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Sono stato lo scorso anno a Okinawa, sull’isola principale, per l’occasione ero di ritorno da una escursione fatta con la barca sulle isole Kerama, che si trovano a un’ora circa di distanza da Naha, la città principale.
Nella zona di Matsuyama, vicino all’area portuale, la sera ci sono molte soapland (credo si chiamino così), con altrettanti gestori che invitano i passanti a usufruire dei loro servizi.
Non avevo trovato molte informazioni su Internet, quindi è stata una cosa abbastanza improvvisata, e devo dire che inizialmente, almeno per chi non è molto avvezzo alle zone a luci rosse, camminare da solo per questi vicoli non sembrava essere molto rassicurante, tuttavia ci si rende presto conto di essere sempre in territorio giapponese, quindi nonostante qualche difficoltà di comunicazione ho trovato persone molto cordiali con cui ho potuto parlare e che mi hanno spiegato come funzionano questi locali.
Non sembra neanche esserci la tipica selezione all’ingresso che vieta agli stranieri qualsiasi tipo di servizio, come accade a Tokyo o nelle maggiori città giapponesi.
Inoltre, alcuni di questi locali mostrano un depliant con le ragazze, i prezzi e i servizi scritti chiaramente, è possibile trattare leggermente sul prezzo, e il tutto sembra essere sicuro e senza sovrapprezzi per stranieri.
L’unico contro, se così possiamo dire, è che queste soapland sembrano essere l’unica tipologia di locali presenti in zona.
Io mi fermo al Prime, dove uno dei gestori mi fa vedere uno di questi depliant con le ragazze, e dopo una breve trattativa sul prezzo (se non sbaglio 15.000 ¥ per un’ora) mi accompagna in un altro edificio poco distante, dove salgo le scale e vengo accolto dalla ragazza scelta in questa stanza piuttosto grande.
Lei molto giovane, molto bella, e parla anche un timido inglese.
Non mi dilungo molto su questa parte, perché credo che sia abbastanza standard per questo tipo di posti: in pratica la ragazza ci spoglia e ci aiuta a lavarci prima con una doccia seduti su uno sgabello, e poi insieme nella vasca.
In seguito si passa al letto, e a tutto ciò che viene dopo.
Dopo una piacevole esperienza, saluto la ragazza, e passo a salutare il ragazzo che mi aveva accompagnato, per poi proseguire sulla via di casa.
Non avrei molto altro da aggiungere: esperienza piuttosto piacevole, provato due volte, mentre le raccomandazioni sono sempre le solite, ovvero di rispettare le regole, essere discreti, educati, e se avete la macchina di pianificare il parcheggio un po’ fuori dall’area, perché nonostante ci siano dei parcheggi (tutti a pagamento) le strade sono piuttosto strette ed è difficile orientarsi, quindi è meglio parcheggiare un po’ più distanti se volete arrivare in zona.
Nella zona di Matsuyama, vicino all’area portuale, la sera ci sono molte soapland (credo si chiamino così), con altrettanti gestori che invitano i passanti a usufruire dei loro servizi.
Non avevo trovato molte informazioni su Internet, quindi è stata una cosa abbastanza improvvisata, e devo dire che inizialmente, almeno per chi non è molto avvezzo alle zone a luci rosse, camminare da solo per questi vicoli non sembrava essere molto rassicurante, tuttavia ci si rende presto conto di essere sempre in territorio giapponese, quindi nonostante qualche difficoltà di comunicazione ho trovato persone molto cordiali con cui ho potuto parlare e che mi hanno spiegato come funzionano questi locali.
Non sembra neanche esserci la tipica selezione all’ingresso che vieta agli stranieri qualsiasi tipo di servizio, come accade a Tokyo o nelle maggiori città giapponesi.
Inoltre, alcuni di questi locali mostrano un depliant con le ragazze, i prezzi e i servizi scritti chiaramente, è possibile trattare leggermente sul prezzo, e il tutto sembra essere sicuro e senza sovrapprezzi per stranieri.
L’unico contro, se così possiamo dire, è che queste soapland sembrano essere l’unica tipologia di locali presenti in zona.
Io mi fermo al Prime, dove uno dei gestori mi fa vedere uno di questi depliant con le ragazze, e dopo una breve trattativa sul prezzo (se non sbaglio 15.000 ¥ per un’ora) mi accompagna in un altro edificio poco distante, dove salgo le scale e vengo accolto dalla ragazza scelta in questa stanza piuttosto grande.
Lei molto giovane, molto bella, e parla anche un timido inglese.
Non mi dilungo molto su questa parte, perché credo che sia abbastanza standard per questo tipo di posti: in pratica la ragazza ci spoglia e ci aiuta a lavarci prima con una doccia seduti su uno sgabello, e poi insieme nella vasca.
In seguito si passa al letto, e a tutto ciò che viene dopo.
Dopo una piacevole esperienza, saluto la ragazza, e passo a salutare il ragazzo che mi aveva accompagnato, per poi proseguire sulla via di casa.
Non avrei molto altro da aggiungere: esperienza piuttosto piacevole, provato due volte, mentre le raccomandazioni sono sempre le solite, ovvero di rispettare le regole, essere discreti, educati, e se avete la macchina di pianificare il parcheggio un po’ fuori dall’area, perché nonostante ci siano dei parcheggi (tutti a pagamento) le strade sono piuttosto strette ed è difficile orientarsi, quindi è meglio parcheggiare un po’ più distanti se volete arrivare in zona.
