Cristina - Roma - punterforum

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18 Gennaio 2014
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Milano-Roma
CARATTERISTICHE GENERALI

NOME INSERZIONISTA: CRISTINA
RIFERIMENTO INTERNET: http://annunci.punterforum.com/escort/cristina-97526
CITTA DELL'INCONTRO: ROMA
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 25-28
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Non concordati telefonicamente.
SERVIZI USUFRUITI: BJ, HJ, Daty, Fuck
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 1 ora
DESCRIZIONE FISICA: slanciata, soda, bel fisico, a parte il seno.
ATTITUDINE: dolce, molto geisha, inesperta
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: 2 gradini, portone, qualche gradino per l'ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32486929XX

LA MIA RECENSIONE:

Dolce bambola ancora un po’ inesperta.
Ho iniziato da una sintesi, non certo per liquidare un incontro, né tantomeno una ragazza, con una riga.
Piuttosto per dare traccia di ciò che incontrerai lungo il racconto.
Se decidi di proseguire nella lettura, devi sentirti portato all’esperienza insolita di escort coach. Non dire poi che non ti avevo avvertito.
Sono a Roma, con un programma di attività ben preciso. Ho un solo spazio liberto dagli impegni di lavoro, tre ore di un pomeriggio, su due giorni.
La capitale offre molte proposte variegate per il nostro divertimento, ma a questo giro, mi sono imputato da giorni di provare una novità, nel cui annuncio mi ero imbattuto da poco.
Esperienza m’insegna che sia meglio andare sul sicuro, quando si ha una finestra di tempo ben precisa. Ma quando il mulo s’impunta, vallo a smuovere!
Così, in una pausa chiamo Cristina. Risponde dopo pochi squilli e combiniamo per le 16.
Non è facile intendersi. Conosce pochissimo l’italiano e con l’inglese è messa peggio del mio basic. Una volta compresa dunque la via, il civico e il rate, decido di sfidare il mio istinto, senza chiedere ulteriori informazione, non potendo disporre di un interprete simultaneo.
Alle 16 mi presento puntuale e anche lei è pronta alla mia chiamata di salita.
La sua tana è in un palazzo ben tenuto, pulito che si affaccia direttamente sull'ampio viale Marconi, con negozi, banche, molto via vai di gente in tutt’altre faccende affaccendata.
Ero in taxi, ma mi è parso ci sia buona possibilità di parcheggi. Il portone automatico lo apre lei allo squillo, no portineria. Cinque gradini, poi ascensore fino al piano che ti indica.
Il primo impatto è piacevole. Bella ragazza, come da foto, sorriso invitante, slanciata. Abitino sexy ma discreto, scarpe con tacco, niente calze. Mi piace.
L’appartamento, pulito e profumato è ampio. Lo condivide con altre due “amiche”, scoprirò in seguito.
In quel pomeriggio era sola e non mi sono informato se sono disponibili a giochi di gruppo.
Mi indica la sua camera e ci rintaniamo.
Mi siedo sul piccolo divano che guarda il letto, lei rimane in piedi davanti a me, come in attesa delle mie azioni.
Indicandomi una bottiglia di spumante e dei cioccolatini, sul tavolino, mi fa intendere se desidero qualcosa.
La ringrazio, ma avevo appena bevuto il caffè al bar e declino, apprezzando la gentilezza, che non trovi da tutte. (Non avendo usufruito del servizio, non posso sapere se è compreso nel rate o è un’extra. Nel caso, informatevi prima e non indirizzatemi reclami, qualora ci fosse un sovrapprezzo al momento del check out).
Come dicevo prima, il suo italiano è davvero limitato, dunque le presentazioni si riducono all’essenziale. E’ in Italia da dicembre, conta di restarci, dipende come andrà. Solite cose.
Non potendo approfondire, mi tolgo la giacca e inizio a sbottonare la camicia.
Lei mi imita, scoprendo un babydoll nero sotto il vestitino, che si lascia poi scivolare a terra,quando io mi sfilo i pantaloni.
Sono divertito di quel suo spogliarello parallelo al mio. Incuriosito, mi alzo senza sfilarmi gli slip, cosa che non fa nemmeno lei. Davvero insolito questo gioco a copiare le mosse.
Finalmente la posso osservare nuda. E’ soda, oltre che slanciata. Bel fisico, se non fosse per il seno praticamente inesistente. I suoi capezzoli, due bottoni che più tardi scopirò ben reattivi agli stimoli, abbandonati in un deserto piatto. Peccato.
Mi chiede se preferisco la lampada accesa o spenta ed io, non amando le lampadine cool white, la invito a spegnere. In fondo è più emozionale la luce che filtra dalle persiane.
Poi si sfila gli slip e procede a togliere anche i miei, prima di dirigersi verso il letto, sempre con atteggiamento da geisha, abbastanza inusuale per le rumene. O almeno, per quelle che ho incontrato in passato.
Ora siamo nudi sul letto, lei adagiata sul ventre, gomiti ripiegati verso i fianchi, collo alzato, capelli sulla schiena, gambe allineate.
Lo spettacolo appaga la vista. Il suo corpo è sinuoso, invitante, la pelle bianca di provocante erotismo, un culo che parla da solo, a cui un mio amico di questo forum non esiterebbe a mettere il like.
