E se mentre vado da una escort incontro un cretino?

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Ecco, sospettavo di essere un vero fortunello. Ora però, visto come sono messo, Professore: se non la disturba troppo, mi espone brevemente in cosa si manifesta la modalità Magnifico Rettore, affinché io possa riprodurne quella che in diritto industriale viene definita imitazione servile ?
Grazie.

Sarò sintetico per esigenze di tempo.
Chi mi conosce per la prima volta pensa io sia una persona piuttosto fredda e distaccata (modello avatar), e quindi con molti il problema non si pone. La stragrande quantità di coloro con i quali entro in amicizia, trovano in me (a parte una persona per nulla fredda) un ottimo ascoltatore: e, tipicamente, si è portati a parlare (spontaneamente) e non a far domande , a coloro i quali ci ascoltano pazientemente. Dunque, in altre parole, la modalità Magnifico Rettore è quella che non fa pensare neanche lontanamente al mio interlocutore che lui possa avere il benchè minimo diritto di farsi i cazzi miei su cosa io stia facendo o dove io stia andando in quel momento.




segnalo che l'understatement da lei predicato è anche il mio, non ho comportamenti chiassosi e mi faccio molto i fatti miei.
A differenza di altri, come credo di essere autorizzato a dire.

No ,l'understatement è una cosa diversa. E' non vantarsi mai, è descriversi per meno di ciò che si è e che si sa di valere. E' farsi credere più fessi di quanto non si sia. E' la capacità di passare inosservati, e di arrivare senza farsi sentire.
Ho già postato diverse altre volte il link a questi due minuti di film i quali sintetizzano perfettamente sia la mia filosofia, che un'esperienza che ho vissuto tante volte (vedasi la parte di narrazione su la ragazza che si volta andando in bagno).

https://www.youtube.com/watch?v=njTr2nsplOY
 
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Se l'hai pagata, credo tu meriti la legion d'onore per avere trascinato l'avversario sul tuo terreno ed averlo battuto senza rimedio.
Se invece è stato un rapporto free va comunque benissimo e buon per te, ci mancherebbe: ma niente onoreficenza.

Dissento.
Troppo facile scoparsi a pagamento una pay che poco prima, per salvare la faccia, ha parlato male del sesso a pagamento.

E' invece da artisti lasciar dire ad una donna di tutto e di più contro i puttanieri, e poi, dopo essersi rivelato tale, portarsela a letto.
 
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No ,l'understatement è una cosa diversa. E' non vantarsi mai, è descriversi per meno di ciò che si è e che si sa di valere. E' farsi credere più fessi di quanto non si sia. E' la capace di passare inosservati, e di arrivare senza farsi sentire.
Ho già postato diverse altre volte il link a questi due minuti di film i quali sintetizzano perfettamente sia la mia filosofia, che un'esperienza che ho vissuto tante volte (vedasi la parte di narrazione su la ragazza che si volta andando in bagno).

https://www.youtube.com/watch?v=njTr2nsplOY

Quotissimo, aggiungo anche che solo in questo modo riesci a distinguere gli amici dai nemici, perchè anche chi ti sta vicino alle volte può commettere errori veram gravi o peggio ancora mostrare il suo vero volto dietro alla maschera per la prima volta dopo anni, e sei farai sempre lo splendido farai più fatica a capire di chi fidarti e chi no.

C' è una citazione famosa che dice più o meno cosi: " A volte devi fingerti fesso per capire dove può arrivare la gente che pensa di essere furba."

Non è esattamente la citazione che cercavo
(al momento non mi viene in mente quella citazione esatta) ma esplica in modo abbastanza esaustivo l'importanza della gestione del rapporto con gli altri, la capacità di mostrare quanto basti a chi meriti di sapere quanto serva e qualcosa di più a pochissimi fidati (con la F maiuscola)
 
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Sarò sintetico per esigenze di tempo.
Chi mi conosce per la prima volta pensa io sia una persona piuttosto fredda e distaccata (modello avatar), e quindi con molti il problema non si pone. La stragrande quantità di coloro con i quali entro in amicizia, trovano in me (a parte una persona per nulla fredda) un ottimo ascoltatore: e, tipicamente, si è portati a parlare (spontaneamente) e non a far domande , a coloro i quali ci ascoltano pazientemente. Dunque, in altre parole, la modalità Magnifico Rettore è quella che non fa pensare neanche lontanamente al mio interlocutore che lui possa avere il benchè minimo diritto di farsi i cazzi miei su cosa io stia facendo o dove io stia andando in quel momento.

