essere connessi

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Da quando son qui ho avuto due volte la notizia della scomparsa di uno degli amici di pfi, Lucullus e Vivi ed oggi riflettevo che forse ce ne saranno stati altri ma non rientravo in quella rete di collegamenti che potessero far giungere la notizia a me .
Complice uno studio sulla globalizzazione pensavo a quanto siamo connessi con il mondo e che spesso ad una scomparsa virtuale potebbe corrispondere una scomparsa fisica.
Molti di noi hanno una vita parallela on line , amici mai visti ma a cui si son confidati segreti mai detti, amori virtali e puri che mai si concretizzeranno ....e poi capita che la vita ti faccia scomparire e qui resta un vuoto che difficilmente puoi colmare con le poche informazioni che hai a disposizione.

.....Buona domenica punter

Lalla
 
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OTR again
purtroppo è così, come la vita è spesso assurda, così lo è quella virtuale..
c'è di buono che spesso quella virtuale sfocia nella realtà, e almeno in quei casi quel vuoto si riempie un po'..
 
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ruotaescort

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...
Sono daccordo anche se la realtà virtuale la puoi chiudere spegnendo il pc e buttando la password, quella reale invece no, o meglio non così facilmente.
 
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Mi è successo due volte di scoprire che una persona che frequentavo virtualmente su forum erano morte, per quanto sembra strano il dispiacere che provavo era quello che avrei provato alla notizia che un conoscente era morto.

Non sempre il virtuale si ferma davanti ad uno schermo
 
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Più Emilia che Romagna
In effetti per un uomo la paura più grande legata alla morte, non è quella della morte in sé quanto quella di essere dimenticati.
E a questo si lega anche il desiderio (che prima o dopo viene a tutti) di fare dei figli.
Che non sono altro che il segno che siamo passati da questo pianeta.

Comunque se non mi sentite per più di un mese allora vuol dire che sono morto. :biggrin:
 
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alligator

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Bologna downtown
angusmacleod ha scritto:
In effetti per un uomo la paura più grande legata alla morte, non è quella della morte in sé quanto quella di essere dimenticati.

L'essere dimenticati per me e' relativo in quanto il tempo passa e prima o poi nessuno si ricordera'
chi eravamo (mio parere e senza spirito polemico)....
Piuttosto per me e' importante aver lasciato un buon ricordo ,anche se purtroppo momentaneo,sopratutto
alle persone che ho piu' care.

angusmacleod ha scritto:
Comunque se non mi sentite per più di un mese allora vuol dire che sono morto.

Veramente io considerato la frequenza dei tuoi post mi preoccuperei gia' dopo una settimana.... :biggrin: :biggrin:
Oh..sto scherzando eh... :good: :bye:
 
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Mi fa piacere che sia stato rinominato Lucullus, persona splendida che ho avuto il piacere di conoscere di persona poco prima della sua dipartita per un oriente migliore del nostro.

Non ho avuto lo stesso piacere con vivalavita con cui per altro ho solo avuto scambi di battute su pfi.

Molte persone credono che la vita virtuale serva per nascondersi, trovano in essa lo spazio dove poter veramente essere se stessi e conducono una doppia esistenza, consci che la vita reale non e' ancora socialmente pronta per accettare quello che siamo veramente.

Ma noi siamo reali, e la vita reale siamo noi, siamo quindi noi stessi a non essere pronti ad accettare quello che siamo proiettato sulle persone che ci circondano nella vita reale ?

Forse la virtualizzazione di noi stessi e' un doveroso passaggio socio-culturale per conoscerci meglio, accettarci e tra qualche generazione, farci uscire allo scoperto senza paure.

:bye:
 
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