RIFERIMENTO INTERNET http://www.escortforumit.com/accompagna ... atrice-MI/
CITTA DELL'INCONTRO:Milano
NOME INSERZIONISTA: Beatrice
NAZIONALITA': Brazil
ETA': 30/35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto patinate e parzialmente vere
SERVIZI OFFERTI: FK e Anal non richiesti,
RATE DI PARTENZA: 1 h. x 250
RATE CONCORDATO: 1 h. x 200
DESCRIZIONE FISICA: discreta ragazza, fisico proporzionato
ATTITUDINE: buona volontà , rate eccessivo
REPERIBILITA': facile da contattare, difficoltà di parcheggio
LA MIA ESPERIENZA:
[justify:1bbqcave]Solo. Come uno stronzo. Ancora una volta, per l’ennesima volta, sono solo. Sto cominciando a realizzare che forse non sono fatto per questa vita. O questa vita non è fatta per me. Non riesco a metabolizzare l’ultimo pacco preso, con quella stronza di loft di mezza tacca. Maledetta puttana. Certo, è vero anche il fatto che con la mia indolenza ho fatto di tutto per agevolarle il compito. A volte penso di essere troppo buono (o troppo pirla, dipende dai punti di vista) e accondiscendente, e allora succede che quando finisco in balia di qualche girl un po’ scafata con il pelo sullo stomaco, passo alla cassa a pagare il relativo dazio. Cerco di capire cosa posso fare per farmi passare questo senso di malessere, di oppressione che mi attanaglia allo stomaco. Un’antica regola, vecchia come il mondo, mi viene in soccorso: chiodo scaccia chiodo.
Per non sbagliare, decido di andare sul sicuro. Voglio una brasiliana, una che insomma ci metta un po’ di vèrve e passione, e non mi faccia pentire di aver messo le mani al portafoglio. La mia scelta ricade su Beatrice.
La matrice mi pare quella classica della garota brasileira. Le foto pubblicate sui vari siti, me la fanno sembrare idonea al compito alla quale si deve accingere, e cioè quello di togliermi di dosso questo senso di depressione post-pacco da escort. Al telefono è gentile, la sua voce rassicurante, mi propone un rate non esattamente a buon mercato, ma mi assicura di essere molto disponibile. Il mio senso di punter pizzica leggermente, come volesse avvisarmi che non sarà esattamente così. Riesco tuttavia a strappare un piccolo sconto, anche se non insisto più di tanto, a volte per voler tirare troppo la corda, si finisce per spezzarla, e non voglio, ho bisogno di un po’ di calore umano, possibilmente femminile. Riceve in zona Farini, in un contesto più che dignitoso, anzi decisamente di buon livello. Le possibilità di parcheggio rasentano lo zero virgola zero periodico assoluto, ma non è un mio problema.