Capisco: può non credermi, ma pure io risulto a detta di molti un discreto ascoltatore.
Tuttavia devo lavorare molto sull'altro aspetto, quello che fa risultare un ascoltatore al quale è però bene non fare domande.
Prendo questo aspetto e me lo segno, grazie.
:hi:


No ,l'understatement è una cosa diversa. E' non vantarsi mai, è descriversi per meno di ciò che si è e che si sa di valere. E' farsi credere più fessi di quanto non si sia. E' la capace di passare inosservati, e di arrivare senza farsi sentire.
Ho già postato diverse altre volte il link a questi due minuti di film i quali sintetizzano perfettamente sia la mia filosofia, che un'esperienza che ho vissuto tante volte (vedasi la parte di narrazione su la ragazza che si volta andando in bagno).

https://www.youtube.com/watch?v=njTr2nsplOY

Mh. Non faccio granché di diverso da quanto da lei suggerito, però comprendo di doverlo fare meglio.
Mi segno anche questa,grazie.
P.s. : L'avvocato del diavolo è un buon film, sebbene Al Pacino gigioneggi un po' troppo, a dispetto del personaggio sottotraccia che deve interpretare. :wink:

Dissento.
Troppo facile scoparsi a pagamento una pay che poco prima, per salvare la faccia, ha parlato male del sesso a pagamento.

E' invece da artisti lasciar dire ad una donna di tutto e di più contro i puttanieri, e poi, dopo essersi rivelato tale, portarsela a letto.

Sì, ma il compenso è la ciliegina. Se la lei in questione lo accetta, dopo tanta critica alla prostituzione, la sua sconfitta è totale. Un po' come una delle testimoni ai vari processi per le Olgettine, non so se la ricorda ( tra l'altro era delle mie parti): universitaria serissima, invitata alla cena elegante, rivelò che nulla aveva fatto di sessuale con il Berlusca; tuttavia la busta con i duemila euro l'aveva tenuta e portata a casa, pagandoci un sospirato weekend londinese.
La di lei presa di distanza dal troiaio ( mi sembra lo definisse così a verbale) risultava dunque un pretesto: le pareva comunque giusto prendere denaro per il solo fatto d'essere passata di lì, implicitamente disprezzando le poco furbe commensali che non avevano fatto altrettanto e si erano sottoposte a copule scatenate.
Cose che sollecitano una mia misoginia latente, lei dirà.
Perché affannarsi per darle torto, monsieur le professeur?
:whistle3:
 
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Complimenti sincerissimi ciccinabuona, il punter che esce allo scoperto all'occasione giusta e colpisce!

Grazie. Visto che il tema interessa, mi dilungo un po'. Alle mie amanti ho sempre detto la verità, cioè che di tanto in tanto mi pagavo una donna, e che in alcune occasioni il rapporto erotico con loro è stato intenso (una volta, veramente profondo sotto tutti gli aspetti). L'ho detto anche a mia moglie, naturalmente omettendo che qualche volta (poche, in verità, tipo quattro o cinque) ero andato a puttane anche mentre eravamo sposati.
L'ho fatto per due ragioni. Una, trovo faticoso mentire. La menzogna, poi, nei rapporti intimi, è deleteria per l'intimità e la fiducia. Due, mi sono accorto che quando c'era confidenza, le donne mi ascoltavano senza giudicarmi male, e anzi erano interessate, molto interessate alla cosa, che le eccitava non poco (la fantasia di fare la puttana è universale, tra le donne, il piacere di poter dire all'uomo che le prende "sono la tua puttana", grande).
E' vero che non sono mai andato a puttane per l'esclusivo e brutale desiderio di sfogarmi, e che per le puttane come esseri umani e donne ho sempre avuto un vivo interesse, privo di disprezzo a priori (il disprezzo mi viene sono quando trovo disprezzabile la singola donna, puttana o no che sia). Mi è sempre piaciuto andare a puttane per la sfida di iniziare un rapporto erotico dalla fine invece che dal principio; è un po' come avere la bacchetta magica.
Penso di essere così anche per le mie esperienze giovanili nel Levante. In Libano, dove sono andato con la missione militare italiana, ho incontrato una etera, cioè una ragazza che, come è costume in quei luoghi, a sedici anni era stata comprata da un ricco signore quarantenne, e mantenuta da lui come etera, appunto, cioè "compagna". Ci siamo innamorati (eravamo molto giovani entrambi) e abbiamo vissuto un paio d'anni molto belli e per me molto istruttivi sui temi donne, denaro, erotismo, eccetera.
 
