ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3347467674
Conformità dell'annuncio: Come il Made in China
Città dove è avvenuto l'incontro: Bologna
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della girl/escort: ??
Nazionalità: Cinese
Età apparente: 25
Descrizione fisica: Altezza media, corpo discreto, bel viso
Attitudine: Serve ancora un po di rodaggio
Reperibilità: Come il Made in China
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 100
Compenso concordato 80
Servizi offerti: taciuti
Servizi usufruiti: Daty, BJ, HJ
Durata dell'incontro: 1 h
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: media
Igiene dei locali: buona
Presenza di barriere architettoniche: terzo piano
LA MIA RECENSIONE
Dopo alcune totali o parziali delusioni, tento di provare la nuova casa dei fiori sita in quel di Via Rimesse, nel quartiere San Donato. Questa zona della città oramai tra aperture e chiusure pullula di case "cinesi" in misura esponenziale. Con le informazioni prese a destra e a sinistra pare che attualmente se ne trovino in Via del Lavoro, in Via Mondo, in Via Ristori, in Via Calindri e per l'appunto in Via Rimesse. Tutte nel quartiere sopracitato. Oserei dire una concorrenza spietata tra di loro che forse non ha eguali. Roba da far impallidire la Chinatown di San Francisco, dove accedendo da Bush street varchi il Dragon's Gate ed entri nel mondo di una delle terre di mezzo più famose del pianeta.
Sicuramente le Chéngshì italiche non godono di altrettanta bellezza o fascino, ma prendendo l'esempio felsineo, possiamo affermare che hanno coperto abbondantemente quasi tutti i quartieri del capoluogo emiliano e non solo.
Ma quest'oggi, come vi dicevo siamo in Via Rimesse, antico sentiero dove era sito un tempo un caseggiato chiamato appunto Rimesse Caprara e mi trovo dinanzi ad una non recente costruzione in pietra vista dove pare che ad attendermi vi siano una o due signore o signorine dagli occhi a mandorla.
Giunto sul luogo, una volta confermata la mia presenza mi indicano il piano, ma il cancelletto non si apre, insisto ma non si apre, sono quasi tentato di provare con un calcio, ma non è certamente il caso, provo allora con quello a fianco e sono più fortunato. Riesco quindi ad accedere al cortile inerente al civico indicatomi. Le ragazze sono sulla porta e stanno ridendo, sicuramente per via del cancello: <<Cancello dulo, spingele folte! Ah, ah, ah!!>>
<<Salve, ho spinto più che potevo e non è servito. Anch'io spero di essere duro e spingere forte, brutta coppia di sozzone. Il vostro annuncio recita: ce l'hai duro....? Giusto?>>
Credo che non mi abbiano capito. Insisto.
<<In questo momento non ce l'ho proprio duro, ma voi due siete qui apposta, giusto?>>
Si guardano tra loro, shignazzano, ma indubbiamente non capiscono. Colei che gestisce la situazione è vestita come una impiegata comunale e non è disponibile assolutamente a peccare. Sarebbe comunque carina. Colei che invece è preposta alla gestione del pistolino mi sorride indicando se stessa come disponibile e pronta.
Le due pulzelle non parlano molto la nostra lingua e colei che è indubbiamente la capa si aiuta con un app dello smartphone per comunicare.
Mi lascia solo con la ragazza adibita, che mi conferma anch'essa di conoscere poco la lingua italiana. E' piuttosto carina. Ci troviamo entrambi nudi, indossando solo la mascherina. Ci abbracciamo per un lungo tempo, prima entrambi in piedi poi io seduto sul letto. Ansima, sospira, ogni tanto scende con la mano a cercare il mio birillo. Cominciando a pronunciare le mie solite stupidate le dico che una bellezza simile è penalizzata dall'indossare la mascherina perchè nasconde in buona parte il suo bellissimo viso.
Si scopre un attimo il volto.
<<Davvelo ti piaccio così?>> Annuisco e mi bacia. Indi si ricopre la bocca e riprendiamo a tubare come due adolescenti arrapati. Una volta stesa sul letto, la ricopro ancora di baci e di carezze. Le ciuccio i capezzoli e le accarezzo il monte di venere, poi mi accingo a direzionarmi in quel dolce luogo con le labbra. Lei mantiene le gambe chiuse e sul momento non capisco se è un malinteso o un diniego. Riprovo dolo qualche attimo ed ella mi offre il suo fiore. Non passa molto tempo che la ragazza riprende a sospirare e darmi quasi il ritmo col movimento del suo bacino. Mi accarezza, mi pianta le dita nella pelle e me ne stringe alcuni lembi, ma senza mai farmi un minimo di dolore. Poi cerca le mie mani per afferrarmele e stringerle tra le sue.
