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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Deniz o Denysa
RIFERIMENTO INTERNET:
http://roma.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/prima-volta-in-questa-irfu93587887
http://www.bakekaincontritalia.it/archives/172
CITTA DELL'INCONTRO: Roma zona Primavalle
NAZIONALITA': dichiarata Bulgara, poi chissà
ETA': 20 anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto false
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj+rai1 x 50; bbj+rai1 x 70; altro (non specificato) a salire
SERVIZI USUFRUITI: bj+rai1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: piccola, corpo magro e ben fatto, pelle scura e viso affilato
ATTITUDINE: pessima
REPERIBILITA': telefonicamente semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38857895xx
LA MIA RECENSIONE:
Caro diario,
finalmente trovo il tempo di riempire quancun'altra di queste tue pagine bianche, una volta tanto sprofondato nel mio lettone libero dagli impegni del giorno. E proprio di un altro lettone vorrei parlarti, e della ragazza con cui l'ho diviso poco tempo fa. A te mi sento di poter raccontare tutto perché mi conosci da tanto tempo ormai e so che non mi giudicherai né migliore né peggiore sulla base di quanto scrivo qui; anzi, so che non mi giudicherai affatto.
Era un caldo pomeriggio, di quei pomeriggi assolati e afosi con cui solo Roma sa tagliare le gambe a chiunque abbia la cattiva idea di mettersi a far due passi in strada. Caro diario, tu sai quanto io detesti le lunghe passeggiate all'infuori delle fresche ore mattutine ma quando una ragazza dalla vocina gentile ti attende in una via disagevole c'è poco da fare: tocca scarpinare e a piè sospinto per non fare tardi all'appuntamento. Peccato che anche stavolta non ci sia verso che alla mia puntualità possa corrispondere la precisione e correttezza altrui, difatti sono costretto ad aspettare (e anche parecchio) la fine di una consumazione last minute di cui Deniz aveva creduto opportuno profittare.
Ah, giusto... mi sembra giunto il momento di parlarti di Deniz: una ragazza dal viso affilato e dalle lunghe gambe che terminano in un sederino tondo che si fa guardare, e ben immagini con quali pensieri in testa io mi sia messo a rimirarlo. Su internet annuncia di essere bulgara: può darsi di sì come può darsi di no, tanta è la cattiva fama che aleggia attorno alle mestieranti rumene da costringere molte a millantare una diversa nazionalità; di certo c'è soltanto che le foto che pubblica (e che pure hanno tutta l'aria di essere genuine) non ritraggono lei dal momento che non corrisponde né l'incarnato della pelle – olivastra anziché di un bianco-diafano – né la disposizione di alcuni piccoli tatuaggi. La giovane età, quella sì che le si adatta bene. Un tempo, di fronte ad una ragazza diversa da quella ritratta nelle fotografie avrei senza dubbio salutato e ripreso la via del ritorno ma ultimamente sono diventato pigro e indolente e il solo pensiero di aver tanto trafficato e pedalato per tornarmene a casa senza un nulla di fatto mi ha convinto a trattenermi lo stesso; ma è in occasioni come questa, caro diario, che ci si accorge che trascurare delle buone abitudini che si sono lungamente coltivate porta inevitabilmente qualche guaio.
Fortunatamente, non ho abbandonato improvvisamente tutti i miei sani principi (o chiamiamole pure accortezze) per cui, di fronte ad una nuova conoscenza che richiede supplementi per qualsiasi sigla o sigletta aggiuntiva, mi risolvo in favore della prestazione di base al minimo rate. Il bj, neanche a dirlo, è stato rapido come un'incespicatura ed ha riguardato soltanto la punta: in pratica, una temperata di matita con tanto di movimenti di polso in tutto similari. Quando le ho chiesto qualche attenzione per le povere e raminghe pallucce, mi ha risposto scocciata di no, “queste cose non le facio”. Ma che le avrò mai chiesto di così riprovevole? “Allora dillo a chi ti scrive gli annunci in cui prometti di tutto e di più” avrei dovuto risponderle ma presentivo che sarebbero state parole gettate alle ortiche, tanto valeva risparmiar fiato per il movimento di bacino.
