Di solito lo fanno gli adolescenti: spiare dal buco della serratura le compagne di scuola mentre si trovano chiuse nei bagni. Ma l’uomo finito nei guai è andato oltre: forte dell’età e dell’esperienza ha ben pensato di mettere in atto un vero e proprio piano, per immortalare le colleghe in momenti intimi e riservati, ovviamente a loro insaputa. Così, il cuoco di 51 anni, modenese, che lavora in due locali della città, della stessa catena, si è procurato in internet microtelecamere e attrezzatura varia per riversare le immagini su computer. Poi ha preso una borsa di tela, più d’una in verità, in modo di poterle cambiare ogni giorno e creare meno sospetti, e vi ha attaccato l’occhio elettronico. Ha sistemato il tutto nel bagno dei dipendenti del ristorante, una volta l’uno, una volta l’altro, come se si trattasse di una borsa appoggiata nello spogliatoio, in attesa di finire il lavoro. E poi partiva la registrazione. Colpite le colleghe, cameriere soprattutto, riprese in bagno mentre si cambiavano e non solo. Nove ragazze hanno riconosciuto la loro fisionomia nelle immagini, che poi il cuoco assemblava in piccoli filmati, e persino un collega. La produzione casalinga di film a luci rossi è andata avanti due anni: poi, a un certo punto, il titolare ha notato la borsa di tela, ha visto che ne uscivano dei cavi e ha chiamato la polizia postale. Nella memoria della telecamera ritrovata c’erano anche alcuni secondi registrati che riproducevano il cuoco mentre sistemava l’obiettivo per avere la visuale migliore. Per il 51enne, separato, l’arrivo degli agenti è stata una sorpresa e subito si è, giustamente, preoccupato per il lavoro. In effetti è stato licenziato, per giusta causa, e poi denunciato per illecita interferenza nella vita privata. Nella sua casa sequestrai 200 file di immagini, l’attrezzatura e due computer, uno tra l’altro rubato sempre nel ristorante.
papi ti sei dato alla cinematografia
ciao takko
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