Penso di averla sotto controllo, ma mi fa capire che purtroppo la mia barba parzialmente incolta gli "gratta" tra le cosce e mi chiede di fermarmi. Si dice dispiaciuta, perchè a suo dire è un passatempo che le piace tantissimo. Me lo ripeterà diverse volte durante il match: <<Piace quando leccale tette e leccale figa!>>
Le chiedo allora se lo preferisce alle tagliatelle, all'aurora boreale, allo shopping in centro, agli assoli di Van Halen, etc... Lei mi risponde ogni volta muovendo la testa: <<Csì, csì, piace!>> Avrà sicuramente capito tutto!?
Le chiedo allora di esere lei a mostrarmi cosa sa fare. Rimane per qualche istante interdetta. Le indico l'augello. Sgrana gli occhi: <<Ahh, bocca, figa?>>
Che ragazza sagace. Prende un goldone e si appresta a infilarmelo. Le dico che prima apprezzerei almeno qualche ciucciatina, allorchè se ne appresta. Dopo un paio di minuti scarsi mi stendo per agevolare il suo lavoro. Si sofferma volentieri sulle palle e l'asta ma pochissimo sulla cappella. Dopo aver pazientato per qualche minuto, la giudo verso le mie preferenze, facendole capire come e cosa mi piacerebbe. Lei graziosa e gentile mi accontenta, ma dopo qualche istante torna a fare come vuole lei, palle e palle, asta e asta e poca cappella. Tento di guidarla di nuovo, ma lei ancora torna sui suoi "passi". Cosa posso fare...mi arrendo e finisco con la sua lingua sui maroni e la sua mano che smanetta il birillo.
Dopo mi regala (non che ci tenessi particolarmente) un massaggio dello stesso livello della pompa e mi ripete che farsi leccare le tette e la topa è tra le più belle cose della vita e mi sgrida per la barba.
Poi è tempo di commiato. Mi chiede di tornare a trovarla e mi ribadisce che le piace....etc, etc...
Appare la giovane capa che mi conferma di non praticare nessuna attività inerente all'uccello. Le dico che è un peccato, perchè a mio avviso qualche pistolino lo farebbe alzare, ma lei aggiunge che non può; ringraziandomi comunque per il complimento.
Mi prendono ancora per il culo per via del cancello e scendo in strada. Fuori il quartiere, ha ovviamente continuato le sue attività, mentre lento ma inesorabile, il gigante cinese si impossessa di tutto quello che può. I nostri bar, i nostri ristoranti, i nostri negozi, le squadre di calcio e indubbiamente i nostri pistolini.
"anche quest'oggi in Via Rimesse...
le gioie e le delusioni son quasi le stesse...."
anonimo
Numero di telefono: 3347467674
Conformità dell'annuncio: Come il Made in China
Città dove è avvenuto l'incontro: Bologna
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della girl/escort: ??
Nazionalità: Cinese
Età apparente: 25
Descrizione fisica: Altezza media, corpo discreto, bel viso
Attitudine: Serve ancora un po di rodaggio
Reperibilità: Come il Made in China
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 100
Compenso concordato 80
Servizi offerti: taciuti
Servizi usufruiti: Daty, BJ, HJ
Durata dell'incontro: 1 h
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: media
Igiene dei locali: buona
Presenza di barriere architettoniche: terzo piano
LA MIA RECENSIONE
Dopo alcune totali o parziali delusioni, tento di provare la nuova casa dei fiori sita in quel di Via Rimesse, nel quartiere San Donato. Questa zona della città oramai tra aperture e chiusure pullula di case "cinesi" in misura esponenziale. Con le informazioni prese a destra e a sinistra pare che attualmente se ne trovino in Via del Lavoro, in Via Mondo, in Via Ristori, in Via Calindri e per l'appunto in Via Rimesse. Tutte nel quartiere sopracitato. Oserei dire una concorrenza spietata tra di loro che forse non ha eguali. Roba da far impallidire la Chinatown di San Francisco, dove accedendo da Bush street varchi il Dragon's Gate ed entri nel mondo di una delle terre di mezzo più famose del pianeta.
Sicuramente le Chéngshì italiche non godono di altrettanta bellezza o fascino, ma prendendo l'esempio felsineo, possiamo affermare che hanno coperto abbondantemente quasi tutti i quartieri del capoluogo emiliano e non solo.
Ma quest'oggi, come vi dicevo siamo in Via Rimesse, antico sentiero dove era sito un tempo un caseggiato chiamato appunto Rimesse Caprara e mi trovo dinanzi ad una non recente costruzione in pietra vista dove pare che ad attendermi vi siano una o due signore o signorine dagli occhi a mandorla.
Giunto sul luogo, una volta confermata la mia presenza mi indicano il piano, ma il cancelletto non si apre, insisto ma non si apre, sono quasi tentato di provare con un calcio, ma non è certamente il caso, provo allora con quello a fianco e sono più fortunato. Riesco quindi ad accedere al cortile inerente al civico indicatomi. Le ragazze sono sulla porta e stanno ridendo, sicuramente per via del cancello: <<Cancello dulo, spingele folte! Ah, ah, ah!!>>
<<Salve, ho spinto più che potevo e non è servito. Anch'io spero di essere duro e spingere forte, brutta coppia di sozzone. Il vostro annuncio recita: ce l'hai duro....? Giusto?>>
Credo che non mi abbiano capito. Insisto.
