due o tre cose che so di loro

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27 Settembre 2009
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anche l’occhio vuole la sua parte, figuriamoci il PHINOCCHIO! :biggrin:

e cosi, leggiadramente, l’OTROiano, costola improduttiva dei punter :shok: , va alla ricerca à la recherche du temps perdu tra il baluginare delle magiche silhouettes che complici e discrete, fascinanti e fascinose, luccicanti esaltazioni, perfezione di un’idea, proiezione di essenzialità, compendio di forme, nemesi di genere, leggere dispensatrici, generose amanti, sempre pronte quando l’urgenza spinge, attendono e accudiscono, e regalano il profumo del corpo, pudicamente, avide e disincantate, paghe di una mercede che rende liberi

e il discrimine, quando non è l’urgenza compulsiva che dirige, sono la lieve androginia somatica, le cosce nervose, le cavigliucce sontuosamente erte su deliziosi sottili sandaletti e ultime, ma forse più struggenti, le tenere tettine ormonate :yahoo:

capita quindi che, attaccata a corpi tanto toccanti e talvolta pungenti :shok: , la discrasia appaia sublime consonanza non marginale

ecco dunque che la fresca gioventù diventa il privilegio goloso ghermito al trascorrere delle stagioni, senza sguardi all’indietro né rimpianti

P.S. spero che l’amministrazione voglia benevolmente accogliere in questo luogo questa mia ode dedicata alle diversamente ragazze
 
il buco del cul(t) sembra onomatopeicamente acconcio per questa risibile riflessione, anche se gli allupati compagnucci di merende tendono più a frequentarlo che a leggerlo
 
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