RIFERIMENTO: http://cagliari.bakecaincontrii.com/don ... fd27085907
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NOME INSERZIONISTA: Debora
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 25/30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: assolutamente sì
SERVIZI OFFERTI: fk, bbbj, rimming, anal, il resto era disponibile ma a me non interessava
RATE DI PARTENZA: 70
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: altezza media, in forma, bellissimo culo con un accenno di smagliature, seno rifatto, bel viso, bel sorriso
ATTITUDINE: un po’ aggressiva, esperta ma simpatica
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: qualche scalino
32062932xx
Un po’ scazzato e poco ottimista, qualche sera fa ho deciso di trasformare l’uscita con amici in una visita a Debora. Non ero molto convinto di incontrarla ma alla fine è stato più forte di me.
Ormai andare a donnine è una forma di collezionismo, una passione infantile che mi riporta ai tempi della scuola, ce l’ho, ce l’ho, mi manca, mi manca, doppia. E come per ogni buon collezionista dietro questa passione si nasconde una forma maniacale, l’ansia di dover trovare il culo perfetto e, noblesse oblige, l’inculata perfetta. Un po’ come quando da bambini l’album Panini era ragione di vita e su quelle pagine si buttava tempo, fatica, soldi, sogni e speranze.
Ce l’ho, ce l’ho, mi manca, mi manca, doppia.
Completarlo sembrava avere un significato simbolico, un rito di passaggio che sarebbe rimasto come un feticcio anche nell’età adulta.
Dio mio quanto ho penato per la figurina di Pizzaballa.
Una volta arrivato nella location indicata, non più di 100 mi ripeto e guai a me.
Mentre salivo le scale ho pensato a tutte le strategie per non superare la tariffa voluta, infatti al telefono Debora aveva sparato molto più alto. Ok, una l’ho trovata, male che vada si farà quattro risate e mi darà un calcio nel culo.
Mi ha lasciato al buio nel pianerottolo, i secondi passavano quando finalmente ho sentito un rumore dietro la porta. Ho capito che mi stava spiando anche se ovviamente non poteva vedere un cazzo. Le ho acceso la luce, mi ha guardato e ha aperto.
Sciaaaaaaaoooo!
Apperò, niente male la signorina. E’ proprio quella della foto. Una bella bruna mediterranea, magra ed in gran forma. Mi ha invitato a seguirla in camera e da dietro ho analizzato meglio la sua figura.
Cazzo che culo, ho deciso rimango!
Siamo andati vicino al letto, uno davanti all’altra e tac, bacio in bocca con slinguado di venti centimetri.
Ho deciso, cazzo se rimango, mi son detto.
Piccola contrattazione su quello che volevo fare e su quanto avrei voluto spendere. All'inizio non era molto favorevole, poi si è messa a ridere ed ha accettato. Ci siamo accordati ma mi ha chiesto di non durare troppo. Ok, ci può stare, affare fatto. Che me ne fotte, tanto vado a donnine per collezionismo, l’ho già detto vero? Questo ombrello mentale oramai è in grado di proteggermi da ogni eventuale delusione e mi viene da ripeterlo in continuazione, come un mantra.
Ce l’ho, ce l’ho, mi manca, mi manca, doppia.
Ha detto di iniziare a spogliarmi, lei nel mentre è andata a lavarsi per tornare dopo pochi minuti. Debora ha un modo di fare autoritario, anche la maniera in cui si esprime è un po’ aggressiva e di questo argomento ne avremmo parlato nella sessione post coitum, in occasione di un lunghissimo e divertente social time.
Durante i primi approcci continuava a ripetermi “a ora vado a castigarte, a ora vado a castigarte”. Insomma, sembrava che dovessi pagare un pegno per poter arrivare al suo culo, benché di quale natura fosse questo pegno ancora non era chiaro. Tra l’altro, avendo già saldato, era evidente che non si riferisse all’aspetto economico.
Per dovere di cronaca segnalo che il seno è ritoccato, ma è una cosa leggera ed adeguata alla sua conformazione fisica.
Mi ha fatto sdraiare a gambe larghe, in posizione ginecologica, poi mi ha passato una salvietta umidificata su cosce, cazzo e… culo. Ragazzi, l’ultima persona che ha fatto un a cosa simile è stata mia madre parecchi decenni fa, la regressione in atto andava ben oltre il periodo delle figurine Panini.
