CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Charlotte
RIFERIMENTO INTERNET: Escort Forum - Accompagnatrici Annunci, Escorts a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli Firenze e tuta Italia
CITTA' DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': sedicente ungherese (in realtà rumena, come da accento)
ETA': 25 (ci può stare)
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): un po' di tutto, mi ha detto al telefono
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: € 200 al telefono – € 300 una volta giunto a casa
COMPENSO CONCORDATO: € 200 al telefono – € 250 una volta giunto a casa
DURATA DELL'INCONTRO: 55 minuti door to door
DESCRIZIONE FISICA: h 170, capelli castani, 3^ di seno, fisico snello
ATTITUDINE: pessima
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: ottavo piano con ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34763256xx
LA MIA RECENSIONE:
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
(Inferno,Canto I, 4 – 6)
Ok, perfetto! Ho imparato la lezione: ho peccato di orgoglio ed il fato mi ha punito. M'ero convinto di essere un talent scout, ma, in realtà, - solo ora mi accorgo – apparivo agli occhi dei più come un novello Vincenzo Mollica che, nel sempiterno doreciakgulp, non fa una rece negativa neanche sullo Zecchinodoro...
Forse che, fino ad adesso, ero sempre stato fortunato e sicuramente lo sono stato con le girls che ho incontrato, alla quale non posso muovere alcun appunto. Ma io mi credevo di avere fiuto e di poter captare a chilometri di distanza i missili termonucleari globali, manco avessi un rilevatore di puntamento. Mi sbagliavo e di grosso.
Eppure mi aveva fatto una buona impressione al telefono. Mi risponde al secondo squillo. La voce è tranquilla ed accogliente. Una tipa GFE, penso io. Mi spara 300 rose. Facciamo un po' di tutto, mi dice. La reazione era scontata: grazie, gentilissima, ti richiamerò quando mi smarco da mia moglie (sono scapolo...). Ma 'sta volta, purtroppo,decido di essere sincero: mi dispiace, non sei alla mia portata.Oltre 200 non vado. E lei: va bene 200 per una cosa tranquilla. Disponibile, pensai. Anche su questo punto, erravo grossolanamente.
Due ore dopo sono da lei. Riceve all'ottavo piano di uno stabile di via della Giuliana. Anche 'sta volta l'ascensore sembra non arrivare mai, ma se si fosse fermato per un guasto durante la corsa e fossi stato costretto a passare la notte lì dentro il mio destino sarebbe stato meno avverso...
Apre la porta. O meglio, la porta si apre e lei dietro. Diffido, ma senza ragione. La vedo, finalmente: è sicuramente lei, corrisponde al 100%. Quello che non corrisponde è il compenso: le consegno la busta con dentro “il prezzo del peccato”, lei – naturalmente – li conta, mentre io le ricordo che avevamo pattuito 200 euro. E lei: dai, dammi 300! Cavolo, lo sapevo! Prima ti attirano nella trappola con la scusa dello sconto, poi insistono per avere il prezzo pieno! Inizia il solito teatrino, fatto di mosse e contromosse. Alla fine ci accordiamo per 250. Lo so che dovevo impuntarmi sui 200, ma, naturalmente, lei aveva già fatto sparire la busta con il denaro e, quindi, se io me ne andavo perdevo tutto. A 'sto punto, fatto trenta, si fa anche trentuno, altrimenti rischiavo che mi faceva un servizio alla stracazzo. Accortezza inutile: anche se gli avessi dato 300,sarebbe stato lo stesso, per la serie “te sto a fa un favore, mestai pure sul cavolo!”. Quello che mi è piaciuto è stato il suo commento: ho capito sei il solito tirchio! Gli uomini veri non fanno questione di prezzo! A facc ro' cazz!, il commento mio...
Su sua insistenza, mi spoglio e nota che sotto i pantaloni non porto le mutande (Co' sto caldo, anche lui deve prendere un po' aria). Attacca una filippica micidiale sul fatto che sempre “gli uomini veri” le mutande le devono portare... Vabbè, incassiamo senza fiatare anche questa... ma incomincio veramente a nutrire seri dubbi sull'esito dell'incontro...
