Me ne vado in giro nelle ultime luci del giorno, accompagnate fuori scena da una pioggerellina leggera tipica della stagione che volge all'estate.
Penso alla mia vita balorda, le serate nei night, gli amici andati, l'ultimo sguardo del tizio a cui ho dato un cazzotto.
Non ho voglia di vedere nessuno, lascio che due rumeni importunino una signora dall'altro lato della strada. Lascio che sia. Come se tutto nella vita prima o poi tornasse indietro. Magari quella aveva abbandonato dentro un lenzuolo il figlio appena nato..
Un cane senza una zampa mi attraversa la strada.
Città maledetta.
Accosto davanti al ristorante dove mio malgrado ho un appuntamento.
La vedo arrivare. Il suo passo, le sue gambe. Ai piedi avrà delle Manolo Blahnik da 5000 euro.
Il suo saluto è un cenno compiaciuto, accompagnato dal suo profumo.
Ordina il meglio e a stento lo guarda. Il vino no. Le piace. Le è sempre piaciuto.
Ha in testa il suo programma per la serata e la cosa la eccita, tanto che una volta fuori si precipita ad aprire lo sportello della mia Porsche.
Mi avvicino mentre ha ancora la splendida gamba nuda col piedino appoggiato sull'asfalto.
La sua espressione cambia. Le apro lo sportello invitandola a scendere "chiedo scusa tesoro, non vorrei rovinarti la serata".
Ora i suoi lineamenti eleganti sono frantumati dall'ira. Singhiozza qualcosa mentre scende. Deve essere terribile realizzare di non essere più la preda.
Giro la chiave e il cruscotto s'illumina come un aereo da caccia mentre dietro, il secco rumore del sei cilindri s'avvia rabbioso.
Premo il pulsante del sofisticato impianto stereo e la voce di Mick Jagger in "Simphaty for the devil" sembra li apposta per me.
Inserisco la prima e spingo a fondo l'acceleratore.
intorno a me finalmente la vita scorre più veloce mentre la chitarra di Keith Richards mi gela il sangue nelle vene.
Città Stupenda.
Vita maledetta.
Penso alla mia vita balorda, le serate nei night, gli amici andati, l'ultimo sguardo del tizio a cui ho dato un cazzotto.
Non ho voglia di vedere nessuno, lascio che due rumeni importunino una signora dall'altro lato della strada. Lascio che sia. Come se tutto nella vita prima o poi tornasse indietro. Magari quella aveva abbandonato dentro un lenzuolo il figlio appena nato..
Un cane senza una zampa mi attraversa la strada.
Città maledetta.
Accosto davanti al ristorante dove mio malgrado ho un appuntamento.
La vedo arrivare. Il suo passo, le sue gambe. Ai piedi avrà delle Manolo Blahnik da 5000 euro.
Il suo saluto è un cenno compiaciuto, accompagnato dal suo profumo.
Ordina il meglio e a stento lo guarda. Il vino no. Le piace. Le è sempre piaciuto.
Ha in testa il suo programma per la serata e la cosa la eccita, tanto che una volta fuori si precipita ad aprire lo sportello della mia Porsche.
Mi avvicino mentre ha ancora la splendida gamba nuda col piedino appoggiato sull'asfalto.
La sua espressione cambia. Le apro lo sportello invitandola a scendere "chiedo scusa tesoro, non vorrei rovinarti la serata".
Ora i suoi lineamenti eleganti sono frantumati dall'ira. Singhiozza qualcosa mentre scende. Deve essere terribile realizzare di non essere più la preda.
Giro la chiave e il cruscotto s'illumina come un aereo da caccia mentre dietro, il secco rumore del sei cilindri s'avvia rabbioso.
Premo il pulsante del sofisticato impianto stereo e la voce di Mick Jagger in "Simphaty for the devil" sembra li apposta per me.
Inserisco la prima e spingo a fondo l'acceleratore.
intorno a me finalmente la vita scorre più veloce mentre la chitarra di Keith Richards mi gela il sangue nelle vene.
Città Stupenda.
Vita maledetta.