Fantasia o desiderio?

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Premesso che sono fidanzato con una ragazza che reputo bella, ho 30 anni, ma ho il "vizietto trans" come potete constatare dai miei messaggi in apposita sezione, gli uomini non mi sono mai interessati neanche lontanamente. Detto questo, da qualche settimana ho un pensiero fisso, una sequenza di immagini. Mi vedo al mio classico incontro con una trans dotata, che mi scopa alla missionaria, ad un certo punto mi benda, sento che qualcosa cambia attorno a me, mi toglie la benda dagli occhi e vedo su di me un bel ragazzo marocchino, sui 20 anni, magro, addominali scolpiti, completamente glabro, solo qualche peletto in zona cazzo e, appunto, con un cazzo di dimensione notevole. A questo punto inizio a spompinarlo mentre la trans continua a scoparmi, poi si danno il cambio fino a farmi esplodere.

A questo punto il quesito: visto che l'idea di farlo con un uomo, seppur bello, mi provoca il voltastomaco, secondo voi, se riuscissi a raggruppare tutte le componenti della fantasia sopra descritta (trans dotata, ragazzo marocchino sui 20 anni, magro con addominali, glabro e dotato :D) riuscirei a godermi l'incontro o scapperei a gambe levate?
 
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Credo che tu abbia una vena bisex accentuata, forse l'uomo ti fa schifo, ma qui stai parlando appunto di un uomo:pardon: detto questo potresti provare (non so come faresti ad abbinare trans e marocchino) al massimo ......scappi e non lo fai più e perdi qualche soldino.
 
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Premetto che non giudico assolutamente, non vorrei ci fossero fraintendimenti.
Detto questo però, permettimi un attimo di perplessità quando dici, nello spazio di poche righe, che l'idea di farlo con un uomo ti provoca il voltastomaco e che farti ingroppare da un uomo ti potrebbe piacere... o una o l'altra...
Diciamo che se la cosa ti stuzzica allora non puoi dire che ti dia il voltastomaco, mi pare ovvio.
 
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Magari ti da noia ammetterlo? Naaaa gli istinti mai reprimerli, poi se di mezzo ci sono remore per la tua situazione famigliare ci sta, in caso contrario buttati e fan culo gli ipocriti! Guzza e goditela, che sia trans uomo donna.:wink:
 
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perchè ti fai questi problemi? si vive una volta sola...permettimi di ricordarlo:diablo:

io non riesco ad essere passivo con i trans...almeno fino ad oggi...:mda:

tuttavia...qualora un giorno mi venisse una voglia del genere....non ci penserei due volte :preved:
 
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Forse mi sono espresso male, il voltastomaco mi viene se penso di farlo con un uomo da solo, però abbinato ad una trans e nel pieno dell'enfasi forse mi lascerei trasportare dalla situazione, boh, non so, forse dovrei provare. Ho detto marocchino ma credo che anche brasiliano potrebbe adattarsi al mio caso, prerogative essenziali sono fisico snello, con qualche muscoletto (non troppo), senza nessun pelo, giovane e...insomma inutile ripetersi.

P.s. grazie a tutti per il supporto e per eventuali consigli più o meno espliciti.
 