Bona è bona, ma che simpatia e che partecipazione! A parte che, prima di iniziare, mi chiede ben tre volte come mi chiamo (giusto per capire quanto gliene potesse fregare...) Quando ci sdraiamo sul letto, mi incappuccia subito, anche per l'orale. Non posso criticarla, ognuna adotta le precauzioni che ritiene più opportune. Ma che almeno me lo facesse 'sto BJ!!! Fa due ciucciotti e poi subito si mette a smorza.Ma naturalmente l'azione dura poco, un paio di pompate e poi si ferma per cambiare posizione.
E i baci no, come mi avvicino mi schiva manco avessi in bocca la cloaca massima (io dalle pay ci vado come se fossi al primo appuntamento con una ragazza con tanto di gomme da masticare e, soprattutto, non soffro di alitosi...).
E la smanacciata alle tette no, devo fare piano (tanto si vede che sono parzialmente rifatte, sia al tatto che alla vista, in quanto la discromia della cicatrice intorno capezzolo è ben visibile...).
Manco la ciucciata alle tette si può fare! La spiegazione? E' che sono un fumatore!!! E sì, perché la sua zinna invece non fuma e quindi le dà fastidio il mio alito al tabacco...
E la digitalizzazione su Rai2 no, manco vuole che mi insalivo il dito per farlo entrare meglio (me lo spiegate il motivo? Io non l'ho capito...).
Del secondo canale, naturalmente, manco a parlarne. Un vero e proprio tabù!
Insomma, c'erano più divieti su quel letto che in un'Accademia militare...
Due simpatici episodi.
Il primo: mentre si gira per mettersi di schiena e continuare la smorza, alza la gamba e per accidente (spero...) caccia uno scorreggione che mi raggiunge in pieno volto! Fortuna che porto i capelli corti, altrimenti da quell'appartamento ci uscivo con la permanente... La sua giustificazione: è l'aria che esce dalla passerina, non dal buco del culo. E certo, mo pure la sorca fa i piriti!
Il secondo: la digitalizzo su Rai1. Devo dire che ha un bel clitoride, che esce prepotentemente dalle grandi labbra. Siccome, però, sono paranoico, dopo la digitalizzazione, senza nulla dire, mi controllo il pollice per vedere se avessi avuto qualche piccola abrasione tale da costituire la porta d'ingresso di eventuali agenti patogeni. Lo so che è impossibile, se la ferita non è aperta e sanguinante, ma, sisa, ognuno ha le sue piccole fobie. Lei se ne accorge ed arriva inesorabile il suo commento: perché ti controlli tanto 'sto cazzo di dito? Sarai mica malato? 'N culo!, che simpatia...
Ad un certo punto smette di smorzarmi la candela e incomincia a smanettarmelo freneticamente. Io, con il mio solito (ma certe volte inutile) garbo, le dico: dai non smanettarmelo così, altrimenti vengo subito. E lei, te lo smanetto perché ce l'hai moscio!
Ma che stai a dì? Non perché fosse il mio, ma, non ostante tutto,stava su come il pennone dell'Amerigo Vespucci.
A quel punto il tema del deficit erettile diviene il leitmotiv della conversazione. Su mia insistenza, si rimette a smorza, ma non fa altro che dirmi che non so scopare e che non ho abbastanza esperienza e che non si fa duro abbastanza. E te credo, lo faresti ammoscià anche a Priapo!
Insomma, la classica maestrina che non farebbe arrapare manco Rocco Siffredi...
Allora due erano le alternative: o alzarmi ed andarmene senza neanche essere venuto, oppure rimanere e stare al gioco. Scelgo la seconda. D'altronde, le avevo sganciato 250 euri e se li doveva sudare. E poi,visto che non la potevo prendere per il culo nel vero senso della parola, potevo almeno farlo figurativamente. E allora incomincio a recitare la parte del nerd sfigato che – così le dico, pur non essendo vero - vive ancora con mammà. Le dico che, a quarant'anni suonati, non ho mai avuto una ragazza perché mia madre non voleva e che ognuna che conoscevo, la portavo a casa per avere la sua approvazione (che, naturalmente, non arrivava mai). La tipa sembra crederci, anzi ci crede e allora le chiedo: senti, tu ci verresti a casa mia, così ti presento a mia madre? Potete ben immaginare la sua reazione...