Ha iniziato a ciucciare come piace a me. La bocca aveva la temperatura di un forno, si muoveva lenta, umida e profonda. Poi si è avventata sulle palle e ha incominciato a sorbirle come se fossero due uova all’ostrica. Infine è scesa più giù, al piano di sotto, nel seminterrato. Vi giuro che stavo per sbroffare dopo pochi minuti, quando improvvisamente nelle sue mani è comparso un preservativo.
Noooo, le ho fatto, di già? Ma son passati pochi secondi.
Lei mi ha guardato severamente intimandomi il silenzio. Poi con un sorrisetto mi ha detto “a ora vado a castigarte!”
Ha ripreso il suo pompino perfetto e nel mentre sentivo una piacevole carezza nella zona perianale se non oltre. Passato qualche secondo ho incrociato il suo sguardo, mi ha fatto l’occhiolino e… STUDD!
E questa scema non mi ha cacciato un dito nel culo!!??? Ecco a cosa serviva il preservativo.
No no no tesoro, basta così dai. Ok ora mi hai castigato ma togli quel dito dal mio culo.
Un po’ delusa ha ritratto l’artiglio e fortunatamente la questione si è chiusa lì, senza strascichi.
Le ho chiesto di farmi giocare un po’ col suo di culo. Prima di girarsi e mettermelo in faccia, si è infilata un mio dito in bocca riempendolo di saliva e poi l’ha diretto nel suo culo, come quando ai bambini si insegna ad accendere un interruttore. Taac!
Mi ha accompagnato sino all’ingresso e poi se l’è spinto dentro guardandomi negli occhi. Nel mentre che giocavo in tutti i modi che la fantasia mi suggeriva, lei ha continuato quella pompa incredibile, dedicandosi generosamente a tutto l’hinterland.
Qualche minuto ancora e poi è venuta l’ora dell’anale.
Senza crema, ma già abbondantemente lubrificata, si è infilata il cazzo dentro e siamo partiti.
Tutto molto tranquillo e secondo copione.
Prima di finire le ho chiesto se potevo venirle in bocca.
Azz...!
umpftrgrr..estaloco§!!!...dinero 
!!..pagado ...poco!! 
! 
Ok ok, tranquilla tesoro. E sulle tette?
Azz...! umpftrgrr..estaloco§!!!...dinero !!..pagado ...poco!! ! Finisci dove sei. Grunt!
E vabbè.
Una volta terminato abbiamo conversato amabilmente per un bel po’. Debora si è rivelata una persona divertente e piacevole da frequentare.
Ce l’ho.
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NOME INSERZIONISTA: Debora
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 25/30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: assolutamente sì
SERVIZI OFFERTI: fk, bbbj, rimming, anal, il resto era disponibile ma a me non interessava
RATE DI PARTENZA: 70
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: altezza media, in forma, bellissimo culo con un accenno di smagliature, seno rifatto, bel viso, bel sorriso
ATTITUDINE: un po’ aggressiva, esperta ma simpatica
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: qualche scalino
32062932xx
Un po’ scazzato e poco ottimista, qualche sera fa ho deciso di trasformare l’uscita con amici in una visita a Debora. Non ero molto convinto di incontrarla ma alla fine è stato più forte di me.
Ormai andare a donnine è una forma di collezionismo, una passione infantile che mi riporta ai tempi della scuola, ce l’ho, ce l’ho, mi manca, mi manca, doppia. E come per ogni buon collezionista dietro questa passione si nasconde una forma maniacale, l’ansia di dover trovare il culo perfetto e, noblesse oblige, l’inculata perfetta. Un po’ come quando da bambini l’album Panini era ragione di vita e su quelle pagine si buttava tempo, fatica, soldi, sogni e speranze.
Ce l’ho, ce l’ho, mi manca, mi manca, doppia.
Completarlo sembrava avere un significato simbolico, un rito di passaggio che sarebbe rimasto come un feticcio anche nell’età adulta.
Dio mio quanto ho penato per la figurina di Pizzaballa.
Una volta arrivato nella location indicata, non più di 100 mi ripeto e guai a me.
Mentre salivo le scale ho pensato a tutte le strategie per non superare la tariffa voluta, infatti al telefono Debora aveva sparato molto più alto. Ok, una l’ho trovata, male che vada si farà quattro risate e mi darà un calcio nel culo.
Mi ha lasciato al buio nel pianerottolo, i secondi passavano quando finalmente ho sentito un rumore dietro la porta. Ho capito che mi stava spiando anche se ovviamente non poteva vedere un cazzo. Le ho acceso la luce, mi ha guardato e ha aperto.
Sciaaaaaaaoooo!
Apperò, niente male la signorina. E’ proprio quella della foto. Una bella bruna mediterranea, magra ed in gran forma. Mi ha invitato a seguirla in camera e da dietro ho analizzato meglio la sua figura.
