Contrattare...ci si riesce davvero?

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Salve a tutti. Sono un novellino nel campo, e anche nel sito, quindi spero di non scrivere troppe castronerie. Mi sono avvicinato da un paio d'anni al mondo delle accompagnatrici, si parla di 5 esperienze totali. Il mio problema esce fuori riguardo ai rate. Provo a esemplificare: l'ultima volta sono stato da un'accompagnatrice molto recensita qui sul forum, visto che faceva a tutti più o meno le solite cose per 150 sono andato a colpo sicuro, e mi son divertito. Se però mi viene voglia di testare qualcuna poco recensita, o per niente facendo da cavia per informare gli altri utenti, quando arrivo a effettuare la telefonata anche solo di sondaggio magari mi vengono sparate delle cifre esorbitanti (nemmeno telefonassi a delle top class). Sia chiaro che non si tratta di cifre esorbitanti perchè ho le tagliole in tasca, ma semplicemente leggendo varie recensioni si vede che partendo da un certo rate poi molti riescono a scendere, il che non sapendo a volte a che vai incontro può essere uno stimolo a provare.
C'è una metodologia particolare per concordare il prezzo prima di essere sul posto??
Anche perchè ogni volta che mi dicono "questo è" senza se senza ma mi demoralizzo subito e lascio perdere, il che riporta alla poca quantita di esperienze. Se avete consigli, dritte o motodologie comuni sono tutto orecchi per imparare.
Ringrazio anticipatamente chiunque porti un aiuto.
 
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inverti le parti prova a chiedere con xxx si può fare qualcosa? Se ti mandano pazienza...A volte mi chiedo anche io se si riesce davvero a trattare nel senso che una volta sul posto o cambiano le carte in tavola oppure ti trattatano davvero talmente velocemente che mi chiedo se la trattativa valga la candela...;) Con le cina però sarà per impostazione loro ma è un vero mercanteggiare e a volte si spuntan prezzi da saldo ;)
 
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@a.agenore mi trovi pienamente d'accordo... proprio per questo se ad un mio iniziale e blando tentativo (che faccio solo se la play oggettivamente é fuori mercato) non trovo subito riscontro chiudo tutto e cambio orizzonte. Deve essere la domanda che crea l'offerta e non il contrario...
Altro discorso sono le china... mi stanno persino simpatiche...dopo lo sconto effettuato la loro prestazione non subisce assolutamente alcun cambiamento.... e non diventano più brutte :) :)
 
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nel sobborgo londinese di Walworth
l'ultima volta sono stato da un'accompagnatrice molto recensita qui sul forum, visto che faceva a tutti più o meno le solite cose per 150 sono andato a colpo sicuro, e mi son divertito.
BENVENUTO
sarebbe un buon inizio raccontarci la tua avventura con la signorina :biggrin: [ sempre se non lo hai già fatto ]

Tutto e possibile dipende da come si espone la richiesta.

NON SONO TUTTE COSI LE SIGNORINE PAY.
Prima di decidere il rates prova almeno ad assicurati di sapere esattamente cosa sia incluso, nel menù , dato che non è insolito che certe signorine pay concordano un menù poi sul campo cambiano la fritatta dicendo anche che tu [punter di turno ] hai capito male :lol: in questi casi cortesemente si girano i tacchi.
 
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All'inizio ero titubante alla trattativa e sicuramente varie volte ho pagato troppo per quello che ho avuto. Poi un po' alla volta con l'esperienza ho cominciato a discutere del prezzo e nonostante qualche cantonata qualcosa riesco ad ottenere. Parto già con la telefonata, sento come reagisce alla mia controproposta se lascia capire di essere disponibile e non la prende male proseguo e di solito finisce bene anche per la prestazione, se invece la sento irritata lascio perdere e cambio obiettivo. Tieni presente che spesso le girls sparano alto inizialmente proprio perché si tengono un margine per la trattativa. Altre volte provo quando sono nel loft, vedo chi ho di fronte, ci parlo qualche minuto e cerco di capire se vale la pena osare.
 