<<In questo momento non ce l'ho proprio duro, ma voi due siete qui apposta, giusto?>>
Si guardano tra loro, shignazzano, ma indubbiamente non capiscono. Colei che gestisce la situazione è vestita come una impiegata comunale e non è disponibile assolutamente a peccare. Sarebbe comunque carina. Colei che invece è preposta alla gestione del pistolino mi sorride indicando se stessa come disponibile e pronta.
Le due pulzelle non parlano molto la nostra lingua e colei che è indubbiamente la capa si aiuta con un app dello smartphone per comunicare.
Mi lascia solo con la ragazza adibita, che mi conferma anch'essa di conoscere poco la lingua italiana. E' piuttosto carina. Ci troviamo entrambi nudi, indossando solo la mascherina. Ci abbracciamo per un lungo tempo, prima entrambi in piedi poi io seduto sul letto. Ansima, sospira, ogni tanto scende con la mano a cercare il mio birillo. Cominciando a pronunciare le mie solite stupidate le dico che una bellezza simile è penalizzata dall'indossare la mascherina perchè nasconde in buona parte il suo bellissimo viso.
Si scopre un attimo il volto.
<<Davvelo ti piaccio così?>> Annuisco e mi bacia. Indi si ricopre la bocca e riprendiamo a tubare come due adolescenti arrapati. Una volta stesa sul letto, la ricopro ancora di baci e di carezze. Le ciuccio i capezzoli e le accarezzo il monte di venere, poi mi accingo a direzionarmi in quel dolce luogo con le labbra. Lei mantiene le gambe chiuse e sul momento non capisco se è un malinteso o un diniego. Riprovo dolo qualche attimo ed ella mi offre il suo fiore. Non passa molto tempo che la ragazza riprende a sospirare e darmi quasi il ritmo col movimento del suo bacino. Mi accarezza, mi pianta le dita nella pelle e me ne stringe alcuni lembi, ma senza mai farmi un minimo di dolore. Poi cerca le mie mani per afferrarmele e stringerle tra le sue.
Penso di averla sotto controllo, ma mi fa capire che purtroppo la mia barba parzialmente incolta gli "gratta" tra le cosce e mi chiede di fermarmi. Si dice dispiaciuta, perchè a suo dire è un passatempo che le piace tantissimo. Me lo ripeterà diverse volte durante il match: <<Piace quando leccale tette e leccale figa!>>
Le chiedo allora se lo preferisce alle tagliatelle, all'aurora boreale, allo shopping in centro, agli assoli di Van Halen, etc... Lei mi risponde ogni volta muovendo la testa: <<Csì, csì, piace!>> Avrà sicuramente capito tutto!?
Le chiedo allora di esere lei a mostrarmi cosa sa fare. Rimane per qualche istante interdetta. Le indico l'augello. Sgrana gli occhi: <<Ahh, bocca, figa?>>
Che ragazza sagace. Prende un goldone e si appresta a infilarmelo. Le dico che prima apprezzerei almeno qualche ciucciatina, allorchè se ne appresta. Dopo un paio di minuti scarsi mi stendo per agevolare il suo lavoro. Si sofferma volentieri sulle palle e l'asta ma pochissimo sulla cappella. Dopo aver pazientato per qualche minuto, la giudo verso le mie preferenze, facendole capire come e cosa mi piacerebbe. Lei graziosa e gentile mi accontenta, ma dopo qualche istante torna a fare come vuole lei, palle e palle, asta e asta e poca cappella. Tento di guidarla di nuovo, ma lei ancora torna sui suoi "passi". Cosa posso fare...mi arrendo e finisco con la sua lingua sui maroni e la sua mano che smanetta il birillo.
Dopo mi regala (non che ci tenessi particolarmente) un massaggio dello stesso livello della pompa e mi ripete che farsi leccare le tette e la topa è tra le più belle cose della vita e mi sgrida per la barba.
Poi è tempo di commiato. Mi chiede di tornare a trovarla e mi ribadisce che le piace....etc, etc...
Appare la giovane capa che mi conferma di non praticare nessuna attività inerente all'uccello. Le dico che è un peccato, perchè a mio avviso qualche pistolino lo farebbe alzare, ma lei aggiunge che non può; ringraziandomi comunque per il complimento.
Mi prendono ancora per il culo per via del cancello e scendo in strada. Fuori il quartiere, ha ovviamente continuato le sue attività, mentre lento ma inesorabile, il gigante cinese si impossessa di tutto quello che può. I nostri bar, i nostri ristoranti, i nostri negozi, le squadre di calcio e indubbiamente i nostri pistolini.
"anche quest'oggi in Via Rimesse...
le gioie e le delusioni son quasi le stesse...."
anonimo