CARATTERISTICHE GENERALI
Un'operaia del sesso pi� un disastro
NOME INSERZIONISTA: Daniela, poi dal bagno spunta anche Licia
RIFERIMENTO INTERNET: http://modena.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/new-new-new-new-3dz444185243
CITTA DELL'INCONTRO: Carpi (MO)
NAZIONALITA': Daniela italiana anzi milanese, Licia etiope o somala + italiana (mix)
ETA': Daniela 45 ca., Licia 30 ca.
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Ma che scherziamo?
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Daniela bbj + RAI1, Licia bj + RAI1
SERVIZI USUFRUITI: una mezza pompa scoperta da Daniela
COMPENSO RICHIESTO: 70 per Daniela, con 30 mi sono automissilato anche Licia
COMPENSO CONCORDATO: 70 + 30
DURATA DELL'INCONTRO: durata oggettiva una mezz'ora, durata soggettiva fine pena mai
DESCRIZIONE FISICA: Daniela casalinga proletaria accettabile, Licia bel viso corpo pesante
ATTITUDINE: Daniela amichevole, cameratesca, GFE, Licia negata al meretricio e in generale all'eros
REPERIBILITA': Ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: 1 rampa di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34574380xx
LA MIA RECENSIONE:
Recensisco a caldo questa esperienza tragicomica a duescopi: uno autoterapeutico, l’altro predicatorio: cari colleghi, fate quel chedico e non quel che ho fatto.
Va b�. Stasera, brutta serata, malumore. Decidosciaguratamente di risolvere facendomi lucidare la spada. Consulto ilprontuario, e trovo questa new new new giocherellona sita a due passi. Dallefoto � una gran topa. Non ci credo, ma il destino bussa alla mia porta, non c’�scampo. Telefono, e la titolare ha una voce simpatica dal genuino accentomilanese. Quanto tempo che non mi trombo una milanese vera, penso tra me e me!E vado. Location: piazza Martiri a Carpi, a sessanta metri dal Duomo. Per menon � location sensibile, quindi no problem. Suono, salgo una rampa di scale,entro, la vedo. Naturalmente non c’entra niente con la gran topa dell’annuncio.Me lo aspettavo, d’altronde; e stasera non avevo bisogno di una gran topa, nonavevo neanche bisogno della verità: mi bastava una donna decente e simpaticache mi facesse una discreta pompa, si lasciasse ciulare senza sollevare obiezionied eccezioni o imporre specifiche tecniche obbligatorie, e mi desse un caloreun po’ al di sopra dello zero assoluto per conciliarmi il sonno. Daniela � unaquarantacinquenne bruna, con i capelli di media lunghezza un po’ spettinati,che dieci anni fa non doveva essere affatto male. Oggi � un po’ usurata dall’età,e si cura poco: la pelle � un po’ sciupata, le mani rosse, le tette nonsvettano, le unghie lasciano a desiderare, il culo c’�, ma non eccelle.Tuttavia, la voce � amichevole e calma, l’accento milanese mi intenerisce, l’insiememi ricorda un po’ una ex ragazza della via Gluck, e mi dico perché no, mica mela sposo. Mi sdraio, e Daniela comincia a farmi una pompa scoperta pi� cheaccettabile. Buon lavoro di lingua, saliva q.b., competenza e anche una certadolcezza. Insomma, pompa casalinga: avercene, quando siamo un po’ depressi!Dopo pochi minuti, la svolta. Daniela solleva la boccuccia e mi fa: la vuoi lamia amica? Altri trenta e facciamo in tre. E io, lo sventurato, rispondo ma s�,perché no, pensando: fatto trenta facciamo trentuno, dai, � già qui... Dalbagno spunta fuori, dopo breve intervallo che Daniela continua a dedicare allapompa già avviata con successo, una ragazzona sui trenta. Licia. E’ color caff�,con un viso etiopico o somalo ma arrotondato da un contributo geneticoitaliano; bella pelle, bei capelli, denti stupendi e begli occhioni, ma corpopesante, con tettone, culone, un po’ di pancetta. L’insieme mi andrebbe anchebene, perché stasera, come si sarà capito, sono di bocca buona, punto al minormale. Purtroppo, la ex bambina � totalmente negata al meretricio, se non nellasua forma pi� primitiva e (per me) incapacitante. Si sdraia sul letto accanto ame e Daniela, e mentre si dispone sul fianco tipo triclinio sbuccia un condom efa per infilarmelo. “Momento!