Domanda apparentemente banale

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Quella che faccio è una domanda apparentemente banale, ma in realtà secondo me riguarda un argomento mai approfondito a sufficienza. Se ci sono operatori sanitari iscritti al forum la loro consulenza è graditissima.
la domanda è questa: da quali MST protegge il preservativo, e in che misura?.
Per quello che ne so io:
a) protezione al 100% da HIV, purchè non si rompa e venga correttamente usato dall'inizio alla fine del rapporto.
b) protezione al 100% dalla epatite virale ( A B e C ) alle condizioni di cui sopra, ovviamente limitatamente al rapporto penetrativo.
c) Discreta protezione ( ma non garanzia assoluta ) da gonorrea, candida, clamidia e uretriti aspecifiche. La protezione non è totale in quanto i gonococchi ( batterio della gonorrea ) possono comunque spesso essere presenti al termine di un rapporto , in quantità consistenti, sui testicoli e alla base del pene, e , essendo il gonococco abbastanza resistente all'ambiente esterno, possono per contatto anche indiretto arrivare sul meato uretrale e infettare l'uretra ( reminiscenze universitarie ).
d) Protezione non elevata nei confronti della sifilide, in quanto il treponema pallidum ( virus della sifilide ) si trasmette per soluzioni di continuità della cute e per semplice contatto della cute dei testicoli e della base del pene ( non protetta dal preservativo ) con le secrezioni vaginali. Il caso di sifilomi ( primi sintomi della sifilide ) sui testicoli e alla base del pene è peraltro relativamente frequente ( altra reminiscenza universitaria ).

Qualcuno può integrare, o modificare, o anche dissentire?.
Ciao
:bye::bye::bye:
 

smith

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Io non sono un operatore sanitario ma proprio a rispondere per quel che so.

La a) e la b) sono corrette, la c) e la d) no.
O meglio la c) e la d) vanno un attimo rivedute.

c) Se usato correttamente (ossia dall'inizio alla fine del rapporto così come esplicitato per la a) e la b) il profilattico da protezione "totale" anche contro gonorrea, candida, clamidia e uretriti aspecifiche (gardrenella, ureoplasma, tricomoniasi e chi più ne ha più ne metta. In pratica, profilattico usato correttamente, efficace al "100%" contro tutto quello che si trasmette tramite secrezioni (vaginali, uretrali, anali e orali). Chi dice di no, o dice di essersi infettato lo stesso, "bara": non l'ha usato fin dall'inizio, gli si è rotto, non lo sa mettere (sto "indirettamente" scoprendo che molti uomini e la maggioranza della donne non sa come va posizionato correttamente. Gente che lo allarga alla base, che ne mette due uno sopra l'altro, e via dicendo. Ma questa è un'altra storia) oppure ha fatto "giochini bareback" prima e/o dopo averlo usato.

d) Protezione buona (si potrebbe scrivere "elevata" ma è meglio di no) nei confronti di sifilide e tutte le altre patologie che si trasmettono per contatto cutaneo: tipicamente condilomi, herpes, molluschi, ecc.
Protezione buona (anzi "elevata"?) perchè tipicamente le lesioni di queste malattie nella maggioranza dei casi sono localizzate nelle aree protette dal profilattico (e la trasmissione avviene con il contatto delle lesioni patogene). Perciò benchè la protezione non sia totale e ci sia rischio teorico e sopratutto pratico, di fatto usando il profilattico il rischio che si corre è "basso".

Quindi come sempre, oltre e sopratutto a usare la testa, il profilattico, usato "scientificamente" rimane il miglio amico di tutti (anche quasi dei monogami e dei casti).
 
