NOME INSERZIONISTA: EVA
RIFERIMENTO INTERNET:
http://annunci.punterforum.com/escort/ragazzina24-59857
CITTA DELL'INCONTRO: Desenzano del Garda
NAZIONALITA': Italiana
ETA': non ho chiesto ma potrebbero essere 24/25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sì
SERVIZI OFFERTI: il suo annuncio è inusualmente ricco di informazioni al riguardo
SERVIZI USUFRUITI: Bj, Rai1, Daty, Anal Rimming, 69
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 40/45 minuti circa.
DESCRIZIONE FISICA: 1,65x 50/52 Kg, mediamente carina, capello biondo di media lunghezza, seno piccolo (2) e – ahimé – di scarsa consistenza, bel corpicino esente da difetti e privo di cellulite
ATTITUDINE: molto socievole e simpatica, buona conversatrice senza essere petulante
REPERIBILITA': al primo tentativo
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: nessuna, appartamento al pianterreno
INDEX RICERCHE: 33347703XX
Mi fa un certo effetto postare la rece dopo l’intervento diretto di Eva, mi pare quasi di “disturbare” un particolare momento di riflessione. Mi scuso ma ho veramente pochissimo tempo per scrivere recensioni e rischierei di rimandare tutto di altri giorni, rendendo vecchia una rece che risale ad un incontro dei primi vagiti del 2014.
OBBEDISCO!
Primissimi giorni dell’anno, i capi sono tutti in vacanza mentre i peones sono regolarmente e diligentemente in ufficio al loro posto. Dalle italiche nevi uno di essi telefona e mi ordina di recare visita ad un cliente nell’immediato entroterra desenzanese; e fu così che, come fece l’Eroe dei due mondi, non ho potuto fare altro che battere i tacchi e dare la mia disponibilità alla missione rammentandogli di non incappare in disavventure alla M. Schumacher conoscendo la sua passione per il fuori pista. A questo punto è stato facile giocare con le parole e fare diventare l’incontro con chi contribuisce al consolidamento del fatturato aziendale l’occasione per una “mission” con tutti i crismi del caso. Il Basso Garda anche in periodo natalizio è (stato) ricco di occasioni per i nostri palati (Brescia – a mio modesto avviso - rimane un pianto greco) e da punter scrupoloso mi segno 3 numeretti passpartout al fine di non rimanere con le pive nel sacco (oltre alle pive anche qualcos’altro). Le opzioni sono equamente distribuite: Italia – Brasil – România con scelta random: la prima che risponde vince la moneta comunitaria.
Esaurite le incombenze professionali verso le 10.15 inizia la lotteria e il primo numero estratto è stato quello della Ragazzina24 che con la sua bella vocina mi dice che un suo cliente l’aveva chiamata poco prima per sapere se fosse stata libera per le 11.00. Intrigato dal bel suono che arrivava dall’altra parte dell’etere le dico che in meno di dieci minuti potevo essere da lei e che il suo aficionado pur scalpitante avrebbe potuto attendere pazientemente qualche minuto. Raggiunto il lungolago Cesare Battisti svolto a sinistra e la richiamo per il definitivo nulla osta. Gentilissima e molto premurosa mi ammette al suo cospetto; non mi da il civico dell’indirizzo ma alla stregua di un Garmin ultimo modello mi fornisce tutte le indicazioni utili per andare nella sua direzione e parcheggiare aggratis a 100 metri dal suo loft. Pochi passi a piedi in discesa nella via deserta e mi fa trovare la porta della piccola palazzina già aperta: quatto quatto varco la soglia e faccio la sua – non ancora biblica – conoscenza.
SAFETY FIRST
Dopo le rituali presentazioni mi chiede se desiderassi qualcosa da bere ed essendo uomo di poche pretese le chiedo solo dell’acqua. Finalmente me la posso scannerizzare ben benino. Aderentissimo tubino tipo guaina dorata (molto notte di S. Silvestro), autoreggenti a rete con piccola passamaneria rossa livello coscia, stivaletto altezza malleolo con cerniera posteriore sono gli elementi del suo abbigliamento. In una parola: perfetta. Fin dai primi istanti questi dettagli evidenziano la sua ottima professionalità. Due parole due di circostanza e via con le svestizioni. Appoggio i vestiti su una sedia in fondo al letto e proseguo con l’analisi estetica. Eva – parlo del viso - non si può definire una strafiga ma è comunque una ragazza carina; pochissimo trucco (ho persino dei dubbi se ne avesse), capello biondo liscio raccolto in codina, nasino regolare e bocca dalle labbra sottili. Rimasta con il perizoma mostra un corpicino dalle ottime proporzioni veramente niente male. Il suo punto debole a mio avviso rimane il seno che, visto schiacciato al di sotto del tubino, una volta al vento mostra tutta la sua insufficiente consistenza: con una terza soda il giudizio complessivo sarebbe da 8/9. Essendo un nuovo cliente mi chiede il montepremi della lotteria in anticipo e le consegno 4 pezzi da 20 dicendole che poteva tranquillamente evitare di darmi il resto. Passaggio in bagno per i lavaggi prima miei e poi suoi (sti cazzo di bidet montati a 10 cm dal muro mi fanno fare sempre delle pericolose contorsioni) e siamo pronti per l’ingaggio. Mi chiede cosa preferisco fare ma al solito non voglio stilare programmi prestabiliti e lascio spazio all’improvvisazione. Le danze iniziano con reciproci strusciamenti che mi fanno constatare la bella grana della sua epidermide. Il Presentat arm! del mio inseparabile compagno