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Se l'hai pagata, credo tu meriti la legion d'onore per avere trascinato l'avversario sul tuo terreno ed averlo battuto senza rimedio.
Se invece è stato un rapporto free va comunque benissimo e buon per te, ci mancherebbe: ma niente onoreficenza.
Eh.
:wink:
.

Niente medaglia. Non era mica una puttana, era un notaio. Abbiamo scopato qualche tempo dopo (lei stava a Firenze, ci siamo visti un paio di volte e poi me l'ha data). Naturalmente mentre scopavamo l'ho trattata da troia, con brutalità, come lei pensava che si devano trattare le puttane (e come io non le tratto mai, almeno fino a quando non abbiamo superato il rapporto cliente-puttana, dopo di che tout va quel che piace a entrambi). E a letto, le ho raccontato con piacere reciproco diverse mie relazioni con puttane. La relazione è durata un bel po'.
 
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UNDERSTATEMENT.
Sono io.
Della descrizione del collega rifuggo solo una caratteristica: non mi faccio mai passare per fesso e mal sopporto la vacuità.
Mantengo quasi sempre un atteggiamento neutrale, a maggior ragione in tutte le situazioni che svolazzano di inutilità.
Non parlo con nessuno di quello che voglio tenere intimo.
La gente che mi conosce lo sa e non me ne chiede.
Ascolto come modalità d'acchito, e casomai lapido con una frase quando sono stanco di ascoltare.
Una sera tra coppie di amici ci si trascinava tra amenità, durante le quali i soliti stupidi cercano di forzare la mano.
Discutevano di una coppia esteticamente non apprezzabile e continuavamo a chiedersi argomentando variamente come lui potesse avere attrazione per la moglie cosi scialba e anonima.
Tacevo ovviamente annoiato, sapendo che conoscendomi non mi avrebbero mai coinvolto.
Ascoltavo da mezz'ora osservandoli, non trovando alcunchè di attraente in nessuno di quelli che si dimenavano in quella discussione, e mi chiedevo come potessero esprimere su altri opinioni cosi sferzanti su caratteristiche che avrebbero dovuto riferire, se onesti, a se medesimi per primi.
Ad un certo punto ho deciso di troncare e ho esclamato: "Ma a nessuno di voi passa per la mente che quella moglie così scialba e poco attraente possa saper fare il pompino migliore del mondo???".
Ammutoliti d'improvviso, mai si sarebbero aspettati da me un commento così verace, ho sperato vanamente che avessero colto la mia affermazione fino in fondo.
Ma non ci sarà stato verso.
 
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E' vero che non sono mai andato a puttane per l'esclusivo e brutale desiderio di sfogarmi, e che per le puttane come esseri umani e donne ho sempre avuto un vivo interesse, privo di disprezzo a priori (il disprezzo mi viene sono quando trovo disprezzabile la singola donna, puttana o no che sia). Mi è sempre piaciuto andare a puttane per la sfida di iniziare un rapporto erotico dalla fine invece che dal principio; è un po' come avere la bacchetta magica.

Raro trovare una così completa spiegazione di gran parte delle mie intenzioni quando mi reco da una escort.
Grazie per averlo scritto così bene.

Penso di essere così anche per le mie esperienze giovanili nel Levante. In Libano, dove sono andato con la missione militare italiana

Cavoli, l'Italcon del 1982 ( o forse quello dell'84?).
Dunque sopportasti il Generale Angioni ( quello che "rompe i coglioni / a tutti i battaglioni ", come scrisse un giorno Angese in una delle sue vignette su Linus).
Direi che la medaglia te la guadagnasti in pieno.

Non era mica una puttana, era un notaio.

Lo confesso : tante volte questa differenza mi sfugge .
:wink:

Abbiamo scopato qualche tempo dopo (lei stava a Firenze, ci siamo visti un paio di volte e poi me l'ha data).