Entro nel suo appartamento e la vedo. Resto in parte deluso, non perché sia brutta, al contrario, ma devo ammettere che lo sforzo prodotto dal fotografo per farla risultare una mega figa dea del sesso, deve essere stato formidabile. Per carità , fisico proporzionato, carina in viso, una vaga somiglianza con Aida Yespica, ma è piccola di statura e ben lontana da quel tronco di figa che giganteggia in quelle foto. E’ gentile e fa di tutto per mettermi a mio agio. Chiedo se posso docciarmi. “Tesoro, fai come fossi a casa tua!†. In effetti, non vedevo l’ora di liberarmi degli indumenti per infilarmi nella doccia e ritemprarmi le membra. Le chiedo se vuole raggiungermi sotto l’acqua. Dopo qualche timido tentativo di resistenza, acconsente. La prendo per i fianchi e la avvicino a me. La sua pelle sprigiona un buon odore naturale. Il corpo ambrato e imperlato d’acqua di Beatrice, non tarda a svegliare i miei sensi. Mi afferra con una mano il cazzo e comicia a masturbarmi lentamente, mentre con l’altra mi massaggia delicatamente lo scroto. Comincio a sfiorarle il viso con le labbra e le succhio il il collo, sotto la base del mento. Ottengo l’effetto sperato. Lei si abbassa senza mollare la presa e comincia a succhiarmi il cazzo con calma e perizia. La vista comincia ben presto ad annebbiarsi e le gambe iniziano a vacillare, anche il resto del mio corpo comincia a fremere. La fermo e la sollevo da terra, ci asciughiamo rapidamente e ci fiondiamo a letto. “Cosa ti piace fare, Eddy?†Mi approprio della sua sorca e la lecco avidamente. Profuma di prodotto da igiene intima misto a urina. Si vede che ha pisciato poco prima dell’incontro. Il connubio tra i due odori non mi infastidisce. Mi insinuo fra i peli che circondano il pube. Le sfioro le grandi labbra bagnate d’umore e mi soffermo a più riprese sul clito. “che boccaaaa, basta, mi fai venireee…â€. La giro e la prendo a pecos e la stantuffo senza pietà . Gira il volto di 45 gradi e mi bisbiglia qualcosa di incomprensibile in portoghese. Comincia a roteare il bacino compiendo dei cerchi immaginari, incontrandomi a metà strada per provare maggior piacere. La furbona con molto mestiere, fa passare una mano sotto, agguantadomi le palle e strizzandomele, accentuando il mio piacere, ma anticipando ahimè i tempi dell’eiaculazione. Le ordino di stare ferma e non muoversi, mi sfilo da lei, mi scappuccio e le vengo copiosamente sulla schiena. Si gira verso di me e mi guarda con aria soddisfatta. Va in bagno a lavarsi, poi viene il mio turno. Nel poco tempo che resta per il social time, mi fa i complimenti di rito e mi lascia il suo numero di cellulare privato. La ringrazio. Saluti e baci. Per strada l’aria è frizzante e io mi sento un po’ più leggero. Prendo il cellulare, seleziono rubrica, nome Beatrice, tasto cancella. Quella strizzata di palle mi è proprio rimasta sullo stomaco.[/justify:1bbqcave]
CITTA DELL'INCONTRO:Milano
NOME INSERZIONISTA: Beatrice
NAZIONALITA': Brazil
ETA': 30/35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto patinate e parzialmente vere
SERVIZI OFFERTI: FK e Anal non richiesti,
RATE DI PARTENZA: 1 h. x 250
RATE CONCORDATO: 1 h. x 200
DESCRIZIONE FISICA: discreta ragazza, fisico proporzionato
ATTITUDINE: buona volontà , rate eccessivo
REPERIBILITA': facile da contattare, difficoltà di parcheggio
LA MIA ESPERIENZA:
[justify:1bbqcave]Solo. Come uno stronzo. Ancora una volta, per l’ennesima volta, sono solo. Sto cominciando a realizzare che forse non sono fatto per questa vita. O questa vita non è fatta per me. Non riesco a metabolizzare l’ultimo pacco preso, con quella stronza di loft di mezza tacca. Maledetta puttana. Certo, è vero anche il fatto che con la mia indolenza ho fatto di tutto per agevolarle il compito. A volte penso di essere troppo buono (o troppo pirla, dipende dai punti di vista) e accondiscendente, e allora succede che quando finisco in balia di qualche girl un po’ scafata con il pelo sullo stomaco, passo alla cassa a pagare il relativo dazio. Cerco di capire cosa posso fare per farmi passare questo senso di malessere, di oppressione che mi attanaglia allo stomaco. Un’antica regola, vecchia come il mondo, mi viene in soccorso: chiodo scaccia chiodo.
Per non sbagliare, decido di andare sul sicuro. Voglio una brasiliana, una che insomma ci metta un po’ di vèrve e passione, e non mi faccia pentire di aver messo le mani al portafoglio. La mia scelta ricade su Beatrice.