è il LA per il contatto orale che avviene previo incappucciamento: nei pochi istanti contemporanei all’operazione le chiedo se fosse adusa a pratiche – orali of course – scoperte. Mi risponde rispolverando concettualmente un famoso adagio di giannibreriana memoria sintetizzabile nelle due parole inglesi che danno il titolo al paragrafo: “Primo non prenderle” (in questo caso le malattie). Più tardi durante la fase di social time mi dirà che ai clienti che conosce bene concede anche il FK mentre non ho avuto la prontezza di riflessi per chiederle lumi sulla possibilità di un BBJ. Le operazioni orali procedono con una certa perizia che non trascura tutto il circondario inguinale: molto bene. Precede le mie intenzioni di ricambiare analoghe attenzioni chiedendomi: “Ti piace leccarla?” “Amoruccio mio, con me sfondi una porta aperta” e così via di Daty ad libitum (sarebbe quasi meglio dire...ad libidum). Per amore del nostro caro idioma vorrei evitare anglicismi nella definizione della sua vagina e per associazione al mondo animale (molluschi bivalvi) la accosterei ad una vongola: piccola e con grandi labbra appena pronunciate. Rimanendo nel genere le mie preferenze vanno più verso il genere cozza o ostrica e potrei sbavare per una capesanta. Di tutte queste però la vagina di Eva non ha il sapore che invece è davvero gradevolissimo. Già che “sono in zona” non manco di esercitarmi in un’altra pratica a me gradita, l’Anal Rimming e anche qui nessuna sorpresa ma solo tanto piacere. Affondo a lungo la linguetta in questo invitante imbuto di carne in un esercizio che preferisco di gran lunga al rapporto sessuale che una certa antiquata morale definisce “contro natura”. Esauriti gli esami orali si passa alla fase 2 che inizia nella mia posizione preferita, lo smorzacandela.
IL GODZILLINO
Nonostante il notevole strato di saliva che avevo depositato precede le operazioni di inserimento spalmandosi le pudenda con un gel della Durex racchiuso in un flacone appoggiato sulla testiera del letto. Accanto ad esso faceva bella mostra di sé un altro tubo di colore bianco che ho immaginato contenente invece un lubrificante per il lato B. Mi detta il ritmo dicendomi che preferisce un inizio molto rallentato e la lascio condurre il gioco. Durante queste fasi i nostri volti si fronteggiano raramente: Eva preferisce appoggiare il suo nell’incavo tra la testa e la spalla sbaciucchiandomi il collo ripetutamente su entrambi i lati. Solo in un frangente riesco a intercettare la sua bocca stampandole un paio di innocui bacetti. Ci scambiamo più volte i ruoli di direttore delle operazioni durante le quali avverto la dimensione ridotta della sua cavità vaginale (anche per uno come me che non ha “legami di parentela” con il noto pornodivo R.S.) e mi godo appieno il senso di avvolgimento del mio fratellino. Molto, molto bene. Ad un certo punto mi chiede se non volessi approfittare dell’orifizio che tanto avidamente avevo poco prima esplorato con la lingua ma declino gentilmente l’offerta trattandosi, come già detto, di un canale che non “guardo” quasi mai. Non si perde d’animo e “...per variare un po’” mi propone la pecorina. A quel punto mi sentivo quasi prossimo alla conclusione ma per assecondare un animo così servizievole ho acconsentito alla variazione. Da quella inquadratura il suo corpo mostra ancora di più le sue belle proporzioni: le spalle, la linea curva che si stringe alla vita e si riallarga sui fianchi, il suo culetto. Mmmmm. Favorito da tanto equilibrio estetico/formale giungo al traguardo con un orgasmo lunghissimo: senz’altro favorito dalla aderenza del pene alle pareti vaginali provavo piacere ad ogni millimetro di spinta in entrambe le direzioni. Mi sfilo e adagio le mie stanche membra sul letto. Molto carina prende un paio di strappi di carta e avvolge il primo intorno al pene per togliermi il profilattico e con il secondo me lo asciuga per bene. Super professional. Ci stendiamo sul letto vicini vicini e dopo alcuni minuti di gradevole conversazione condita da reciproche carezze le chiedo lumi su una confezione appoggiata nella parte alta di un mobile vicino all’angolo sinistro del letto. “Ma quello è il Godzillino!” Per capirci trattasi di “strumento” utilizzato per lo Strap on che un suo cliente ha lasciato in deposito presso l’appartamento potendolo quindi utilizzare – senza portarselo dietro tutte le volte - ad ogni visita. Il simpatico nomignolo è stato affibbiato a tale accessorio da un altro cliente della ragazza ma vi garantisco che le dimensioni che si intuiscono all’interno della confezione sono...di tutto rispetto.
ADIOS CHICA RUBIA
Terminiamo la fase social durante la quale Eva dimostra – anche se a questo punto non ce n’era più bisogno – tutta la sua naturale e non forzata inclinazione nel far star bene la persona che è con lei. Professionale ma non distaccata. Per quel che mi riguarda una esperienza non travolgente ma ugualmente bella. In futuro? Chissà: ora come ora non credo di tornare ma non per i suoi demeriti – lo farei anche solo per vedere come bacia – ma perché a Desenzano ci sono così tante opportunità di svago (oltretutto ben recensite) che vale la pena di verificarle empiricamente.
Saluti a tutti (e un bacetto a Eva, lettrice delle nostre avventure).