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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Annabella
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/d...arrivata-annabella-completissima-wwd645412428
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia
NAZIONALITA': Spagnola di Siviglia
ETA': sulla 40ina
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si è lei quella delle foto
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Bbj+Rai 50 - bbj+rai1+rai2 100
SERVIZI USUFRUITI: bbj + rai1 + daty + 69 + fk
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO:50
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: vedi rece
ATTITUDINE: sensuale e porcella
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: si barriere, insormontabili
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38845839XX
Succede che a me, nella vita, basta poco: date una fica, un chitarra, una migliarata di cd, Borsa&Finanza il sabato mattina e posso essere felice.
Adesso, io come voi non è che nasco puttaniere: ci sono diventato, un pò per curiosità, un pò per necessità, un pò per sopire quello spirito di scoperta e per provare quel brivido che si ha ogni qual volta si apre una porta davanti a noi e tu non sai chi c’è dietro, anche se sai che molto probabilmente passerai i successivi 20-30 minuti sopra di lei, nudo di tutto punto e con un’estremità DENTRO le sue carni.
Io ci provo a starne lontano, ma quel brividino, ve lo confido, ogni tanto devo provarlo.
E ultimamente sempre di più, visto che per vari motivi qua si tromba poco ma di un poco che più poco non si può: io capisco tutte le ragioni del mondo delle donne, per carità, ci sono motivi che vanno oltre ogni più valida scusa, eventi che rendono impossibile il rapporto (se non orale) e bla bla bla.
Possiamo snocciolare 1000 ragioni al mondo ma una cosa rimane scolpita nella roccia: se io non trombo almeno un giorno si e uno no, sto male (anzi arrotonderei a 4 volte a settimana, che magari nel weekend ci scappa la doppietta).
Non male fisicamente, sia chiaro (almeno non troppo), ma un male psicologico, che poi ti ritrovi ad andare in giro in auto e guardare come un lupo le donne dai 18 ai 65 (se messe bene), a voltarti ogni volta che passa una che abbia più di una mano scoperta (e figurarsi adesso che inizia il caldo) e a vergognarti mentre stai facendo fantasie su quella ragazzina che sta passando davanti a te, quando realizzi che avrà al massimo 16 anni ma una faccia e un atteggiamento da troia navigata.
Addirittura ti ritrovi a fermarti alle striscie pedonali come il più ligio degli olandesi: non già per chissà quale alto principio civico, quanto per guardare il culo a quelle che attraversano (e magari sperare che ti facciano un cenno di ringraziamento, che già quasi basterebbe per sentire movimenti sospetti tra le gambe).
Insomma, è preso dal bisogno che ieri pomeriggio ho telefonato alla nostra Annabella e questo, fratelli, lo dovete intendere come uno spasmo da astinenza.
E’ quindi più un grido di aiuto che non una telefonata vera e propria quella che mi convince a fermarmi a Senigallia, zona Piazza Diaz (che tante soddisfazioni mi diede in passato), mentre sono circa le 17.
Al telefono la spagnolita sembrava felice di somministrarmi la dose di cui avevo bisogno, e anzi mi aveva tranquillizzato, con quel suo accento piacevole su un ottimo italiano.
Arrivo in zona, e siamo in una viuzza defilata che staziona parallela a via Podesti: l’ingresso è vicino ad un ponte, relativamente riparato da occhi indiscreti ma d’estate con un discreto passeggio di chi attraversa per andare in spiaggia.
Oggi comunque di bagnanti ce ne sono pochi, vuoi che la stagione è appena iniziata e vuoi che è martedì, quindi mi fiondo dentro al minuscolo cancello e aspetto che mi si apra il portone.
La location è un modesto appartamento a due piani nel quale sono stati ricavati 3 o 4 PICCOLISSIMI loculi dotati di camera, cucinino, bagno e poco altro; quello che interessa me sta al primo piano, quindi scale strette e ripide e zero possibilità di raggiungere la camera per gli amici a 2 ruote.
Annabella mi aspetta dietro la porta, la luce è molto fioca e appena entro siamo già in camera: lei indossa solo mutande e reggiseno e mi aspetta a braccia aperte come a dirmi “ti vado bene”?
Il sorriso sulle sue labbra per un attimo mi distrae dalla lumata iniziale nella quale, in un nanosecondo, esamino la mercanzia e decido il da farsi (sempre considerando che l’asticella della qualità è due tacche sotto la decenza).
