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C'era una volta un ragazzo, solitamente freddo, distaccato e disilluso, che stava attraversando un momento un po' delicato in famiglia (e anche al lavoro). Questa serie di circostanze lo avevano un po' messo a terra psicologicamente, minando seriamente la sua autostima e la sua forza d'animo. In quel periodo questo ragazzo aveva preso a frequentare un centro massaggi sul confine, e, nello specifico, una massaggiatrice che gli sembrava un po' diversa da tutte le altre... il ragazzo aveva frequentato pay e anche altri centri massaggi (da un po' di anni), ma quella ragazza lì gli sembrava davvero diversa... era diversa perché aveva gli occhi grandi, la faccia pulita e una voce da bambina. Sembrava una che non c'entrasse niente con quel mondo. Una faccia acqua e sapone.
Massaggio dopo massaggio, il ragazzo iniziava a creare una certa complicità. La massaggiatrice si concedeva un po' di più. Qualche scherzo, qualche sorriso. Ma tanti inviti a cena o a fare una passeggiata gentilmente declinati perché "il lavoro non si mischia con la vita privata".
Un giorno, uno dei tanti, la massaggiatrice gli diede il suo numero di telefono e il ragazzo pensò che forse avrebbe potuto parlarci, un giorno, finalmente, come voleva lui, senza l'incombenza del tempo che stava per finire e doveva arrivare un altro cliente...
Il ragazzo provò qualche approccio telefonico, ma stranamente, veniva quasi snobbato (messaggi senza risposta, chiamate rifiutate, etc...)... gli sembrava strano perché di persona succedeva l'opposto...
Un giorno il ragazzo vide l'annuncio di una escort (nella stessa zona di base, ma anche in altre città italiane)... la ragazza in foto era proprio identica alla "sua" massaggiatrice...
Strano, pensò... non poteva essere proprio lei...
Passò qualche settimana e apparse una recensione (che si riferiva a due anni prima)... in cui il cliente descriveva la escort (ucraina ma viveva in slovenia)... descriveva le sue parole e i suoi movimenti durante l'orgasmo... descriveva altri particolari... che solo lui conosceva... era proprio lei... ora però non faceva più la escort, aveva smesso da un anno circa.
D'improvviso gli vennero in mente tutte le città che quella ragazza aveva girato in Italia, tutti i posti lussuosi che conosceva... di cui lei gli aveva parlato...
Il ragazzo decise di andare un'ultima volta a fare l'ultimo massaggio prima di salutarla per sempre. Volle un vero massaggio... pulito... normale...
Poi l'abbracciò forte per l'ultima volta.
Forse quella ragazza voleva mettere una pietra sul proprio passato, forse si era creata una vita più pulita, forse non voleva si sapesse più in giro quello che era stato...
Qualche giorno dopo, comunque, le inviò un messaggio in cui le chiese se lei fosse stata quella persona. Lei non rispose. Non rispose proprio più. Addirittura... lo bloccò per sempre. In maniera cinica, senza un ultimo saluto, senza la soddisfazione di una risposta, di un pensiero...
Il ragazzo si sentì stupido. Aveva confuso la plastica colorata con l'oro... come aveva potuto, proprio lui, avere un tale abbaglio. Ma in fondo, pensò, era stato meglio così... pensando a quello che sarebbe potuto succedere se quella complicità si fosse trasformata in qualcosa di più.
Sarebbe stato peggio, molto peggio....
E così il ragazzo promise a se stesso che mai più avrebbe fatto un tale errore di valutazione. In fondo è così che va la vita. In tutti gli ambiti. Do ut des. Dimmi il prezzo e dammi quel che cerco che domani non ti conosco più...
Massaggio dopo massaggio, il ragazzo iniziava a creare una certa complicità. La massaggiatrice si concedeva un po' di più. Qualche scherzo, qualche sorriso. Ma tanti inviti a cena o a fare una passeggiata gentilmente declinati perché "il lavoro non si mischia con la vita privata".
Un giorno, uno dei tanti, la massaggiatrice gli diede il suo numero di telefono e il ragazzo pensò che forse avrebbe potuto parlarci, un giorno, finalmente, come voleva lui, senza l'incombenza del tempo che stava per finire e doveva arrivare un altro cliente...
Il ragazzo provò qualche approccio telefonico, ma stranamente, veniva quasi snobbato (messaggi senza risposta, chiamate rifiutate, etc...)... gli sembrava strano perché di persona succedeva l'opposto...
Un giorno il ragazzo vide l'annuncio di una escort (nella stessa zona di base, ma anche in altre città italiane)... la ragazza in foto era proprio identica alla "sua" massaggiatrice...
Strano, pensò... non poteva essere proprio lei...
Passò qualche settimana e apparse una recensione (che si riferiva a due anni prima)... in cui il cliente descriveva la escort (ucraina ma viveva in slovenia)... descriveva le sue parole e i suoi movimenti durante l'orgasmo... descriveva altri particolari... che solo lui conosceva... era proprio lei... ora però non faceva più la escort, aveva smesso da un anno circa.
D'improvviso gli vennero in mente tutte le città che quella ragazza aveva girato in Italia, tutti i posti lussuosi che conosceva... di cui lei gli aveva parlato...
Il ragazzo decise di andare un'ultima volta a fare l'ultimo massaggio prima di salutarla per sempre. Volle un vero massaggio... pulito... normale...
Poi l'abbracciò forte per l'ultima volta.
Forse quella ragazza voleva mettere una pietra sul proprio passato, forse si era creata una vita più pulita, forse non voleva si sapesse più in giro quello che era stato...
Qualche giorno dopo, comunque, le inviò un messaggio in cui le chiese se lei fosse stata quella persona. Lei non rispose. Non rispose proprio più. Addirittura... lo bloccò per sempre. In maniera cinica, senza un ultimo saluto, senza la soddisfazione di una risposta, di un pensiero...
Il ragazzo si sentì stupido. Aveva confuso la plastica colorata con l'oro... come aveva potuto, proprio lui, avere un tale abbaglio. Ma in fondo, pensò, era stato meglio così... pensando a quello che sarebbe potuto succedere se quella complicità si fosse trasformata in qualcosa di più.
Sarebbe stato peggio, molto peggio....
E così il ragazzo promise a se stesso che mai più avrebbe fatto un tale errore di valutazione. In fondo è così che va la vita. In tutti gli ambiti. Do ut des. Dimmi il prezzo e dammi quel che cerco che domani non ti conosco più...