Ah, caro diario, che illuso che sono! Deniz è salita a cavalcioni e per due minuti ha frizionato un poco le sue parti basse con le mie in una – per lei – scomodissima postura dovuta al fatto che teneva il braccio destro disteso dietro la schiena per trattenere fra indice e pollice la base del preservativo. Quando l'ho presa da dietro... ma come faccio a descriverti questa scenetta? Si è messa con la schiena incurvata verso l'alto ma così incurvata come mai mi era capitato prima; non solo mi privava della vista di quel sederino che – esso soltanto – mi aveva convinto a restare in quell'alloggio ma mi rendeva impossibile una penetrazione che non fosse di pochi centimetri appena, senza parlar poi di quelle dita sempre lì, a controllare che non sfilassi il guanto a protezione di entrambi. E allora, caro diario, mi viene da riflettere con quali persone si trovino mai alle prese queste ragazze tanto da temere che un loro cliente possa fraudolentemente scappucciarsi per possederle al naturale; che poi questa del controllo di mano sia un'abitudine sintomatica di un lungo trascorso OTR della fanciulla è un altro discorso, e come talune pensino appropriato lavorare in appartamento offrendo le stesse prestazioni e le stesse tempistiche della strada è un'altra faccenda ancora con cui non voglio annoiarti oltre.
Insomma, caro diario, per liberarmi della molesta presenza della manina ho dovuto sdraiarla a pancia in sotto e trattenerle i polsi fingendo un trasporto ed una foga che non avevo affatto giusto il tempo strettamente necessario ad arrivare a una blanda conclusione. Neanche il tempo di alzarmi e Deniz stava già ginocchioni a sciacquarsi le parti basse in doccia; eppure, giuro di aver visto il bidè ma evidentemente la sua funzionalità non è ancora stata compresa. È questo uno dei grandi misteri che è chiamata a svelare l'etnoantropologia... o magari l'idraulico... o anche soltanto un avventore pietoso quale io non sono.
Caro diario, immagino cosa starai pensando: “ma possibile mai che dopo tante disavventure ancora non hai accantonato questo tuo dispendioso passatempo?” Eppure, caro diario, talvolta capitano delle felici esperienze capaci di cancellare in un istante tanti cattivi ricordi e in un momento di riconciliare l'animo con questo hobby, e appena avrò un altro po' di tempo ti racconterò anche una di queste.
NOME INSERZIONISTA: Deniz o Denysa
RIFERIMENTO INTERNET:
http://roma.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/prima-volta-in-questa-irfu93587887
http://www.bakekaincontritalia.it/archives/172
CITTA DELL'INCONTRO: Roma zona Primavalle
NAZIONALITA': dichiarata Bulgara, poi chissà
ETA': 20 anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto false
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj+rai1 x 50; bbj+rai1 x 70; altro (non specificato) a salire
SERVIZI USUFRUITI: bj+rai1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: piccola, corpo magro e ben fatto, pelle scura e viso affilato
ATTITUDINE: pessima
REPERIBILITA': telefonicamente semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38857895xx
LA MIA RECENSIONE:
Caro diario,
finalmente trovo il tempo di riempire quancun'altra di queste tue pagine bianche, una volta tanto sprofondato nel mio lettone libero dagli impegni del giorno. E proprio di un altro lettone vorrei parlarti, e della ragazza con cui l'ho diviso poco tempo fa. A te mi sento di poter raccontare tutto perché mi conosci da tanto tempo ormai e so che non mi giudicherai né migliore né peggiore sulla base di quanto scrivo qui; anzi, so che non mi giudicherai affatto.
Era un caldo pomeriggio, di quei pomeriggi assolati e afosi con cui solo Roma sa tagliare le gambe a chiunque abbia la cattiva idea di mettersi a far due passi in strada. Caro diario, tu sai quanto io detesti le lunghe passeggiate all'infuori delle fresche ore mattutine ma quando una ragazza dalla vocina gentile ti attende in una via disagevole c'è poco da fare: tocca scarpinare e a piè sospinto per non fare tardi all'appuntamento. Peccato che anche stavolta non ci sia verso che alla mia puntualità possa corrispondere la precisione e correttezza altrui, difatti sono costretto ad aspettare (e anche parecchio) la fine di una consumazione last minute di cui Deniz aveva creduto opportuno profittare.
