per desiderio dell'amico Farlatta, pubblico il testo del messaggio che ho ricevuto e che giro
alla community, se non altro per placare la sete di curiosità di coloro che sono rimasti interdetti
dalla sua improvvisa, quanto in apparenza inspiegabile, dipartita.
"per riflettere e meditare..."
"Caro EddyVedder,
novello Dante ti sei spinto all'aldilà per venirmi a cercare. Già è passato
di qui Virgilio Highlander, ci siamo seduti a discorrere della caducitÃ
della vita punteristica, e credo che se tornerà a trovarmi ne avremo da
discorrere a lungo.
Quando tornerai a riveder le stelle, se vorrai porta le mie parole ai
punters vivi.
Io sarò pure un "fruitore di servizi di accompagnatrici"; ma questa
definizione mi è sembrata, sempre, assai stretta.
Non ho mai visto nettamente (o non ho mai voluto vedere) il confine netto
che tanti pongono tra una "prestazione" sessuale a pagamento e non.
Per cui, sarò pure un puttaniere conclamato, ma mi sono sempre ritenuto un
navigatore nell'universo femminile; più affine ad un "Paolo il caldo" o
l"'uomo che amava le donne" che ad un puttaniere; ma in certi periodi sono
affetto da bulimia sessuale, e pagare donne è l'unica scorciatoia per dare
una effimera pace, di poche ore, ai sensi.
Avere sempre presenza femminile su cui riversare e da cui ricevere amore
fisico e non solo, è per me un bisogno incoercibile, vanamente tamponabile
con altri palliativi.
Per cui, parlare di rapporti sessuali a pagamento in termini di "hobby",
"sfizio", "svuotata", o simili, è per altri, non per me. E mi ci sono
sempre ritrovato poco, e ultimamente quasi per nulla, in valutazioni fatte
di sigle, tempo, "servizi" concessi o negati.
Nello scorso anno ho attraversato un periodo in cui la mia bulimia sessuale
ha raggiunto livelli di guardia, spingendomi a cercare più rapporti al
giorno, più giorni la settimana; e, come scrissi, mi ero illuso che
frequentare Punterforum fosse una cura, o un metadone, alla mia dipendenza
sessuale.
Così non è stato, e non sto a ripercorrere le tappe.
Nè mi soffermo sulla dipendenza dai forum, già ampiamente dibattuta.
Ma sottolineo, diversa è la dipendenza di chi se ne serve anche per
riempire una giornata altrimenti vuota, rispetto a chi, come me , è pressato
da mille impegni e problemi di famiglia, di lavoro, ed avrebbe anche tanti
altri interessi più creativi. La dipendenza diventa un modo per sfuggire
dagli impegni, dalla realtà ; ma i problemi chiusi fuori dalla porta
rientrano dalla finestra, sempre irrisolti, con in più il fardello dei sensi
di colpa per il tempo sprecato, per la famiglia, gli amici, il lavoro
trascurati.
Ed un conto è una dipendenza nuova, eccitante, stimolante, produttiva; un
altro è una dipendenza in fase terminale, ormai stanca, un rito fine a se
stesso.
Mi sono ritrovato ad aprire, ogni mattina, PFI come chi va al bar a
sfogliare la gazzetta dello sport. Peccato che di sport letto e scritto non
mi sia mai fregato nulla.
L'interesse per un certo tipo di frequentazioni è andato scemando; non
l'interesse per una vita sessuale appagante, beninteso, ma è la ricerca,
appunto, dell'appagamento, che mi ha portato a sterzare la rotta. E il
concetto di "recensione", che già mi è sempre sembrato riduttivo, mi è
apparso ad un tratto del tutto estraneo.
E non mi si dica di attendere tempi migliori, di non farmi fagocitare dal
forum, di usarlo con moderazione. Facile dirlo, per chi non è dipendente;
come coloro che dicono di essere fumatori, due o tre sigarette al giorno.
Per chi ne fuma due pacchetti, o continua a fumarli, o smette.
Con questo non rinnego i sei mesi passati su Punterforum. Per buona parte, è
stato la risposta ad un mio problema, una valvola di sfogo, qualcosa su cui
scrivere i miei pensieri che non fosse il muro di un cesso.
E, in più, mi ha permesso di conoscere alcune persone veramente
speciali. Fortuna veramente superiore alle aspettative, ed averle conosciute
qui, è stato più che trovare l'oro nel pattume.