Cazzo che culo, ho deciso rimango!
Siamo andati vicino al letto, uno davanti all’altra e tac, bacio in bocca con slinguado di venti centimetri.
Ho deciso, cazzo se rimango, mi son detto.
Piccola contrattazione su quello che volevo fare e su quanto avrei voluto spendere. All'inizio non era molto favorevole, poi si è messa a ridere ed ha accettato. Ci siamo accordati ma mi ha chiesto di non durare troppo. Ok, ci può stare, affare fatto. Che me ne fotte, tanto vado a donnine per collezionismo, l’ho già detto vero? Questo ombrello mentale oramai è in grado di proteggermi da ogni eventuale delusione e mi viene da ripeterlo in continuazione, come un mantra.
Ce l’ho, ce l’ho, mi manca, mi manca, doppia.
Ha detto di iniziare a spogliarmi, lei nel mentre è andata a lavarsi per tornare dopo pochi minuti. Debora ha un modo di fare autoritario, anche la maniera in cui si esprime è un po’ aggressiva e di questo argomento ne avremmo parlato nella sessione post coitum, in occasione di un lunghissimo e divertente social time.
Durante i primi approcci continuava a ripetermi “a ora vado a castigarte, a ora vado a castigarte”. Insomma, sembrava che dovessi pagare un pegno per poter arrivare al suo culo, benché di quale natura fosse questo pegno ancora non era chiaro. Tra l’altro, avendo già saldato, era evidente che non si riferisse all’aspetto economico.
Per dovere di cronaca segnalo che il seno è ritoccato, ma è una cosa leggera ed adeguata alla sua conformazione fisica.
Mi ha fatto sdraiare a gambe larghe, in posizione ginecologica, poi mi ha passato una salvietta umidificata su cosce, cazzo e… culo. Ragazzi, l’ultima persona che ha fatto un a cosa simile è stata mia madre parecchi decenni fa, la regressione in atto andava ben oltre il periodo delle figurine Panini.
Ha iniziato a ciucciare come piace a me. La bocca aveva la temperatura di un forno, si muoveva lenta, umida e profonda. Poi si è avventata sulle palle e ha incominciato a sorbirle come se fossero due uova all’ostrica. Infine è scesa più giù, al piano di sotto, nel seminterrato. Vi giuro che stavo per sbroffare dopo pochi minuti, quando improvvisamente nelle sue mani è comparso un preservativo.
Noooo, le ho fatto, di già? Ma son passati pochi secondi.
Lei mi ha guardato severamente intimandomi il silenzio. Poi con un sorrisetto mi ha detto “a ora vado a castigarte!”
Ha ripreso il suo pompino perfetto e nel mentre sentivo una piacevole carezza nella zona perianale se non oltre. Passato qualche secondo ho incrociato il suo sguardo, mi ha fatto l’occhiolino e… STUDD!
E questa scema non mi ha cacciato un dito nel culo!!??? Ecco a cosa serviva il preservativo.
No no no tesoro, basta così dai. Ok ora mi hai castigato ma togli quel dito dal mio culo.
Un po’ delusa ha ritratto l’artiglio e fortunatamente la questione si è chiusa lì, senza strascichi.
Le ho chiesto di farmi giocare un po’ col suo di culo. Prima di girarsi e mettermelo in faccia, si è infilata un mio dito in bocca riempendolo di saliva e poi l’ha diretto nel suo culo, come quando ai bambini si insegna ad accendere un interruttore. Taac!
Mi ha accompagnato sino all’ingresso e poi se l’è spinto dentro guardandomi negli occhi. Nel mentre che giocavo in tutti i modi che la fantasia mi suggeriva, lei ha continuato quella pompa incredibile, dedicandosi generosamente a tutto l’hinterland.
Qualche minuto ancora e poi è venuta l’ora dell’anale.
Senza crema, ma già abbondantemente lubrificata, si è infilata il cazzo dentro e siamo partiti.
Tutto molto tranquillo e secondo copione.
Prima di finire le ho chiesto se potevo venirle in bocca.
Azz...!
umpftrgrr..estaloco§!!!...dinero !!..pagado ...poco!! ! Ok ok, tranquilla tesoro. E sulle tette?
Azz...!
umpftrgrr..estaloco§!!!...dinero !!..pagado ...poco!! ! Finisci dove sei. Grunt! E vabbè.
Una volta terminato abbiamo conversato amabilmente per un bel po’. Debora si è rivelata una persona divertente e piacevole da frequentare.
Ce l’ho.