Ah, giusto... mi sembra giunto il momento di parlarti di Deniz: una ragazza dal viso affilato e dalle lunghe gambe che terminano in un sederino tondo che si fa guardare, e ben immagini con quali pensieri in testa io mi sia messo a rimirarlo. Su internet annuncia di essere bulgara: può darsi di sì come può darsi di no, tanta è la cattiva fama che aleggia attorno alle mestieranti rumene da costringere molte a millantare una diversa nazionalità; di certo c'è soltanto che le foto che pubblica (e che pure hanno tutta l'aria di essere genuine) non ritraggono lei dal momento che non corrisponde né l'incarnato della pelle – olivastra anziché di un bianco-diafano – né la disposizione di alcuni piccoli tatuaggi. La giovane età, quella sì che le si adatta bene. Un tempo, di fronte ad una ragazza diversa da quella ritratta nelle fotografie avrei senza dubbio salutato e ripreso la via del ritorno ma ultimamente sono diventato pigro e indolente e il solo pensiero di aver tanto trafficato e pedalato per tornarmene a casa senza un nulla di fatto mi ha convinto a trattenermi lo stesso; ma è in occasioni come questa, caro diario, che ci si accorge che trascurare delle buone abitudini che si sono lungamente coltivate porta inevitabilmente qualche guaio.
Fortunatamente, non ho abbandonato improvvisamente tutti i miei sani principi (o chiamiamole pure accortezze) per cui, di fronte ad una nuova conoscenza che richiede supplementi per qualsiasi sigla o sigletta aggiuntiva, mi risolvo in favore della prestazione di base al minimo rate. Il bj, neanche a dirlo, è stato rapido come un'incespicatura ed ha riguardato soltanto la punta: in pratica, una temperata di matita con tanto di movimenti di polso in tutto similari. Quando le ho chiesto qualche attenzione per le povere e raminghe pallucce, mi ha risposto scocciata di no, “queste cose non le facio”. Ma che le avrò mai chiesto di così riprovevole? “Allora dillo a chi ti scrive gli annunci in cui prometti di tutto e di più” avrei dovuto risponderle ma presentivo che sarebbero state parole gettate alle ortiche, tanto valeva risparmiar fiato per il movimento di bacino.
Ah, caro diario, che illuso che sono! Deniz è salita a cavalcioni e per due minuti ha frizionato un poco le sue parti basse con le mie in una – per lei – scomodissima postura dovuta al fatto che teneva il braccio destro disteso dietro la schiena per trattenere fra indice e pollice la base del preservativo. Quando l'ho presa da dietro... ma come faccio a descriverti questa scenetta? Si è messa con la schiena incurvata verso l'alto ma così incurvata come mai mi era capitato prima; non solo mi privava della vista di quel sederino che – esso soltanto – mi aveva convinto a restare in quell'alloggio ma mi rendeva impossibile una penetrazione che non fosse di pochi centimetri appena, senza parlar poi di quelle dita sempre lì, a controllare che non sfilassi il guanto a protezione di entrambi. E allora, caro diario, mi viene da riflettere con quali persone si trovino mai alle prese queste ragazze tanto da temere che un loro cliente possa fraudolentemente scappucciarsi per possederle al naturale; che poi questa del controllo di mano sia un'abitudine sintomatica di un lungo trascorso OTR della fanciulla è un altro discorso, e come talune pensino appropriato lavorare in appartamento offrendo le stesse prestazioni e le stesse tempistiche della strada è un'altra faccenda ancora con cui non voglio annoiarti oltre.
Insomma, caro diario, per liberarmi della molesta presenza della manina ho dovuto sdraiarla a pancia in sotto e trattenerle i polsi fingendo un trasporto ed una foga che non avevo affatto giusto il tempo strettamente necessario ad arrivare a una blanda conclusione. Neanche il tempo di alzarmi e Deniz stava già ginocchioni a sciacquarsi le parti basse in doccia; eppure, giuro di aver visto il bidè ma evidentemente la sua funzionalità non è ancora stata compresa. È questo uno dei grandi misteri che è chiamata a svelare l'etnoantropologia... o magari l'idraulico... o anche soltanto un avventore pietoso quale io non sono.
Caro diario, immagino cosa starai pensando: “ma possibile mai che dopo tante disavventure ancora non hai accantonato questo tuo dispendioso passatempo?” Eppure, caro diario, talvolta capitano delle felici esperienze capaci di cancellare in un istante tanti cattivi ricordi e in un momento di riconciliare l'animo con questo hobby, e appena avrò un altro po' di tempo ti racconterò anche una di queste.