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- 14 Novembre 2012
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Numero di telefono: 3270161401
Link (collegamento) alla pagina dell'annuncio:
L'incontro è avvenuto Recentemente
Città dove è avvenuto l'incontro: Perugia
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100% - Foto realistiche
Nome della girl/escort: Maria
Nazionalità: Rumena
Età: 30
Altezza: 165
Descrizione fisica: Velina (magra ma atletica)
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 100
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Professionale, distaccata
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Difficile, zona molto trafficata
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Locali sporchi e fatiscenti, inadeguato
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Incuriosito dalle foto esplicite e numerose a corredo dell'annuncio, e dal fatto che dalle suddette foto la tipa non sembra proprio orientale, caso nel quale non l'avrei considerata, decido di chiamare all'uscita da lavoro. Mi dà appuntamento in zona Mentana, presso quei caseggiati che nel dopoguerra erano la periferia della città, mezza campagna, e dopo ne sono diventati una piuttosto squallida parte, spesso fatiscente e da tempo destinata alla rendita immobiliare grazie a inquilini stranieri, spesso puttane e trans, che è poco legale albergare ma sicuramente redditizio. Parcheggio con difficoltà perché la stradina è stretta e nessun immobile ha garage. Al terzo giro, quando stavo per desistere, trovo un buco lungolinea, risalgo in salita verso il civico prescritto guidato dalla mappa sul telefono e richiamo. Dopo un po' esce la tipa delle foto, uguale spaccata, arriva sulla strada e mi accompagna nella stanza. Privacy poca, fortuna che è buio, stanze minime giusto per il letto ed un comò. Bella la rendita immobiliare, penso. Uno studente non ci starebbe mai, ma il giro della fica e del culo tira ancora.
La ragazza è sui trenta scarsi. Carina, fisico che regge ancora. Le chiedo il nome, e cosa voglia fare (sì, sono io che lo chiedo a loro, in modo che non vi siano problemi. D'altra parte il menù su carta di chiede solo al ristorante). Verso l'obolo pattuito, dopo che il mio accenno alla venuta in gola non ha trovato riscontro. Mi spoglio. Sono ben vestito, giacca nuova, questo credo abbia almeno in parte influito sulla sua partecipazione al rapporto, che è stata notevole. Chissà quanti sporchi, spicci e poco gentili ne deve aver visto, in un posto di merda così, penso mentre mi sdraio sul letto a due piazze che occupa in larghezza tutta la stanza. Vengo da fuori ed ho le mani fredde. Le prende massaggiandole e dice che adesso mi scalda lei. Resta lunga di fianco in reggiseno e mutandine, è calda ed accogliente, questo fa cadere ogni barriera per me, e prendo a comprimerle delicatamente ma decisamente il seno mentre la bacio e lecco tra l'orecchio ed il collo. Il bacio in bocca non lo vuole, pazienza. È calda e pare abbia voglia, o comunque se è per mestiere lo simile bene, prende l'iniziativa, mi sale sopra sfilandomi le mutande e comincia a struffare il cazzo incollato alla mia pancia su e giù tra le labbra della fica. Praticamente una sega con le labbra. Mi si scappella anche un po' dolorosamente, perché lei ci mette vigore, e soprattutto mi bagno molto. Al quinto del primo tempo monta su e comincia a scopare, siamo bagnatissimi entrambi, spinge e spingo anch'io afferrandola per i fianchi. È una trombata malata e superba, completamente inattesa, e per questo memorabile. Ansimiamo dallo sforzo. Dopo, ho voglia di sfondarla, mi è andata alla testa. La giro repentinamente di sotto, alla missionaria, senza togliere e rimettere l'uccello. In questa posizione spingo da par mio, lei geme forte, io spingo e lei geme, non finge. Le sborro dentro, e resto per due minuti così, con lei sotto di me, che lentamente riprende a respirare normale.
E' stato tutto casuale. Non scopa così con tutti, ne sono certo. Ci siamo trovati, per caso, a caso, nel caso, come succede nella vita, che non la trovi mai dove ti serve, perché di vivere quasi nessuno è capace. Io mi ripulisco con il mio fazzoletto. Intanto che mi rivesto, lei rientra pian piano nel suo ruolo, di carne da battaglia per stronzi come me ed altri che la adoprano per svuotarsi. Cone salviettine si pulisce sommariamente la sborra dalla sorca, la maggior parte ne lascia dentro. È stata una grande scopata. Per questo non tornerò mai più. Così bene non può venire due volte.