†intervengo io. “Momento, il pompino lo voglioscoperto.†Licia da quell’orecchio non ci sente. “Va b�, Daniela, pensaci tu,vai avanti cos� che vai bene†dico io, che non voglio guastare l’atmosferasinora tiepida. E mentre Daniela continua la sua opera benemerita, metto lemani addosso a Licia e le cerco qualche buchino interessante. Appena le infiloun dito nella topa, la pseudoetiope si mette ad ansimare come se la stessitrombando a tutta forza da un’oretta. Io apprezzo molto l’arte dell’attore edell’attrice, ma recitare non � facile come sembra. Dico a Licia, congentilezza: “Guarda, cara, non recitare cos�, non mi piace.†E lei mi ribatte: “B�,ma cosa vuoi, non ti ho mai visto prima, ci vuole un po’ d’intimità per godere.â€Capisco che ormai la serata sta andando non solo letteralmente, ma anchemetaforicamente a puttane, e cerco di ricavarne qualcosa di buono, in forma diun chiarimento sulla natura della sua professione che Licia potrebbe trovare,un giorno, assai prezioso. “Certo, Licia,†le ribatto mentre Daniela continuala sua pompa operaia “� proprio cos�. Proprio perché non ci conosciamo perniente tu non devi fare finta di godere appena ti tocco, perché non essendododicenne, minorato psichico o drogato io non ci potr� credere mai, e per unuomo normale, stare con una donna che finge � umiliante, fa scendere la catenae altre parti corporee indispensabili all’attuale bisogna. Tu stai qui per darepiacere a me, se ne provi anche tu bene, se non ne provi fa lo stesso, bastache non ti ripugni, � chiaro? Fingere, e fingere cos� male, non ci aiuta.â€Licia ci resta corta, si offende un pochino perché si crede una fascinosa: epu� anche darsi che con un ventenne in astinenza da topa queste moine dafilodrammatica funzionino, ma con me, che di anni ne ho quasi sessanta e hoscopato anche l’altro ieri, no. Daniela, che la sa pi� lunga, quando vede cheLicia intralcia le operazioni la invita a lasciar perdere. Esce lapseudoetiope, e si rintana in fondo alla stanza, forse meditando o ribollendo distizza o riesaminando il suo approccio alla professione. Purtroppo, l’incanto,il povero, meschino incanto della pompa proletaria di Daniela svanisce. L’intermezzocon la pseudoetiope mi ha intristito, deconcentrato, fatto passare la voglia,fatto pensare alle delusioni della vita, alle scemenze che ce la rovinano,insomma a tutto quello che volevo dimenticare andando a puttane. Chi caspita miha fatto fare questa stupida e costosa cazzata? Lo so bene chi: il mio peggiornemico, io. Rinuncio. Da vero gentleman, coglione fino all’ultimo istante,cerco di lenire le ferite all’amor proprio delle due ragazze, e scambiate duechiacchiere di rappacificazione me ne vado. Sceso in istrada, medito se darmiuno schiaffone o prenderla in ridere. La prendo in ridere, benché da ridere cisia ben poco (devo ridere di me). Rincasato, decido di farne almeno una buona,stasera: e scrivo questa rece per far fare una risata anche a voi, e perevitarvi di prendere in pieno didietro lo stesso missile a doppia testatanucleare che ho preso io, e che ancor mi brucia le vie respiratorie. E via verso nuove avventure…
Un'operaia del sesso pi� un disastro
NOME INSERZIONISTA: Daniela, poi dal bagno spunta anche Licia
RIFERIMENTO INTERNET: http://modena.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/new-new-new-new-3dz444185243
CITTA DELL'INCONTRO: Carpi (MO)
NAZIONALITA': Daniela italiana anzi milanese, Licia etiope o somala + italiana (mix)
ETA': Daniela 45 ca., Licia 30 ca.
