Osservo il tuo corpo
come fosse merce rara.
Una merce che vendi
che contrabbandi.
Con mille ammiccamenti
perverse allusioni.
Impalpabile gioco
di idee e di parole
venate di indulgenza
intrise di scetticismo
condite di paradossi.
Sei priva di veli
fai a meno del chiaroscuro
sottintendi
a volte dissimuli.
Arrivi al ventre
e da li al cervello.
Sei densa, sanguigna,
diretta.
Mosca bianca
in uno sciame di mosche nere
Pecora nera
in un gregge di pecore bianche.
Hai l’indulgenza e
la malinconia che nessuno
riesce a dissipare
nessun sorriso
ad incrinare.
Plachi l’amarezza del tempo
che passa
la nostalgia dei vent’anni
la paura stessa della
morte.
come fosse merce rara.
Una merce che vendi
che contrabbandi.
Con mille ammiccamenti
perverse allusioni.
Impalpabile gioco
di idee e di parole
venate di indulgenza
intrise di scetticismo
condite di paradossi.
Sei priva di veli
fai a meno del chiaroscuro
sottintendi
a volte dissimuli.
Arrivi al ventre
e da li al cervello.
Sei densa, sanguigna,
diretta.
Mosca bianca
in uno sciame di mosche nere
Pecora nera
in un gregge di pecore bianche.
Hai l’indulgenza e
la malinconia che nessuno
riesce a dissipare
nessun sorriso
ad incrinare.
Plachi l’amarezza del tempo
che passa
la nostalgia dei vent’anni
la paura stessa della
morte.