Ossignùr. Sopportasti pure la recita sulle uscite necessarie all'accettare la copula. Forse ti guadagnasti la Legion d'Onore, ma senz'altro la medaglia di Verdun, perdiana!
:ok:

Naturalmente mentre scopavamo l'ho trattata da troia, con brutalità, come lei pensava che si devano trattare le puttane (e come io non le tratto mai, almeno fino a quando non abbiamo superato il rapporto cliente-puttana, dopo di che tout va quel che piace a entrambi). E a letto, le ho raccontato con piacere reciproco diverse mie relazioni con puttane. La relazione è durata un bel po'.

Hai dovuto pure assumere il ruolo/cliché che ella voleva trovare nel puttaniere con il quale copulava.
Ti sei meritato pure la Palma d'Oro come migliore attore a Cannes, caro mio.
:hi:
 
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.
Tuttavia devo lavorare molto sull'altro aspetto, quello che fa risultare un ascoltatore al quale è però bene non fare domande.

Banalmente, può bastare l'esercizio del non sense, ed il contro piede.

Rompicoglioni: e adesso dove vai?
Lafayette: avevo giusto deciso di venire dove vai tu

Lafayette prende sottobraccio l'amico, e percorre dieci metri in sua compagnia. L'amico, preso in contro piede, bofonchia qualcosa... cammina con ritrosia....Lafayette incalza:
Lafayette: stai tranquillo, tanto non ho niente da fare, oggi ti seguirò ovunque tu vada

Dopo qualche altro metro l'amico sarà in sufficiente imbarazzo, soprattutto se Lafayette avrà fatto il tutto in modo abbastanza plateale... dopo di che, vista la ritrosia dell'amico, Lafayette all'improvviso lascerà il braccio dell'amico, cambierà direzione dicendo:
Lafayette:vabbè, ti lascio, ho capito che non fai nulla di interessante, allora vado, che ho giusto una strafiga che mi sta aspettando.

Lafayette ride.
Rompicoglioni pure.

Rompicoglioni si allontana con qualche dubbio, Lafayette pieno di certezze.
 
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Cavoli, l'Italcon del 1982 ( o forse quello dell'84?).
Dunque sopportasti il Generale Angioni ( quello che "rompe i coglioni / a tutti i battaglioni ", come scrisse un giorno Angese in una delle sue vignette su Linus).
:hi:

Grazie per le medaglie, ma non mi toccare il generale Angioni, un grande, anzi GRANDE soldato, che ebbi il grande onore e piacere di conoscere e obbedire (ero un tenentino) nell'82.
Angioni è uno che quando andò in USA per fare il corso da Ranger (era se rammento bene un capitano) fece quanto segue. A tutti gli ufficiali partecipanti, che venivano da molte nazioni alleate degli USA, veniva imposto di indossare la mimetica senza le insegne nazionali. Angioni si presentò sul campo con le insegne della Folgore, e si rifiutò di toglierle. Scoppia un enorme casino, Angioni viene rimbalzato lungo la via gerarchica fino al generale a tre stelle, e non molla mai. A un pelo dall'incidente diplomatico, mollano gli americani. Angioni fa il corso con le insegne della Folgore e arriva primo.
In Libano il suo comando fu esemplare. Non è un caso che noi abbiamo avuto pochi caduti, mentre gli americani ne hanno avuti a centinaia e i francesi a decine (e garantisco che non ci teneva a casina a fare l'uncinetto).
 
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Banalmente, può bastare l'esercizio del non sense, ed il contro piede.

Rompicoglioni: e adesso dove vai?
Lafayette: avevo giusto deciso di venire dove vai tu

Lafayette prende sottobraccio l'amico, e percorre dieci metri in sua compagnia. L'amico, preso in contro piede, bofonchia qualcosa... cammina con ritrosia....Lafayette incalza:
Lafayette: stai tranquillo, tanto non ho niente da fare, oggi ti seguirò ovunque tu vada

Dopo qualche altro metro l'amico sarà in sufficiente imbarazzo, soprattutto se Lafayette avrà fatto il tutto in modo abbastanza plateale... dopo di che, vista la ritrosia dell'amico, Lafayette all'improvviso lascerà il braccio dell'amico, cambierà direzione dicendo:
Lafayette:vabbè, ti lascio, ho capito che non fai nulla di interessante, allora vado, che ho giusto una strafiga che mi sta aspettando.

Lafayette ride.
Rompicoglioni pure.

Rompicoglioni si allontana con qualche dubbio, Lafayette pieno di certezze.