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La domanda che tu poni riguarda l’identità sessuale, questione cruciale da non prendere sottogamba.
Non sempre la realizzazione delle proprie fantasie ha effetti benefici sulla nostra esistenza. Infatti l’immaginario, erotico e non, è un assoluto, una rappresentazione ideale a cui contrapporre la realtà, spesso deludente se non dannosa.
Cioè a dire, un conto il marocchino è immaginarselo, un altro è averlo vicino in carne ed ossa, annessi e connessi inclusi.
Non sono un fanatico dell’esperienza a tutti i costi come sistema per conoscere se stessi. E’ un approccio valido in ambito scientifico e che si basa appunto sull’esperienza. La teoria trova il suo fondamento nell’osservazione.
Metodo non altrettanto valido se applicato in ambito extra scientifico, in quanto privilegia il fare rispetto al sentire, antepone l’esperienza alla introspezione: prima provo, poi vediamo che accade.
E non bisogna nemmeno dimenticare che l’esperienza, una volta conclusa, va anche gestita.
Ripeto, è semplicemente un criterio di conoscenza che però a me non piace tanto.
E’ vero che in fin dei conti parliamo solo di sesso, ma in definitiva quello che voglio dire è che non tutti gli istinti o tutte le fantasie vadano per forza assecondati, considerato che, sotto questo punto di vista, tutto può essere considerato sesso.
Magari potresti provare ad avvicinarti agli elementi della tua fantasia in modo graduale, facendoli scendere lentamente dal mondo ideale al mondo della materia, nel senso letterale del termine. Su questi aspetti mi soffermerei un po’ più a lungo.
Perlomeno rispetta i tuoi tempi, i tuoi dubbi e se non sei del tutto convinto rimanda e approfittane per rifletterci un po’ su, cosa che sicuramente ti regalerà emozioni diverse ma altrettanto interessanti.
Fossi in te ad esempio non sottovaluterei quel voltastomaco e non attribuirei troppa importanza alla presenza del trans, non è detto che riesca a trasformare in piacevole ciò che nel tuo intimo così piacevole non sembra.
Non voglio sminuire il potere evocativo e la carica sessuale della situazione che ti sei prefigurato, però allo stesso tempo non credo che l’amico trans sia dotato di bacchetta magica. O forse sì…?
Oh cribbio, vuoi vedere che….
 
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La domanda che tu poni riguarda l’identità sessuale, questione cruciale da non prendere sottogamba.
Non sempre la realizzazione delle proprie fantasie ha effetti benefici sulla nostra esistenza. Infatti l’immaginario, erotico e non, è un assoluto, una rappresentazione ideale a cui contrapporre la realtà, spesso deludente se non dannosa.
Cioè a dire, un conto il marocchino è immaginarselo, un altro è averlo vicino in carne ed ossa, annessi e connessi inclusi.
Non sono un fanatico dell’esperienza a tutti i costi come sistema per conoscere se stessi. E’ un approccio valido in ambito scientifico e che si basa appunto sull’esperienza. La teoria trova il suo fondamento nell’osservazione.
Metodo non altrettanto valido se applicato in ambito extra scientifico, in quanto privilegia il fare rispetto al sentire, antepone l’esperienza alla introspezione: prima provo, poi vediamo che accade.
E non bisogna nemmeno dimenticare che l’esperienza, una volta conclusa, va anche gestita.
Ripeto, è semplicemente un criterio di conoscenza che però a me non piace tanto.
E’ vero che in fin dei conti parliamo solo di sesso, ma in definitiva quello che voglio dire è che non tutti gli istinti o tutte le fantasie vadano per forza assecondati, considerato che, sotto questo punto di vista, tutto può essere considerato sesso.
Magari potresti provare ad avvicinarti agli elementi della tua fantasia in modo graduale, facendoli scendere lentamente dal mondo ideale al mondo della materia, nel senso letterale del termine. Su questi aspetti mi soffermerei un po’ più a lungo.
Perlomeno rispetta i tuoi tempi, i tuoi dubbi e se non sei del tutto convinto rimanda e approfittane per rifletterci un po’ su, cosa che sicuramente ti regalerà emozioni diverse ma altrettanto interessanti.
Fossi in te ad esempio non sottovaluterei quel voltastomaco e non attribuirei troppa importanza alla presenza del trans, non è detto che riesca a trasformare in piacevole ciò che nel tuo intimo così piacevole non sembra.
Non voglio sminuire il potere evocativo e la carica sessuale della situazione che ti sei prefigurato, però allo stesso tempo non credo che l’amico trans sia dotato di bacchetta magica. O forse sì…?
Oh cribbio, vuoi vedere che….


Ma chi sei? Mandrake? :D
A parte gli scherzi, il tuo intervento è interessantissimo, fa riflettere, ti ringrazio anche se non so se sarò in grado di aspettare, di ripensarci. In questi giorni mi ha "salvato" da questa esperienza per il 30% il dubbio ma per il restante 70% l'impegno lavorativo. :D
Vedremo, quello che è sicuro è che vi terrò aggiornati.