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Riuscirciii?...si impara! Provarci è (quasi) un obbligo dico io! Soprattutto se le tipe son ben navigate, non di primo pelo e a salire con il rate (a meno che non sia una top class, in cui allora dètta, quasi lei, legge). Altrimenti si soccombe. E loro lo sanno più che bene e lo sanno fare più che bene. Fa parte del gioco. Poi ogni volta è una partita diversa con giocatori diversi e il risultato non è mai sempre...SCONTATO!!!
Aspettiamo comunque 5 recensioni da te (anche se ormai datate son sempre ben accette), visto che son 2 anni che frequenti il settore. Dopodichè, oltre a leggerci e sfruttare gratuitamente il sito, magari ti verranno dati anche consigli più efficaci e spassionati che riserviamo magari solo per gli amici più intimi o che comunque diamo a quelli che contribuiscono in primis con le loro esperienze e poi semmai chiedono consigli.
 
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Provo a contribuire alla discussione in maniera negativa, ossia spiegandovi come non riesco a contrattare.
Va premesso che ogni volta che penso di impegnarmi in una contrattazione rivedo mentalmente il filmino di me stesso che accompagno alla porta un cliente che ha provato a discutere la mia tariffa. Probabilmente poi è la mia bastardaggine che mi torna indietro.
Personalmente non mi sento di obiettare che un prezzo è caro o fuori mercato: se lei ritiene che il suo servizio valga così e io penso che valga meno semplicemente dovrei andare altrove. E glielo dico. Glielo dico lasciandole la scappatoia di ridiscutere lei stessa il proprio listino, con una frase del tipo "Grazie ho capito tutto, però per me chiedi un po' troppo. Cioè non è troppo, è tanto per me. Sei stata molto gentile ma dovrò chiamare un'altra sperando che mi chieda meno". Non ha mai funzionato, nessuna ha mai offerto una tratttativa a questo punto, una soltanto mi ha augurato buona fortuna, le altre chiuso secco del tipo "'nvedi 'sto morto di fame". Stiamo parlando di una casistica più vicina alle unità che alle decine.
 
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Provo a contribuire alla discussione in maniera negativa, ossia spiegandovi come non riesco a contrattare.
Va premesso che ogni volta che penso di impegnarmi in una contrattazione rivedo mentalmente il filmino di me stesso che accompagno alla porta un cliente che ha provato a discutere la mia tariffa. Probabilmente poi è la mia bastardaggine che mi torna indietro.
Personalmente non mi sento di obiettare che un prezzo è caro o fuori mercato: se lei ritiene che il suo servizio valga così e io penso che valga meno semplicemente dovrei andare altrove. E glielo dico. Glielo dico lasciandole la scappatoia di ridiscutere lei stessa il proprio listino, con una frase del tipo "Grazie ho capito tutto, però per me chiedi un po' troppo. Cioè non è troppo, è tanto per me. Sei stata molto gentile ma dovrò chiamare un'altra sperando che mi chieda meno". Non ha mai funzionato, nessuna ha mai offerto una tratttativa a questo punto, una soltanto mi ha augurato buona fortuna, le altre chiuso secco del tipo "'nvedi 'sto morto di fame". Stiamo parlando di una casistica più vicina alle unità che alle decine.
Ciao Lore6...non so se c'è qualcosa sotto le righe in quello che scrivi o non sono così sveglio da capirlo, comunque a te mi vien da dirti questo:
Non so di che cosa hai lo studio e dunque non so se vada bene nel tuo caso ma di sicuro in noi italiani con i professionisti c'è questa mania da parte dei clienti di dire sempre che quello che ci viene proposto è troppo caro, magarì (il più delle volte) non sapendo neanche il valore di quello che il professionista ci sta vendendo e dimenticando che il lavoro di alcuni professionisti non lo possono fare tutti e che comunque per arrivare a farlo ci vuole un bel po di investimento in tempo e denaro e quant'altro che deve essere ripagato e via dicendo (questo è il motivo per cui porti i clienti alla porta che hanno provato a discutere la tua tariffa oltre al fatto che tu sai probabilmente il valore del tuo lavoro). Fatto sta che molte volte il professiosta non è però un gran venditore o non sa farlo. Al contrario le pay non fanno ne grandi studi ne gran investimenti per esercitare la loro professione. Mentre si esercitano molto sul campo a vendere la loro mercanzia e dunque affinano molto questo aspetto. Questo è il motivo per cui dico io che bisogna sempre contrattare con loro. Se tu gli dici che il loro servizio non valga quello che chiedono, è ovvio (infatti è completamente fuori mercato il loro tariffario se ci pensi) e loro lo sanno ma lavorano (tanto ed esentasse) lo stesso. Tu chiamerai un altra che offre lo stesso servizio e più o meno allo stesso prezzo (di sicuro allo stesso investimento iniziale) e dunque tu perdi sempre mentre loro hanno sempre clienti pronti.
Boh io sono stato un venditore e ho fatto anche il lavoratore in proprio (non professionista ma da ritenermi tale, forse). Tutte le volte che ho avuto bisogno di un professionista e non ho trattato, almeno un po', l'ho sempre presa nel didietro perchè comunque gli altri lo facevano (e la spuntavano, il piu delle volte). In italia c'è questa usanza. Non vedo dunque perchè non trattare con queste pay che ovviamente partono alto. Forse si tratta solo di partire con la domanda giusta come dice giustamente a.agenore "con xxx si può fare qualcosa?" e vedrai che risultati ottieni e se anche i tuoi clienti ti facessero la stessa domanda a te, tu saresti in grado di erogare una prestazione adatta alle loro tasche magari facendoli capire che ad un prezzo diverso corrisponde un servizio sicuramente "professionale" diverso.
 