Sembra un incubo, ma a un certo punto vuole sapere se mi faccio le seghe, quante me ne faccio e dove me le faccio... il tutto mentre continua a smanettarmelo freneticamente, dicendomi “Dai, su vieni, vieni!”, ma io, naturalmente, non vengo...
Altro simpatico episodio: lei è evidentemente stufa di smanettarmi e allora mi dice: vabbene, torna a casa, così ti fai fare una carezza da tua madre... Finito di dire la frase, si rende conto dello spiacevole doppio senso e, al contempo, del mio sguardo assassino...La sua immediata rettifica e spiegazione sa tanto di equilibrismi da realpolitik...
La mia impressione complessiva? A parte la sua svogliatezza e la sua scorrettezza, la ragazza mi ha dato l'idea di essere una persona che avesse quasi gusto a mortificare il suo cliente, del cui benessere, ovviamente, non si cura manco un po'.
Il suo continuo insistere sulla mia scarsa capacità amatoria e sulla scarsa reattività del mio organo sono apparse più una scusa per non fare il lavoro per il quale l'avevo profumatamente pagata che non una circostanza reale e concreta. (Non sta a me dire se so fare bene il sesso, ma sicuramente la mia erezione era forte e duratura.)
La ragazza ha inoltre dimostrato uno scarso intuito delle situazioni scherzose che tentavo di creare per allietare un incontro decisamente spiacevole, così evidenziando anche una limitata intelligenza sociale.
Il suo carattere rigido e prescrittivo, unitamente alla sua boria, la rende più adatta al ruolo di direttrice di un collegio o di caporale di giornata che non a quello di professionista del sesso.
NOME INSERZIONISTA: Charlotte
RIFERIMENTO INTERNET: Escort Forum - Accompagnatrici Annunci, Escorts a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli Firenze e tuta Italia
CITTA' DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': sedicente ungherese (in realtà rumena, come da accento)
ETA': 25 (ci può stare)
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): un po' di tutto, mi ha detto al telefono
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: € 200 al telefono – € 300 una volta giunto a casa
COMPENSO CONCORDATO: € 200 al telefono – € 250 una volta giunto a casa
DURATA DELL'INCONTRO: 55 minuti door to door
DESCRIZIONE FISICA: h 170, capelli castani, 3^ di seno, fisico snello
ATTITUDINE: pessima
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: ottavo piano con ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34763256xx
LA MIA RECENSIONE:
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
(Inferno,Canto I, 4 – 6)
Ok, perfetto! Ho imparato la lezione: ho peccato di orgoglio ed il fato mi ha punito. M'ero convinto di essere un talent scout, ma, in realtà, - solo ora mi accorgo – apparivo agli occhi dei più come un novello Vincenzo Mollica che, nel sempiterno doreciakgulp, non fa una rece negativa neanche sullo Zecchinodoro...
Forse che, fino ad adesso, ero sempre stato fortunato e sicuramente lo sono stato con le girls che ho incontrato, alla quale non posso muovere alcun appunto. Ma io mi credevo di avere fiuto e di poter captare a chilometri di distanza i missili termonucleari globali, manco avessi un rilevatore di puntamento. Mi sbagliavo e di grosso.
Eppure mi aveva fatto una buona impressione al telefono. Mi risponde al secondo squillo. La voce è tranquilla ed accogliente. Una tipa GFE, penso io. Mi spara 300 rose. Facciamo un po' di tutto, mi dice. La reazione era scontata: grazie, gentilissima, ti richiamerò quando mi smarco da mia moglie (sono scapolo...). Ma 'sta volta, purtroppo,decido di essere sincero: mi dispiace, non sei alla mia portata.Oltre 200 non vado. E lei: va bene 200 per una cosa tranquilla. Disponibile, pensai. Anche su questo punto, erravo grossolanamente.