Pur nell’oscurità noto che la donzella, che si professa giovine, in realtà giovine non lo è più e da tempo: saremo sulla 40ina, il viso è grazioso ma non bello, con i segni di chi porta i suoi anni con dignità e senza voler fermare il tempo.
Fisicamente saremo sul metro e 70, gambone un pò più che abbondanti e fianchi larghi, un bel culo “importante” sebbene non troppo eccessivo, pancetta molle ma non esageratamente, seno una 4° discretamente portato, pelle scura e morbida.
Non ci penso due secondi a rimanere e mi faccio snocciolare il menù, che non comprende piatti à la carte ma due menù turistici, ovvero quelli descritti in scheda: provo a trattare per 70 il menu completo e lei accetta, ma alla fine ripiego sul classico cinquantino, che la contrattazione l’avevo fatta giusto per vedere dove si poteva arrivare, hai visto mai che tra i lettori ci sia un affezionato del culetto che proprio non può farne a meno?
Da questo punto in poi sarà una mezz’oretta in cui abbiamo chiacchierato, in cui lei mi ha prima lavato sul bidet poi si è lavata (100 punti guadagnati), in cui ci siamo rivoltati nel letto e abbiamo cominciato a baciarci con chilometri di lingua (all’inizio ignorando l’odore di fumo nel suo alito, non troppo fastidioso per me), in cui mi ha sorpreso con uno splendido bbj (seppur non troppo prolungato), in cui ci siamo divertiti in un acrobatico 69 (dove ho potuto rimirare ed assaggaire tutta la sua attrezzatura da lavoro, che ero sicuro fosse sfondata a dovere invece mi sono dovuto ricredere, trovandomi davanti ad un culetto largo ma non eccessivamente e una patatina bella e profumata, tra l’altro anche molto buona di sapore che sarebbe bastata una spolverata di pecorino romano e avrebbe fatto invidia ad un piatto di Carlo Cracco), in cui lei mi ha chiesto se volevo “scopare”, in cui ho declinato la pecorina per non farla stare troppo comoda (e soprattutto non avrei potuto continuare a limonare), in cui abbiamo fatto un paio di posizioni con lei sopra di me e io sopra di lei e mai un secondo che abbiamo smesso di baciarci come due liceali (e io a morderla delicatamente nel collo facendogli venire la pelle d’oca) , in cui alla fine ho terminato alla missionaria, pompando più forte possibile mentre lei si sgrilllettava come un ossèsso, e questo non poteva che farmi piacere.
Sicchè alla fine, tutti belli e sudati, ci diamo una lavata in bagno e continuiamo a chiacchierare, mentre cerco di togliermi dalla bocca e dal corpo l’odore dell’olio Johnson di cui lei è tutta impanata (occhio fratelli, quella merda è tutt’altro che inodore!!).
Lei comunque mi confida che rimarrà qui fino al 15 giugno per poi partire per la Spagna e tornare verso settembre: purtroppo non è riuscita a trovare appartamenti in affitto ed è costretta a saltare la “stagione lavorativa” nelle nostre lande, e devo dire che è un gran peccato.
Lavora inoltre fino a tarda notte, ma dopocena solo con gente che conosce o che sembra tranquilla al telefono, giacchè ha avuto esperienze con ubriachi molesti e persone poco raccomandabili.
Ci salutiamo e me ne esco dopo circa 30 da quando sono entrato, e sento che ho avuto quello di cui avevo bisogno; lei non è una velina ne una fica spaziale, sappiatelo, ma una persona che mantiene quello che promette, anche se un filino di fretta nel bbj l’ha avuta.
In questa che è stata tutt’altro che una scopata memorabile, c’è però stata partecipazione e c’è stato relax, senza guardare l’orologio, senza cellulari che squillano e sono convinto che se gli avessi chiesto di stare ancora al bbj non mi avrebbe fatto problemi; il tutto, importante, con un sincero sorriso sulle labbra (quando non erano impegnate ad armeggiare con altro!).
Mi incammino dunque verso l’auto bello soddisfatto soprattutto per l’atmosfera del rapporto e mi sento degnamente svuotato, fisicamente e psicologicamente.
Senonchè, mentre attraverso la strada…oddìo….guarda che fica quella monella sul marciapiede…avrà 18-19 anni, un culo di marmo, due tette che gli sbattono in bocca e 15 centrimeti quadrati di vestiti addosso.
O cazzo…sento ancora qualcosa che si muove di sotto….
Il mostro si è saziato, me non ne avrà per molto…..