Molto carino ed interessante, ma l'andamento qui in zona sarebbe diverso.
Il rompicoglioni, appena preso sottobraccio, sarebbe tutto felice di avere trovato qualcuno che lo aiuta a riempire le ore di tempo libero che si ritrova: dunque mi si attaccherebbe al braccio e non lo mollerebbe più.
Dunque il rompicoglioni avrebbe comunque raggiunto il suo scopo.

Semmai lavorerò sul metodo che lei mi ha comunque ispirato con le sue parole, e che definirei atteggiamento deciso di abbandono scena.
Dunque alla domanda: " ora dove vai?"
risponderò deciso :
" a fare i cazzi miei che sono pieno di casini da sbrigare ed ho anche fretta, ciao, tu invece chiama subito Tizio (conoscente comune noto per la sua seria severità e laboriosità) perché mi ha detto che ti cerca e non ti trova".
Quest'ultima frase la dirò in modo minaccioso, in modo che il rompicoglioni sia preso da una qualche angoscia colpevole e non aggiunga altro.
Se poi chiamerà Tizio, questi gli risponderà male trattandolo come il solito rincoglionito che non ha capito un cazzo.
Cosa ne pensa?
 
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Grazie per le medaglie, ma non mi toccare il generale Angioni, un grande, anzi GRANDE soldato, che ebbi il grande onore e piacere di conoscere e obbedire (ero un tenentino) nell'82.
Angioni è uno che quando andò in USA per fare il corso da Ranger (era se rammento bene un capitano) fece quanto segue. A tutti gli ufficiali partecipanti, che venivano da molte nazioni alleate degli USA, veniva imposto di indossare la mimetica senza le insegne nazionali. Angioni si presentò sul campo con le insegne della Folgore, e si rifiutò di toglierle. Scoppia un enorme casino, Angioni viene rimbalzato lungo la via gerarchica fino al generale a tre stelle, e non molla mai. A un pelo dall'incidente diplomatico, mollano gli americani. Angioni fa il corso con le insegne della Folgore e arriva primo.
In Libano il suo comando fu esemplare. Non è un caso che noi abbiamo avuto pochi caduti, mentre gli americani ne hanno avuti a centinaia e i francesi a decine (e garantisco che non ci teneva a casina a fare l'uncinetto).

Se ben ricordo il caduto fu uno solo, un ragazzo volontario originario mi sembra delle Marche.
Il Generale Angioni fu senz'altro ottimo soldato, ma il tuo racconto mi sembra confermare che un tantino rompicoglioni doveva comunque essere.
Mi risulta che il comportamento dei soldati italiani nell'area fu esemplare, a dispetto dello sbarco iniziale andato piuttosto maluccio.
Gli americani e i francesi si beccarono un micidiale attentato che fece qualche centinaio di morti, ahimè.
Quanto alla tipa notaia da te conosciuta: beh, fu un'esperienza comunque molto formativa.
Sbaglio?
 
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Lafayette;1965309[I ha scritto:
Ossignùr[/I]. Sopportasti pure la recita sulle uscite necessarie all'accettare la copula. Forse ti guadagnasti la Legion d'Onore, ma senz'altro la medaglia di Verdun, perdiana!
:ok:



Hai dovuto pure assumere il ruolo/cliché che ella voleva trovare nel puttaniere con il quale copulava.
Ti sei meritato pure la Palma d'Oro come migliore attore a Cannes, caro mio.
:hi:

Il paio di uscite prima della scopata mi parvero e continuano a parermi giuste e normali, non pretendo la calata di mutande istantanea da una signora. Un po' di gradualità, mica siamo a cottimo.
Il ruolo/clichè del puttaniere non l'ho dovuto, ma voluto assumere. Da un canto sono un gentleman, e sapevo che la signora questo si aspettava; dall'altro, essere brutale a letto mi piace assai (se piace anche a lei, beninteso). Quindi tutto, educazione e inclinazione, cultura e natura mi dettava il da farsi.
Con le puttane, quando ancora non ci si conosce, di solito sono invece delicato (a meno che non avverta subito in lei il desiderio di essere trattata con brutalità) perchè a) è già molto brutale la natura del rapporto cliente-puttana in sè, diamole un po' di respiro b) l'attacco più efficace è l'attacco di sorpresa, e certo non si sorprende una puttana se la si tratta da puttana c) voglio vedere se riusciamo a stabilire un'intesa emotiva. Poi, se la troviamo, la musica può cambiare, perchè lei non scambia più la mia brutalità erotica per un affronto alla persona.
Aggiungo che le puttane con le quali ho trovato una intesa erotica amavano tutte essere dominate, a letto, chi più chi meno. Non so se dipenda dall'affinità elettiva (i complementari si intendono al volo) o anche da una caratteristica professionale delle puttane in genere; forse una delle motivazioni che spingono a scegliere la professione è anche questa, il desiderio di essere usate così.
Il prof @Infizz forse ha qualcosa da dire in materia.
 
