RIFERIMENTO INTERNET http://incontri.kijiji.it/c-Incontri-pe ... Z176120968
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: assente (Daniela)
NAZIONALITA': Bulgara
ETA': 25?
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto 100% reali (…ma non è un caso che non si veda il viso)
SERVIZI OFFERTI: vedi sotto
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: molto alta, longilinea, seno piccolo e proporzionato, mani grandi.
ATTITUDINE: scarsa, anche se gentile
REPERIBILITA': nessun problema
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: si
LA MIA ESPERIENZA:
Al telefono è cordiale e socievole con una voce molto femminile. L’appuntamento viene fissato facilmente. L’indirizzo mi avrebbe dovuto mettere qualche sospetto: zona universitaria, traversa di Belmeloro. Ho pessimi ricordi degli ambienti in quella zona, ma sono ricordi di decenni fa. Pensavo che fossero cambiate le cose.
Sbagliavo.
Ma andiamo con ordine.
Arrivo al portone, chiamo e lei dice “ok scendo”. “Scendo”? Mi aspettavo “Apro” …mmmhh…strano.
Poi sento il clack del portone e penso “avrò capito male”.
Entro e mi trovo davanti una rampetta di scale che termina con una specie di pulpito sul quale si affaccia una porta aperta. La porta si apre e lo sguardo va alla ricerca della splendida visione.
Attivo lo scanner:
ecco le gambe: lunghissime …
….i fianchi proporzionati…
…le tettine si intuscono sotto la maglietta e sono piccole come da foto…
il busto esile e il collo lungo…
…ecco il viso
…buzzz…buzz …ccrrrr…shhhhh…lo scanner va in blackout.
Ma che ca22o è successo? Ripartiamo.
ecco le gambe: lunghissime …
….i fianchi proporzionati…
…le tettine si intuscono sotto la maglietta e sono piccole come da foto…
il busto esile e il collo lungo…
…ecco il viso
…AAAAAHHHHHHRRGGGG: e’ orrenda!
Ora, premetto che mi costa non poca fatica fare un commento estetico così negativo su una ragazza, qualunque mestiere faccia, visto che si tratta di un giudizio soggettivo e che essere brutti non è una colpa.
Aggiungo che sicuramente i miei giudizi estetici sono viziati, ma la ragazza è veramente quanto di peggio mi potevo aspettare. Ho dovuto fare appello a tutte le mie fantasie per convincermi che fosse una donna. Immaginatevi Stan Laurel che sorride a occhi strettissimi (come se avesse una congiuntivite) ma con un naso camuso che ho visto solo a certi marocchini.
D’altra parte la voce e il portamento non avevano nulla di maschile.
Alla primo contatto faccio il “test del busone”, ovvero mentalmente trucco da uomo la donna che ho davanti e mi chiedo se posso ancora affermare con certezza che si tratti di una donna. Le “femmine” (esteticamente parlando) superano brillantemente questo test e sono quelle che mi attraggono di più. In questo caso, invece, ho dovuto invertire il processo e cercavo disperatamente di warpizzare quel viso per ridargli una connotazione femminile. C’ero quasi riuscito, quando lei ha peggiorato le cose: ha sorriso. Due dentoni separati che sembravano il Mar Rosso dopo il passaggio di Mosè.
A quel punto anche il mio warpizzatore ha fatto la stessa fine dello scanner: “err 213 - mission impossible“.
In un istante decido di giocare la carta “brutta ma porca” e come Leonida alle Termopili salgo le scalette ed entro nell‘appartamento.
Dentro è tutto un sali-scendi di scale da far impazzire un architetto giapponese.
Passiamo davanti ad una tenda semi trasparente oltre la quale si vede una cucina con altre due ragazze: riservatezza zero!
Il peggio arriva quando entriamo nella stanza: letto a castello e un materasso a terra. In cuor mio spero che si finisca per consumare sul letto a castello e che il materasso a terra sia lì solo per caso.