Due ore dopo sono da lei. Riceve all'ottavo piano di uno stabile di via della Giuliana. Anche 'sta volta l'ascensore sembra non arrivare mai, ma se si fosse fermato per un guasto durante la corsa e fossi stato costretto a passare la notte lì dentro il mio destino sarebbe stato meno avverso...
Apre la porta. O meglio, la porta si apre e lei dietro. Diffido, ma senza ragione. La vedo, finalmente: è sicuramente lei, corrisponde al 100%. Quello che non corrisponde è il compenso: le consegno la busta con dentro “il prezzo del peccato”, lei – naturalmente – li conta, mentre io le ricordo che avevamo pattuito 200 euro. E lei: dai, dammi 300! Cavolo, lo sapevo! Prima ti attirano nella trappola con la scusa dello sconto, poi insistono per avere il prezzo pieno! Inizia il solito teatrino, fatto di mosse e contromosse. Alla fine ci accordiamo per 250. Lo so che dovevo impuntarmi sui 200, ma, naturalmente, lei aveva già fatto sparire la busta con il denaro e, quindi, se io me ne andavo perdevo tutto. A 'sto punto, fatto trenta, si fa anche trentuno, altrimenti rischiavo che mi faceva un servizio alla stracazzo. Accortezza inutile: anche se gli avessi dato 300,sarebbe stato lo stesso, per la serie “te sto a fa un favore, mestai pure sul cavolo!”. Quello che mi è piaciuto è stato il suo commento: ho capito sei il solito tirchio! Gli uomini veri non fanno questione di prezzo! A facc ro' cazz!, il commento mio...
Su sua insistenza, mi spoglio e nota che sotto i pantaloni non porto le mutande (Co' sto caldo, anche lui deve prendere un po' aria). Attacca una filippica micidiale sul fatto che sempre “gli uomini veri” le mutande le devono portare... Vabbè, incassiamo senza fiatare anche questa... ma incomincio veramente a nutrire seri dubbi sull'esito dell'incontro...
Bona è bona, ma che simpatia e che partecipazione! A parte che, prima di iniziare, mi chiede ben tre volte come mi chiamo (giusto per capire quanto gliene potesse fregare...) Quando ci sdraiamo sul letto, mi incappuccia subito, anche per l'orale. Non posso criticarla, ognuna adotta le precauzioni che ritiene più opportune. Ma che almeno me lo facesse 'sto BJ!!! Fa due ciucciotti e poi subito si mette a smorza.Ma naturalmente l'azione dura poco, un paio di pompate e poi si ferma per cambiare posizione.
E i baci no, come mi avvicino mi schiva manco avessi in bocca la cloaca massima (io dalle pay ci vado come se fossi al primo appuntamento con una ragazza con tanto di gomme da masticare e, soprattutto, non soffro di alitosi...).
E la smanacciata alle tette no, devo fare piano (tanto si vede che sono parzialmente rifatte, sia al tatto che alla vista, in quanto la discromia della cicatrice intorno capezzolo è ben visibile...).
Manco la ciucciata alle tette si può fare! La spiegazione? E' che sono un fumatore!!! E sì, perché la sua zinna invece non fuma e quindi le dà fastidio il mio alito al tabacco...
E la digitalizzazione su Rai2 no, manco vuole che mi insalivo il dito per farlo entrare meglio (me lo spiegate il motivo? Io non l'ho capito...).
Del secondo canale, naturalmente, manco a parlarne. Un vero e proprio tabù!
Insomma, c'erano più divieti su quel letto che in un'Accademia militare...
Due simpatici episodi.
Il primo: mentre si gira per mettersi di schiena e continuare la smorza, alza la gamba e per accidente (spero...) caccia uno scorreggione che mi raggiunge in pieno volto! Fortuna che porto i capelli corti, altrimenti da quell'appartamento ci uscivo con la permanente... La sua giustificazione: è l'aria che esce dalla passerina, non dal buco del culo. E certo, mo pure la sorca fa i piriti!