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Se ben ricordo il caduto fu uno solo, un ragazzo volontario originario mi sembra delle Marche.
Il Generale Angioni fu senz'altro ottimo soldato, ma il tuo racconto mi sembra confermare che un tantino rompicoglioni doveva comunque essere.
Mi risulta che il comportamento dei soldati italiani nell'area fu esemplare, a dispetto dello sbarco iniziale andato piuttosto maluccio.
Gli americani e i francesi si beccarono un micidiale attentato che fece qualche centinaio di morti, ahimè.
Quanto alla tipa notaia da te conosciuta: beh, fu un'esperienza comunque molto formativa.
Sbaglio?

C'è stato anche un altro morto, un ferito grave ammazzato dai chirurghi dell'ospedale militare di Bari. Angioni/Rompicoglioni: un ufficiale DEVE rompere i coglioni. Al mio primo comando, il sergente mi riferì che i soldati dicevano di me: "Questo stronzo ci farà mettere le pattine prima di entrare in camerata", perchè gli facevo ispezioni al microscopio elettronico: mi mettevo i guanti di filo bianco dell'alta uniforme, e passavo il dito sulle superfici più nascoste. Se si sporcava il guanto, consegna.
Mio nonno, ufficiale nella IGM, una volta che un suo soldato rientrò con sei ore di ritardo da una licenza, schierò il plotone, e davanti a tutti gli fece un cazziatone terrificante, al culmine del quale pronunciò la seguente frace celebre: "Ladruncolo! hai rubato sei ore alla Patria!". Me lo raccontò il ladruncolo, ormai settantenne, aggiungendo che grazie a quel rompicoglioni di mio nonno il reparto s'era mantenuto unito nel corso della tremenda ritirata di Caporetto.

L'esperienza con la notaia penso sia stata formativa soprattutto per lei, che ha scoperto la troia che le sonnecchiava nell'anima. Io ormai di essere un gran porco lo sapevo.
 
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L'esperienza con la notaia penso sia stata formativa soprattutto per lei, che ha scoperto la troia che le sonnecchiava nell'anima. Io ormai di essere un gran porco lo sapevo.

E dalle tue esperienze militari risulti pure un tantinello rompicoglioni, e mi sa che anche questo lo sapevi... no?
Suvvìa, si scherza.:wink:
 
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Cosa ne pensa?
Che mi incuriosiscono veramente i tuoi amici...ma dove li trovi?


Il prof @Infizz forse ha qualcosa da dire in materia.
Si, che il tuo comportamento sembra il mio, in fotocopia....
L'argomento sarebbe veramente lungo, e comprimerlo in una replica di un post è difficile ed anche ingiusto: si rischiano generalizzazioni dannose.
In generale comunque di fondo spesso nelle pay ci sono rapporti mancati, inesistenti o molto critici con i genitori, e in particolare con il padre. In questo si trova spesso spiegazione del rapporto di amore/odio con i loro fidanzati/papponi, come anche il loro aderire volentieri alla sottomissione. Ma l'errore del cliente medio è pensare di poter fare sin da subito ciò che si vuole e come lo si vuole.
Una cosa infatti è la pay che si adatta al desiderio del cliente perchè adeguatamente pagata per soddisfarlo (fingendo anche piacere), ed un'altra è la volontaria adesione a pratiche più o meno cruente, senza corresponsione economica, e che spesso si rivelano l'unico modo per un loro godimento.
Per capirci, con una pay, divenuta mia amica, se voglio farla stare bene non devo solo penetrarla con violenza o rivoltarla nelle varie posizioni come se avessi tra le mani un oggetto e non una persona, ma devo alternare la penetrazione a schiaffi (in faccia e sul seno, non la solita pacca sul culo) e ed a numerose frustate (tipicamente con la mia cintura) date con tutta la forza che ho nel braccio: al termine dell'amplesso io sono letteralmente sfinito....e mai una sola volta che mi abbia detto 'basta'...
 
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Che mi incuriosiscono veramente i tuoi amici...ma dove li trovi?

