Timbrata lo scorso luglio di passaggio da Bologna, appuntamento a Quarto per poi seguirla in un alberghetto lì in zona. Le foto ormai cominciano ad essere un po’ datate, non che si sia inquartata o incessita clamorosamente, ma ha perso un po’ di smalto, se la incrociassi per strada non ti gireresti certo a guardarla.
Lascio il documento alla reception dell’alberghetto (dove credo sia di casa, la “conoscono” – obolo per la camera 80 valvole black) e via in stanza, abluzioni di entrambi e lei che inizia a parlare (

cazzo quanto e' logorroica). Vabbè iniziamo le danze dopo averle fatto silenziare i cell. e partiamo di FK e strusciamenti vari, sospiri e gemiti un po’ falsi (cazzo, mi pucciava il biscotto e ansimava lei…

.) e
via di BBJ che presto diventerà geppettato. Per scaldarla un po’ vado di 69 che non disdegna ma neppure si mette a far i salti mortali…..decido allora di coprire e partiamo con le danze: posizioni canoniche varie e mentre inizia a prenderci gusto vado per la prima. Lavaggio di entrambi, paglia sul lettone e chiacchiere varie. Dopo un po’ ripartiamo e visto che volevo sodomizzarla ripartiamo di 69 e la insalivo copiosamente. Su rai2 sembra sentirci un po’ di più (direi che la strada e' decisamente meno esplorata

) e dopo adeguata copertura la trapano a pecos bill. Almeno su questa pratica il falso si mischia al vero e inizia ad apprezzare. Continuo così per molto tempo e visto che volevo imbrattarle il visetto mi tolgo, scappuccio e la piazzo in ginocchio sotto di me. A un tratto mentre mi smanetto con lei che mi lecca mi dice che eran passate due ore e doveva scappare…

..e le schizzo sul corpo controvoglia (zio cane m’aveva smosciato quell’uscita

). Lavaggio di entrambi, ci rivestiamo, riprendo i documenti e saluto (mi raccomando fatti sentire – dice lei – Si, si tranquilla

)
Due ore di full immersion con una pseudo girl-manichino (ha delle espressioni e degli atteggiamenti a volte che sembra di plastica) mi sono costati 350 paperi fiammanti. Non mi ha lasciato niente (anzi, no, il portafoglio più leggero) roba da dimenticarsela il giorno stesso.
Nella vita reale dovrebbe essere un “educatrice di marmocchi” (cosa che me l’aveva fatta apparire un po’ più arrapante) e
parla in continuazione dei pompini che faceva a un noto calciatore italiano del Bayern quando militava in una squadra Toscana. La cosa buffa e' che il tipo aveva la mania di sculacciarla prima e mentre era intenta al solfeggio lui la riempiva di scappellotti (sarà un po’ rimco a causa dei troppi colpi ricevuti? 
). Esperienza negativa che non ripeterò, se ripasso in terra felsinea mi orienterò altrove.
Saluti.