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L'incontro è avvenuto Recentemente
Città dove è avvenuto l'incontro: Perugia
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100% - Foto realistiche
Nome della girl/escort: Maria
Nazionalità: Rumena
Età: 30
Altezza: 165
Descrizione fisica: Velina (magra ma atletica)
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 100
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Professionale, distaccata
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Difficile, zona molto trafficata
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Locali sporchi e fatiscenti, inadeguato
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Incuriosito dalle foto esplicite e numerose a corredo dell'annuncio, e dal fatto che dalle suddette foto la tipa non sembra proprio orientale, caso nel quale non l'avrei considerata, decido di chiamare all'uscita da lavoro. Mi dà appuntamento in zona Mentana, presso quei caseggiati che nel dopoguerra erano la periferia della città, mezza campagna, e dopo ne sono diventati una piuttosto squallida parte, spesso fatiscente e da tempo destinata alla rendita immobiliare grazie a inquilini stranieri, spesso puttane e trans, che è poco legale albergare ma sicuramente redditizio. Parcheggio con difficoltà perché la stradina è stretta e nessun immobile ha garage. Al terzo giro, quando stavo per desistere, trovo un buco lungolinea, risalgo in salita verso il civico prescritto guidato dalla mappa sul telefono e richiamo. Dopo un po' esce la tipa delle foto, uguale spaccata, arriva sulla strada e mi accompagna nella stanza. Privacy poca, fortuna che è buio, stanze minime giusto per il letto ed un comò. Bella la rendita immobiliare, penso. Uno studente non ci starebbe mai, ma il giro della fica e del culo tira ancora.
La ragazza è sui trenta scarsi. Carina, fisico che regge ancora. Le chiedo il nome, e cosa voglia fare (sì, sono io che lo chiedo a loro, in modo che non vi siano problemi. D'altra parte il menù su carta di chiede solo al ristorante). Verso l'obolo pattuito, dopo che il mio accenno alla venuta in gola non ha trovato riscontro. Mi spoglio. Sono ben vestito, giacca nuova, questo credo abbia almeno in parte influito sulla sua partecipazione al rapporto, che è stata notevole. Chissà quanti sporchi, spicci e poco gentili ne deve aver visto, in un posto di merda così, penso mentre mi sdraio sul letto a due piazze che occupa in larghezza tutta la stanza. Vengo da fuori ed ho le mani fredde. Le prende massaggiandole e dice che adesso mi scalda lei. Resta lunga di fianco in reggiseno e mutandine, è calda ed accogliente, questo fa cadere ogni barriera per me, e prendo a comprimerle delicatamente ma decisamente il seno mentre la bacio e lecco tra l'orecchio ed il collo. Il bacio in bocca non lo vuole, pazienza. È calda e pare abbia voglia, o comunque se è per mestiere lo simile bene, prende l'iniziativa, mi sale sopra sfilandomi le mutande e comincia a struffare il cazzo incollato alla mia pancia su e giù tra le labbra della fica. Praticamente una sega con le labbra. Mi si scappella anche un po' dolorosamente, perché lei ci mette vigore, e soprattutto mi bagno molto. Al quinto del primo tempo monta su e comincia a scopare, siamo bagnatissimi entrambi, spinge e spingo anch'io afferrandola per i fianchi. È una trombata malata e superba, completamente inattesa, e per questo memorabile. Ansimiamo dallo sforzo. Dopo, ho voglia di sfondarla, mi è andata alla testa. La giro repentinamente di sotto, alla missionaria, senza togliere e rimettere l'uccello. In questa posizione spingo da par mio, lei geme forte, io spingo e lei geme, non finge. Le sborro dentro, e resto per due minuti così, con lei sotto di me, che lentamente riprende a respirare normale.
E' stato tutto casuale. Non scopa così con tutti, ne sono certo. Ci siamo trovati, per caso, a caso, nel caso, come succede nella vita, che non la trovi mai dove ti serve, perché di vivere quasi nessuno è capace. Io mi ripulisco con il mio fazzoletto. Intanto che mi rivesto, lei rientra pian piano nel suo ruolo, di carne da battaglia per stronzi come me ed altri che la adoprano per svuotarsi. Cone salviettine si pulisce sommariamente la sborra dalla sorca, la maggior parte ne lascia dentro. È stata una grande scopata. Per questo non tornerò mai più. Così bene non può venire due volte.