In realtà in alcuni casi si tratta di semplici conoscenti: amici è un termine che riservo solo a coloro che ritengo tali.
E comunque:

1)la zona ove vivo è nota per la sua densità abitativa molto forte, superiore nettamente alla media della regione Emilia Romagna ( fatta eccezione per il capoluogo, Bologna, e delle sue zone a confine con la Provincia di Modena) il che implica grande facilità di incontro e di ripetizione dello stesso anche a distanza di poco tempo;

2)vi si aggiunga la famosa simpatia comunicativa dei romagnoli, spontaneamente pronti a far rumorosa baracca e baldoria in ogni occasione, coinvolgendo chi incontrano ed a prescindere dalla profondità della conoscenza: il che è senz'altro piacevole, finché non diventa una gran rottura di coglioni.

Ma guai a farlo notare, perché si incazzano di brutto.

In generale comunque di fondo spesso nelle pay ci sono rapporti mancati, inesistenti o molto critici con i genitori, e in particolare con il padre.

Posso confermare che alcune escort , divenute mie amiche, mi hanno segnalato esattamente quanto sopra. In alcuni casi il padre era del tutto assente ( perché scomparso prematuramente o allontanatosi da casa prestissimo). Ogni tanto il discorso finiva su questo, e mi è capitato di raccogliere sfoghi tanto forti quanto istruttivi.

Per capirci, con una pay, divenuta mia amica, se voglio farla stare bene non devo solo penetrarla con violenza o rivoltarla nelle varie posizioni come se avessi tra le mani un oggetto e non una persona, ma devo alternare la penetrazione a schiaffi (in faccia e sul seno, non la solita pacca sul culo) e ed a numerose frustate (tipicamente con la mia cintura) date con tutta la forza che ho nel braccio: al termine dell'amplesso io sono letteralmente sfinito....e mai una sola volta che mi abbia detto 'basta'...

Questa parte mi fa quasi star male.
Da alcune escort - con le quali ero in particolare intimità - mi è capitato di ricevere la richiesta di fare quanto sopra con ancora più violenza, e di non averlo voluto fare.
E' un mio limite, non posso recitare un ruolo che non conosco e che non sento appartenermi: con il tempo ho cominciato a riconoscere questo fatto come una circostanza da evitare se voglio vivere meglio.
Forse non è un caso che si sia trattato di ragazze con le quali l'amicizia non è durata a lungo.
Ma qui credo che solo lei possa dare un parere, Professore.
 
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Da alcune escort - con le quali ero in particolare intimità - mi è capitato di ricevere la richiesta di fare quanto sopra con ancora più violenza, e di non averlo voluto fare.
E' un mio limite, non posso recitare un ruolo che non conosco e che non sento appartenermi: con il tempo ho cominciato a riconoscere questo fatto come una circostanza da evitare se voglio vivere meglio.
Forse non è un caso che si sia trattato di ragazze con le quali l'amicizia non è durata a lungo.
Ma qui credo che solo lei possa dare un parere, Professore.

Hai fatto sicuramente bene. Non fosse altro perchè non ne avresti tratto alcun godimento. La sottomissione, ed ancor più l'esercizio di pratiche oggettivamente dolorose sul piano fisico ed umilianti su quello psicologico, deve essere praticata solo nel pieno rispetto della volontà di entrambi e con una puntuale conoscenza dei desideri dell'altro e dei limiti propri: operando per approssimazione, i risultati vanno dall'insufficiente al deludente, fino alla delusione.
Tuttavia il fatto che l'amicizia sia durata poco, non lo vedrei necessariamente correlato con questi aspetti.
Se di amicizia, e non di altro, parliamo.
 
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Tralfamador
Che mi incuriosiscono veramente i tuoi amici...ma dove li trovi?