Grazie a tutti!
 
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La domanda che tu poni riguarda l’identità sessuale, questione cruciale da non prendere sottogamba.
Non sempre la realizzazione delle proprie fantasie ha effetti benefici sulla nostra esistenza. Infatti l’immaginario, erotico e non, è un assoluto, una rappresentazione ideale a cui contrapporre la realtà, spesso deludente se non dannosa.
Cioè a dire, un conto il marocchino è immaginarselo, un altro è averlo vicino in carne ed ossa, annessi e connessi inclusi.
Non sono un fanatico dell’esperienza a tutti i costi come sistema per conoscere se stessi. E’ un approccio valido in ambito scientifico e che si basa appunto sull’esperienza. La teoria trova il suo fondamento nell’osservazione.
Metodo non altrettanto valido se applicato in ambito extra scientifico, in quanto privilegia il fare rispetto al sentire, antepone l’esperienza alla introspezione: prima provo, poi vediamo che accade.
E non bisogna nemmeno dimenticare che l’esperienza, una volta conclusa, va anche gestita.
Ripeto, è semplicemente un criterio di conoscenza che però a me non piace tanto.
E’ vero che in fin dei conti parliamo solo di sesso, ma in definitiva quello che voglio dire è che non tutti gli istinti o tutte le fantasie vadano per forza assecondati, considerato che, sotto questo punto di vista, tutto può essere considerato sesso.
Magari potresti provare ad avvicinarti agli elementi della tua fantasia in modo graduale, facendoli scendere lentamente dal mondo ideale al mondo della materia, nel senso letterale del termine. Su questi aspetti mi soffermerei un po’ più a lungo.
Perlomeno rispetta i tuoi tempi, i tuoi dubbi e se non sei del tutto convinto rimanda e approfittane per rifletterci un po’ su, cosa che sicuramente ti regalerà emozioni diverse ma altrettanto interessanti.
Fossi in te ad esempio non sottovaluterei quel voltastomaco e non attribuirei troppa importanza alla presenza del trans, non è detto che riesca a trasformare in piacevole ciò che nel tuo intimo così piacevole non sembra.
Non voglio sminuire il potere evocativo e la carica sessuale della situazione che ti sei prefigurato, però allo stesso tempo non credo che l’amico trans sia dotato di bacchetta magica. O forse sì…?
Oh cribbio, vuoi vedere che….
Considerazioni validissime, condivido in pieno... sei una mente fine, oblomov!
Per korg123: se dopo attenta riflessione vuoi comunque provare, ti conviene agire gradualmente; magari cerca una trans molto femminile e come prima esperienza accontentati di farti fare un pompino con lei vestita nella parte sotto. Successivamente potresti provare solo da attivo per poi, se la voglia non diminuisce ma anzi aumenta, provare da passivo.
Mi associo a qualcun altro che diceva che, se sogni e addirittura prendi in considerazione di andare con un maschietto, è difficile che tu possa definirti completamente etero. È comprensibile che questo, dal punto di vista psicologico, possa risultare pesante da accettare. Io per un certo periodo ho avuto dei dubbi sulla mia identità sessuale, anche solo il pensiero di essere bisex mi dava fastidio, e mi sento sinceramente sollevato da quando, dopo aver provato vari tipi di rapporti con trans (senza mai avere desiderato di averne con un uomo a tutti gli effetti), ho capito che mi piace nei giochi anche essere passivo (ma mai esclusivamente), che il cazzo di per sé più di tanto non mi appassiona e che infine fare pompini non mi piace per niente. Sarà una sciocchezza, ma ognuno ha bisogno qualche volta di rassicurazioni.
In definitiva pensaci, valuta, sperimenta, ma sempre cum grano salis!
 
