A molti saranno successi eventi un poco border line, al limite dell' inaspettato, a me l' evento più assurdo capitatomi quando avevo circa 18 anni (mese più o mese meno non ricordo ma non cambia la sostanza) fa ancora incazzare quando ci ripenso.
Per farla breve, cresciuto in una famiglia molto bigotta, una di quelle che non può vivere senza avere ogni poco un prete o vescovo tra i coglioni a pranzo o a cena, avevo tra le mie amicizie un giovane sacerdote molto simpatico che già stava scalando velocissimamente (chissa come mah?) le gerarchie del potere ecclesiastico. Una sera, ospite a casa sua (la ricca curia di una città di provincia gli passava un appartamento) mentre parlavamo del più e del meno spara sul vhs un pornazzo con una scena di un negrone dal pisello kilometrico che si stava dando da fare con Moana e sorprendendomi mi tasta il pacco al grido di: "Voglio proprio vedere se ce lo hai lungo come lui, ora ti salto tra le cosce e ti faccio il più bel pompino della tua vita". Stupito oltre che stupido (mi avevano cresciuto intillandomi il rispetto per l' abito talare altrimenti me ne sarei accorto prima) mi alzo di scatto, ringrazio per il gentile pensiero ed imbocco le scale salutando (sono sempre molto educato io). Morale della favola, passano gli anni, il parroco continua a fare carriera in ambito ecclesiastico (chissà che doti aveva, forse mi conveniva provare mah!) e casualmente mi ritrovo pur controvoglia a dovergli telefonare poichè adesso occupa una posizione di potere particolare e mi serve un favore che solo lui può fare. Pensando che passati ormai più di venti anni il ricordo del mio rifiuto sia ormai sepolto lo chiamo e mi mantengo sul vago dicendogli che ho necessità di incontrarlo e gli propongo un caffè in centro. Il caro don, comincia una serie di discorsi a capo di sotto allucinanti tipo "io mi sono mantenuto in forma, te come se?, mica sei ingrassato? io faccio sport ecc ecc, e poi :" scusa caro ma ti trattieni anche a cena e dopo o vuoi solo prendere un caffè?" Morale della favola, capita l' antifona ho giocato l' ultima carta sparandogli il piacere che mi serviva rifiutando l' invito a cena. Da allora, non solo non mi ha più risposto, ma si èanche adoperato di fare in modo che lo prendessi in saccoccia incurante del fatto che potrei anche sputtanarlo (anche se non saprei come fare).
Questa è stata la mia esperienza PARAmormale, avoi le vostre.
Per farla breve, cresciuto in una famiglia molto bigotta, una di quelle che non può vivere senza avere ogni poco un prete o vescovo tra i coglioni a pranzo o a cena, avevo tra le mie amicizie un giovane sacerdote molto simpatico che già stava scalando velocissimamente (chissa come mah?) le gerarchie del potere ecclesiastico. Una sera, ospite a casa sua (la ricca curia di una città di provincia gli passava un appartamento) mentre parlavamo del più e del meno spara sul vhs un pornazzo con una scena di un negrone dal pisello kilometrico che si stava dando da fare con Moana e sorprendendomi mi tasta il pacco al grido di: "Voglio proprio vedere se ce lo hai lungo come lui, ora ti salto tra le cosce e ti faccio il più bel pompino della tua vita". Stupito oltre che stupido (mi avevano cresciuto intillandomi il rispetto per l' abito talare altrimenti me ne sarei accorto prima) mi alzo di scatto, ringrazio per il gentile pensiero ed imbocco le scale salutando (sono sempre molto educato io). Morale della favola, passano gli anni, il parroco continua a fare carriera in ambito ecclesiastico (chissà che doti aveva, forse mi conveniva provare mah!) e casualmente mi ritrovo pur controvoglia a dovergli telefonare poichè adesso occupa una posizione di potere particolare e mi serve un favore che solo lui può fare. Pensando che passati ormai più di venti anni il ricordo del mio rifiuto sia ormai sepolto lo chiamo e mi mantengo sul vago dicendogli che ho necessità di incontrarlo e gli propongo un caffè in centro. Il caro don, comincia una serie di discorsi a capo di sotto allucinanti tipo "io mi sono mantenuto in forma, te come se?, mica sei ingrassato? io faccio sport ecc ecc, e poi :" scusa caro ma ti trattieni anche a cena e dopo o vuoi solo prendere un caffè?" Morale della favola, capita l' antifona ho giocato l' ultima carta sparandogli il piacere che mi serviva rifiutando l' invito a cena. Da allora, non solo non mi ha più risposto, ma si èanche adoperato di fare in modo che lo prendessi in saccoccia incurante del fatto che potrei anche sputtanarlo (anche se non saprei come fare).
Questa è stata la mia esperienza PARAmormale, avoi le vostre.