Il secondo: la digitalizzo su Rai1. Devo dire che ha un bel clitoride, che esce prepotentemente dalle grandi labbra. Siccome, però, sono paranoico, dopo la digitalizzazione, senza nulla dire, mi controllo il pollice per vedere se avessi avuto qualche piccola abrasione tale da costituire la porta d'ingresso di eventuali agenti patogeni. Lo so che è impossibile, se la ferita non è aperta e sanguinante, ma, sisa, ognuno ha le sue piccole fobie. Lei se ne accorge ed arriva inesorabile il suo commento: perché ti controlli tanto 'sto cazzo di dito? Sarai mica malato? 'N culo!, che simpatia...
Ad un certo punto smette di smorzarmi la candela e incomincia a smanettarmelo freneticamente. Io, con il mio solito (ma certe volte inutile) garbo, le dico: dai non smanettarmelo così, altrimenti vengo subito. E lei, te lo smanetto perché ce l'hai moscio!
Ma che stai a dì? Non perché fosse il mio, ma, non ostante tutto,stava su come il pennone dell'Amerigo Vespucci.
A quel punto il tema del deficit erettile diviene il leitmotiv della conversazione. Su mia insistenza, si rimette a smorza, ma non fa altro che dirmi che non so scopare e che non ho abbastanza esperienza e che non si fa duro abbastanza. E te credo, lo faresti ammoscià anche a Priapo!
Insomma, la classica maestrina che non farebbe arrapare manco Rocco Siffredi...
Allora due erano le alternative: o alzarmi ed andarmene senza neanche essere venuto, oppure rimanere e stare al gioco. Scelgo la seconda. D'altronde, le avevo sganciato 250 euri e se li doveva sudare. E poi,visto che non la potevo prendere per il culo nel vero senso della parola, potevo almeno farlo figurativamente. E allora incomincio a recitare la parte del nerd sfigato che – così le dico, pur non essendo vero - vive ancora con mammà. Le dico che, a quarant'anni suonati, non ho mai avuto una ragazza perché mia madre non voleva e che ognuna che conoscevo, la portavo a casa per avere la sua approvazione (che, naturalmente, non arrivava mai). La tipa sembra crederci, anzi ci crede e allora le chiedo: senti, tu ci verresti a casa mia, così ti presento a mia madre? Potete ben immaginare la sua reazione...
Sembra un incubo, ma a un certo punto vuole sapere se mi faccio le seghe, quante me ne faccio e dove me le faccio... il tutto mentre continua a smanettarmelo freneticamente, dicendomi “Dai, su vieni, vieni!”, ma io, naturalmente, non vengo...
Altro simpatico episodio: lei è evidentemente stufa di smanettarmi e allora mi dice: vabbene, torna a casa, così ti fai fare una carezza da tua madre... Finito di dire la frase, si rende conto dello spiacevole doppio senso e, al contempo, del mio sguardo assassino...La sua immediata rettifica e spiegazione sa tanto di equilibrismi da realpolitik...
La mia impressione complessiva? A parte la sua svogliatezza e la sua scorrettezza, la ragazza mi ha dato l'idea di essere una persona che avesse quasi gusto a mortificare il suo cliente, del cui benessere, ovviamente, non si cura manco un po'.
Il suo continuo insistere sulla mia scarsa capacità amatoria e sulla scarsa reattività del mio organo sono apparse più una scusa per non fare il lavoro per il quale l'avevo profumatamente pagata che non una circostanza reale e concreta. (Non sta a me dire se so fare bene il sesso, ma sicuramente la mia erezione era forte e duratura.)
La ragazza ha inoltre dimostrato uno scarso intuito delle situazioni scherzose che tentavo di creare per allietare un incontro decisamente spiacevole, così evidenziando anche una limitata intelligenza sociale.
Il suo carattere rigido e prescrittivo, unitamente alla sua boria, la rende più adatta al ruolo di direttrice di un collegio o di caporale di giornata che non a quello di professionista del sesso.