NOME INSERZIONISTA: Annabella
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/d...arrivata-annabella-completissima-wwd645412428
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia
NAZIONALITA': Spagnola di Siviglia
ETA': sulla 40ina
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si è lei quella delle foto
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Bbj+Rai 50 - bbj+rai1+rai2 100
SERVIZI USUFRUITI: bbj + rai1 + daty + 69 + fk
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO:50
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: vedi rece
ATTITUDINE: sensuale e porcella
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: si barriere, insormontabili
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38845839XX
Succede che a me, nella vita, basta poco: date una fica, un chitarra, una migliarata di cd, Borsa&Finanza il sabato mattina e posso essere felice.
Adesso, io come voi non è che nasco puttaniere: ci sono diventato, un pò per curiosità, un pò per necessità, un pò per sopire quello spirito di scoperta e per provare quel brivido che si ha ogni qual volta si apre una porta davanti a noi e tu non sai chi c’è dietro, anche se sai che molto probabilmente passerai i successivi 20-30 minuti sopra di lei, nudo di tutto punto e con un’estremità DENTRO le sue carni.
Io ci provo a starne lontano, ma quel brividino, ve lo confido, ogni tanto devo provarlo.
E ultimamente sempre di più, visto che per vari motivi qua si tromba poco ma di un poco che più poco non si può: io capisco tutte le ragioni del mondo delle donne, per carità, ci sono motivi che vanno oltre ogni più valida scusa, eventi che rendono impossibile il rapporto (se non orale) e bla bla bla.
Possiamo snocciolare 1000 ragioni al mondo ma una cosa rimane scolpita nella roccia: se io non trombo almeno un giorno si e uno no, sto male (anzi arrotonderei a 4 volte a settimana, che magari nel weekend ci scappa la doppietta).
Non male fisicamente, sia chiaro (almeno non troppo), ma un male psicologico, che poi ti ritrovi ad andare in giro in auto e guardare come un lupo le donne dai 18 ai 65 (se messe bene), a voltarti ogni volta che passa una che abbia più di una mano scoperta (e figurarsi adesso che inizia il caldo) e a vergognarti mentre stai facendo fantasie su quella ragazzina che sta passando davanti a te, quando realizzi che avrà al massimo 16 anni ma una faccia e un atteggiamento da troia navigata.
Addirittura ti ritrovi a fermarti alle striscie pedonali come il più ligio degli olandesi: non già per chissà quale alto principio civico, quanto per guardare il culo a quelle che attraversano (e magari sperare che ti facciano un cenno di ringraziamento, che già quasi basterebbe per sentire movimenti sospetti tra le gambe).
Insomma, è preso dal bisogno che ieri pomeriggio ho telefonato alla nostra Annabella e questo, fratelli, lo dovete intendere come uno spasmo da astinenza.
E’ quindi più un grido di aiuto che non una telefonata vera e propria quella che mi convince a fermarmi a Senigallia, zona Piazza Diaz (che tante soddisfazioni mi diede in passato), mentre sono circa le 17.
Al telefono la spagnolita sembrava felice di somministrarmi la dose di cui avevo bisogno, e anzi mi aveva tranquillizzato, con quel suo accento piacevole su un ottimo italiano.
Arrivo in zona, e siamo in una viuzza defilata che staziona parallela a via Podesti: l’ingresso è vicino ad un ponte, relativamente riparato da occhi indiscreti ma d’estate con un discreto passeggio di chi attraversa per andare in spiaggia.
Oggi comunque di bagnanti ce ne sono pochi, vuoi che la stagione è appena iniziata e vuoi che è martedì, quindi mi fiondo dentro al minuscolo cancello e aspetto che mi si apra il portone.
La location è un modesto appartamento a due piani nel quale sono stati ricavati 3 o 4 PICCOLISSIMI loculi dotati di camera, cucinino, bagno e poco altro; quello che interessa me sta al primo piano, quindi scale strette e ripide e zero possibilità di raggiungere la camera per gli amici a 2 ruote.
Annabella mi aspetta dietro la porta, la luce è molto fioca e appena entro siamo già in camera: lei indossa solo mutande e reggiseno e mi aspetta a braccia aperte come a dirmi “ti vado bene”?
Il sorriso sulle sue labbra per un attimo mi distrae dalla lumata iniziale nella quale, in un nanosecondo, esamino la mercanzia e decido il da farsi (sempre considerando che l’asticella della qualità è due tacche sotto la decenza).