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Considerazioni validissime, condivido in pieno... sei una mente fine, oblomov!
Per korg123: se dopo attenta riflessione vuoi comunque provare, ti conviene agire gradualmente; magari cerca una trans molto femminile e come prima esperienza accontentati di farti fare un pompino con lei vestita nella parte sotto. Successivamente potresti provare solo da attivo per poi, se la voglia non diminuisce ma anzi aumenta, provare da passivo.
Mi associo a qualcun altro che diceva che, se sogni e addirittura prendi in considerazione di andare con un maschietto, è difficile che tu possa definirti completamente etero. È comprensibile che questo, dal punto di vista psicologico, possa risultare pesante da accettare. Io per un certo periodo ho avuto dei dubbi sulla mia identità sessuale, anche solo il pensiero di essere bisex mi dava fastidio, e mi sento sinceramente sollevato da quando, dopo aver provato vari tipi di rapporti con trans (senza mai avere desiderato di averne con un uomo a tutti gli effetti), ho capito che mi piace nei giochi anche essere passivo (ma mai esclusivamente), che il cazzo di per sé più di tanto non mi appassiona e che infine fare pompini non mi piace per niente. Sarà una sciocchezza, ma ognuno ha bisogno qualche volta di rassicurazioni.
In definitiva pensaci, valuta, sperimenta, ma sempre cum grano salis!

Scusa ma nel mio primo messaggio ho detto che con trans ci sono già stato, sia attivo che passivo, cmq grazie per la tua valida opinione. :)
 
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Scusa ma nel mio primo messaggio ho detto che con trans ci sono già stato, sia attivo che passivo, cmq grazie per la tua valida opinione. :)
Ops, avevo letto un po' superficialmente il tuo primo messaggio... o forse mi aveva incantato la profonda risposta di oblomov :)
Buona fortuna allora per le tue prossime decisioni... in ogni caso aggiornaci!
 
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:scratch_one-s_head:non per fare polemica...per carità non è da me...ma non riesco a cogliere la necessità di tutti questi passaggi graduali, attenti, introspettivi...

e cosa potrebbe succedere mai?? mica gliene può derivare uno shock irreversibile?

....penso che il collega korg abbia maturato un desiderio, una fantasia bella "impegnativa" ma ha già descritto di esperienze precedenti che ha gestito...

quello di cui parla, che immagina -peraltro dettagliandolo nitidamente- a mio modesto avviso è una sorta di evoluzione...che deve semplicemente decidere di assecondare.
e alla fine se la cosa non gli va più...ragazzi grazie, quant'è per il disturbo?...arrivederci e grazie...:pardon:
 
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Be’, di cazzo non è mai morto nessuno/a, questo è chiaro.
Pero lui per primo ha detto che l’idea di stare con un uomo gli fa venire il voltastomaco, penso che questo sia un indizio di cui bisognerebbe tenere conto. Non vorrai mica che sporchi le lenzuola?! :bad:
Poi il discorso ha assunto carattere generale ed ho voluto sottolineare il fatto che non sempre le fantasie che albergano nella nostra mente siano esperienze da fare in sequenza cruda, cotta e mangiata.
Bisognerebbe tentare di essere felici ed in presenza di dubbi il procedimento o la va o la spacca non è il migliore. Alcune esperienze, soprattutto se riguardanti la propria identità sessuale, potrebbero rivelarsi, nel bene o nel male, talmente forti da rendere un po’ complicati i passaggi successivi.
Anche perché scoprire in poche ore di avere un’indomabile passione per il cazzo può creare qualche grattacapo. Se non altro alla sua vita di coppia.
Ancor più in generale, la ricerca ed il tentativo di soddisfare ogni desiderio, in questo caso di tipo sessuale, sono la via più breve verso l’insoddisfazione. Scegliere di non scegliere, la vita estetica e tutto il bla bla bla del ritenta la prossima volta andrà meglio, sono, secondo la mia modesta opinione, il primo passo verso la disperazione esistenziale.
Minchia …, l’ho detto! :unknw:

p.s.
Korg, amico, fai un po' come ti viene. Nel mentre qua, noi si discetta dei tuoi pruriti. :pleasantry:
 
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