Trans Carla trav 3512227386

Registrato
8 Giugno 2014
Messaggi
16
Reaction score
87
ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3512227386 - 35122273xx
Riferimento internet (link): ♥️ novita in citta la vera e unica bellatrans🌟 il tuo godimento fino alla fine🌟 == regina dei 69 intensi, gola profonda, | Megaescort
Conformità dell'annuncio: Assoluamente no!
Città dove è avvenuto l'incontro: Mestre

DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della trans: Carla? Diana? A volte non lo mette negli annunci
Nazionalità: Sud americana
Età apparente: Non ho chiesto, ad occhio over 30
Descrizione fisica: Alta, tonica
Dotazione (S,M,L,XL,XXL): M+ discretamente largo
Attitudine: Un poco sbrigativa e furba se le si lascia campo; sa essere porca se incitata
Reperibilità: Buona

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: da 50 a salire
Compenso concordato: 70
Servizi offerti: Bocca - culo
Servizi usufruiti: Bbj e anal da passivo
Durata dell'incontro: 30 minuti door o door

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: Strisce blu
Igiene dei locali: decente
Presenza di barriere architettoniche: Una rampa di scale

LA MIA RECENSIONE

Vita grama quella del trasgressore residente in aree poco metropolitane e con il tempo libero a disposizione sempre contato. La maggior parte delle mie ricerche spesso e malvolentieri si concludono in una sega per sfinimento e appuntamento per la seguente caccia rimandato ad altra data. Dribblando le modelle "tipo instagram", che non mi appassionano o le esercenti che operano in zone a me non comode o ad altissimo livello di sgamo, il campo è sempre più ristretto. Mettiamoci anche che alle volte sono pervaso da desideri più particolari ed il livello di difficoltà sale. Ed è proprio questo il caso che vengo a raccontare.

Causa sosta pandemica mi sono reso conto che sono passati due anni e mezzo dall'ultima volta che ho praticato sesso anale da passivo. La voglia di tornare a provare quelle sensazioni fa sempre più da padrone nelle mie ricerche, ma il profilo più adatto per questa mia esigenza tardava a palesarsi. Ci sono le già testate (e recensite) Malena e Shakira presenti in zona, buone riserve in caso di "necessità", ma cerco sempre qualcosa di nuovo. Rosi la sicula, che tanto avrei voluto incontrare con il suo strap-on doppio (per il piacere anche di chi lo indossa) fa solo delle apparizioni sporadiche e mai nel momento a me giusto. Faccio un paio di interviste telefoniche a trans che per motivi vari non mi hanno convinto del tutto; sto quasi per ripiegare su Malena quando, dal solito sito di riferimento più aggiornato (anche se pieno di foto fasulle), noto qualcosa che smuove il mio interesse. Annoto il numero di telefono e mi lancio in una ricerca di informazioni. Il caso vuole di trovarle proprio in questo sito; ma le risposte non del tutto entusiasmanti.


Il buon Crin ne ha smascherato la non identità; bene! Anzi no... Cosa fare?

Sono curioso e chiamo. Male che vada avrò perso solo un minuto di telefonata. Risponde, voce artefatta ma è logico. Ho davvero voglia e decido di rischiare; so quello che cerco; anche se si tratta di un(a) trav a me fa poca differenza.

Da qui in poi mi rivolgerò riguardo all'esercente facendone riferimento al femminile; nel rispetto del ruolo che vorrebbe interpretare.

Ci diamo appuntamento da li ad una mezz'oretta; zona Parco Ponci, quindi abbastanza in centro. Avviso del mio arrivo; mi dice di aspettare alcuni minuti, mi richiamerà con un altro numero (che ad una successiva ricerca in internet non apparirà in alcun annuncio, quindi evito di rivelarlo; credo sia giusto così). Attendo gironzolando e più passano i minuti e più sono tentato di spegnere il "telefono del mandrillo" ed andarmene. Chiama, è pronta. "Due minuti e sarò li sotto", rispondo.

La richiamo e viene ad aprirmi il portone della palazzina. Solita porta che si apre e nessuno in vista; una voce che mi invita... un film visto tantissime volte. Entro nella penombra dell'atrio.

Si profila davanti a me una figura alta circa un metro e 85, possente ma aggraziata nei suoi (pochi) abiti femminili; quelli da lavoro. Mascolina in viso ma decisamente una persona curata. Ci salutiamo cordialmente con baci sulle guance e mi invita a salire le scale. "Dopo di te" le dico. "ti seguo più che volentieri ". Sorride e va avanti. Anche se con poca luce, mi dedico alla visione del suo culo che si accinge, passo dopo passo, alla salita di quei gradini. Credo di trovarmi un complesso di camere ad uso turistico. Entriamo nel suo ambiente. Di reale alle foto dei suoi annunci c'è solo il colore della pelle, spero lo sia anche la dimensione del suo cazzo; ho voglia di godermela. Si avvicina, le sfioro il pacco e le chiedo come sta messa sotto. "Bene" mi risponde sorridendo. La stanza è un po' troppo oscurata per i miei gusti; anche se si tratta di una trav mi piacerebbe vederla meglio. Accende una tenue luce nel bagno attiguo, ma è ancora insufficiente. Le chiedo se può fare di più. Inizialmente vorrebbe aprire di poco la sfesa della finestra, ma ci ripensa adducendo la scusa di occhi indiscreti (?) e che non le piace farlo con troppa luce. Non insisto.