Durante il social time preliminare mi conferma di essere bulgara. Altro aspetto che mi avrebbe dovuto far riflettere prima: mai trovata una bulgara veramente bella. Sicuramente esistono, ma se le tengono in Bulgaria.
E’ in Italia da 3 mesi, parla e capisce l’italiano abbastanza bene. Mi chiede se voglio ascoltare un po’ di musica. Lascio scegliere a lei ed esce la sua vena romantica: sceglie una canzone melodica e la mette a tutto volume.
Scherzando le dico che fuori nevica da matti e vista l’ora tarda sarà difficile per altri clienti farsi vivi. Lei mi sorride (ahia) e mi fa vedere il cell che squilla in continuazione. Mi dice che molti sono abituali e che ha gente fino alle 5. Minchia! Meglio così: mi faccio meno scrupoli a darle un punteggio basso sul lato estetico, tanto ci saranno altri che la pensano diversamente.
Tento una timida negoziazione, ma non si schioda. Ok, allora facciamola finita: ciak, si gira!
Chiedo del bagno, ma purtroppo non si può usare. ‘Azz, partiamo male.
Si spoglia e per fortuna, il corpo è come da foto. E’ molto alta e ha tutte le cose al loro posto. Mi sembra abbia un vecchio segno di bruciatura sulla schiena, ma non ho avuto modo di approfondire.
Come capita spesso nelle donne alte (lei è intorno all’ 1,80), mani e piedi non sono particolarmente aggraziati, insomma, mani da fabbro.
A questo punto mi invita a stendermi…indovinate un po’ dove? Eh, sì, proprio lì su quel bel materasso a terra. Mentre scanso le “briciole” con la mano, mi sembra di sentire gli applausi, i tappi delle bottiglie di champagne che saltano, le urla di gioia …come “di chi?“ Degli acari! Sarò il loro pasto!
Mi stendo con la stessa serenità con cui ci si stende sulla poltrona del dentista.
Lei prende un guanto e cerca di incappuciarmi. “Niente BBJ?”. “Io non capire”. Mi spiego meglio, ma la risposta è negativa. E vabbeh. Prende male le misure e l’incappucciamento non le viene bene. Con un gesto stizzito, toglie il guanto e lo lancia via. Ne prende un altro e stavolta riesce nell’operazione.
Il BJ è decente e di profilo lei è guardabile. Nel frattempo la fingherizzo e lei non si ritrae. La passerotta è pronunciata e invitante, ma vista la situazione igienica, dimentico anche il significato della parola DATY.
Quando la cottura è al punto giusto propongo: “smorza candela?”. “No, a me piace normale da davanti”. Rilancio: “In piedi?”. Risposta: “ma davanti è più bela”. Ritento: “Pecora?”. “No dai, davanti è bela”. Ok, ho capito. Mi rialzo come un fachiro dal letto di chiodi per farla stendere al mio posto. Mi raccomando al santo protettore dei punter (San Pietroburgo) affinchè mi aiuti a tenere l’eccitazione avendo la sua faccia a 10cm dalla mia.
Cerco qualche fantasia di supporto, ma l’unica che mi viene, considerato l’ambiente, è quella di essere nel “tugurio” del Grande Fratello, ripreso da 20 telecamere e seguito da un milione di spettatori mentre mi faccio un cesso terrificante. Tutto diventa ragionevole: dopo essere 40gg in isolamento senza trombare, lei è meglio della Marcuzzi!
Si va avanti per un po’ e le chiedo di terminare con un COB. Lei mi guarda un po’ sorpresa, ma accetta. Si capisce che non è tanto abituata e non sa dove mettere le mani: gliele appoggio sulla gnocca e lei accenna un piccolo show. Focalizzato sul corpo, le gambe lunghe e la bella passerona, la doccio.
A parte l’aspetto estetico del viso e la scarsa attitudine, purtroppo elementi fondamentali, è veramente molto delicata e gentile. Probabilmente anche una ragazza romantica che si assicura continuamente che io abbia tutto quanto mi serve per ripulirmi.
