ndo stai, amorino bello?", chiedo.
"You qui? MKrdsroikgsdp9dtgj !", dice.
"Eh? What? I'm here, what now?", dico.
Finchè 'sto cosino non spunta dal portone col cell in mano e l'evidente aria di chi si guarda in giro aspettando qualcuno.
Mi avvicino. "Hi", dico. Sorriso. Mio, e suo.
Si gira e si infila nell'androne buio. E mò? La seguo. Intanto la guardo.
Piccoletta, intorno al 1,60, ciabatta infradito, t-shirt e hotpants.
Bel fisichino. Tutto tranne ingrifante, però. Sembra una studentessa uscita a comprarsi un gelato.
Studentessa? Gelato? Mia.
Si chiude dietro la porta, mi gira intorno, mi guarda di sottecchi. Non proferisce verbo.
Mezzo sorriso e mi indica la sedia in soggiorno. Sul bancone della cucina, una confezione di Ringo e una di Girella. Pasto sano.. vabbè, sticazzi.
Prende il cel, apre la calcolatrice. "e ora che mi fa, la dichiarazione dei redditi?" penso. No, riscrive la cifra pattuita e mi guarda con aria interrogativa.
"Sisisisisi", dico io. Sfodero il quibus e lo infilo sotto al cel. Lei inizia a spogliarsi. Io rimango un filino inebetito a fissarla.
Avrà i 23 dichiarati, non di più. Fisico da teen matura, tettina amorevole, una seconda piena che sfida la gravità, culotto disegnato, micro buzzetta da chi ama la birra, zero cellulite, viso un pò anonimo, parente stretto di quello riprodotto in foto ma zero trucco. Insomma, davvero quasi una studentessa acqua e sapone
Sto per avere uno sturbo. Ha la metà dei miei anni, sembra quasi in imbarazzo, sono li li per mollare il colpo e poi..
E poi lei si passa la lingua sulle labbra sorridendo.
In un amen sono nudo, passo in bagno, mi sciacquo con quello che trovo, faccio un gargarismo col detergente intimo e mi rifiondo sul lettone, dove lei mi attende nuda.
Sono commosso da quanto è figa. C'è di meglio, lo so, ma io è un pò che.. ecco.. e quindi per me è tanta roba.
Mi sbaciucchia, mi accarezza l'arnese, con dolcezza si china e lo imbocca mentre io le sfioro un seno sodo ed il cui capezzolo si sta indurendo.
Ecco, da qui in avanti non ho tutto ben chiaro.
Ricordo di averla datyzzata per circa 4 ore, di averle succhiato i capezzolini per altre due, di essermi fatto sbocchinare con dolcezza per circa un giorno, di averla trombata a pecora (l'immagine di quelle chiappette sode e perfette che sbatacchiano contro il mio pube mi perseguiterà per anni) e alla mission per qualche eone, e infine -credo- di essere esploso sulle sue poppe mentre le strizzavo dolcemente. Il tutto condito da suoi sospiri e gemiti, una discreta bagnata di passera e qualche brividino. Senza dire una sola parola. La donna perfetta, insomma.
Quando mi sono riavuto dal coma post eiaculazio lei si stava docciando. In una nebbia confusa mi sono rinfilato gli abiti, l'ho salutata e ringraziata e sono uscito.
Dopo circa 40 minuti in cui ho vagato a caso, ho ritrovato la macchina ed il senso del tempo. Credo.
Ora che scrivo ho ancora il suo profumo nelle narici ed il suo sapore in bocca. Credo che ora sverrò per un pò.
Bello. Sisi.
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