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Ma che scherziamo?
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Daniela bbj + RAI1, Licia bj + RAI1
SERVIZI USUFRUITI: una mezza pompa scoperta da Daniela
COMPENSO RICHIESTO: 70 per Daniela, con 30 mi sono automissilato anche Licia
COMPENSO CONCORDATO: 70 + 30
DURATA DELL'INCONTRO: durata oggettiva una mezz'ora, durata soggettiva fine pena mai
DESCRIZIONE FISICA: Daniela casalinga proletaria accettabile, Licia bel viso corpo pesante
ATTITUDINE: Daniela amichevole, cameratesca, GFE, Licia negata al meretricio e in generale all'eros
REPERIBILITA': Ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: 1 rampa di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34574380xx
LA MIA RECENSIONE:
Recensisco a caldo questa esperienza tragicomica a duescopi: uno autoterapeutico, l’altro predicatorio: cari colleghi, fate quel chedico e non quel che ho fatto.
Va b�. Stasera, brutta serata, malumore. Decidosciaguratamente di risolvere facendomi lucidare la spada. Consulto ilprontuario, e trovo questa new new new giocherellona sita a due passi. Dallefoto � una gran topa. Non ci credo, ma il destino bussa alla mia porta, non c’�scampo. Telefono, e la titolare ha una voce simpatica dal genuino accentomilanese. Quanto tempo che non mi trombo una milanese vera, penso tra me e me!E vado. Location: piazza Martiri a Carpi, a sessanta metri dal Duomo. Per menon � location sensibile, quindi no problem. Suono, salgo una rampa di scale,entro, la vedo. Naturalmente non c’entra niente con la gran topa dell’annuncio.Me lo aspettavo, d’altronde; e stasera non avevo bisogno di una gran topa, nonavevo neanche bisogno della verità: mi bastava una donna decente e simpaticache mi facesse una discreta pompa, si lasciasse ciulare senza sollevare obiezionied eccezioni o imporre specifiche tecniche obbligatorie, e mi desse un caloreun po’ al di sopra dello zero assoluto per conciliarmi il sonno. Daniela � unaquarantacinquenne bruna, con i capelli di media lunghezza un po’ spettinati,che dieci anni fa non doveva essere affatto male. Oggi � un po’ usurata dall’età,e si cura poco: la pelle � un po’ sciupata, le mani rosse, le tette nonsvettano, le unghie lasciano a desiderare, il culo c’�, ma non eccelle.Tuttavia, la voce � amichevole e calma, l’accento milanese mi intenerisce, l’insiememi ricorda un po’ una ex ragazza della via Gluck, e mi dico perché no, mica mela sposo. Mi sdraio, e Daniela comincia a farmi una pompa scoperta pi� cheaccettabile. Buon lavoro di lingua, saliva q.b., competenza e anche una certadolcezza. Insomma, pompa casalinga: avercene, quando siamo un po’ depressi!Dopo pochi minuti, la svolta. Daniela solleva la boccuccia e mi fa: la vuoi lamia amica? Altri trenta e facciamo in tre. E io, lo sventurato, rispondo ma s�,perché no, pensando: fatto trenta facciamo trentuno, dai, � già qui... Dalbagno spunta fuori, dopo breve intervallo che Daniela continua a dedicare allapompa già avviata con successo, una ragazzona sui trenta. Licia. E’ color caff�,con un viso etiopico o somalo ma arrotondato da un contributo geneticoitaliano; bella pelle, bei capelli, denti stupendi e begli occhioni, ma corpopesante, con tettone, culone, un po’ di pancetta. L’insieme mi andrebbe anchebene, perché stasera, come si sarà capito, sono di bocca buona, punto al minormale. Purtroppo, la ex bambina � totalmente negata al meretricio, se non nellasua forma pi� primitiva e (per me) incapacitante. Si sdraia sul letto accanto ame e Daniela, e mentre si dispone sul fianco tipo triclinio sbuccia un condom efa per infilarmelo. “Momento!