Mentre ci asciughiamo, bussano alla porta. E chi cazzo è adesso? Lei dice in Bulgaro “entra pure, tanto abbiamo finito” (Noi punter di vecchia generazione, formati nei campi siberiani, parliamo correntemente il bulgaro).
E qui arriva la bastonata. Entra una delle sue due amiche: piccolina, bel davanzale, e di viso…bellina, bellina davvero! Viso tondo, bel sorriso, capelli biondi tirati indietro, due occhi azzurri spettacolari e un nasino da Jodie Foster. Ma porca putt…vacc…malediz…ma non potevo essermi trombato questa?
Si mette seduta con noi a chiacchierare. E’ pure simpatica! Insomma, oltre il danno, la beffa.
Mi cospargo il capo di cenere, ma non ricordo il suo nome. Invece, la terza ragazza (non scannerizzata), si chiama Alessandra.
La biondina è molto interessante e se cambiano appartamento migliorando la logistica e l’igiene, ci farò un pensierino.
Le due mi propongono un trio per la prossima volta. E io: “certo, come no, sicuramente”…Daniela però la metto sotto al materasso!
Circa i dubbi sulla sua coercizione al mestiere, occhi tumefatti ecc., personalmente non ho trovato elementi per pensarlo. Anzi, mi ha parlato di un imminente cambio di appartamento perché si rende conto che l’uso del bagno, l’affollamento e il materasso a terra non sono una bella cosa (Brava ragazza!). La gestione del cambio di appartamento è diretta da lei e questo non mi pare compatibile con le tesi della forzatura. L’occhio arrossato forse è solo legato al fatto che li tiene strettissimi. Potrebbe davvero avere una congiuntivite. Mah?
Mi saluta dolcissima invitandomi a tornare e accompagna l’invito con suo sorriso alla Stallio. Io ricambio con un “arrivedooorci”.
E qui si chiude l’avventura.
Se qualcuno si tromba la bulgarina biondina e salta fuori che è una gran maiala, per favore recensisca.
Servizi: Bj, RAI1, fingering, COB.
Scala G: 100/40/ 5 (senza considerare il fattore estetico!)
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: assente (Daniela)
NAZIONALITA': Bulgara
ETA': 25?
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto 100% reali (…ma non è un caso che non si veda il viso)
SERVIZI OFFERTI: vedi sotto
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: molto alta, longilinea, seno piccolo e proporzionato, mani grandi.
ATTITUDINE: scarsa, anche se gentile
REPERIBILITA': nessun problema
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: si
LA MIA ESPERIENZA:
Al telefono è cordiale e socievole con una voce molto femminile. L’appuntamento viene fissato facilmente. L’indirizzo mi avrebbe dovuto mettere qualche sospetto: zona universitaria, traversa di Belmeloro. Ho pessimi ricordi degli ambienti in quella zona, ma sono ricordi di decenni fa. Pensavo che fossero cambiate le cose.
Sbagliavo.
Ma andiamo con ordine.
Arrivo al portone, chiamo e lei dice “ok scendo”. “Scendo”? Mi aspettavo “Apro” …mmmhh…strano.
Poi sento il clack del portone e penso “avrò capito male”.
Entro e mi trovo davanti una rampetta di scale che termina con una specie di pulpito sul quale si affaccia una porta aperta. La porta si apre e lo sguardo va alla ricerca della splendida visione.
Attivo lo scanner:
ecco le gambe: lunghissime …
….i fianchi proporzionati…
…le tettine si intuscono sotto la maglietta e sono piccole come da foto…
il busto esile e il collo lungo…
…ecco il viso
…buzzz…buzz …ccrrrr…shhhhh…lo scanner va in blackout.
Ma che ca22o è successo? Ripartiamo.
ecco le gambe: lunghissime …
….i fianchi proporzionati…
…le tettine si intuscono sotto la maglietta e sono piccole come da foto…
il busto esile e il collo lungo…
…ecco il viso
…AAAAAHHHHHHRRGGGG: e’ orrenda!