E’ l’azione che manca, e dal momento che non sono lì solo per una visita contemplativa, inizio a domandarmi se dovrò fare dunque tutto io.
Non che la cosa mi infastidisca più di tanto, anche se avevo immaginato un incontro più frizzante, dall’annuncio e dalle foto biricchine.
Ma dal momento che non è né una fake, né un missile, decido che può essere intrigante approfondire quel suo essere geisha tendente al timido, pur non senza malizia e sensualità.
Ritenendo che qualche minuto di ammirazione possa bastare, decido allora di prendere l’iniziativa, concedendo ai miei sensi anche il tatto, oltre che la vista.
Partendo dai capelli, lascio scendere la mano lungo la schiena, fino ai glutei invitanti, su cui mi soffermo a lungo per godermi appieno quella carne sensuale.
L'avrete capito, sono eccitato. Lei ha pure un buon profumo della pelle. Fragranza fresca e pulita.
Scendo lungo le cosce, fino ai piedi, per poi risalire a cercare il frutto umido, che lei concede ai giochi delle mie dita, senza alcun cenno di disapprovazione, finché ne ho desiderio.
Mi viene voglia di godermi quelle meravigliose natiche con la bocca, succhio e mordo. E lei sempre immobile. La testa si volta solo raramente, per guardarmi.
Accondiscendente, ma immobile e silenziosa.
Qualche segno di vita arriva solo da un gemito contenuto, allorchè la mia lingua sostituisce le mani, nel solco limitato dalla posizione prona.
E’ ora di qualcosa di più piccante, mi dice la mente. La faccio voltare e lei ubbidisce. Si lascia aprire le cosce, mi guarda mentre la guardo voglioso.
Si lascia massaggiare e leccare lungo tutta la lunghezza delle belle gambe e poi mi accoglie per un daty a cui non posso mai rinunciare.
Mi infastidisco, quando percepisco che una donna liquida velocemente la pratica daty, specialmente se pay.
Cristina invece si abbandona. Che lo faccia anche per suo piacere o solo per rispetto verso il cliente, di certo sa abbandonarsi in modo convincente.
Si lascia leccare e succhiare come e dove desidero. Leccare e toccare, come mi piace. Non è fredda però. Quelle fredde e distaccate, sono un’altra cosa e ti danneggiano la libido.
No, lei è solo sessualmente passiva. Quasi una ex-lolita, per età, ma ancora tale nell'atteggiamento.
Apprezzo. Finché sono appagato e le chiedo il preservativo, per lo scambio dei ruoli.
Qui affiora tutta la sua inesperienza. Inizia con un HJ davvero maldestro, degno di un falegname di alta montagna, che fermo quasi subito. Ma non infastidito. Il clima che si è instaurato è sereno.
Gioco allora una carta, per testare la sua buona fede e le indico come fare. Lei mi sorride, capisco che non comprende tutto quel che dico, ma mi segue in quel che le indico. Mi guarda, mentre mi massaggia, quasi a cercare approvazione. Sì, molto meglio. Apprende in fretta la ragazza. (Però, cazzo, mi dico. Avrai fatto sesso anche prima di essere pay. T’ha mai detto nessuno che un pene non è un tubo qualsiasi?).
Ad un certo punto, mi vuole stupire. Prende lei l’iniziativa di passare da HJ a BJ.
Santa madre! Idem come prima. Un impeto scoordinato, come se le avessero detto, tu pompa forte e vai finchè non esplode. Cazzo, che brava maestra che ha avuto!
Mi convinco che sia in buona fede, perché anche in questo gioco, non percepisco la velocizzazione truffaldina di tante super esperte cronometriste.
No, lei è ingenuamente timida, nel suo essere maldestra. E' davvero inesperta. Ma si impegna.
E allora, ci riprovo. La rallento e le indico come mi piace. E lei si lascia condurre, in un lento BJ, senza rifiutare qualche affondo di deep throat. Ora si che mi sta facendo godere.
Dalla luce meno intensa che filtra dalle persiane, capisco che il tempo è passato e decido, quasi inconsapevolmente, di finire a missionaria, che di sicuro è la posizione a lei più congeniale.
Il kamasutra può attendere. Mi rivesto. Si riveste.
Mi viene spontaneo domandarle perchè ha messo anche mistress nell'annuncio, visto il suo atteggiamento così lontano dalla definizione.
E, con sempre un po di difficoltà nel comprendersi, mi dice che l'annuncio gliel'ha scritto la sua amica. Che brava amica, penso. Come rovinare un'esordiente, rischiando di farla apparire falsa.
La bacio. Mi bacia.
Me ne vado, accompagnato da due pensieri.
Se con un po’ di risparmi, si sistema il seno, sarebbe a quel punto una gran bella gnocca completa. Neanche tanto, una seconda sarebbe perfetta. Se andasse oltre, farebbe impazzire.
Se col tempo non deciderà che questo non è il suo mestiere più appropriato e imparerà l’arte del fare, oltre che del concedersi, potrebbe diventare una top escort coi fiocchi.
Probabilmente perdendo però quell’essere genuinamente impacciata ed inesperta, che ha reso appagante il mio incontro, pur avendo dovuto improvvisarmi un po coach, senza volerlo.
A conti fatti, forse sono contento di averla conosciuta a soli due mesi di attività.

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