Fa pedinare il marito che va a mignotte

DoctorJ

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Una squillo si è attaccata a suo marito come una sanguisuga. L’ha irretito, coccolato, consolato nei momenti di sconforto. Poi, elargito il servizio, ha presentato il conto. Salatissimo. Botte da mille, mille e cinquecento euro per volta, che in un paio d’anni hanno quasi azzerato i risparmi di una vita. Ad aprile, Antonia (la chiameremo così), 55 anni, la moglie tradita, è andata in banca e ha chiesto un estratto conto dettagliato. L’impiegato l’ha stampato, e all’appello mancavano almeno 70mila euro.

Che il marito, ex imprenditore in pensione di 56 anni, consumasse rapporti fugaci con una prostituta, Antonia lo sapeva da tempo. E ci aveva quasi messo una pietra sopra. Ma dopo aver appreso che i risparmi di una vita stavano svanendo a causa di un amore consumato a fari spenti lungo i viali che costeggiano la Pellerina ha deciso di rivolgersi alla polizia. «L’ho fatto per mio marito - dice ora - affinchè si liberasse da quella schiavitù. Ma anche per fare in modo che quella donna smettesse di estorcere denaro ad altri clienti. Ho fatto delle indagini, e ho scoperto che Gino (nome di fantasia, ndr) non è l’unico ad essere caduto nella sua rete». Stando a quanto riferito da Antonia, la squillo seguirebbe sempre lo stesso copione. «Avvicina gli uomini e dice loro di avere un marito che la picchia se non porta a casa dei soldi. Parla di un figlio piccolo da mantenere, di un protettore manesco, e si fa dare delle piccole somme che, via via, diventano sempre più sostanziose». A volte, dice l’estratto conto che allegato alla denuncia presentata al commissariato Mirafiori, Gino arrivava a prelevare 4-5mila euro in tre giorni. Soldi che - ha ammesso egli stesso quando ha confermato alla moglie i sospetti circa la frequentazione di “un’altra” - venivano consegnati puntualmente alla squillo. «Erano regali - ha spiegato ad Antonia e a chi si sta occupando del caso - oppure prestiti. Non mi ha mai costretto a darle nulla». «L’ha detto perché ha paura - sostiene la moglie - paura di qualcosa che però mi sfugge».

La squillo, dal canto suo, continua ad offrire il proprio corpo nei pressi della Pellerina, nel punto in cui Gino la conobbe per la prima volta un paio d’anni fa. Ha una quarantina d’anni, quindici in meno di Antonia, ma ne dimostra almeno 50. E’ bruna, pallida, e nasconde molto bene quelle “armi segrete” in grado di ipnotizzare l’altro sesso. Così, almeno, nelle foto che la moglie ferita ha commissionato ad un investigatore privato. Quattro o cinque scatti in cui Gino e l’altra vengono colti sul fatto, a bordo dell’auto-alcova dell’ex imprenditore in pensione. In un processo, quelle foto che ritraggono un 56enne brizzolato e sportivo accanto ad una che sembra una massaia stanca come tante potrebbero diventare prove. Ma finchè Gino continuerà a sostenere di aver regalato quei soldi, resteranno semplicemente immagini di un tradimento.


http://www.cronacaqui.it/news/apri/16135

Ma è mai possibile che per i servizi sulle prostitute mettono sempre quella foto da 10 anni a questa parte??
Son capaci di far una foto, e dico una, di notte su una strada qualsiasi o bisogna spedirgliela??
 
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DoctorJ ha scritto:
Una squillo si è attaccata a suo marito come una sanguisuga. L’ha irretito, coccolato, consolato nei momenti di sconforto. Poi, elargito il servizio, ha presentato il conto. Salatissimo. Botte da mille, mille e cinquecento euro per volta, che in un paio d’anni hanno quasi azzerato i risparmi di una vita. Ad aprile, Antonia (la chiameremo così), 55 anni, la moglie tradita, è andata in banca e ha chiesto un estratto conto dettagliato. L’impiegato l’ha stampato, e all’appello mancavano almeno 70mila euro.

Che il marito, ex imprenditore in pensione di 56 anni, consumasse rapporti fugaci con una prostituta, Antonia lo sapeva da tempo. E ci aveva quasi messo una pietra sopra. Ma dopo aver appreso che i risparmi di una vita stavano svanendo a causa di un amore consumato a fari spenti lungo i viali che costeggiano la Pellerina ha deciso di rivolgersi alla polizia. «L’ho fatto per mio marito - dice ora - affinchè si liberasse da quella schiavitù. Ma anche per fare in modo che quella donna smettesse di estorcere denaro ad altri clienti. Ho fatto delle indagini, e ho scoperto che Gino (nome di fantasia, ndr) non è l’unico ad essere caduto nella sua rete». Stando a quanto riferito da Antonia, la squillo seguirebbe sempre lo stesso copione. «Avvicina gli uomini e dice loro di avere un marito che la picchia se non porta a casa dei soldi. Parla di un figlio piccolo da mantenere, di un protettore manesco, e si fa dare delle piccole somme che, via via, diventano sempre più sostanziose». A volte, dice l’estratto conto che allegato alla denuncia presentata al commissariato Mirafiori, Gino arrivava a prelevare 4-5mila euro in tre giorni. Soldi che - ha ammesso egli stesso quando ha confermato alla moglie i sospetti circa la frequentazione di “un’altra” - venivano consegnati puntualmente alla squillo. «Erano regali - ha spiegato ad Antonia e a chi si sta occupando del caso - oppure prestiti. Non mi ha mai costretto a darle nulla». «L’ha detto perché ha paura - sostiene la moglie - paura di qualcosa che però mi sfugge».

La squillo, dal canto suo, continua ad offrire il proprio corpo nei pressi della Pellerina, nel punto in cui Gino la conobbe per la prima volta un paio d’anni fa. Ha una quarantina d’anni, quindici in meno di Antonia, ma ne dimostra almeno 50. E’ bruna, pallida, e nasconde molto bene quelle “armi segrete” in grado di ipnotizzare l’altro sesso. Così, almeno, nelle foto che la moglie ferita ha commissionato ad un investigatore privato. Quattro o cinque scatti in cui Gino e l’altra vengono colti sul fatto, a bordo dell’auto-alcova dell’ex imprenditore in pensione. In un processo, quelle foto che ritraggono un 56enne brizzolato e sportivo accanto ad una che sembra una massaia stanca come tante potrebbero diventare prove. Ma finchè Gino continuerà a sostenere di aver regalato quei soldi, resteranno semplicemente immagini di un tradimento.


http://www.cronacaqui.it/news/apri/16135

Ma è mai possibile che per i servizi sulle prostitute mettono sempre quella foto da 10 anni a questa parte??
Son capaci di far una foto, e dico una, di notte su una strada qualsiasi o bisogna spedirgliela??

..altro che pippe, dovrebbero farlo mettere sotto tutela, :rtfm: ma dovrebbero nominare tutore non la moglie :spiteful: , ma un avveduto membro del forum tipo Ittosan, :clapping: che è molto accorto ed attento al mercato del meretricio, e certi sprechi saprebbe bene contenerli!!! :i-m_so_happy:
 
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Dalla pettinatura la foto sembra essere stata scattata negli anni '80, altro che 10 anni fa! :sarcastic_hand:
 
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