Già esternare verbalmente certe esclamazioni in pubblico è sintomo di mancanza di autocontrollo, ma, addirittura riportarle pubblicamente per iscritto, non appare espressione di grande furbizia, e ci espone alle critiche e alla commiserazione di gran parte di chi ci legge, che tra l'altro in questo caso nemmeno conosciamo.
Nei confronti del Padre Eterno avrei molte obiezioni da innalzare, ma offendere rabbiosamente gratuitamente, con linguaggio inopportuno, non serve a nulla, se non a mostrare la nostra impotenza.
Se proprio devo mostrare le mie debolezze, preferisco allora farlo rinchiuso dentro le mura di casa, dove almeno mi conoscono e sanno dare il giusto peso ai miei eventuali "sbroccamenti".
Se capita, poi però mi pento amaramente, perché sento magari di aver ferito senza motivo le persone che più amo, e che mi amano, e che si rattristano vedendomi in questo stato.
In ogni caso ritengo umiliante, senza riguardo verso gli altri e maleducato, bestemmiare e usare linguaggi blasfemi in pubblico, soprattutto perché irrispettoso verso chi a certe cose ci crede davvero e si può sentire offeso.
Io sono sempre costantemente in contrasto con il Creatore, entità che mi piace pensare che esista realmente, in modo da avere qualcuno con cui sfogarsi, ma è un rapporto diretto esclusivo, nel quale nessun altro deve essere coinvolto.
Per questo mi da comunque fastidio la blasfemia gratuita, che non porta da nessuna parte.