Ora, premetto che mi costa non poca fatica fare un commento estetico così negativo su una ragazza, qualunque mestiere faccia, visto che si tratta di un giudizio soggettivo e che essere brutti non è una colpa.
Aggiungo che sicuramente i miei giudizi estetici sono viziati, ma la ragazza è veramente quanto di peggio mi potevo aspettare. Ho dovuto fare appello a tutte le mie fantasie per convincermi che fosse una donna. Immaginatevi Stan Laurel che sorride a occhi strettissimi (come se avesse una congiuntivite) ma con un naso camuso che ho visto solo a certi marocchini.
D’altra parte la voce e il portamento non avevano nulla di maschile.
Alla primo contatto faccio il “test del busone”, ovvero mentalmente trucco da uomo la donna che ho davanti e mi chiedo se posso ancora affermare con certezza che si tratti di una donna. Le “femmine” (esteticamente parlando) superano brillantemente questo test e sono quelle che mi attraggono di più. In questo caso, invece, ho dovuto invertire il processo e cercavo disperatamente di warpizzare quel viso per ridargli una connotazione femminile. C’ero quasi riuscito, quando lei ha peggiorato le cose: ha sorriso. Due dentoni separati che sembravano il Mar Rosso dopo il passaggio di Mosè.
A quel punto anche il mio warpizzatore ha fatto la stessa fine dello scanner: “err 213 - mission impossible“.
In un istante decido di giocare la carta “brutta ma porca” e come Leonida alle Termopili salgo le scalette ed entro nell‘appartamento.
Dentro è tutto un sali-scendi di scale da far impazzire un architetto giapponese.
Passiamo davanti ad una tenda semi trasparente oltre la quale si vede una cucina con altre due ragazze: riservatezza zero!
Il peggio arriva quando entriamo nella stanza: letto a castello e un materasso a terra. In cuor mio spero che si finisca per consumare sul letto a castello e che il materasso a terra sia lì solo per caso.
Durante il social time preliminare mi conferma di essere bulgara. Altro aspetto che mi avrebbe dovuto far riflettere prima: mai trovata una bulgara veramente bella. Sicuramente esistono, ma se le tengono in Bulgaria.
E’ in Italia da 3 mesi, parla e capisce l’italiano abbastanza bene. Mi chiede se voglio ascoltare un po’ di musica. Lascio scegliere a lei ed esce la sua vena romantica: sceglie una canzone melodica e la mette a tutto volume.
Scherzando le dico che fuori nevica da matti e vista l’ora tarda sarà difficile per altri clienti farsi vivi. Lei mi sorride (ahia) e mi fa vedere il cell che squilla in continuazione. Mi dice che molti sono abituali e che ha gente fino alle 5. Minchia! Meglio così: mi faccio meno scrupoli a darle un punteggio basso sul lato estetico, tanto ci saranno altri che la pensano diversamente.
Tento una timida negoziazione, ma non si schioda. Ok, allora facciamola finita: ciak, si gira!
Chiedo del bagno, ma purtroppo non si può usare. ‘Azz, partiamo male.
Si spoglia e per fortuna, il corpo è come da foto. E’ molto alta e ha tutte le cose al loro posto. Mi sembra abbia un vecchio segno di bruciatura sulla schiena, ma non ho avuto modo di approfondire.
Come capita spesso nelle donne alte (lei è intorno all’ 1,80), mani e piedi non sono particolarmente aggraziati, insomma, mani da fabbro.
A questo punto mi invita a stendermi…indovinate un po’ dove? Eh, sì, proprio lì su quel bel materasso a terra. Mentre scanso le “briciole” con la mano, mi sembra di sentire gli applausi, i tappi delle bottiglie di champagne che saltano, le urla di gioia …come “di chi?“ Degli acari! Sarò il loro pasto!
Mi stendo con la stessa serenità con cui ci si stende sulla poltrona del dentista.
Lei prende un guanto e cerca di incappuciarmi. “Niente BBJ?”. “Io non capire”. Mi spiego meglio, ma la risposta è negativa. E vabbeh. Prende male le misure e l’incappucciamento non le viene bene. Con un gesto stizzito, toglie il guanto e lo lancia via. Ne prende un altro e stavolta riesce nell’operazione.