Arriva la questione economica: al telefono mi aveva anticipato bocca/culo 50 euro e lì rilancia che se le davo qualcosa di più avremmo fatto una cosa per bene e più tranquilla. "E quanto di più?" domando sorridendo. "Duecento, per una cosa con calma" mi dice sorridendo/sogghignando. "Ah, non sono così di calma", rispondo in maniera quasi sarcastica. Propongo settanta con orale scoperto, che era la cifra che avevo in tasca. Accetta la proposta, incassa e si reca fuori dalla stanza per depositare. Torna e cominciamo a spogliarci. Le chiedo se può togliersi tutto, anche il top; noto un riflesso di disappunto nella sua espressione ma prima che possa tramutarsi in parole aggiungo subito che per me non ha importanza se a il seno piccolo, ma che mi piace baciare i capezzoli. Non fa storie e si spoglia del tutto. Via le coppe imbottite e libertà ad un torace grosso quanto il mio ma totalmente glabro. Come promesso, una volta sul letto, bacio lecco e succhio i suoi capezzoli, di dimensione normale maschile e comincio a maneggiare la sua asta. Gradisce. Azzardo la richiesta se possiamo baciarci. Acconsente. Cominciamo a baciarci a stampo, tento incursioni con la lingua ma senza ricevere risposta ma neanche rifiuto. Non forzo la situazione e decido di scendere verso l'oggetto del desiderio; ben depilato e pulito, nessuno strano odore o sapore sgradevole. Ne sono sollevato. Prende forma e promette bene, non quanto speravo ma almeno la dimensione è interessante; una M abbondante ed una buona larghezza. Lo sondo misurandolo fino alla gola con alcuni affondi anche se non ha ancora raggiunto la giusta consistenza. Vorrei essere ricambiato; fa per prendere un condom ma la fermo. "Avevamo detto orale scoperto" le ricordo. "Non voglio che mi sborri in bocca" mi risponde. "Tranquilla, voglio sborrare con te dentro il mio culo", dico rivelando le mie intenzioni. Prende le salviette umidificate e mi pulisce il sesso; ne chiedo una per par condicio e gliela passo tra le chiappe casomai volessi praticargli un rimming. Si riparte con un 69 messi di fianco, lei che comincia a succhiarmelo in maniera sempre più lanciata ed io che rendo omaggio anche ai gioielli di famiglia e al tesoro nascosto tra le natiche. Apprezza i miei riguardi e accelera la sua pratica orale, forse dimenticando che non voleva che le sborrassi in bocca... o se ne stava semplicemente fregando della cosa solo per farmi capitolare prima. Ma ho le idee chiare e la invito ad andarci piano. "Voglio venire mentre mi scopi". "Non sono ancora pronta" mi risponde. Le chiedo come posso aiutarla. "Leccami i capezzoli". Eseguo, mentre lei comincia una manovra a supporto manuale su se stessa. Passano neanche venti secondi ed è pronta. Si alza e rimanendo sul letto ma verso il bordo si ingoldona. Volendo evitare la posizione (che detesto, in quanto troppo distaccata) di me a pecora con il culo quasi fuori e il montatore di turno ad inforcarmi restando in piedi dietro di me, mi posiziono a centro letto e la invito nel prendermi alla missionaria; tranquillizzandola che mi sono accuratamente "pulito dentro". Cosa che faccio a prescindere, al di là della natura di qualsiasi "incontro" io vada a fare... non si sa mai quale piega possa prendere.

Capisce e sorride complice. Alzo le gambe, mi aiuta e nel mentre lo punta. Due anni e mezzo che nessuno "bussava" alla mia porta di servizio... maledetto distanziamento sociale. Entra, piano e guidata da me. Si, ce l'ha abbastanza largo; almeno così avverto anche se ho fatto un piccolo training con dildo il giorno prima, in visione di un incontro particolare. Una volta dentro del tutto facciamo una breve pausa dove io approfitto nell'allargarmi meglio le chiappe e lei ad allungarsi verso i fazzoletti da darmi quando vorrò sborrare. Partiamo con vigore lento ma crescente. Sento tutta la sua larghezza dentro di me; brucia quel tanto che serve per apprezzarla, ma non arriva fino in fondo. La invito a farlo, fino alle palle. Sbatte forte e mi piace, la incito ad incularmi pizzicandogli i capezzoli. Gradisce e me lo fa sentire. Parto con la mano ma mi fermo poco dopo; voglio concedergli un poco della mia sottomissione che tanto eccita alcune mie fantasie. Mi giro e mi metto in posizione. "Dai, monta!. Non se lo fa dire due volte. Poggia la pianta del piede sul letto per darsi più spinta, entra diretta e parte. Provo ancora tutta la circonferenza del suo cazzo penetrare in me, ma decisamente meno la lunghezza; avverto una fase sensoriale in tono minore rispetto a prima . "Peccato" penso e vado di mano nel segarmi mentre subisco questa cavalcata; ma senza fretta.

Fase conclusiva dell'incontro abbastanza vuota, con social quasi zero. Veloce uso del bagno, almeno per sciacquarmi la bocca e lavarmi le mani; vestizione ancora nella penombra. Mi accompagna giù dalla rampa di scale, partirà di li a pochi giorni ma tornerà tra un mese circa. Non so se esserne contento oppure no, normalmente, se non per trascurabile necessità, preferisco non saziarmi mai dallo stesso piatto cui ho già mangiato, anche se il "ristorante" è buono. Ci salutiamo con un bacio a stampo sulla bocca e via, per la strada illuminata ma abbastanza deserta vista l'ora di pranzo.
 
Alto