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Ciao Lore6...non so se c'è qualcosa sotto le righe in quello che scrivi
No.
Non so di che cosa hai lo studio
Sono agente immobiliare.
le pay non fanno ne grandi studi ne gran investimenti per esercitare la loro professione
infatti è completamente fuori mercato il loro tariffario se ci pensi
Confondi il valore di mercato con altri tipi di valore. Tra le metodologie di valutazione credo che quella a prezzo di mercato sia l'unica che si attaglia anche ai servizi, oltre che ai beni.
I servizi sono caratterizzati dalla preponderanza del fattore lavoro e dalla preponderanza del lavoro intelettuale all'interno dei fattori lavoro. La valutazione a valore di costo che tenti di fare quando parli di investimento e di studio non è corretta perché bisogna confrontare la disponibilità del prestatore a lavorare per un certo prezzo.
Di fatto è ampiamente riconosciuto anche dalle medesime che quello della meretrice è un lavoro di merda e per sceglierlo bisogna averne un concreto ritorno economico. Con parole meno tecniche si può dire che si paga il sacrificio.
Siccome i problemi che quel lavoro causa a chi lo fa e il conseguente sacrificio non sono soltanto personali o fisici e sono in grandissima parte dovuti alla considerazione sociale, io personalmente credo che il modo giusto per abbassare le tariffe non sia lamentarsi ma interventire sul contesto sociale, anche ciascuno nel suo piccolo. Ora come ora è assurdo pensare di trovare una ragazza che accetti di farsi chiamare puttana per meno di cinquantamila euro all'anno.
Sugli studi e investimenti posso concordare parzialmente ma rammentiamo che non sono solo i medici a guadagnare molto. E che anche una meretrice per essere soddisfacente deve avere una base culturale e pratica.
Che il prezzo sia allineato al mercato è dimostrato dal fatto che la gente paga i soldi che chiedono ed accede ai servizi.
Tutto questo solo per rispondere, fuori tema, all'intervento che mi citava. Non voglio assolutamente intendere che non si debbano contrattare le tariffe; questo non lo so e lo sto imparando da voli che gentilmente mi fornite la vostra esperienza.
questo è il motivo per cui porti i clienti alla porta che hanno provato a discutere la tua tariffa oltre al fatto che tu sai probabilmente il valore del tuo lavoro
Trovo adesso l'occasione per rientrare nel tema della discussione che è come contrattare le tariffe e non se sia giusto farlo.
Il motivo per cui porto i clienti alla porta non è alcuno di quelli che hai detto tu. Lo faccio per due ragioni:
1) Quello di discutere il prezzo di una prestazione è un comportamento arrogante e inficia la contrattazione del rapporto. Avendo vinto sulla tariffa il cliente riterrebbe di aver vinto anche sulle modalità con le quali il lavoro andrà svolto, impedendomi in quel modo di svolgerlo, suo malgrado. Siccome il mio lavoro è remunerato a risultato, mandare via un cliente che si predispone male al risultato non è una rinuncia. Si potrebbe dire che quel comportamento mina il rapporto di fiducia che è invece necessario per lavorare insieme al cliente. Chiunque noterà delle similitudini con quello di cui parliamo.
2) Ci sono due tipi di clienti: quelli che pagano ciò che viene loro chiesto e quelli che discutono il valore della prestazione. Ha ben ragione il cliente che mi chiede uno sconto del 30% a dire che puttosto che spaccarmi la schiena a trovare altri clienti io ho convenienza a lavorare con lui prendendo quello che mi offre, solo che ci sono sempre anche i clienti a tariffa intera.
Il cliente che paga tutto senza sconto cos'è stupido? E io delinquente che me ne approfitto?
Il cliente a tariffa intera sta pagando una parte pro quota dell'affitto e delle bollette dell'ufficio anche per l'altro che paga meno e io in quel momento sono anche arbitro nella suddivisione dei rispettivi costi tra i clienti, non posso non tener conto di una funzione sociale in questo.
Nessun cliente quando chiede lo sconto pensa che quella scontata sia una tariffa congrua. Tutti pensano e palesano che tanto l'intero lo prendo dagli altri ma lui che tratta è più furbo! La tariffa inferiore (nella mente del cliente che tratta) non andrebbe bene per il cliente medio ma è adeguata per prendere un cliente in più.
Queste ultime considerazioni sono in tema (solo queste) perché credo che dobbiamo pensare a queste cose quando contrattiamo, cioè trovare una forma giusta per far capire che siamo nella condizione di contrattare oppure di non accedere al servizio ma evitando di arrogarci il potere di decidere a che prezzo un'altra persona debba fare qualcosa per noi.
 
