Ciao Lore6...non so se c'è qualcosa sotto le righe in quello che scrivi
No.
Non so di che cosa hai lo studio
Sono agente immobiliare.
le pay non fanno ne grandi studi ne gran investimenti per esercitare la loro professione
infatti è completamente fuori mercato il loro tariffario se ci pensi
Confondi il valore di mercato con altri tipi di valore. Tra le metodologie di valutazione credo che quella a prezzo di mercato sia l'unica che si attaglia anche ai servizi, oltre che ai beni.
I servizi sono caratterizzati dalla preponderanza del fattore lavoro e dalla preponderanza del lavoro intelettuale all'interno dei fattori lavoro. La valutazione a valore di costo che tenti di fare quando parli di investimento e di studio non è corretta perché bisogna confrontare la disponibilità del prestatore a lavorare per un certo prezzo.
Di fatto è ampiamente riconosciuto anche dalle medesime che quello della meretrice è un lavoro di merda e per sceglierlo bisogna averne un concreto ritorno economico. Con parole meno tecniche si può dire che si paga il sacrificio.
Siccome i problemi che quel lavoro causa a chi lo fa e il conseguente sacrificio non sono soltanto personali o fisici e sono in grandissima parte dovuti alla considerazione sociale, io personalmente credo che il modo giusto per abbassare le tariffe non sia lamentarsi ma interventire sul contesto sociale, anche ciascuno nel suo piccolo. Ora come ora è assurdo pensare di trovare una ragazza che accetti di farsi chiamare puttana per meno di cinquantamila euro all'anno.
Sugli studi e investimenti posso concordare parzialmente ma rammentiamo che non sono solo i medici a guadagnare molto. E che anche una meretrice per essere soddisfacente deve avere una base culturale e pratica.
Che il prezzo sia allineato al mercato è dimostrato dal fatto che la gente paga i soldi che chiedono ed accede ai servizi.
Tutto questo solo per rispondere, fuori tema, all'intervento che mi citava. Non voglio assolutamente intendere che non si debbano contrattare le tariffe; questo non lo so e lo sto imparando da voli che gentilmente mi fornite la vostra esperienza.
questo è il motivo per cui porti i clienti alla porta che hanno provato a discutere la tua tariffa oltre al fatto che tu sai probabilmente il valore del tuo lavoro
Trovo adesso l'occasione per rientrare nel tema della discussione che è come contrattare le tariffe e non se sia giusto farlo.
Il motivo per cui porto i clienti alla porta non è alcuno di quelli che hai detto tu. Lo faccio per due ragioni:
1) Quello di discutere il prezzo di una prestazione è un comportamento arrogante e inficia la contrattazione del rapporto. Avendo vinto sulla tariffa il cliente riterrebbe di aver vinto anche sulle modalità con le quali il lavoro andrà svolto, impedendomi in quel modo di svolgerlo, suo malgrado. Siccome il mio lavoro è remunerato a risultato, mandare via un cliente che si predispone male al risultato non è una rinuncia. Si potrebbe dire che quel comportamento mina il rapporto di fiducia che è invece necessario per lavorare insieme al cliente. Chiunque noterà delle similitudini con quello di cui parliamo.
2) Ci sono due tipi di clienti: quelli che pagano ciò che viene loro chiesto e quelli che discutono il valore della prestazione. Ha ben ragione il cliente che mi chiede uno sconto del 30% a dire che puttosto che spaccarmi la schiena a trovare altri clienti io ho convenienza a lavorare con lui prendendo quello che mi offre, solo che ci sono sempre anche i clienti a tariffa intera.
Il cliente che paga tutto senza sconto cos'è stupido? E io delinquente che me ne approfitto?
Il cliente a tariffa intera sta pagando una parte pro quota dell'affitto e delle bollette dell'ufficio anche per l'altro che paga meno e io in quel momento sono anche arbitro nella suddivisione dei rispettivi costi tra i clienti, non posso non tener conto di una funzione sociale in questo.
Nessun cliente quando chiede lo sconto pensa che quella scontata sia una tariffa congrua. Tutti pensano e palesano che tanto l'intero lo prendo dagli altri ma lui che tratta è più furbo! La tariffa inferiore (nella mente del cliente che tratta) non andrebbe bene per il cliente medio ma è adeguata per prendere un cliente in più.
Queste ultime considerazioni sono in tema (solo queste) perché
credo che dobbiamo pensare a queste cose quando contrattiamo, cioè trovare una forma giusta per far capire che siamo nella condizione di contrattare oppure di non accedere al servizio ma evitando di arrogarci il potere di decidere a che prezzo un'altra persona debba fare qualcosa per noi.