Pur nell’oscurità noto che la donzella, che si professa giovine, in realtà giovine non lo è più e da tempo: saremo sulla 40ina, il viso è grazioso ma non bello, con i segni di chi porta i suoi anni con dignità e senza voler fermare il tempo.
Fisicamente saremo sul metro e 70, gambone un pò più che abbondanti e fianchi larghi, un bel culo “importante” sebbene non troppo eccessivo, pancetta molle ma non esageratamente, seno una 4° discretamente portato, pelle scura e morbida.
Non ci penso due secondi a rimanere e mi faccio snocciolare il menù, che non comprende piatti à la carte ma due menù turistici, ovvero quelli descritti in scheda: provo a trattare per 70 il menu completo e lei accetta, ma alla fine ripiego sul classico cinquantino, che la contrattazione l’avevo fatta giusto per vedere dove si poteva arrivare, hai visto mai che tra i lettori ci sia un affezionato del culetto che proprio non può farne a meno?
Da questo punto in poi sarà una mezz’oretta in cui abbiamo chiacchierato, in cui lei mi ha prima lavato sul bidet poi si è lavata (100 punti guadagnati), in cui ci siamo rivoltati nel letto e abbiamo cominciato a baciarci con chilometri di lingua (all’inizio ignorando l’odore di fumo nel suo alito, non troppo fastidioso per me), in cui mi ha sorpreso con uno splendido bbj (seppur non troppo prolungato), in cui ci siamo divertiti in un acrobatico 69 (dove ho potuto rimirare ed assaggaire tutta la sua attrezzatura da lavoro, che ero sicuro fosse sfondata a dovere invece mi sono dovuto ricredere, trovandomi davanti ad un culetto largo ma non eccessivamente e una patatina bella e profumata, tra l’altro anche molto buona di sapore che sarebbe bastata una spolverata di pecorino romano e avrebbe fatto invidia ad un piatto di Carlo Cracco), in cui lei mi ha chiesto se volevo “scopare”, in cui ho declinato la pecorina per non farla stare troppo comoda (e soprattutto non avrei potuto continuare a limonare), in cui abbiamo fatto un paio di posizioni con lei sopra di me e io sopra di lei e mai un secondo che abbiamo smesso di baciarci come due liceali (e io a morderla delicatamente nel collo facendogli venire la pelle d’oca) , in cui alla fine ho terminato alla missionaria, pompando più forte possibile mentre lei si sgrilllettava come un ossèsso, e questo non poteva che farmi piacere.
Sicchè alla fine, tutti belli e sudati, ci diamo una lavata in bagno e continuiamo a chiacchierare, mentre cerco di togliermi dalla bocca e dal corpo l’odore dell’olio Johnson di cui lei è tutta impanata (occhio fratelli, quella merda è tutt’altro che inodore!!).
Lei comunque mi confida che rimarrà qui fino al 15 giugno per poi partire per la Spagna e tornare verso settembre: purtroppo non è riuscita a trovare appartamenti in affitto ed è costretta a saltare la “stagione lavorativa” nelle nostre lande, e devo dire che è un gran peccato.
Lavora inoltre fino a tarda notte, ma dopocena solo con gente che conosce o che sembra tranquilla al telefono, giacchè ha avuto esperienze con ubriachi molesti e persone poco raccomandabili.
Ci salutiamo e me ne esco dopo circa 30 da quando sono entrato, e sento che ho avuto quello di cui avevo bisogno; lei non è una velina ne una fica spaziale, sappiatelo, ma una persona che mantiene quello che promette, anche se un filino di fretta nel bbj l’ha avuta.
In questa che è stata tutt’altro che una scopata memorabile, c’è però stata partecipazione e c’è stato relax, senza guardare l’orologio, senza cellulari che squillano e sono convinto che se gli avessi chiesto di stare ancora al bbj non mi avrebbe fatto problemi; il tutto, importante, con un sincero sorriso sulle labbra (quando non erano impegnate ad armeggiare con altro!).
Mi incammino dunque verso l’auto bello soddisfatto soprattutto per l’atmosfera del rapporto e mi sento degnamente svuotato, fisicamente e psicologicamente.
Senonchè, mentre attraverso la strada…oddìo….guarda che fica quella monella sul marciapiede…avrà 18-19 anni, un culo di marmo, due tette che gli sbattono in bocca e 15 centrimeti quadrati di vestiti addosso.
O cazzo…sento ancora qualcosa che si muove di sotto….
Il mostro si è saziato, me non ne avrà per molto…..
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