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sparano cifre esorbitanti perchè vogliono dissuadere il tipo che sul momento, al telefono, non fa una buona impressione. Poi non prendere come oro colato quello scritto sulle rece : a scrivere la balla di aver speso meno non è mai morto nessuno.
 
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credo che dobbiamo pensare a queste cose quando contrattiamo, cioè trovare una forma giusta per far capire che siamo nella condizione di contrattare oppure di non accedere al servizio ma evitando di arrogarci il potere di decidere a che prezzo un'altra persona debba fare qualcosa per noi.

Trovo solitamente le tue riflessioni molto interessanti. Naturalmente non conoscendoci la mia non è piaggeria. Questa volta hai decisamente espresso in termini chiari ed inequivoci quello che per me è l'esatto significato della contrattazione del prezzo con la pay e ti ringrazio. In effetti ritengo sia vero affermare che siamo nella condizione di contrattare o di non accedere al servizio. Mai pensato di arrogarmi il diritto di pretendere che sia io a stabilire il giusto prezzo per il servizio che chiedo. Paradossalmente sarebbe anche assurdo.... chi mai a quel punto valuterebbe la prestazione più di 20 euro? (a parte me ovvio, che mi innamoro ogni volta il primo istante che l'ho vicino..)
Con le china invece è proprio un discorso a parte.... quasi quasi se non contratti se la prendono a male e/o pensano tu sia proprio scemo... quindi mi adeguo.
 
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odio contrattare, eppoi gente, non dimentichiamoci che stiamo pagando il loro tempo e non un paio di pantaloni
 
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In effetti capisco i ragionamenti vari. Anche io sono in un settore che prevede la parte commerciale, e mi da un po' di fastidio quando mi chiedono sconti unlteriori a quelli che magari ho già effettuato (anche perchè quello che vendo esce dalle mie mani e dal mio tempo, non lo fanno le macchine; eccessivi sconti mi farebbero perdere sulla vendita). Ma fa parte del gioco. Cerchi di trattare al meglio il cliente e se lo accontenti su più fronti, pur mantenedo un giusto profitto, la prossima volta torna da te. Magari questo concetto di fidelizzazione per molte accompagnatrici non rientra nel target.
Se però capita come una volta in cui al telefono chiesi la base di partenza, mi fu risposto 100, io particolarmente invogliato chiesi per un doppio turno, la risposta successiva fu 200 senza alcuna possibilità di far meglio, allora c'è qualcosa che non quadra. In un'occasione del genere anche io più di tanto non seppi come insistere e lasciai perdere (si può capire se una ragazza decide di non far sconti). E' anche vero che se il mercato fa una richiesta maggiore di quantitativo vengono applicati prezzi più favorevoli pur mantenendo il guadagno.
In generale però ci può essere un modo per cui si viene trattati in maniera giusta all'inizio e POI in base alle richieste modificare il prezzo?
 
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Telefono, chiedo il prezzo di partenza, ascolto la risposta. Se la richiesta rientra nel mio target di spesa ci vado, se risponde in maniera evasiva ("ne parliamo quando sei qui") o se il prezzo è per me troppo elevato non ci vado.
 
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