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Prima di tutto bisogna chiarire come vengono fatte le misurazioni statistiche in ambito medico.
Io non sono un medico, ma lessi tempo indietro un interessantissimo articolo che mi ha chiarito abbastanza l'argomento, l'articolo parlava dell'indice di Pearl.
L'indice di Pearl (http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di_Pearl) è una tecnica per la misura dell'efficacia dei metodi contraccettivi; tanto maggiore è l'indice per un determinato metodo contraccettivo, tanto più è da considerarsi inefficace (o viceversa, tanto minore l'indice tanto maggiore l'efficacia contraccettiva).
Nell'articolo che lessi rimasi colpito dalla relativamente scarsa efficacia dei profilattici, cui veniva attribuito un indice di pearl del 3-4% (wikipedia è più ottimistica ed attribuisce un 2%, ed anche su questo dovremmo riflettere). Dissi fra me e me "Se i profilattici fallissero veramente nel prevenire una gravidanza 3-4 volte ogni 100 rapporti, significherebbe un numero di rapporti a rischio - ai fini della trasmissione di MTS - anche maggiore...".
Per fortuna un medico spiegava successivamente che in questi casi viene misurato l'uso "pratico" del metodo anticoncezionale, e non l'uso "teorico". Viene messo a disposizione delle coppie facenti parte dello studio il metodo anticoncezionale, e poi vengono rilevati i risultati. Quindi sull'indice di pearl influisce, oltre alle debolezze intrinseche del metodo anticoncezionale (si pensi alle rotture del profilattico), anche le carenze di applicazione del metodo.
E qui mi riallaccio a quanto detto in precedenza dai colleghi...
Il profilattico per assicurare una buona protezione deve essere usato in maniera "consistente" e "corretta". In sostanza deve essere usato SEMPRE ad ogni rapporto a rischio, deve essere indossato PRIMA DI OGNI contatto (anche orale!), deve essere tolta l'aria dal serbatoio al momento di indossarlo, non deve essere riutilizzato, non si devono usare lubrificanti a base d'olio, non deve essere scaduto, deve essere della misura giusta per il proprio arnese....
Ma tutti rispettiamo queste regole?
Ecco quindi che dovremmo fare un distinguo; l'uso del profilattico fatto in maniera consistente e corretta offre un'ottima protezione dalle malattie veneree di ogni tipo, prossima al 100%, ma man mano che ci si allontana dall'uso ottimale, questa percentuale di protezione si abbassa...
 
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smith

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Rispondo per me.

Io cerco di rispettare pedissequamente le citate regole.

Non faccio anche fatica ad ammettere per probabilmente spesso vengo preso per ipocondriaco (anche se la stessa partner ignora la parola ma sa benissimo che tipo di comportamento sia).

Detto questo, a parte una diffidenza iniziale, ce ne fosse stata una che si fosse poi lamentata, fosse scontenta o anche solo sospettosa di questo comportamento.
Anzi, alla fine tutto il contrario.
 
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Per ciò che è stato scritto da tutti sulla necessità di un uso corretto del preservativo per ottenere nella pratica la sua massima efficacia, sono perfettamente d'accordo.
E' sicuramente opportuno utilizzarlo anche nei rapporti orali.
Sulla efficacia nella protezione da gonorrea e compagnia cantante, secondo me è alta se dopo il rapporto si va al bagnetto e ci si fa' anche un bel bidè.
Sulla efficacia alta relativamente alla protezione dalla sifilide, dissento. Diciamo che al riguardo offre una discreta protezione, ma il rischio secondo me resta, e non è irrilevante.
Sarebbe interessante il parere di un medico, ma a quanto pare non ce ne sono nel forum.
:bye:
 
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Aggiungo che il gonococco può colonizzare l'orofaringe ed essere trasmesso attraverso rapporto orale non protetto. Inoltre tenderei a considerare la protezione globale nei confronti della sifilide scarsa, e semmai parzialmente offerta solo per quanto riguarda la forma genitale (sifiloma primario genitale): il sifiloma primario può svilupparsi virtualmente in qualsiasi distretto corporeo entri in contatto con l'essudato contenente i treponemi (per esempio dita, scroto, labbra, etc). Il preservativo offre inoltre solo una modesta, se non scarsa o nulla protezione nei confronti di HPV e mollusco contagioso.

Ricordo inoltre a tutti che per l'epatite B è disponibile un vaccino ad HBsAG ricombinate che dal 1991 rientra nel novero delle vaccinazioni obbligatorie nel primo anno di vita. Purtroppo la elevata capacità di mutare del virus C non ha permesso, per adesso, lo sviluppo di un vaccino efficace nei confronti di quest'ultimo. E' bene ricordare che il virus C è quello che cronicizza con maggiore frequenza ma che la trasmissione è più parenterale che sessuale. Ciò significache lLa trasmissione per via sessuale di HCV è semplicemente meno frequente (quindi ciò non deve in alcun modo indurre a rinunziare alle precauzioni!) rispetto ad HBV che invece è molto contagioso ed un autentico primatista nella resistenza alle procedure di disinfezione e sterilizzazione.
 
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smith

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Allora facciamoci anche un'altra aggiuntina per il vaccino Epatite B.
Necessità di due iniezioni nell'arco di 6 mesi se non ricordo male.
E fino al completamento della secondo iniezione dopo 6 mesi non da immunizzazione totale.
Quindi, durante tale periodo, o astinenza, o monogamia o almeno profilattico e pratiche a basso rischio.
 
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