†intervengo io. “Momento, il pompino lo voglioscoperto.†Licia da quell’orecchio non ci sente. “Va b�, Daniela, pensaci tu,vai avanti cos� che vai bene†dico io, che non voglio guastare l’atmosferasinora tiepida. E mentre Daniela continua la sua opera benemerita, metto lemani addosso a Licia e le cerco qualche buchino interessante. Appena le infiloun dito nella topa, la pseudoetiope si mette ad ansimare come se la stessitrombando a tutta forza da un’oretta. Io apprezzo molto l’arte dell’attore edell’attrice, ma recitare non � facile come sembra. Dico a Licia, congentilezza: “Guarda, cara, non recitare cos�, non mi piace.†E lei mi ribatte: “B�,ma cosa vuoi, non ti ho mai visto prima, ci vuole un po’ d’intimità per godere.â€Capisco che ormai la serata sta andando non solo letteralmente, ma anchemetaforicamente a puttane, e cerco di ricavarne qualcosa di buono, in forma diun chiarimento sulla natura della sua professione che Licia potrebbe trovare,un giorno, assai prezioso. “Certo, Licia,†le ribatto mentre Daniela continuala sua pompa operaia “� proprio cos�. Proprio perché non ci conosciamo perniente tu non devi fare finta di godere appena ti tocco, perché non essendododicenne, minorato psichico o drogato io non ci potr� credere mai, e per unuomo normale, stare con una donna che finge � umiliante, fa scendere la catenae altre parti corporee indispensabili all’attuale bisogna. Tu stai qui per darepiacere a me, se ne provi anche tu bene, se non ne provi fa lo stesso, bastache non ti ripugni, � chiaro? Fingere, e fingere cos� male, non ci aiuta.â€Licia ci resta corta, si offende un pochino perché si crede una fascinosa: epu� anche darsi che con un ventenne in astinenza da topa queste moine dafilodrammatica funzionino, ma con me, che di anni ne ho quasi sessanta e hoscopato anche l’altro ieri, no. Daniela, che la sa pi� lunga, quando vede cheLicia intralcia le operazioni la invita a lasciar perdere. Esce lapseudoetiope, e si rintana in fondo alla stanza, forse meditando o ribollendo distizza o riesaminando il suo approccio alla professione. Purtroppo, l’incanto,il povero, meschino incanto della pompa proletaria di Daniela svanisce. L’intermezzocon la pseudoetiope mi ha intristito, deconcentrato, fatto passare la voglia,fatto pensare alle delusioni della vita, alle scemenze che ce la rovinano,insomma a tutto quello che volevo dimenticare andando a puttane. Chi caspita miha fatto fare questa stupida e costosa cazzata? Lo so bene chi: il mio peggiornemico, io. Rinuncio. Da vero gentleman, coglione fino all’ultimo istante,cerco di lenire le ferite all’amor proprio delle due ragazze, e scambiate duechiacchiere di rappacificazione me ne vado. Sceso in istrada, medito se darmiuno schiaffone o prenderla in ridere. La prendo in ridere, benché da ridere cisia ben poco (devo ridere di me). Rincasato, decido di farne almeno una buona,stasera: e scrivo questa rece per far fare una risata anche a voi, e perevitarvi di prendere in pieno didietro lo stesso missile a doppia testatanucleare che ho preso io, e che ancor mi brucia le vie respiratorie. E via verso nuove avventure…
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