Il BJ è decente e di profilo lei è guardabile. Nel frattempo la fingherizzo e lei non si ritrae. La passerotta è pronunciata e invitante, ma vista la situazione igienica, dimentico anche il significato della parola DATY.
Quando la cottura è al punto giusto propongo: “smorza candela?”. “No, a me piace normale da davanti”. Rilancio: “In piedi?”. Risposta: “ma davanti è più bela”. Ritento: “Pecora?”. “No dai, davanti è bela”. Ok, ho capito. Mi rialzo come un fachiro dal letto di chiodi per farla stendere al mio posto. Mi raccomando al santo protettore dei punter (San Pietroburgo) affinchè mi aiuti a tenere l’eccitazione avendo la sua faccia a 10cm dalla mia.
Cerco qualche fantasia di supporto, ma l’unica che mi viene, considerato l’ambiente, è quella di essere nel “tugurio” del Grande Fratello, ripreso da 20 telecamere e seguito da un milione di spettatori mentre mi faccio un cesso terrificante. Tutto diventa ragionevole: dopo essere 40gg in isolamento senza trombare, lei è meglio della Marcuzzi!
Si va avanti per un po’ e le chiedo di terminare con un COB. Lei mi guarda un po’ sorpresa, ma accetta. Si capisce che non è tanto abituata e non sa dove mettere le mani: gliele appoggio sulla gnocca e lei accenna un piccolo show. Focalizzato sul corpo, le gambe lunghe e la bella passerona, la doccio.
A parte l’aspetto estetico del viso e la scarsa attitudine, purtroppo elementi fondamentali, è veramente molto delicata e gentile. Probabilmente anche una ragazza romantica che si assicura continuamente che io abbia tutto quanto mi serve per ripulirmi.
Mentre ci asciughiamo, bussano alla porta. E chi cazzo è adesso? Lei dice in Bulgaro “entra pure, tanto abbiamo finito” (Noi punter di vecchia generazione, formati nei campi siberiani, parliamo correntemente il bulgaro).
E qui arriva la bastonata. Entra una delle sue due amiche: piccolina, bel davanzale, e di viso…bellina, bellina davvero! Viso tondo, bel sorriso, capelli biondi tirati indietro, due occhi azzurri spettacolari e un nasino da Jodie Foster. Ma porca putt…vacc…malediz…ma non potevo essermi trombato questa?
Si mette seduta con noi a chiacchierare. E’ pure simpatica! Insomma, oltre il danno, la beffa.
Mi cospargo il capo di cenere, ma non ricordo il suo nome. Invece, la terza ragazza (non scannerizzata), si chiama Alessandra.
La biondina è molto interessante e se cambiano appartamento migliorando la logistica e l’igiene, ci farò un pensierino.
Le due mi propongono un trio per la prossima volta. E io: “certo, come no, sicuramente”…Daniela però la metto sotto al materasso!
Circa i dubbi sulla sua coercizione al mestiere, occhi tumefatti ecc., personalmente non ho trovato elementi per pensarlo. Anzi, mi ha parlato di un imminente cambio di appartamento perché si rende conto che l’uso del bagno, l’affollamento e il materasso a terra non sono una bella cosa (Brava ragazza!). La gestione del cambio di appartamento è diretta da lei e questo non mi pare compatibile con le tesi della forzatura. L’occhio arrossato forse è solo legato al fatto che li tiene strettissimi. Potrebbe davvero avere una congiuntivite. Mah?
Mi saluta dolcissima invitandomi a tornare e accompagna l’invito con suo sorriso alla Stallio. Io ricambio con un “arrivedooorci”.
E qui si chiude l’avventura.
Se qualcuno si tromba la bulgarina biondina e salta fuori che è una gran maiala, per favore recensisca.
Servizi: Bj, RAI1, fingering, COB.
Scala G: 100/40/ 5 (senza considerare il fattore estetico!)