E come quando si è fortunati al gioco, meglio godersi la fortuna, piuttosto
che continuare a giocare, col rischio di perdersi tutto.
Altro aspetto del forum che mi ha lasciato perplesso: la facile notorietÃ
che si può assumere, proprio malgrado.
Io ho sempre postato le mie storielle (preferisco chiamarle così, piuttosto
che recensioni) magari infiorite da aneddoti, metafore, citazioni da film e
canzoni, con quella colloquialità e umorismo spicciolo, da bar, trasmissione
culturale da operai e contadini; nonostante questo, si è diffusa la nomea
che io sia un affabulatore avvezzo all'uso raffinato della scrittura; mentre
ho una mera cultura da istituto tecnico, da antologia del biennio, da
svolgimento corretto ai temi, oltretutto anchìlosata da decenni passati a
scrivere relazioni e lettere commerciali. Nonostante questo, passo per "uno
che sa scrivere". Bontà loro... Ma la cosa più sconvolgente è che sono
diventato una specie di *opinion leader*, ricevendo qua e la manifestazioni
di stima e di fede anche quando esternavo i più atroci dubbi ed incertezze,
tant'è che ho spesso sentito il bisogno di scrivere "non seguitemi, mi sono
perso anch'io".
E' per questo che dico: non illudetevi di apprendere nessuna verità da me.
Ci avrei azzeccato per caso. Non sforzatevi di immaginare cosa ci sia nella
mia testa, perchè non lo so nemmeno io.
So solo che ad un certo punto da giocatore di briscola che ero sono stato
considerato filosofo, da bidello professore, prima di passare da
pescivendolo a masaniello il mio *undertsatement felino* mi ha imposto di
darci un taglio, per coerenza con me stesso.
Quindi, caro Eddy, se vorrai porta su ai vivi queste mie balbettanti ed
inconcludenti considerazioni, e che nessuno s'azzardi a ricamarci sopra, a
dire che è come me o che io sono come lui, senno vorrà dire che di Farlatta
non ha proprio capito un cazzo, come pure non l'ha capito il Farlatta
medesimo.
Con amicizia
il Fu Farlatta
P.S. ti ricordo che sei nel girone dei sodomiti, qui Dante o prendente la
pena è la stessa, guardati alle spalle...
P.P.S. se trovate nei miei cassetti qualche tubetto, datelo a Geppetto...
alla community, se non altro per placare la sete di curiosità di coloro che sono rimasti interdetti
dalla sua improvvisa, quanto in apparenza inspiegabile, dipartita.
"per riflettere e meditare..."
"Caro EddyVedder,
novello Dante ti sei spinto all'aldilà per venirmi a cercare. Già è passato
di qui Virgilio Highlander, ci siamo seduti a discorrere della caducitÃ
della vita punteristica, e credo che se tornerà a trovarmi ne avremo da
discorrere a lungo.
Quando tornerai a riveder le stelle, se vorrai porta le mie parole ai
punters vivi.
Io sarò pure un "fruitore di servizi di accompagnatrici"; ma questa
definizione mi è sembrata, sempre, assai stretta.
Non ho mai visto nettamente (o non ho mai voluto vedere) il confine netto
che tanti pongono tra una "prestazione" sessuale a pagamento e non.
Per cui, sarò pure un puttaniere conclamato, ma mi sono sempre ritenuto un
navigatore nell'universo femminile; più affine ad un "Paolo il caldo" o
l"'uomo che amava le donne" che ad un puttaniere; ma in certi periodi sono
affetto da bulimia sessuale, e pagare donne è l'unica scorciatoia per dare
una effimera pace, di poche ore, ai sensi.
Avere sempre presenza femminile su cui riversare e da cui ricevere amore
fisico e non solo, è per me un bisogno incoercibile, vanamente tamponabile
con altri palliativi.
Per cui, parlare di rapporti sessuali a pagamento in termini di "hobby",
"sfizio", "svuotata", o simili, è per altri, non per me. E mi ci sono
sempre ritrovato poco, e ultimamente quasi per nulla, in valutazioni fatte
di sigle, tempo, "servizi" concessi o negati.
Nello scorso anno ho attraversato un periodo in cui la mia bulimia sessuale
ha raggiunto livelli di guardia, spingendomi a cercare più rapporti al
giorno, più giorni la settimana; e, come scrissi, mi ero illuso che
frequentare Punterforum fosse una cura, o un metadone, alla mia dipendenza
sessuale.
Così non è stato, e non sto a ripercorrere le tappe.