Si, che il tuo comportamento sembra il mio, in fotocopia....
L'argomento sarebbe veramente lungo, e comprimerlo in una replica di un post è difficile ed anche ingiusto: si rischiano generalizzazioni dannose.
In generale comunque di fondo spesso nelle pay ci sono rapporti mancati, inesistenti o molto critici con i genitori, e in particolare con il padre. In questo si trova spesso spiegazione del rapporto di amore/odio con i loro fidanzati/papponi, come anche il loro aderire volentieri alla sottomissione. Ma l'errore del cliente medio è pensare di poter fare sin da subito ciò che si vuole e come lo si vuole.
Una cosa infatti è la pay che si adatta al desiderio del cliente perchè adeguatamente pagata per soddisfarlo (fingendo anche piacere), ed un'altra è la volontaria adesione a pratiche più o meno cruente, senza corresponsione economica, e che spesso si rivelano l'unico modo per un loro godimento.
Per capirci, con una pay, divenuta mia amica, se voglio farla stare bene non devo solo penetrarla con violenza o rivoltarla nelle varie posizioni come se avessi tra le mani un oggetto e non una persona, ma devo alternare la penetrazione a schiaffi (in faccia e sul seno, non la solita pacca sul culo) e ed a numerose frustate (tipicamente con la mia cintura) date con tutta la forza che ho nel braccio: al termine dell'amplesso io sono letteralmente sfinito....e mai una sola volta che mi abbia detto 'basta'...

Grazie. Dalle confidenze che ho ricevuto, avevo ricavato la stessa impressione: che all'origine della scelta professionale stesse un tremendo buco nella relazione con il padre. Per quel che ho capito da profano della psicologia, funziona più o meno così. Il padre è simbolo di Forza e Giustizia. Il cratere si scava per una difetto di adeguazione del padre reale all'una o all'altra delle dimensioni simboliche (è debole o violento, troppo severo o troppo indulgente). La donna che ha patito questa esperienza trova soddisfazione, direi quasi compensazione e risarcimento, nell'essere dominata con brutalità come femmina (Forza) e nell'essere trattata con tenerezza e affetto come persona (Giustizia).
Personalmente non sono sadico (non provo piacere nell'infliggere dolore). Mi piace dominare la compagna di letto e trattarla con brutalità; mi piace e mi basta, nel senso che quando non si scopa, non ho la minima voglia di trattarla male, anzi, tutto il contrario.
Una cosa che mi ha colpito è quanto queste ragazze siano attratte ed eccitate dalla violenza. Chiacchierando con una amica che mi chiedeva storie di guerra, le raccontai di uno scontro all'arma bianca in cui sono stato casualmente coinvolto, insomma che avevo ammazzato un tale con una coltellata. Mi ha ascoltato, poi mi ha baciato le mani (!) e mi ha regalato forse la migliore scopata della mia vita.
 
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rimini
Hai fatto sicuramente bene. Non fosse altro perchè non ne avresti tratto alcun godimento. La sottomissione, ed ancor più l'esercizio di pratiche oggettivamente dolorose sul piano fisico ed umilianti su quello psicologico, deve essere praticata solo nel pieno rispetto della volontà di entrambi e con una puntuale conoscenza dei desideri dell'altro e dei limiti propri: operando per approssimazione, i risultati vanno dall'insufficiente al deludente, fino alla delusione.
Tuttavia il fatto che l'amicizia sia durata poco, non lo vedrei necessariamente correlato con questi aspetti.
Se di amicizia, e non di altro, parliamo.

Non saprei dirlo, qui l'esperto è lei.
Come le dicevo mi sono capitate ragazze escort con le quali ho avuto una conoscenza un po' più profonda, e che mi chiedevano cose che non mi andava di fare, perché non le sentivo né le sento affatto come cose che fanno parte del mio carattere.
Oltre a quanto descritto sopra, mi capitarono altri casi: una voleva che le urinassi addosso estemporaneamente , una voleva che la picchiassi, le sputassi in faccia e la insultassi il più possibile.
Fatti che sono molto lontani dal mio modo di concepire sia il sesso che una relazione umana, e vedo di spiegarmi meglio.
Da essere umano probabilmente assai banale, mi capita di constatare che spesso il comportamento a letto di una donna corrisponde al suo carattere fuori dal letto: se è generosa nel sesso lo è anche nella vita di tutti i giorni, se è tranquilla e vive serenamente il sesso è anche una persona con la quale si parla bene praticamente di tutto, se prende l'iniziativa di far l'amore o la accoglie con dolcezza è una persona pacata e non ha ( né impone) reazioni esagerate.
Una donna che invece ha bisogno di farsi urinare addosso, o di essere insultata e maltrattata, mi mette a disagio, perché manifesta una concezione di se stessa ed un'attitudine al rapporto con un uomo che io non ho voglia, o modo, né di investigare né di assecondare.
Ribadisco: lo psicanalista è lei, Professore.
Io faccio solo quello che va con le escort. Con le escort tranquille, tra l'altro.

P.s. ed è in cerca di un modo per allontanare gli invadenti, tornando on topic.
 
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