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premetto che mi sono infilato nel casino da solo e, dunque, chi è causa del suo mal pianga se stesso.
dopo aver frequentata un'altra libera professionista mia coetanea (lo sono anche io, benché di diverso, anche se contiguo, settore rispetto a lei) la storia si è esaurita in circa un paio di mesi.
come spesso mi succede - visto che oramai sono single da tempo (e mi conosco bene) - ho inesorabilmente cominciato ad avvertire, dopo un po' che la relazione avanzava, quello che io chiamo "l'effetto cappio al collo": mi manca, in altri termini, la mia libertà (non che faccia cose eccezionali, ma l'idea di poterle fare, almeno in potenza, mi fa sentire meglio).
Come spesso succede quando scarichi una mia coetanea (viaggio sui 35) questa si incazza perché si sente presa in giro rispetto alle prospettive che si era immaginata (riconosco di essere il primo a fargliele balenare e, almeno inizialmente, a non smentirle).
Questa volta, tuttavia, lei è stata particolarmente pressante nel "rifarsi sotto"; al che, con le palle stremate, ho sbottato dicendo "guarda che dopo che ci siamo lasciati sono tranquillamente andato a puttane", riferendomi, nello specifico, a paygirls (cosa che mi serviva, comunque la si voglia giudicare, per consentirmi di sentirmi riappropriato della mia libertà).
Sono venuto a sapere circa una settimana fa che la tipa in questione (che per motivi di lavoro si trova circondata da una corte di miracoli della c.d. firenze bene) va allegramente sputtanandomi al riguardo.
non penso di poterne subire pregiudizi a livello professionale (ai miei clienti non frega assolutamente della mia vita privata, sono semmai interessati alle mie competenze), ma non so per quale motivo ho cominciato a sentire la c.d. goccia di sudore freddo (ed a tacere delle conseguenze non proprio positive che, per quanto scapolone, potrei subire a livello strettamente personale).
che fare? come (e se) reagire...?
vi ringrazio in anticpo dei vostri eventuali suggerimenti
dopo aver frequentata un'altra libera professionista mia coetanea (lo sono anche io, benché di diverso, anche se contiguo, settore rispetto a lei) la storia si è esaurita in circa un paio di mesi.
come spesso mi succede - visto che oramai sono single da tempo (e mi conosco bene) - ho inesorabilmente cominciato ad avvertire, dopo un po' che la relazione avanzava, quello che io chiamo "l'effetto cappio al collo": mi manca, in altri termini, la mia libertà (non che faccia cose eccezionali, ma l'idea di poterle fare, almeno in potenza, mi fa sentire meglio).
Come spesso succede quando scarichi una mia coetanea (viaggio sui 35) questa si incazza perché si sente presa in giro rispetto alle prospettive che si era immaginata (riconosco di essere il primo a fargliele balenare e, almeno inizialmente, a non smentirle).
Questa volta, tuttavia, lei è stata particolarmente pressante nel "rifarsi sotto"; al che, con le palle stremate, ho sbottato dicendo "guarda che dopo che ci siamo lasciati sono tranquillamente andato a puttane", riferendomi, nello specifico, a paygirls (cosa che mi serviva, comunque la si voglia giudicare, per consentirmi di sentirmi riappropriato della mia libertà).
Sono venuto a sapere circa una settimana fa che la tipa in questione (che per motivi di lavoro si trova circondata da una corte di miracoli della c.d. firenze bene) va allegramente sputtanandomi al riguardo.
non penso di poterne subire pregiudizi a livello professionale (ai miei clienti non frega assolutamente della mia vita privata, sono semmai interessati alle mie competenze), ma non so per quale motivo ho cominciato a sentire la c.d. goccia di sudore freddo (ed a tacere delle conseguenze non proprio positive che, per quanto scapolone, potrei subire a livello strettamente personale).
che fare? come (e se) reagire...?
vi ringrazio in anticpo dei vostri eventuali suggerimenti