La matrice mi pare quella classica della garota brasileira. Le foto pubblicate sui vari siti, me la fanno sembrare idonea al compito alla quale si deve accingere, e cioè quello di togliermi di dosso questo senso di depressione post-pacco da escort. Al telefono è gentile, la sua voce rassicurante, mi propone un rate non esattamente a buon mercato, ma mi assicura di essere molto disponibile. Il mio senso di punter pizzica leggermente, come volesse avvisarmi che non sarà esattamente così. Riesco tuttavia a strappare un piccolo sconto, anche se non insisto più di tanto, a volte per voler tirare troppo la corda, si finisce per spezzarla, e non voglio, ho bisogno di un po’ di calore umano, possibilmente femminile. Riceve in zona Farini, in un contesto più che dignitoso, anzi decisamente di buon livello. Le possibilità di parcheggio rasentano lo zero virgola zero periodico assoluto, ma non è un mio problema.
Entro nel suo appartamento e la vedo. Resto in parte deluso, non perché sia brutta, al contrario, ma devo ammettere che lo sforzo prodotto dal fotografo per farla risultare una mega figa dea del sesso, deve essere stato formidabile. Per carità , fisico proporzionato, carina in viso, una vaga somiglianza con Aida Yespica, ma è piccola di statura e ben lontana da quel tronco di figa che giganteggia in quelle foto. E’ gentile e fa di tutto per mettermi a mio agio. Chiedo se posso docciarmi. “Tesoro, fai come fossi a casa tua!†. In effetti, non vedevo l’ora di liberarmi degli indumenti per infilarmi nella doccia e ritemprarmi le membra. Le chiedo se vuole raggiungermi sotto l’acqua. Dopo qualche timido tentativo di resistenza, acconsente. La prendo per i fianchi e la avvicino a me. La sua pelle sprigiona un buon odore naturale. Il corpo ambrato e imperlato d’acqua di Beatrice, non tarda a svegliare i miei sensi. Mi afferra con una mano il cazzo e comicia a masturbarmi lentamente, mentre con l’altra mi massaggia delicatamente lo scroto. Comincio a sfiorarle il viso con le labbra e le succhio il il collo, sotto la base del mento. Ottengo l’effetto sperato. Lei si abbassa senza mollare la presa e comincia a succhiarmi il cazzo con calma e perizia. La vista comincia ben presto ad annebbiarsi e le gambe iniziano a vacillare, anche il resto del mio corpo comincia a fremere. La fermo e la sollevo da terra, ci asciughiamo rapidamente e ci fiondiamo a letto. “Cosa ti piace fare, Eddy?†Mi approprio della sua sorca e la lecco avidamente. Profuma di prodotto da igiene intima misto a urina. Si vede che ha pisciato poco prima dell’incontro. Il connubio tra i due odori non mi infastidisce. Mi insinuo fra i peli che circondano il pube. Le sfioro le grandi labbra bagnate d’umore e mi soffermo a più riprese sul clito. “che boccaaaa, basta, mi fai venireee…â€. La giro e la prendo a pecos e la stantuffo senza pietà . Gira il volto di 45 gradi e mi bisbiglia qualcosa di incomprensibile in portoghese. Comincia a roteare il bacino compiendo dei cerchi immaginari, incontrandomi a metà strada per provare maggior piacere. La furbona con molto mestiere, fa passare una mano sotto, agguantadomi le palle e strizzandomele, accentuando il mio piacere, ma anticipando ahimè i tempi dell’eiaculazione. Le ordino di stare ferma e non muoversi, mi sfilo da lei, mi scappuccio e le vengo copiosamente sulla schiena. Si gira verso di me e mi guarda con aria soddisfatta. Va in bagno a lavarsi, poi viene il mio turno. Nel poco tempo che resta per il social time, mi fa i complimenti di rito e mi lascia il suo numero di cellulare privato. La ringrazio. Saluti e baci. Per strada l’aria è frizzante e io mi sento un po’ più leggero. Prendo il cellulare, seleziono rubrica, nome Beatrice, tasto cancella. Quella strizzata di palle mi è proprio rimasta sullo stomaco.[/justify:1bbqcave]