Nè mi soffermo sulla dipendenza dai forum, già ampiamente dibattuta.
Ma sottolineo, diversa è la dipendenza di chi se ne serve anche per
riempire una giornata altrimenti vuota, rispetto a chi, come me , è pressato
da mille impegni e problemi di famiglia, di lavoro, ed avrebbe anche tanti
altri interessi più creativi. La dipendenza diventa un modo per sfuggire
dagli impegni, dalla realtà ; ma i problemi chiusi fuori dalla porta
rientrano dalla finestra, sempre irrisolti, con in più il fardello dei sensi
di colpa per il tempo sprecato, per la famiglia, gli amici, il lavoro
trascurati.
Ed un conto è una dipendenza nuova, eccitante, stimolante, produttiva; un
altro è una dipendenza in fase terminale, ormai stanca, un rito fine a se
stesso.
Mi sono ritrovato ad aprire, ogni mattina, PFI come chi va al bar a
sfogliare la gazzetta dello sport. Peccato che di sport letto e scritto non
mi sia mai fregato nulla.
L'interesse per un certo tipo di frequentazioni è andato scemando; non
l'interesse per una vita sessuale appagante, beninteso, ma è la ricerca,
appunto, dell'appagamento, che mi ha portato a sterzare la rotta. E il
concetto di "recensione", che già mi è sempre sembrato riduttivo, mi è
apparso ad un tratto del tutto estraneo.
E non mi si dica di attendere tempi migliori, di non farmi fagocitare dal
forum, di usarlo con moderazione. Facile dirlo, per chi non è dipendente;
come coloro che dicono di essere fumatori, due o tre sigarette al giorno.
Per chi ne fuma due pacchetti, o continua a fumarli, o smette.
Con questo non rinnego i sei mesi passati su Punterforum. Per buona parte, è
stato la risposta ad un mio problema, una valvola di sfogo, qualcosa su cui
scrivere i miei pensieri che non fosse il muro di un cesso.
E, in più, mi ha permesso di conoscere alcune persone veramente
speciali. Fortuna veramente superiore alle aspettative, ed averle conosciute
qui, è stato più che trovare l'oro nel pattume.
E come quando si è fortunati al gioco, meglio godersi la fortuna, piuttosto
che continuare a giocare, col rischio di perdersi tutto.
Altro aspetto del forum che mi ha lasciato perplesso: la facile notorietÃ
che si può assumere, proprio malgrado.
Io ho sempre postato le mie storielle (preferisco chiamarle così, piuttosto
che recensioni) magari infiorite da aneddoti, metafore, citazioni da film e
canzoni, con quella colloquialità e umorismo spicciolo, da bar, trasmissione
culturale da operai e contadini; nonostante questo, si è diffusa la nomea
che io sia un affabulatore avvezzo all'uso raffinato della scrittura; mentre
ho una mera cultura da istituto tecnico, da antologia del biennio, da
svolgimento corretto ai temi, oltretutto anchìlosata da decenni passati a
scrivere relazioni e lettere commerciali. Nonostante questo, passo per "uno
che sa scrivere". Bontà loro... Ma la cosa più sconvolgente è che sono
diventato una specie di *opinion leader*, ricevendo qua e la manifestazioni
di stima e di fede anche quando esternavo i più atroci dubbi ed incertezze,
tant'è che ho spesso sentito il bisogno di scrivere "non seguitemi, mi sono
perso anch'io".
E' per questo che dico: non illudetevi di apprendere nessuna verità da me.
Ci avrei azzeccato per caso. Non sforzatevi di immaginare cosa ci sia nella
mia testa, perchè non lo so nemmeno io.
So solo che ad un certo punto da giocatore di briscola che ero sono stato
considerato filosofo, da bidello professore, prima di passare da
pescivendolo a masaniello il mio *undertsatement felino* mi ha imposto di
darci un taglio, per coerenza con me stesso.
Quindi, caro Eddy, se vorrai porta su ai vivi queste mie balbettanti ed
inconcludenti considerazioni, e che nessuno s'azzardi a ricamarci sopra, a
dire che è come me o che io sono come lui, senno vorrà dire che di Farlatta
non ha proprio capito un cazzo, come pure non l'ha capito il Farlatta
medesimo.
Con amicizia
il Fu Farlatta
P.S. ti ricordo che sei nel girone dei sodomiti, qui Dante o prendente la
pena è la stessa, guardati alle spalle...
P.P.S. se trovate nei miei cassetti qualche tubetto, datelo a Geppetto...